Ciao... Ho bisogno di sfogarmi un po' con qualcuno, che possa darmi consigli validi di come affrontare questo periodo incasinatissimo...Una settimana fa una mia amica mi ha presentato un ragazzo (il suo migliore amico) , uno di quei tipi difficili da gestire, che dopo aver affrontato una lunga relazione di quattro anni e mezzo, ha paura di essere ferito da tutti quelli che lo circondano, avvolgendosi in una corazza dura ed impenetrabile. Fortunatamente con me non si è mai dimostrato freddo ed insensibile, tutt'altro era dolce e mi capiva...però, a mio parere all'inizio aveva solo voglia di giocare con me, cosa che io non gli ho permesso, perché con i ragazzi sono schiva la maggior parte delle volte. In passato ho avuto problemi con solitudine ecc...avevo tutti i complessi mentali tipo "nessuno mi considera", "non sarò felice", "non avró ma in un ragazzo", le solite cose da depressione adolescenziale, il problema sta nel fatto che io non mi sento brutta ecc...e le persone ovviamente quando dico di non piacermi, mi smentiscono sempre dicendomi che dico cavolate.
Comunque il fatto sta che, il fine settimana ho invitato, lui, la mia amica, mio cugino nonché il suo fidanzato e altri due ragazzi.
Ci siamo divertiti tantissimo e per la prima volta ero veramente felice, lui non mi aveva lasciata sola nemmeno per un secondo, parlavamo e filtravamo un po', ma lo facevamo da un bel po' ormai, tramite messaggi chiamante ecc...siamo stati tutto il il giorno insieme, fino a quando lui mi ha buttato una battutina del tipo "senti, ma se dovesse capitare che.... " si interruppe e poi mi disse "le cose belle a me cominciano a piacere, cosa dovrei fare" io non sapevo cosa rispondere ma avevo afferrato il concetto, dove volesse andare a parare, e credetemi...non ero mai stata così felice in tutta la mia vita, sensazioni nuove, ansia, il cuore che mi martellava, mi sentivo la faccia bollire, non avevo neppure fame... Vederlo mi compensava tutto. Poi mi chiese di andare a fare una passeggiata, abbiamo parlato del più e del meno, abbiamo un sacco di cose in comune. Arrivati ad uno scoglio lindo ferma, nella sua voce si notava l'imbarazzo, e mi chiese cosa ne pensassi per quello che mi aveva detto quando eravamo seduti con gli altri. Io gli avevo risposto "prova a scoprirlo" è stato zitto due minuti e dopo di che mi abbraccia, mi da un bacio in fronte (non che non lo avesse già fatto) poi uno sul naso, e delicatamente si spinge sulle labbra. Io ero emozionata, felicissima...non potete immaginare...poi venne mio cugino dicendomi di tornare indietro perché era venuto mio fratello ed era arrabbiatissimo dato che mancavano solo io e quel ragazzo. Per tutto il tragitto le domande che mi stavo ponendo cominciarono a diventare fastidiose.
Arrivammo, e io raccontai tutto alla mia amica. Dopo dieci minuti mentre eravamo soli mi chiese a cosa stessi pensando, risposi solo "non deludermi" si incupi subito dopo, e mi confessò che in quel momento lui era confuso, si sentiva con un'altra, e io mi sentì cadere tutto il mondo addosso...mi disse "mi sto sentendo diviso perché da una parte c'è lei, e dall'altra tutte le altre con cui ho giocato... Ora ci sei tu, un imprevisto" si sentiva una persona spregevole, io anche...mi sono sentita usata, ma il soprannome "imprevisto" mi addolcì. Provai a parlarne con la mia amica mentre lui non c'era, e mi disse " Se ti ha detto la verità vuol dire che per te prova davvero qualcosa, fidati lo conosco" continuavano a darmi consigli e io così misi in testa di aspettarlo, perché non voglio perdere tutte quelle sensazioni e gettarle al vento.
Appena saliamo nel mio villino dopo venti minuti, venne aggredito dal cane di mio zio perché non lo aveva riconosciuto , gli lasció due buchi nel braccio due nella gamba, le tre unghiate sul petto e il braccio scorticato. Successe un casino, ma lui continuava a dirci di stare tranquilli, io mi misi pure a piangere, troppe cose in una volta...stavo impazzendo, poi lui mi abbracciò e mi disse semplicemente di non preoccuparmi, con quegli occhi... Io continuai a piangere anche quando lo avevano portato all'ospedale, mi rinchiusi in camera mia e non ne uscì più...era per giunta il compleanno di mia madre...l'indomani parlammo allegramente, aveva messo da parte l'idea di fare denuncia. La sera stessa lui continuava a visualizzare i miei messaggi e a non rispondere, dopodiché mi feci prendere dalla rabbia, dato che alcuni amici mi dicevano "esci gli artigli! Fatti rispettare" e gli inviai un messaggio, dove mi sfogano e dicevo di essere arrabbiata, mi sentivo trattata con convenienza, volevo capire cosa volesse lui da me se una semplice amicizia o qualcosa di più. Quando mi resi conto di aver fatto una cavolata, di averlo fatto allontanare, di avergli dato fretta nonostante gli avessi detto che lo avrei aspettato...mi sono sentita uno schifo. L'indomani gli chiesi scusa, mi trattò freddamente...ne parlai con la mia amica dato che lo conosceva da un sacco di tempo, mi disse che stava trattando male anche lei. Adesso si ritrova arrabbiato con il mondo intero a causa di quelle ferite...ha chiamato la mia amica chiedendole i nominativi di tutti, stiamo supponendo che voglia fare la denuncia, perché i medicinali gli stanno andando a costare troppo...io con lui con ci parlo...sta creando una barriera tra noi e lui...e sta facendo la parte del lurido...perché sta facendo tutte cose di nascosto....ora io mi ritrovo qui... Attendendo che si calmi per poter cominciare a lottare, mi sto mettendo contro i miei zii per difenderlo, mia sorella ha perfino avuto un distacco della placenta...aiutatemi non so più come fare...