quello che penso

[LISA]

Con tanta gente che straparla senza dire alcunché di veramente interessante e che provenga da un proprio pensiero elaborato personalmente guardo con interesse chi non ha sempre bisogno di dare aria ai polmoni pur di non ascoltare il silenzio.
Tanti non fanno altro che parlare di banalità, spesso ripetute e sentite da altri, o in tv, oppure si sfogano dei propri problemi, che sono sempre enormi, più grandi di quelli che possono avere gli interlocutori, che del resto non interessano.
Non è facile esprimere i propri pensieri, ma a me capita che quando scrivo essi si amplino, e diventino più chiari a me, ma non agli altri... Non si può avere tutto!
E' vero che non esistono solo le parole per esprimersi, tutte le forme artistiche sono comunicazione, il corpo comunica con un linguaggio tutto suo, gli occhi, lo sguardo può comunicare tanto. Le parole possono essere un meraviglioso modo di comunicare ma di certo è anche il mezzo di maggiore fraintendimento che esista. Andrebbe utilizzato con maggiore parsimonia, e soprattutto è necessario che l'ascoltatore sia interessato, altrimenti le nostre parole... le ruba il vento.

[George]

Fortuna , perchè come dicevo nel precedente commento, ormai le persone che utilizzano la parte irrazionale della mente, sono la minoranza. Già nel periodo scolastico, vengono progressivamente ridotti gli spazi per sviluppare la creatività , ad esempio materie come musica, educazione artistica ed altre discipline.
Da quello che deduco, hai una naturale attitudine al "non conforme". Ti faccio un esempio...se un giorno decidessi di suonare uno strumento oppure scrivere poesie, avresti sicuramente una marcia in più , anche rispetto a chi studia "le basi" per il semplice fatto che è una dote naturale. Il talento va oltre le nozioni accademiche.
C'è purtroppo un lato negativo, ed anche io mi sento parte di questo ...non sempre emerge chi merita attenzione.

[non.identificata]

Sostanzialmente ha poca importanza, quello che penso. O almeno ritengo che sia così, ma non so definire bene il perché di questa mia convinzione.
Ad ogni modo, quello che penso, quando cerco di esprimerlo a parole, non coincide mai con quello che esce fuori dalla mia bocca. O sì, forse coincide, ma in maniera svasata, convulsa; è come se quando tiro fuori i pensieri, questi, prima di uscire si annodano tra loro e fanno un casino. [...]

Però boh, voglio almeno provarci...
- penso che sia normale stare male, capita a chiunque: a chi più e a chi meno, a chi più a lungo, a chi per poco, a chi sempre, ma a nessuno capita mai di non stare male! A nessuno. E quindi non è poi così grave, solo un po' "fastidioso" (forse, ma non è nemmeno il termine adatto).
- penso sia anche normale fare pensieri che dopo qualche ora, giorno, mese, anno possano cambiare. E non sto parlando di essere incoerenti, l'incoerenza è un'altra cosa.
- penso non sia giusto avercela con una persona solo perché un mese prima diceva di stare male e adesso ti confida di essere serena, che senso ha? io ne sarei felice.
- penso che non riesco a fingere che una persona mi vada a genio, quando non riesco a concepire i suoi atteggiamenti.
- penso che non si possa vivere di soli sarcasmo, ironia e menefreghismo.
- penso che se si ha qualcosa da dire o da chiedere a qualcuno sia meglio farlo piuttosto che "lanciare frecciatine".
- penso che a volte scrivo cose inutili, ma ho notato che mi aiuta ad alleggerire la testa, quindi pazienza.
- penso che non guarirò mai dalle mie paranoie, ma condividerle aiuta a sentirmi meglio.
- penso che dico spesso di non avere grandi paure e invece ne ho una costante a cui non so dare un nome.
- penso che a volte penso troppo. Quindi basta così...

[Rorschach]

Quindi?

quindi cosa?

Cosa vorresti dire col tuo post? dove vuoi andare a parare?

da nessuna parte come il 99% dei messaggi in questo forum ultimamente. Sempre più spesso ormai si scrive per prendere a schiaffi la concretezza e anche chi la ricerca. Chiedo scusa per l'ot.

[non.identificata]

Quindi?

quindi cosa?

Cosa vorresti dire col tuo post? dove vuoi andare a parare?

da nessuna parte come il 99% dei messaggi in questo forum ultimamente. Sempre più spesso ormai si scrive per prendere a schiaffi la concretezza e anche chi la ricerca. Chiedo scusa per l'ot.

meno male che ci sei tu a rendere tutto più serio

[ginetto]

mi trovo in una situazione più o meno simile alla tua.
non so esprimermi come si deve, a parole. tutt'altro discorso, invece, quando scrivo..

[non.identificata]

mi trovo in una situazione più o meno simile alla tua.
non so esprimermi come si deve, a parole. tutt'altro discorso, invece, quando scrivo..

io invece, rileggendo una cosa che ho scritto prima in un altro thread, mi sono accorta che sto diventando incapace anche a scrivere ...

[ginetto]

il punto è che, scrivendo, è come avessi più tempo per riflettere bene su quello che dico e sulle parole che uso..

[non.identificata]

il punto è che, scrivendo, è come avessi più tempo per riflettere bene su quello che dico e sulle parole che uso..

eh, dovrei imparare a riflettere anche io invece che buttare giù tutto sempre così, di getto.

[Svil01]

Ciao, ti capisco bene. da piccolo parlavo tantissimo, troppo. poi un giorno mio fratello mi disse una cosa davanti ad altre persone e mi umiliò, poi aggiunse una frase della quale gli sono molto grato: "prima di aprire quel cess* di bocca pensa 10 secondi e se in quel lasso di tempo credi sia una cosa poco utile non dirla proprio". da allora parlo poco e niente. giusto negli ultimi 2 anni, dopo un'esperienza lavorativa, mi sono ripreso un poco: ora parlo alle volte poco alle volte... un pochino in più! quella frase mi fece capire che bisogna dire la propria, ma senza mai strafare. Poi un giorno ho scoperto questa bellissima frase e la prendo come esempio:
L'ignorante parla troppo, l'intelligente parla poco, 'o fesso parla sempre.
Da qui mi rimase un senso di esprimermi con poco, di dire la mia ma senza mai strafare, insomma di essere conciso!