L'intelligenza.

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

L'intelligenza.

Messaggioda ThePrisoner96 » 22/12/2016, 20:56



LuceBuio ha scritto:Tutto quello che pensiamo proviene dall'elaborazione di stimoli da parte del cervello.
Metti che davanti a te c'è una casa, tu vedi una casa, l'artista vede come disegnare la casa, l'architetto capisce come è fatta la casa, il cieco non vede la casa. Il cieco non potrà mai disegnare la casa perchè un canale di apertura sul mondo (quello visivo) non gli funziona, ma forse il cieco avrà un udito sviluppatissimo e sentirà anche gli scarafaggi che camminano nei muri. Impensabile per una persona che non ha sviluppato un udito fine.

Se non ci sono stimoli il cervello, le capacità non si sviluppano.
Immagina se non avessi la vista, il tatto, il gusto, l'udito e l'olfatto. saresti una carota :rolleyes:


Non mi sembra di aver mai negato che la percezione degli stimoli esterni sia fondamentale per lo sviluppo delle capacità cerebrali.
Senza stimoli è ovvio che si avranno non poche difficoltà a svilupparle.
Una persona cieca, sorda e muta non potrà mai concepire il mondo come noi, ma ciò non è indice di "intelligenza" o meno.
Ripeto, la percezione ed elaborazione degli stimoli è importante, ma a mio avviso l'intelligenza non può limitarsi solo a questo. Ci sono moltissimi altri aspetti, come ho già spiegato nella risposta precedente.
Esempio qualsiasi: una persona può essere abile nel comprendere un concetto/stimolo/situazione/etc (qualsiasi, non ha importanza quale sia), ma essere più carente per quanto concerne l'elaborazione di una soluzione adatta a ciò che è appena stato recepito. Potrebbe benissimo esistere ance il caso contrario.


LuceBuio ha scritto:Il genio è al di sopra degli altri perchè ti partorisce cose a cui altre 10000000000000000000000 persone prima di lui non avevano pensato su uno stesso argomento. Semplicemente questo. si definisce genio per questa ragione.


Io sono bene che il genio sia caratterizzato da un'intelligenza molto elevata (intelligenza in uno specifico ambito, chiaramente). Non l'ho mai negato e mai lo farò.
Il concetto che vorrei far passare è un altro: se è vero che di base siamo tutti intelligenti (quindi i "meno dotati" non esistono) ed esistono i geni, che chiaramente possiedono un'intelligenza molto sviluppata, allora perché non dovrebbero esistere livelli intermedi?
Non credo che un'ipotetica popolazione possa essere costituita solo da persone con un'intelligenza di base uguale (bianco) e da persone con un'intelligenza estremamente sviluppata (ossia i geni, che sarebbero il nero).
Esistono moltissime altre sfaccettature. Chiamarle scale di grigio sarebbe appropriato.
Detto questo, ribadisco che si tratterebbe di analizzare una capacità specifica. Non mi riferisco al concetto di "intelligenza assoluta" (cosa a cui molti credono ancora, aimé).
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Messaggioda LuceBuio » 22/12/2016, 23:31




Per me tu complichi troppo le cose.

Le capacità si sviluppano rapportandosi con il mondo, quindi con gli stimoli. Non ho mai detto che chi ha un canale di comunicazione non funzionante è inferiore, ma era un esempio per evidenziare che senza la possibilità di elaborare certi tipi di stimoli (visivi,uditivi) certe capacità non si sviluppano ed il mondo viene interpretato in modo diverso, Magari si compensa con lo sviluppo maggiore degli altri sensi (per esempio i sordi che conosco hanno una visione incredibile, notano tutto, vedono tutto)

ThePrisoner96 ha scritto:Esempio qualsiasi: una persona può essere abile nel comprendere un concetto/stimolo/situazione/etc (qualsiasi, non ha importanza quale sia), ma essere più carente per quanto concerne l'elaborazione di una soluzione adatta a ciò che è appena stato recepito. Potrebbe benissimo esistere ance il caso contrario.

Questa è una persona intelligente ma non creativa
Il caso contrario è una persona creativa, non conosce bene gli elementi su cui deve lavorare eppure qualcosa ce ne ricava.

ThePrisoner96 ha scritto:Il concetto che vorrei far passare è un altro: se è vero che di base siamo tutti intelligenti (quindi i "meno dotati" non esistono) ed esistono i geni, che chiaramente possiedono un'intelligenza molto sviluppata, allora perché non dovrebbero esistere livelli intermedi?

Perchè devi per forza fare una classifica? tutti sono intelligenti, gli intelligenti in qualcosa hanno una conoscenza elevata del suddetto argomento. Poi non è che sanno tutti le stesse identiche cose, ma in quell'ambito sono molto capaci.
I geni invece creano, non direi che uno è più genio di un altro, non c'è il criterio per classificare questa gente.
Comunque genio si potrebbe definire anche chi ha capacità d'apprendimento fuori dal comune secondo me (ossia già con pochi stimoli riescono a fare cose impensabili).

Un professore universitario (non raccomandato), Alberto Angela,John Ruskin=iperintelligenti

Leonardo da Vinci, Einstein, Tesla, Mozart, Riccardo Bertani = geni

I dotati nello sport e nella musica preferisco definirli prodigi comunque. Per esempio Daniela Silivas, Rubinstein...

Poi si può aggiungere che chi è molto intelligente è molto bravo a spiegare quello che ha imparato, per esempio mio zio è molto bravo, mentre alle superiori ho avuto dei professori che non avevano la più pallida idea di quello che stavano facendo XD

Però si può aggiungere che chi ha successo perchè molto creativo invece può essere un pessimo maestro perchè va a finire che è meno preparato e quello che fa non lo sa nemmeno lui come lo fa XD (però nessun professore che ho avuto non sapeva spiegare perchè era un creativo, ahimè)

ThePrisoner96 ha scritto:Non credo che un'ipotetica popolazione possa essere costituita solo da persone con un'intelligenza di base uguale (bianco) e da persone con un'intelligenza estremamente sviluppata (ossia i geni, che sarebbero il nero).

Non ragiono a bianco e nero e non ragiono nemmeno a classifiche.
Io ragiono secondo il concetto dell'unicità, ogni intelligenza/ genialità individuale è unica. Quindi è impossibile fare una classifica. La diversità tra tutti rende questa cosa impossibile, non si può classificare una cosa del genere. Si può definire e distinguere il genio dal mero intelligente, ma oltre questo basta, finito. Non c'è una persona più geniale o una più intelligente, Ci sono geni diversi ed intelligenti diversi.


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Messaggioda ThePrisoner96 » 23/12/2016, 3:38



LuceBuio ha scritto:Per me tu complichi troppo le cose.


E' inevitabile quando si discute di questi argomenti. XD
D'altronde, il tema è piuttosto intricato.

LuceBuio ha scritto:Le capacità si sviluppano rapportandosi con il mondo, quindi con gli stimoli. Non ho mai detto che chi ha un canale di comunicazione non funzionante è inferiore, ma era un esempio per evidenziare che senza la possibilità di elaborare certi tipi di stimoli (visivi,uditivi) certe capacità non si sviluppano ed il mondo viene interpretato in modo diverso, Magari si compensa con lo sviluppo maggiore degli altri sensi (per esempio i sordi che conosco hanno una visione incredibile, notano tutto, vedono tutto)


Per carità, io non ho mai ipotizzato che tu potessi considerare chi possiede un canale di comunicazione non funzionante meno intelligente rispetto a chi è "sano". Non vorrei essere frainteso. Era una frase atta ad esprimere il mio punto di vista, niente di più.
Però, c'è una cosa che ancora non mi è chiara. Perché hai introdotto questo argomento?
E' vero, abbiamo discusso sulla comprensione degli stimoli esterni e del significato etimologico dell'intelligenza (che sarebbe comprendere, a quanto pare), ma non vedo come questo si possa collegare ai problemi delle persone sopra-citate.
Certo, avranno vie d'interpretazione della realtà diverse dalle nostre (come hai detto tu, sviluppano di più altri sensi per compensare alla mancanza), ma ancora non comprendo come questo possa collegarsi al tema riguardante l'intelligenza.
Però sia chiaro che con "intelligenza" io mi riferisco alle predisposizioni che ognuno di noi ha, non a ciò che apprendiamo vivendo e che, chiaramente, aiuta nello sviluppo delle capacità. Io mi riferisco proprio alle cosiddette "doti" innate, che CHIUNQUE possiede, a mio avviso.

LuceBuio ha scritto:Questa è una persona intelligente ma non creativa
Il caso contrario è una persona creativa, non conosce bene gli elementi su cui deve lavorare eppure qualcosa ce ne ricava.


Qui immagino avrai intuito che sarei stato in disaccordo, vista la mia opinione sulla creatività.
A parte questo, credo di non essere stato abbastanza chiaro nell'esposizione. Mi dispiace di non esserlo stato subito. Ora spiego meglio.
Nel mio esempio, l'abilità di apprendimento è legata al tempo necessario per comprendere lo stimolo. Entrambi riescono ad ottenere le STESSE informazioni con cui poi elaborare una conclusione, ma lo fanno in tempi diversi. Per poter trarre la conclusione, TUTTE le informazioni sono fondamentali, non se ne possono omettere alcune. Alla fine della comprensione, entrambi possiedono gli stessi strumenti. Nessuno dei due lavora ad una soluzione con un numero di informazioni minore o maggiore rispetto all'altro.
La creatività potrebbe comunque giocare un ruolo importante nel momento in cui si entra nella fase della risoluzione del problema, ma ormai conosci il mio punto di vista. Non considero intelligenza e creatività elementi estranei tra loro.
Se vogliamo dirla in termini "matematici", diciamo che considero la creatività un possibile "sottoinsieme" dell'intelligenza. :squint:

LuceBuio ha scritto:Perché devi per forza fare una classifica?

LuceBuio ha scritto:Io ragiono secondo il concetto dell'unicità, ogni intelligenza/ genialità individuale è unica. Quindi è impossibile fare una classifica. La diversità tra tutti rende questa cosa impossibile, non si può classificare una cosa del genere.


Rispondo a due frasi che non sono nello stesso contesto, ma che hanno un qualcosa in comune.
Credo che la risposta alla prima domanda potrebbe essere insita nella tua frase di prima: "Poi non è che sanno tutti le stesse identiche cose, ma in quell'ambito sono molto capaci".
E' totalmente vero. E' per questo che oso classificare. Io non mi riferisco ad una presunta intelligenza assoluta. Non oserei affatto giudicare globalmente una persona come incapace o intelligente. Mi riferisco alle singole "micro-intelligenze" che ognuno di noi possiede. Classifico in base a queste ultime, non parlo in generale.
Esempio: Immagina di far suonare con la chitarra un brano molto semplice a 10 persone completamente ignoranti in materia (senza lettura di spartiti, solo tecnica di esecuzione).
Assumendo che tutti abbiano la stessa forza di volontà nel dimostrare le proprie capacità e che comunque non presentino nessun disagio che possa in qualche modo compromettere la prestazione, è evidente che ci saranno differenze.
Qualcuno suonerà peggio (o meglio) rispetto a qualcun'altro. (E' chiaro che con l'esercizio costante TUTTI potrebbero diventare bravi, ma qui si tratta proprio di talento innato. Qualcuno imparerà più in fretta rispetto ad qualcun'altro).
Non dare troppo peso a questo esempio. E' molto riduttivo, però capisci il motivo per cui io tendo a classificare?
Io classifico solo su ambiti estremamente specifici. Mai e poi mai lo farei in senso complessivo. Sarebbe assurdo.
E' proprio qui che avviene l'aggancio con la tua seconda frase.
Io sono sempre stato COMPLETAMENTE d'accordo con la teoria dell'unicità. Ne sono un grandissimo sostenitore (la citai anche in un topic famoso riguardante le differenze di genere). Ogni individuo è unico ed irripetibile, anche nell'intelletto (anzi, oserei dire SOPRATTUTTO nell'intelletto!); nessuno è mentalmente superiore rispetto a nessuno. Proprio come affermi tu.
Questo concetto è stato fondamentale per permettermi di sviluppare il mio punto di vista sull'intelligenza: io considero quest'ultima estremamente complessa proprio perché le capacità intellettive che definiscono la mente di ogni singolo essere umano sono moltissime (potenzialmente illimitate, oserei affermare).
Sono tutte micro-capacità (o micro-intelligenze, come preferisci tu) in cui OGNI individuo risulta essere capace o meno. E' proprio per questo motivo che vado a classificare le persone in ambiti estremamente specifici (vedi l'esempio della chitarra), perché ognuno è capace e non capace in determinate attività, qualunque esse siano.

LuceBuio ha scritto:Io ragiono secondo il concetto dell'unicità, ogni intelligenza/ genialità individuale è unica. Quindi è impossibile fare una classifica. La diversità tra tutti rende questa cosa impossibile, non si può classificare una cosa del genere. Si può definire e distinguere il genio dal mero intelligente, ma oltre questo basta, finito. Non c'è una persona più geniale o una più intelligente, Ci sono geni diversi ed intelligenti diversi.


Qui c'è stata una serie di incomprensioni dovute alle nostre differenti idee su intelligenza e creatività.
Per quanto concerne l'unicità e le classificazioni, ti rimando alla parte sopra. Credo di essermi spiegato abbastanza decentemente (o almeno spero...).
Tornando al discorso, non riesco a fare una distinzione netta tra persone molto intelligenti e geniali.
Il genio viene considerato intelligente+creativo. Non lo metto in dubbio, ma ormai credo tu abbia capito che consideri la creatività come parte integrante dell'intelligenza. E' per questo che non suddivido tra geni ed intelligenti. Il genio stesso è una persona molto intelligente, a mio avviso (sempre in uno specifico ambito, ovviamente).

Bene. Ho detto tutto...
Non sono molto sintetico nell'esporre certi concetti, lo so. :(
In ogni caso, mi piace discutere costruttivamente. Si impara sempre qualcosa.
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Messaggioda LuceBuio » 23/12/2016, 16:41



ThePrisoner96 ha scritto:In ogni caso, mi piace discutere costruttivamente. Si impara sempre qualcosa.

Anche a me piace sentire altre opinioni, poi alla fine rimango della mia perchè non espongo opinioni se prima non ci ho ragionato da diversi punti di vista e non me ne sono fatta una.
Comunque secondo me dovresti provare a vedere la cosa cercando di aprire la mente al caos. XD Mi sembra che tu voglia dare un ordine alla cosa, ma secondo me un ordine non c'è, si può fare qualche distinzione generale ma poi basta.

ThePrisoner96 ha scritto:Perché hai introdotto questo argomento?

Per spiegare che senza stimoli non si sviluppano certi tipi di intelligenza. Un cieco non può vedere ergo non può dipingere, non ha la possibilità di elaborare stimoli visivi, un sordo non può mettersi al pianoforte e comporre perchè non ha la possibilità di elaborare stimoli uditivi.
Ora, attraverso gli altri sensi i sordi possono vocalizzare, ballare (sentono le vibrazioni, il ritmo che è strettamente correlato con il suono) anche non udendo, ed i ciechi potrebbero "vedere" un quadro grazie al tatto, ma di certo non vedranno i colori.

ThePrisoner96 ha scritto:"doti" innate

Non sono intelligenza, sono mero potenziale.
L'intelligenza ed il genio si sviluppano. Puoi nascere con un enorme potenziale, ma senza stimoli, se non ti metti alla prova rimarrà solo potenziale.

ThePrisoner96 ha scritto:l'abilità di apprendimento è legata al tempo necessario per comprendere lo stimolo. Entrambi riescono ad ottenere le STESSE informazioni con cui poi elaborare una conclusione, ma lo fanno in tempi diversi. Per poter trarre la conclusione, TUTTE le informazioni sono fondamentali, non se ne possono omettere alcune. Alla fine della comprensione, entrambi possiedono gli stessi strumenti. Nessuno dei due lavora ad una soluzione con un numero di informazioni minore o maggiore rispetto all'altro.

Quello di cui parli non è intelligenza ma talento oppure creatività. Il talentuoso in una determinata materia è avvantaggiato nell'impararla perchè elabora gli stimoli più velocemente (per esempio: i sordi hanno una visione incredibile, notano tutto, spesso hanno memoria fotografica.. quindi sono avvantaggiati nell'imparare abilità manuali).
Il creativo invece elabora una strategia che funge da scorciatoia per arrivare alle conclusioni, molto originalmente.

ThePrisoner96 ha scritto:termini "matematici"

La matematica serve a spiegare i fenomeni che ci circondano, il mondo, ma non andrebbe associata alla psicologia umana.

ThePrisoner96 ha scritto:Io classifico solo su ambiti estremamente specifici. Mai e poi mai lo farei in senso complessivo. Sarebbe assurdo.

Nessuno suona allo stesso modo, ognuno studia un pezzo a modo suo, chi ha una strategia di apprendimento migliore, un udito più fine, mani più svelte (e acerbe: a chi studia uno strumento da bambino si può dire che gli si modellano le mani per suonare il suddetto strumento) quindi elabora meglio gli stimoli che gli servono per imparare avrà un risultato migliore.

Mia mamma suona il pianoforte, lei si ricorda interi spartiti visualizzandoli mentalmente come foto, io invece mi ricordo dove le mani devono andare nello spazio.
Cocciante, che compone, non sa leggere lo spartito sai? nemmeno John Lennon ne era capace mi sembra (o era McCartney? XD) invece Mozart, musicista anche lui, era capace dopo aver ascoltato una musica una sola volta di trascriverla.
Mozart aveva quella capacità che si chiama orecchio assoluto, che non si sa esattamente come si sviluppi.
Questo per farti capire che se c'è creatività può anche mancare la preparazione e che ognuno impara a modo suo, perchè dopotutto Cocciante non sa leggere le note ma il pianoforte lo suona.
E l'esempio di Mozart l'ho fatto per farti capire che lui, grazie a quella capacità, non elaborava gli stimoli della musica come facciamo io e te, lui SENTIVA LE NOTE!

Ci sono anche quelle persone (mio zio per esempio) che invece quando ricevono uno stimolo a cui alla maggior parte della gente gli si attiva uno solo dei cinque sensi, gli se ne attivano di più, sono i sinestetici. Mio zio quando sente la musica vede i colori.

ThePrisoner96 ha scritto: la creatività un possibile "sottoinsieme" dell'intelligenza.

Non prenderla sul personale, ma questa per me è una bestemmia XD
L'intelligente studia quello che hanno fatto i creativi, anzi addirittura l'intelligente li capisce anche meglio di quando i creativi si possano capire perchè a volte non lo sanno nemmeno loro come fanno quello che fanno. Ma chi è solo intelligente non da niente di nuovo al mondo, è un esperto e basta. Magari l'intelligente da al creativo gli elementi, il creativo impara dall'intelligente e poi BAM crea qualcosa.

ThePrisoner96 ha scritto:micro-capacità

Non settorializzare la cosa.
Non è che certi tipi di capacità si usano solo per un certo tipo di cosa.
Un musicista avrà anche un buon orecchio per le lingue per esempio, non è che la sua intelligenza si limita al suonare, è tutto molto correlato, le capacità che sviluppi mettendo il cervello alla prova ti si attivano anche in altri ambiti, non ne sarai nemmeno consapevole.
Non capisco perchè devi mettere tutto "in scatole". XD
La natura è abbastanza "matematica", quello che viene dall'uomo non è matematico.

ThePrisoner96 ha scritto:Tornando al discorso, non riesco a fare una distinzione netta tra persone molto intelligenti e geniali.

Io uso i due termini per fare una distizione che ho ho già spiegato, Il creativo crea, l'intelligente capisce, il genio fa entrambe le cose.

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Messaggioda ThePrisoner96 » 24/12/2016, 4:18



LuceBuio ha scritto:
ThePrisoner96 ha scritto:In ogni caso, mi piace discutere costruttivamente. Si impara sempre qualcosa.

Anche a me piace sentire altre opinioni, poi alla fine rimango della mia perchè non espongo opinioni se prima non ci ho ragionato da diversi punti di vista e non me ne sono fatta una.
LuceBuio ha scritto:[font=Comic Sans MS][color=#008000]
Comunque secondo me dovresti provare a vedere la cosa cercando di aprire la mente al caos. XD Mi sembra che tu voglia dare un ordine alla cosa, ma secondo me un ordine non c'è, si può fare qualche distinzione generale ma poi basta.


Ho affermato sin dall'inizio l'indubbia complessità dell'intelligenza umana (il che starebbe bene con il termine "caos", chiaramente).
A me piacerebbe dare un ordine alla cosa. Non c'è niente di male in questo. Tutto è potenzialmente ordinabile, a mio avviso.
L'intelligenza sarebbe sicuramente estremamente complicata da discernere nelle sue più piccole costituenti, ma ciò non significa che sia impossibile.
Sicuramente sarebbe complicatissimo, ma non impossibile. Per me tutto è possibile, nei limiti della realtà che ci circonda.
Dopotutto, siamo costituiti da niente'altro che atomi e molecole organizzati in maniera complicata, fine.
Quest'ultima è un'opinione molto personale e legata anche al mio ateismo, ma preferirei non andare oltre, finirei completamente fuori tema.

LuceBuio ha scritto:Per spiegare che senza stimoli non si sviluppano certi tipi di intelligenza. Un cieco non può vedere ergo non può dipingere, non ha la possibilità di elaborare stimoli visivi, un sordo non può mettersi al pianoforte e comporre perchè non ha la possibilità di elaborare stimoli uditivi.
Ora, attraverso gli altri sensi i sordi possono vocalizzare, ballare (sentono le vibrazioni, il ritmo che è strettamente correlato con il suono) anche non udendo, ed i ciechi potrebbero "vedere" un quadro grazie al tatto, ma di certo non vedranno i colori.[/color]


Capisco. E' tutto sicuramente reale. E' altrettanto vero che, come affermi tu, senza stimoli non si sviluppano certi tipi di intelligenza.
Però, preciso che io mi riferivo solo ed esclusivamente alle "doti innate" (o mero potenziale, o intelligenza esprimibile. Per me sono sinonimi.), non a ciò che potrebbe svilupparsi con gli stimoli. E' ovvio che senza stimoli rimarrebbero solo "energia potenziale" incapace di essere convertita in "energia cinetica".

ThePrisoner96 ha scritto:"doti" innate
Non sono intelligenza, sono mero potenziale.[/color][/font]

Io ritengo il mero potenziale "l'embrione" dell'intelligenza. Non è forse l'embrione anch'esso un essere umano? L'uomo adulto, invece, rappresenta l'intelligenza espressa.
l'embrione sta all'adulto come il mero potenziale sta all'intelligenza espressa.
Embrione ed adulto sono entrambi esseri umani. Potenziale ed intelligenza espressa sono entrambi intelligenza.
L'embrione e il potenziale hanno in comune di essere entrambi sottosviluppati rispetto alla rispettiva controparte, ma condividono con essa la stessa identica natura.
E' per questo che considero le doti innate come intelligenza.

LuceBuio ha scritto:L'intelligenza ed il genio si sviluppano. Puoi nascere con un enorme potenziale, ma senza stimoli, se non ti metti alla prova rimarrà solo potenziale.[/color]

Sono totalmente d'accordo, e non mi sembra di aver mai contraddetto quest'idea.
So bene che senza stimoli le capacità non si sviluppano, ma il mio discorso era orientato esclusivamente verso il potenziale intellettivo (o doti. Ripeto, per me sono sinonimi), non ai fattori esterni che potrebbero indurlo a svilupparsi.

LuceBuio ha scritto:Quello di cui parli non è intelligenza ma talento oppure creatività.


Io ritengo che si tratti di intelligenza in entrambi i casi. Uno avrà la creatività, mentre l'altro sarà più abile a comprendere le informazioni.
Per me, sempre e comunque di intelligenza si tratta, creatività o meno. Abbiamo opinioni differenti.

LuceBuio ha scritto:La matematica serve a spiegare i fenomeni che ci circondano, il mondo, ma non andrebbe associata alla psicologia umana.[/color]


Era una battuta. Non volevo affatto apparire come serio.
Ci manca solo che adesso mi metta a parlare di intelligenza tramite intersezioni, unioni, sottoinsiemi propri. Ahahah


LuceBuio ha scritto:Nessuno suona allo stesso modo, ognuno studia un pezzo a modo suo, chi ha una strategia di apprendimento migliore, un udito più fine, mani più svelte, quindi elabora meglio gli stimoli che gli servono per imparare avrà un risultato migliore.[/color]


Certo, manualmente nessuno di loro suonerà allo stesso modo. Solo il il fatto che si tratta di persone differenti rende il tutto diverso.
Resta comunque che tra questi dieci tizi potrebbe essercene uno senza udito fine, senza mani svelte e senza un metodo di apprendimento efficace, uno con un ottimo udito, mani rapide ed un ottimo metodo di apprendimento e tutti gli altri con le stesse caratteristiche intrecciate in varie combinazioni.
E' chiaro che non ha senso generalizzare anche su un esempio così banale come il mio, visto che i fattori che intervengono nell'esecuzione sono moltissimi, come del resto affermi tu. Il concetto che avrei voluto far passare con questo esempio sarebbe dovuta la semplice conclusione, ossia che senza ombra di dubbio ci sarà chi suonerà la canzone MEGLIO e chi PEGGIO in termini oggettivi. Non volevo entrare nei dettagli, che d'altronde, non alterano comunque il senso dell'esempio da me proposto.


LuceBuio ha scritto:Non settorializzare la cosa.
Non è che certi tipi di capacità si usano solo per un certo tipo di cosa.
Un musicista avrà anche un buon orecchio per le lingue per esempio, non è che la sua intelligenza si limita al suonare, è tutto molto correlato, le capacità che sviluppi mettendo il cervello alla prova ti si attivano anche in altri ambiti, non ne sarai nemmeno consapevole.
Non capisco perchè devi mettere tutto "in scatole". XD[/color]


So benissimo che le capacità non si limitano ad uniche attività. Il tutto può estendersi a diversi ambiti.
Potrebbe anche essere che un musicista abbia buone capacità di comprensione delle lingue, ma se ipotizzassimo il caso contrario?
Avremmo un linguista con un buon orecchio musicale (ipotizzo, non conosco casi di individui con queste caratteristiche. E' un esempio inventato al momento, del resto).
A questo punto, chi sarebbe tra i due il più abile in ambito musicale? Sicuramente il musicista. Chi sarebbe invece tra i due il più abile a comprendere le lingue? Sicuramente il linguista.
Giunti a queste conclusione, chi tra i due, in una scala atta a misurare l'abilità musicale, risulterebbe più in alto? Il musicista.
Nel caso di una scala riguardante l'abilità linguistica? Il linguista.
Cambiando discorso, io ragiono a "blocchi" perché mi baso generalmente sulle comuni attività presenti materialmente in questa società. Non mi riferisco ai costituenti più intimi e profondi di queste ultime.


Detto questo, proporrei di terminare la parte riguardante la creatività.
Abbiamo punti di vista differenti ed abbiamo già argomentato molto.


ThePrisoner96 ha scritto:Tornando al discorso, non riesco a fare una distinzione netta tra persone molto intelligenti e geniali.

Io uso i due termini per fare una distizione che ho ho già spiegato, Il creativo crea, l'intelligente capisce, il genio fa entrambe le cose.

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