semi bullismo lavorativo.

Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono arrabbiati e vogliono sfogare la propria rabbia per eliminarla in modo innocuo, grazie allo sfogo scritto.
Questo forum accoglie anche le vittime di bullismo e cyberbullismo e spera che chiunque venga carico di odio possa con lo sfogo allontanare da sé questo sentimento.

semi bullismo lavorativo.

Messaggioda nowhereman89 » 28/12/2023, 15:43



nel pieno dei miei 34 anni mi rendo conto di come il "bullismo" inteso in senso esteso sia come bullismo fisico che mentale, sia stata una costante in tutta la mia inutile vita. Se ripercorro tutta la mia esistenza è sempre stata una minaccia incombente, a una persona simpatica ma incapace di difendersi. Il mio aspetto fisico ha sempre contato parecchio.
Questa incapacità mi ha portato a qualche presa in giro alle medie, notevoli al liceo, con qualche compagno che è arrivato a spinte, a minacciarmi più o meno velatamente per farmi pagare la sua merenda o altri piccoli favori. niente di grave, mai stato picchiato seriamente, mai stato chiuso in un armadio o altre scene da film americano, essenzialmente prese per il c*lo.

In verità considerando il bullismo anche "verbale", il peggio è venuto sicuramente dopo, a lavoro e devo dire che non me lo aspettavo. Potrei elencare lungamente persone tossiche, ex capi che sfogavano la frustrazione su di me e altri colleghi, svalutandoci.. colleghi che prendono apertamente in giro, sia sull'aspetto fisico, sia sulle capacità lavorative, non appena si presenti l'occasione con il capo, proprio come strategia per cercare di avanzare di carriera a scapito mio. Me ne sono successe di ogni e considerando che lavoro in un luogo dove molti "vorrebbero lavorare", mi sto chiedendo quanto possa essere ancora peggio in altri ambienti e quanto io sarei incapace di gestire emotivamente un livello superiore di perculaggio/arroganza.

Ma ultimamente, dopo una lunghissima serie di personaggi del genere, si può dire che sto avendo il colpo di grazia. Quella cosa che ti fa dire "e mo basta!"
Questa premessa è per farvi capire il contesto e per farvi capire il perché definisco quello che segue come appunto un colpo da ko definitivo:

sono stato ahimé stato costretto a spostarmi dal mio precedente ruolo per una sorta di crisi interna al luogo dove lavoro e sono stato inserito in un altro team, senza conoscere nessuno e senza sapere molto delle mie nuove mansioni.
I super mega capi galattici che mi hanno proposto questa cosa mi hanno descritto un team affiatato, pronto ad accogliermi, a seguirmi, formarmi e che mi sarei trovato benissimo.
Dopo un demansionamento di quasi 6 mesi, di costante richiesta di poter fare qualcosa, soprattutto perché volevo "imparare" qualcosa di questo nuovo lavoro, finalmente compaiono dei colleghi che mi scaricano alcuni compiti da fare, con spiegazioni dette a mezza bocca e (volutamente?) male. In sostanza mi hanno dato una serie di cose da fare senza insegnarmi nulla, complice lo smart working, quindi ho passato mesi a studiare, farmi il c*lo, cercare di capire tecnologie nuove/ argomenti nuovi, conoscere il cliente. TUTTO DA SOLO. Ma questo non è per lamentarmi. Semplicemente per farvi capire che... non è stato facile, il clima era "strano". Eppure giustificavo il tutto del tipo "si, i miei colleghi non mi cagano ma perché hanno sicuramente troppo da fare".

Diciamo che ho accettato il tutto. fino a natale. Poco prima di natale c'è stata la cena di fine anno e il castello di cavolate che mi ero costruito a riguardo è crollato inevitabilmente, come anche il mio morale riguardo al lavoro in generale :facepalm:

In pratica hanno organizzato questa cena di fine anno, mi hanno sostanzialmente costretto a un viaggio di 7 ore circa, perché i colleghi con cui lavoro sono del nord (lavoro con loro in remoto), quindi la cena era al nord.
Nel mio team ci sono anche alcuni della mia città che però non lavorano con me. Nonostante questo abbiamo viaggiato insieme, io, che sono il nuovisssimo arrivato, un altro semi-nuovo, poi una sorta di capetto molto amico del mio nuovo capo e un suo leccapiedi, circa della mia età.
Ho notato da subito come nonostante fossimo nello stesso vagone del treno, questi due fossero essenzialmente due suocere, parlavano ininterrottamente, spesso male di altre persone, a volte notavo qualche battuta di troppo su di me e sul mio altro collega. Ho fatto finta di nulla, cuffie, beatles e sono scomparsi per ore dalla mia testa.
Una volta lì, mi ritrovo con tutti sconosciuti, lavoro 2-3 ore e poi via alla cena. Nessuno dei nuovi ha provato ad avvicinarsi e fare due chiacchiere, estremamente chiusi, ma questo forse me lo aspettavo. Provo a parlare del più e del meno con 2-3 persone senza grandi risultati. Scopro che l'unico "importante" che verrà allla cena è appunto quel tizio poco simpatico del treno, non ci sararnno altri responsabili o capi.
Dopo un aperitivo tranquillo, in cui abbiamo bevuto pochissimo (non si sarebbe ubriacato neanche un astemio o un bambino di 4 anni con il pochissimo vino di questo pre-cena), andiamo verso il ristorante.
Il tavolo diventa incredibilmente diviso in due: quelli del nord che parlano in stretto dialetto tra di loro, completamente snobbandoci, quasi infastiditi dalla nostra presenza, parlando tra l'altro di questioni lavorative loro di cui noi non siamo a conoscenza, e AHIMÈ , quelli del centro-sud e i nuovi arrivati (anche del nord) dall'altra parte del tavolo.

proprio questo clima ha fatto si che sostanzialmente le due comari del treno (i miei due colleghi stronzi) hanno cominciato a prendere in giro i nuovi arrivati, in particolare ME e leggermente un altro, cercando di metterci più in soggezione possibile.
La cosa triste è che fingevano di essere ubriachi, così da poter eliminare quel poco di dignità che di solito hanno.. Hanno cominciato a commentare i culi di qualsiasi donna passasse e andasse in bagno, con frasi alla de sica, per poi tipo torturarmi per 2 ore con frasi continue di sputtanamento del tipo : "MAMMA MIA AO. QUESTO NUN DICE NA PAROLA.. CHE PROBLEMI C'HAIII" "AO. DILLA NA PAROLA CE METTI TRISTEZZA A TUTTI", "MA CHE STAI A FISSÀ NEL VUOTO.. MAMMA MIA AO".
Circa due ore di continue frasi, che riecheggiavano per tutta la tavolata, così che anche i colleghi presi dai loro discorsi potessero sentire e dire "ah dall'altra parte del tavolo deve esserci proprio uno sfigato".
La cosa è un po' degenerata, perché questo mio pseudo-capo ha poi rovesciato la birra dell'altro malcapitato nuovo, prendendogli in pieno la giacca, senza neanche chiedere scusa, poi ha risposto a qualche mia domanda con un sonoro "STO CAZZOOO", ridendosela col suo compare.
Alla fine sostanzialmente mi sono ammutolito, per evitare altre prese per il c*lo, sono tornato in hotel completamente sconvolto. 7 ore di viaggio per essere preso per il c*lo dal braccio destro del mio capo e da un suo leccapiedi e tornare a casa. dopo un anno difficilissimo.

L'indomani l'unica ragazza del team (si perché poi finisce sempre che sono loro che mi difendono, le donne, in un clima che definirei un po' maschilista tossico) nella call conclusiva con il nostro capo supremo (che non era con noi a cena), gli racconta col sorriso, ma neanche troppo ,che mi hanno messo in mezzo.. e che poverino, non sono stato accolto bene. Il capo, sapendo benissimo che era stato il suo best-friend, si limita a un "ah! ha ricevuto un po' di trattamento da nuova leva.. ci sta.!" col sorriso divertito. Poi mi ha chiesto come mi fossi trovato. Avrei voluto rispondere che era un gruppo veramemnte trash e che avrei chiesto il trasferimento, ma mi sono limitato a fingere di non aver capito la domanda e descrivere il lavoro dell'ultimo mese, con 1-2 colleghi con cui mi ero trovato bene, omettendo completamente riferimenti alla cena.

Forse per questo, poi i miei colleghi nel viaggio di ritorno hanno accennato un minimo di umanità (magari pensavano che mi vendicassi), e per loro è finita a tarallucci e vino, come si dice da noi. mi hanno salutato e fatto gli auguri come fossimo best-friends.

Boh forse sono diventato davvero troppo sensibile, perché a casa va di schifo, in famiglia va di schifo, il lavoro è stato difficile per tutto l'anno e questa cosa mi è pesata come un macigno, magari un altro l'avrebbe liquidata con un "vabbè mi hanno preso un po' per il c*lo". Proprio per questo ho voluto raccontarvela, per capire cosa avreste fatto al mio posto, se questo secondo voi è un segno di un lavoro che non può portare altro che guai, se cambiereste/valutereste di cambiare e via dicendo.
è solo che 14 ore di viaggio totali per un'esperienza del genere proprio non le auguro a nessuno.

:) Grazie dell'attenzione.
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Messaggioda Cordis » 28/12/2023, 16:53



Difficile consigliarti senza conoscere il tuo ambiente lavorativo, difficile anche capire se le persone di cui parli sono proprio dei co*****i o se semplicemente non vi capite, però è sicuro che tu la vivi male, quindi le considerazioni di cui sopra passano in secondo piano, le ho premesse più che altro per spiegare che è difficile darti risposte "giuste" (nel senso di: a tono) perché potrei benissimo non capire o capire male, in ogni caso penso che tu faccia bene a sfogarti qui.
Secondo me ti farebbe bene (nel senso che ti farebbe sentire meglio) passare ad un atteggiamento più aggressivo, quando vieni approcciato in un modo che ti infastidisce tu fallo capire chiaramente (della serie vedi di darci un taglio che non sono tuo fratello), evita le parolacce, ma a parte questo non aver paura di rispondere a muso duro, e l'altro si infastidisce, tu lo infastidisci ancora...
Tanto che può fare? Metterti le mani addosso? Sarebbe lui a mettersi nei guai non tu! Se questa cosa però ti fa paura tu ti compri lo spray al pepe (che risolve! Ed è del tutto legale, soprattutto se lo hai usato per difenderti da un demente che alza le mani).
Ma sicuramente si limiterà a rispondere, cosa che continuerai a fare anche tu, fino a che non abbozza. Non sto dicendo che devi cercare di litigare, dico che devi mettere in chiaro cosa ti da fastidio e perché, e continuare a _mantenerlo_ in chiaro fino a che l'altra persona non capisce e/o interrompe il comportamento fastidioso.
Circa situazioni lavorative svantaggiate, più che fare del tuo meglio non puoi fare, anche se, alle volte, scaricare la palla sui tuoi superiori può avere senso (della serie: ho questo compito, per farlo mi occorrono queste informazioni/strumenti, ma non li ho, cosa devo fare?).
Se tieni duro, col tempo, le cose cambiano, ma se devi trovarti male al punto da non dormirci la notte allora fai bene a cercare un altro lavoro.
Io comunque un pranzo aziendale da quattordici ore di viaggio lo salto a piè pari. Tanto i pranzi aziendali non contano un c***o, salvo che non ci sia un bell' ambiente, e non mi pare proprio sia questo il caso.
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Cordis
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Messaggioda nowhereman89 » 02/01/2024, 11:13



Cordis ha scritto:Secondo me ti farebbe bene (nel senso che ti farebbe sentire meglio) passare ad un atteggiamento più aggressivo, quando vieni approcciato in un modo che ti infastidisce tu fallo capire chiaramente (della serie vedi di darci un taglio che non sono tuo fratello), evita le parolacce, ma a parte questo non aver paura di rispondere a muso duro, e l'altro si infastidisce, tu lo infastidisci ancora...

Beh diciamo che è IL mio problema, come testimoniano anche i racconti sulla mia ragazza/aguzzina. Non riesco a farmi valere.
La cosa che complica in questa triste circostanza è che il "simpaticone" è uno più importante di me. Quindi i suoi sottoposti hanno tutto l'interesse a dargli corda e prendere per il c*lo a loro volta.. E soprattutto io mi sento ancora più a disagio a provare a rispondere a tono.
Però ecco, sul fatto che i nuovi "vadano trattati così" tipo per svezzarli, come si fa in caserma, sono davvero sconvolto.

Cordis ha scritto:Io comunque un pranzo aziendale da quattordici ore di viaggio lo salto a piè pari. Tanto i pranzi aziendali non contano un c***o, salvo che non ci sia un bell' ambiente, e non mi pare proprio sia questo il caso.

Come ho scritto.. Non avevo mai visto nessuno delle persone con cui sulla carta lavoravo da 8 mesi. Sembrava un ottimo modo per conoscerli. Quelli del nord sembravano ok.. e infatti i problemi me li sono portati da casa :lol: con i miei colleghi concittadini.
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nowhereman89
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Messaggioda Cordis » 02/01/2024, 13:47



Be vedi, non so come consigliarti, dato che io nella vita ho casomai avuto il problema opposto, in passato mi è capitato di litigare con chi era più "importante" di me, come anche di esagerare nel reagire, passando magari dalla parte del torto.
Quello che posso dirti è che accumulare per poi esplodere (fuori o dentro...) e sbagliato, non va bene.
Data la situazione che descrivi, prova a chiederti: quale potrebbe essere una reazione accettabile per te? Come potresti rispondere a ciò che ti mette a disagio in modo da sentirti un pochino meno a disagio?
Estraniarti e metterti le cuffie hai visto che non funziona, dato che non puoi tenerti le cuffie in eterno.
Puoi provare con una semplice frase di risposta, chesso del tipo: "verrà il giorno in cui tu avrai bisogno di me ...", lui risponderà quello che gli pare ma tu non aggiungi altro, gli fai solo un sorrisino idiota (che è quello che si merita), perché dentro di te sai che verrà il giorno in cui sarà lui a trovarsi in disgrazia (oh se verrà...).
Oppure prova tu: quale potrebbe essere una reazione accettabile per te?
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Cordis
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Messaggioda Colombabianchina » 04/01/2024, 15:33



Hai fatto bene a specificare che questi colleghi suocere e gli altri simpaticoni erano del nord. Qui al nord sono abituati cosí. Non hanno tatto, non hanno gentilezzs per i nuovi, trattano da schifo. Sí, purtroppo è cosí.
Te lo dico perchè ci lavoro qui al nord ed è completamente diverso. Poi io sono una donna e figurati. Comunque se vedono che sei un tipo buono, sensibile e ingenuo si accaniscono di più, ti fanno a pezzi e sono senza scrupoli.
Poi mi è anche venuto il dubbio che magari ti abbiano reso le cose difficili per farti mollare. Sai questa è un'altra tecinca, cioè ti danno dei compiti, ti lasciano a dannarti da solo cosí ti stufi e ti licenzi.
Se hai pure una fidanzata aguzzina allora sei masochista. Inizia a guardare bene con che gente ti sei messo. Ti fai trattare male dalla tua tipa? Allora sei zerbino. Se sei zerbino i tuoi colleghi ti trattano cosí e se non ti farai valere ti smonteranno pezzo a pezzo, insieme alla tua fidanzata.
Vuoi continuare cosí e subire di tutto o vuoi vivere senza dover subire? Sceglie procedi. Come? Inizia a scaricare la ragazza aguzzina. Se non sai fare un lavoro chiedi, continua a chiedere o scaricalo ad altri. Rispondi a tono. Alza il tono della voce. Fai rumore. Fatti sentire, non nasconderti più. Togli gli auricolari, parla, parla, parla pure tu. Metti loro a disagio, non lasciarti calpestare.
Se non riesci a far questo chiedi ad un counselor che parole usare, impara con la PNL.
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