Mi hanno detto di sorridere perchè qualcuno si sarebbe innamorato del mio sorriso e poi mi hanno detto di non ridere perchè la mia risata è fastidiosa.
Sono sempre stata una brava persona, o almeno così credo o credevo, sono sempre stata gentile, non ho mai fatto del male a nessuno, volontariamente almeno.
Ho perso molti amici che mi hanno abbandonato durante il mio cammino, persone di cui mi fidavo, a cui volevo bene e di cui avevo estremamente bisogno.
Ho perso anche di familiari, che sono morti e a volte mi sento responsabile anche per quello.
Ma non capisco perchè la gente deve sempre giudicarmi per ciò che dico o che faccio, solo perchè cerco di essere felice.
Il fatto è che a casa mia rido e scherzo sempre, anche delle cose più inutili, mentre a scuola o in giro con altra gente diversa dalla mia famiglia mi comporto in modo diverso.
Mi chiudo in me stessa. Da una parte non ho mai avuto dei compagni di classe stretti con cui vado d'accordo.
Non ho amici, e l'unica cosa che mi resta è la mia famiglia. Solo che non ci voglio rinunciare, anche se a volte mi fanno sentire un peso.
Ho un padre un po' strano, che vorrebbe che io studiassi quello che vuole lui e un futuro fare che cosa vuole lui, ma non voglio.
Ho una madre che urla quando non la ascoltiamo e che concorda con il fatto che la mia risata è fastidiosa.
Le mie tre sorelle sono abbastanza diverse tra loro: una che segue i sogni di mio padre e che cerca sempre di avere ragione su tutto anche se non ne ha, l'altra che schizza male ogni due per tre, e infine c'è quella che crede di essere coraggiosa e il soldato scelto per la guerra.
Quest'ultima crede che lei sia senza paura: "fearless" in inglese, come dice lei. Dice che vorrebbe entrare nell'esercito, cerca di imparare da sola come difendersi e vuole farlo imparare anche a me quando non si rende conto che quando fa così mi fa sentire a disagio. Sembra che sia capace a fare tutto lei, che sia Bruce Lee 2 o chi so io, dice che se qualcuno mi aggredisce per strada io non saprei come difendermi. Mettiamo caso che lei fosse capace di tutto ciò, ma chi vuoi che mi aggredisce a me? Poi se voglio imparare a difendermi non vado da lei ma mi iscrivo a un corso. E anche se fosse come dice lei, intrepido o senza paura, quando si ci trova davanti al pericolo tutti hanno paura persino lei.
Queste cose che mi dicono sul mio comportamento come: non ridere che mi dai fastidio oppure sempre che ridi, smettila. Mi fanno sentire debole, anzi una nullità.
Io voglio sentirmi più forte di questo, io vorrei sentirmi potente. Ma non nel loro modo.
In un altro modo.
Vorrei sentirmi forte dentro, non per le abilità di sapere tirare un pugno o un calcio.
Mi da fastidio quando la mia famiglia fa così, ma non voglio rinunciare ai miei familiari perchè è l'unica cosa che mi rimane. Che posso fare?
Credo molto in Dio e a volte l'unica cosa che mi rimane veramente.
Questi sono solo i lati negativi e sono pochi, mentre i lai positivi della mi famiglia sono tanti, è solo che mi fanno incavolare e stare male e mi butto giù quando fanno cosù, solo perchè rido per ogni cosa quando in realtà dentro di me sono triste. Consigli?
