LuceBuio ha scritto:Per me tu complichi troppo le cose.
E' inevitabile quando si discute di questi argomenti.

D'altronde, il tema è piuttosto intricato.
LuceBuio ha scritto:Le capacità si sviluppano rapportandosi con il mondo, quindi con gli stimoli. Non ho mai detto che chi ha un canale di comunicazione non funzionante è inferiore, ma era un esempio per evidenziare che senza la possibilità di elaborare certi tipi di stimoli (visivi,uditivi) certe capacità non si sviluppano ed il mondo viene interpretato in modo diverso, Magari si compensa con lo sviluppo maggiore degli altri sensi (per esempio i sordi che conosco hanno una visione incredibile, notano tutto, vedono tutto)
Per carità, io non ho mai ipotizzato che tu potessi considerare chi possiede un canale di comunicazione non funzionante meno intelligente rispetto a chi è "sano". Non vorrei essere frainteso. Era una frase atta ad esprimere il mio punto di vista, niente di più.
Però, c'è una cosa che ancora non mi è chiara. Perché hai introdotto questo argomento?
E' vero, abbiamo discusso sulla comprensione degli stimoli esterni e del significato etimologico dell'intelligenza (che sarebbe comprendere, a quanto pare), ma non vedo come questo si possa collegare ai problemi delle persone sopra-citate.
Certo, avranno vie d'interpretazione della realtà diverse dalle nostre (come hai detto tu, sviluppano di più altri sensi per compensare alla mancanza), ma ancora non comprendo come questo possa collegarsi al tema riguardante l'intelligenza.
Però sia chiaro che con "intelligenza" io mi riferisco alle predisposizioni che ognuno di noi ha, non a ciò che apprendiamo vivendo e che, chiaramente, aiuta nello sviluppo delle capacità. Io mi riferisco proprio alle cosiddette "doti" innate, che CHIUNQUE possiede, a mio avviso.
LuceBuio ha scritto:Questa è una persona intelligente ma non creativa
Il caso contrario è una persona creativa, non conosce bene gli elementi su cui deve lavorare eppure qualcosa ce ne ricava.
Qui immagino avrai intuito che sarei stato in disaccordo, vista la mia opinione sulla creatività.
A parte questo, credo di non essere stato abbastanza chiaro nell'esposizione. Mi dispiace di non esserlo stato subito. Ora spiego meglio.
Nel mio esempio, l'abilità di apprendimento è legata al tempo necessario per comprendere lo stimolo. Entrambi riescono ad ottenere le STESSE informazioni con cui poi elaborare una conclusione, ma lo fanno in tempi diversi. Per poter trarre la conclusione, TUTTE le informazioni sono fondamentali, non se ne possono omettere alcune. Alla fine della comprensione, entrambi possiedono gli stessi strumenti. Nessuno dei due lavora ad una soluzione con un numero di informazioni minore o maggiore rispetto all'altro.
La creatività potrebbe comunque giocare un ruolo importante nel momento in cui si entra nella fase della risoluzione del problema, ma ormai conosci il mio punto di vista. Non considero intelligenza e creatività elementi estranei tra loro.
Se vogliamo dirla in termini "matematici", diciamo che considero la creatività un possibile "sottoinsieme" dell'intelligenza.
LuceBuio ha scritto:Perché devi per forza fare una classifica?
LuceBuio ha scritto:Io ragiono secondo il concetto dell'unicità, ogni intelligenza/ genialità individuale è unica. Quindi è impossibile fare una classifica. La diversità tra tutti rende questa cosa impossibile, non si può classificare una cosa del genere.
Rispondo a due frasi che non sono nello stesso contesto, ma che hanno un qualcosa in comune.
Credo che la risposta alla prima domanda potrebbe essere insita nella tua frase di prima: "Poi non è che sanno tutti le stesse identiche cose, ma in quell'ambito sono molto capaci".
E' totalmente vero. E' per questo che oso classificare. Io non mi riferisco ad una presunta intelligenza assoluta. Non oserei affatto giudicare globalmente una persona come incapace o intelligente. Mi riferisco alle singole "micro-intelligenze" che ognuno di noi possiede. Classifico in base a queste ultime, non parlo in generale.
Esempio: Immagina di far suonare con la chitarra un brano molto semplice a 10 persone completamente ignoranti in materia (senza lettura di spartiti, solo tecnica di esecuzione).
Assumendo che tutti abbiano la stessa forza di volontà nel dimostrare le proprie capacità e che comunque non presentino nessun disagio che possa in qualche modo compromettere la prestazione, è evidente che ci saranno differenze.
Qualcuno suonerà peggio (o meglio) rispetto a qualcun'altro. (E' chiaro che con l'esercizio costante TUTTI potrebbero diventare bravi, ma qui si tratta proprio di talento innato. Qualcuno imparerà più in fretta rispetto ad qualcun'altro).
Non dare troppo peso a questo esempio. E' molto riduttivo, però capisci il motivo per cui io tendo a classificare?
Io classifico solo su ambiti estremamente specifici. Mai e poi mai lo farei in senso complessivo. Sarebbe assurdo.
E' proprio qui che avviene l'aggancio con la tua seconda frase.
Io sono sempre stato COMPLETAMENTE d'accordo con la teoria dell'unicità. Ne sono un grandissimo sostenitore (la citai anche in un topic famoso riguardante le differenze di genere). Ogni individuo è unico ed irripetibile, anche nell'intelletto (anzi, oserei dire SOPRATTUTTO nell'intelletto!); nessuno è mentalmente superiore rispetto a nessuno. Proprio come affermi tu.
Questo concetto è stato fondamentale per permettermi di sviluppare il mio punto di vista sull'intelligenza: io considero quest'ultima estremamente complessa proprio perché le capacità intellettive che definiscono la mente di ogni singolo essere umano sono moltissime (potenzialmente illimitate, oserei affermare).
Sono tutte micro-capacità (o micro-intelligenze, come preferisci tu) in cui OGNI individuo risulta essere capace o meno. E' proprio per questo motivo che vado a classificare le persone in ambiti estremamente specifici (vedi l'esempio della chitarra), perché ognuno è capace e non capace in determinate attività, qualunque esse siano.
LuceBuio ha scritto:Io ragiono secondo il concetto dell'unicità, ogni intelligenza/ genialità individuale è unica. Quindi è impossibile fare una classifica. La diversità tra tutti rende questa cosa impossibile, non si può classificare una cosa del genere. Si può definire e distinguere il genio dal mero intelligente, ma oltre questo basta, finito. Non c'è una persona più geniale o una più intelligente, Ci sono geni diversi ed intelligenti diversi.
Qui c'è stata una serie di incomprensioni dovute alle nostre differenti idee su intelligenza e creatività.
Per quanto concerne l'unicità e le classificazioni, ti rimando alla parte sopra. Credo di essermi spiegato abbastanza decentemente (o almeno spero...).
Tornando al discorso, non riesco a fare una distinzione netta tra persone molto intelligenti e geniali.
Il genio viene considerato intelligente+creativo. Non lo metto in dubbio, ma ormai credo tu abbia capito che consideri la creatività come parte integrante dell'intelligenza. E' per questo che non suddivido tra geni ed intelligenti. Il genio stesso è una persona molto intelligente, a mio avviso (sempre in uno specifico ambito, ovviamente).
Bene. Ho detto tutto...
Non sono molto sintetico nell'esporre certi concetti, lo so.
In ogni caso, mi piace discutere costruttivamente. Si impara sempre qualcosa.