Ma io perché continuo a vivere?
Vi sembra che me lo meriti?
Merito davvero una tale punizione?
Merito davvero di svegliarmi ogni giorno, pensando a quanto avrei voluto non svegliarmi?
Merito davvero di continuare a soffrire, senza nemmeno un motivo che io sia in grado di capire?
Merito davvero di continuare ad alzarmi dal letto, per non fare comunque nulla?
Merito davvero di bruciare le giornate nel virtuale, così da far trascorrere 14 ore come fossero 4?
Merito davvero di amare il buio, e di detestare la luce?
Merito davvero di, ecc.?
Mettiamo che lo meriti davvero.
A questo punto, per quanto possa essere giusta la punizione, è anche giusto che io la continui a subire non conoscendone i motivi?
Se non potrò mai conoscerne i motivi, e non avrò mai possibilità di ribellione, perché continuo a vivere?
Tanto non riuscirò mai a cambiare, ormai il mio carattere si è formato così, sono rimasto un 14enne sognatore, che pensa di poter vivere facendo ciò che gli piace.
L'unico piccolo problema è che di anni ne ho 19, e che in 5 anni è successo di tutto, anche le cose più assurde, che mi hanno fatto evolvere ma al contempo hanno aumentato a dismisura i miei problemi (maggiore consapevolezza, maggiori domande senza risposta, maggior male di vivere).
Probabilmente mi dovrò rassegnare ad una vita classica, dove lavorerò 10 ore al giorno e non avrò più un minuto da dedicare a me stesso.
Perché una cosa è certa, tutti potenzialmente possono realizzare i propri sogni, tranne che io.
Io non ci provo nemmeno, io sto con le mani in mano, io in fin dei conti merito davvero tutto questo.
E quindi ripeto la domanda, perché continuo a vivere?
L'uomo dovrebbe essere dotato di un pulsante di autodistruzione, di modo che si possa utilizzarlo in caso di necessità.