occhigrandi ha scritto:Ciao Justbreathing, è la prima volta che ti leggo quindi non so bene cosa avessi scritto in altri post passati. Sarò diretta in questo post e mi perdonerai se ti sentirai offeso o attaccato, non è il mio scopo.
Nessun problema. A parte che so riconoscere i post offensivi da quelli che vogliono semplicemente essere diretti, se mi arrivasse un carico di insulti bello pesante ne sarei solo felice.
Ciò detto, cominciamo.
Mi dispiace molto leggere questa tua grande frustrazione nei confronti della vita. Ti senti un enorme fallito e non vedi via d'uscita se non quella di diventare qualcuno diverso da te. Dovresti sapere che se metti un velo, una toppa diciamo, su uno squarcio questo continuerà a ingrandirsi col tempo e tornerai al punto di partenza. Volendo evitare le metafore: inutile cercare di essere diverso se prima non cerchi di risolvere i tuoi problemi con la persona che sei ora.
O più volgarmente, se cambi le piastrelle un cesso rimane cesso. Ma chi sono tuttora mi ha portato all'impotenza e alla solitudine. Ho già fatto un elenco più che esaustivo degli aspetti con cui devo scontrarmi per avere stima di me stesso. Dovrei risolvere il tutto nel tempo sufficiente a scopare il prima possibile: più che difficile, impossibile.
Se hai un'auto a cui sei legatissimo ma non funzionano i freni, la frizione, l'albero motore e perde olio pure da ferma che fai? La ripari o compri un'auto nuova?
Fai terapia e prendi anche i farmaci, giusto? Non mi stancherò mai di dire che se una qualsiasi terapia, farmacologica o meno, non dà risultati evidenti in pochi mesi, allora non è quella adatta a te, e devi cambiarla (o cambiare professionista).
A parte che perlomeno così ho qualcuno con cui sclerare, la terapia mi ha aiutato almeno a restare in vita. Nel senso che quando ho iniziato non avevo più niente dentro, ero un corpo senz'anima, e molto presto non avrei avuto più niente neanche fuori considerando che sto al settimo piano.
Ciò detto ricominciare significa dare il tempo al terapeuta di conoscerti, di farsi un'idea, di darti consigli e di convincerti a seguirli. Bene, io tempo NON NE HO PIU'. Sono un bambino nel corpo di un trentacinquenne, devo diventare un bambino nel corpo di un cinquantenne per trombare?
E' piuttosto evidente che tu sia ossessionato dalla voglia di avere rapporti sessuali, ossessionato, lo ripeto, e questo non fa che enfatizzare il problema stesso. Non capisco perché vorresti essere una persona di successo, scoparti il mondo - perdona la volgarità - ecc ecc. Credi che le persone di successo non abbiano problemi? Che sia tutto rosa e fiori per loro? Non è così, tutti abbiamo paure, traumi, difficoltà, chi più chi meno, chi lo mostra di più, chi meno.
Ripeto quanto detto ad altri: intanto fatemi trombare e toglietemi da ste giornate tutte uguali, poi parleremo di altri problemi.
Non c'è nulla di sbagliato nel fare l'insegnante, non so perché tu abbia questa malsana convinzione che non sia un mestiere degno di rispetto o considerazione. Io sono cresciuta in mezzo agli insegnanti nella mia famiglia e tutte le persone che li hanno conosciuti li hanno sempre rispettati e ammirati. E stiamo parlando di professori delle medie e maestre elementari. Io stessa, che non mi considero insegnante, ho fatto la supplente per un anno e ogni persona alla quale lo dicevo mi faceva i complimenti, quindi direi che non si tratta di un mestiere da falliti.
Breve almanacco delle frasi verso gli insegnanti di persone talvolta anche a me care.
"Sei proprio un professorino del c***o" (bonariamente quando misi come esame a scelta Didattica della matematica)
"Ah quindi vuoi diventare un professorino di scuola?"
"Ti fanno schifo i soldi?"
"Sei finito a insegnare ai bambini!"
"Sei sprecato a insegnare" (un must)
"Preferisco dare il c*lo che diventare insegnante"
"Quello diventerà il classico professore medio" (non rivolto a me)
"Se eri un professionista serio ti pagavi il viaggio a Dallas, visto che invece sei un morto di fame ti servono soldi" (bonariamente da mio padre, anche lui insegnante)
"Non pensi di passare almeno alle superiori?"
Null'altro da aggiungere. Questo è ciò che ottengo mediamente quando dico di essere insegnante. Sicuramente colpa mia che tend(ev)o a frequentare ambienti di studenti, per i quali insegnare è peggio di lavorare nei call center, o laureati che fanno dottorati di ricerca aut similia.
In tutto ciò anche i miei genitori sono ambedue insegnanti. Mio padre non conta perchè non ho più rapporti con lui per cause gravi che non voglio mettere in mezzo; mia madre odia a morte il suo lavoro e da giovane era poverissima quindi per lei era il massimo che poteva permettersi. Mi rinfaccia(va) ogni santo giorno come nonostante io avessi avuto tutte le possibilità fossi finito a fare il suo stesso mestiere.
In ultima analisi, non credo proprio che i tuoi si siano messi insieme e abbiano generato te grazie al fatto di essere insegnanti. Si saranno conosciuti prima di esserlo.
Non capisco poi cosa ti importi di quello che può pensare la gente, perché se il punto invece è quello che pensi tu allora hai notevoli problemi di autostima che devi affrontare.
"Io sono il presidente degli Stati Uniti d'America, e non mi importa di ciò che dice la gente, per me sono il presidente degli Stati Uniti d'America!"
Quando in realtà sono un insegnante impotente e solitario. Che motivi ho per autostimarmi?
Fermo restando che c'è il famoso anno della "rivalsa", della "riscoperta di me stesso" che ho passato in completa solitudine e che mi ha insegnato che non era questa la strada per avere compagnia e sesso.
Ah, io ho la tua stessa età, un lavoro precario, non sono sposata e non ho figli. Ho usato app di dating (non per del sesso occasionale perché non sono il tipo) e ho conosciuto diverse persone, con una in particolare mi sto frequentando da qualche mese e non mi vergogno a scriverlo qui. Il discorso "le migliori se le sono già prese" è una stupidaggine.
SInceri auguri per una stabilizzazione del tuo lavoro che spero avvenga il prima possibile. Riguardo al non essere sposata o non avere figli non è il mio caso: la mia ragazza è l'unica che abbia mai avuto. Presumo che tu invece abbia avuto come tutti altre frequentazioni.
Su Internet, sono contento per te che non te ne vergogni, senza sarcasmo. Ma sappi che chi ha una vita sentimentale regolare non va sulle app di dating. Infatti io su Internet ci ho raccattato una mezza hikikomori e se devo trovarne altre del genere mi tengo la mia. Non so se il tuo è una persona normale o, se lo è, se si è buttato sulle dating app in seguito a un divorzio e al conseguente "o Internet o niente" che ne consegue.
La tua vita sentimentale mi pare di capire non è delle migliori. Senza tanti giri di parole, e perdonami se manco di tatto, stai con la tua ragazza per convenienza. Che poi lei faccia altrettanto e a te vada bene sono affari vostri, non siamo qui per giudicare.
Nessuna mancanza di tatto: è esattamente così. Io non ho altre possibilità, e d'altra parte se lei ne avesse avute non starebbe con me. In cinque anni e mezzo che stiamo insieme lei ha parlato dal vivo solo ed esclusivamente con persone che mi conoscono. Però lei ha gli amici dell'Internétto, ovvero altri disadattati peggio di lei...
Non entro neanche nel merito che lei non voglia parlare con te del sesso, possono esserci mille ragioni per questo. Quello su cui voglio un attimo focalizzare l'attenzione è: riesci ad avere erezioni da solo e anche a eiaculare da solo (e/o con il suo "aiuto"), quindi semplicemente potresti non provare niente per lei, oppure avere problemi con l'universo femminile in generale. In questo secondo caso la causa potrebbero essere i traumi e le violenze che hai citato in precedenza e chiaramente cambiare partner sessuale non servirebbe a nulla.
E quindi altro giro e altro lavoro per risolvere i traumi infantili! Evviva!! E altro tempo e altri soldi buttati!!! Rievviva!!!!! E quando trombo? O meglio, se mai riuscirò a risolvere tutta sta roba la disfunzione erettile non avverrà per raggiunti limiti di età?
Volevo aprirmi sui miei problemi con le donne e su come derivino da una madre castrante, ma mi sono reso conto che sarebbe stata la 1348461614512ma volta che lo facevo e non ne ottenevo altro che incoraggiamenti e pacche sulla spalla che mi fanno solo ulteriormente impazzire. Però lo dico: sì, io ho problemi gravissimi con le donne. Ma non ho più tempo per risolverli.
Il fatto che li abbiano subiti tante persone e queste ultime conducano una vita normale priva di problemi sessuali, ancora una volta, non ha alcuna valenza. Tu non sei gli altri e gli altri non sono te quindi è inutile fare paragoni.
Eh beh, vai pure tu a presentarti a chicchessia dovendo nascondere la tua verginità, cosa che io non ne posso più di fare. Il fatto che la debba nascondere la dice lunga.