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In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

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Messaggioda Anuar » 30/04/2017, 19:58



Non credo che tu voglia morire, sinceramente sono convinto tu voglia solo smettere di soffrire, ma non sai come farlo.
Ho letto tutto il papiro, quello che ho notato è un altalenarsi di "ormai sono maggiorenne ed indipendente" e "quando ho bisogno del loro aiuto non ci sono mai".
Dici che con i tuoi non puoi dialogarci, hai provato a scrivere loro una lettera, fargli capire come ti senti tramite essa?

So che può essere dura e difficile la vita, so anche come ci si sente quando si è schiacciati da regole che non sono le tue. L'utente qui sopra ha ragione nel dire, "Tu devi essere la tua ragione di vita", la manna non arriverà dal cielo, ne da nessun ragazzo.
Io ho aspettato 20 anni che la manna arrivasse dal cielo, e guarda un po, sono ancora qui. Con più domande che risposte.
Hai 20 anni, trova la tua strada, il tuo lavoro la tua vita e seguila, non hai bisogno del permesso.
Se ti dovesse venire il dubbio "e se fosse pericoloso?" sappi che niente in questo piccolo e insignificante puntino blu nella vastità dell'infinito è senza pericoli, è pericoloso anche stare chiusi in casa a doppia mandata con tanto di guardie alle porte, non sai mai quando la canna del gas usurata dal tempo possa esplodere.
Non so se mai vedrai quel ragazzo, ma ti serve il consultorio, ti serve qualcuno che sappia come aiutarti, quindi, firmati da sola un permesso "per motivi personali" (hai vent'anni puoi farlo) e vacci, se ci fossero problemi vai dal preside e spiega tutto a lui e potrai uscire le tue quattro mattine al mese, un ora a settimana vedrai che basterà, prendila così, cosa hai da perdere?

Io ci ho messo quasi 20 anni a capire di avere un problema, e 10 anni a capire che mi servisse aiuto, tu già sai entrambe le cose e le hai capite da sola, vorrei aver avuto io la tua "fortuna", ora vai al consultorio e vedi se riescono ad aiutarti.
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Messaggioda Hiraeth » 30/04/2017, 20:22



crociato ha scritto:Sei maggiorenne e puoi decidere per te stessa. Certo non sarebbe facile non avere il supporto dei genitori ma tanti hanno trovato comunque un lavoro e si sono fatti la propria vita. Bisogna avere il coraggio di rinunciare agli agi e prendere le redini della propria esistenza. Se loro non te lo permettono, tu puoi denunciarli.
Detto questo, io non conosco la tua storia e non conosco loro, però quando tua madre dice che dovrebbe trovare lui il modo di venire da te, se veramente vuole, la capisco. La volontà è tutto ed il fatto che ci siano delle ragioni per le quali questo tuo ragazzo non possa raggiungerti, beh, non è incoraggiante. Con tutte le disavventure che avvengono ogni giorno, nemmeno le responsabilità che hanno i tuoi genitori nei tuoi confronti devono essere molto facili. Di fatto non puoi dire di conoscere realmente questo ragazzo e non puoi essere sicura al 100% di poterti fidare. La ragazza con la quale sono stato per lungo tempo aveva sottovalutato una situazione simile e si è trovata incastrata per diversi anni in un giro di violenze e ricatti dove sono stati messi in mezzo pure terzi oltre quello che l'ha adescata. Certo ognuno deve avere il diritto di sbagliare e crescere grazie ai propri errori, ci sono però errori che possono essere evitati e situazioni annesse che nessuno dovrebbe vivere.
In bocca al lupo per tutto.

Sì, sono maggiorenne e in teoria posso decidere di me stessa, in pratica no.
Io lo capisco, il problema è che mi ha proprio vietato il viaggio in sè, adesso, non solo il poter stare da lui, a casa sua. E non mi sembra per niente giusto... Soprattutto se prima sembra disponibile e poi mi urla addosso all'ultimo momento. Cioé io sono perfettamente consapevole che potrebbero accadere queste cose, ma potrebbero accadere lì come sotto casa, e il suo argomento non si regge in piedi del tutto. Perché come potrebbe succedermi qualcosa lì allora sarebbe potuto succedermi in stage. Mi hanno incastrata loro, in questo caso. Mi hanno illusa, mi hanno fatto progettare, mi hanno fatto sperare inutilmente che qualcosa potesse cambiare, e hanno distrutto tutto in un attimo. Se proprio non vogliono che dorma a casa sua che mi paghino l'hotel...Ripeto, è da un anno che dico del viaggio...
Grazie mille.

A.M. ha scritto:Da una parte vedo genitori che, magari a fin di bene, finiscono poi per esagerare ed esasperare una situazione che certamente non è facile. Capisco la tua voglia di libertà ed indipendenza assolutamente legittima. Piena condanna per le violenze psicologiche e fisiche.
Tuttavia, secondo me, stai idealizzando troppo il tuo ragazzo e l'incontro con lui.
Come se fosse il tuo unico obiettivo, la tua unica ragione di vita e via verso la salvezza.
In questo, se mi permetti, stai sbagliando.
mai idealizzare le persone, potresti incappare in delle delusioni.
In fondo con questa persona non hai mai avuto contatti fisici approfonditi, condiviso esperienze di vita.
Dalla distanza tutto e tutti sembrano perfetti. La convivenza è un'altra cosa.
Non può essere lui l'obiettivo della tua vita e non puoi delegare a chiunque, fosse anche l'uomo perfetto, la tua felicità.
Devi mettere te stessa al centro di tutto.
Tu devi essere la tua ragione di vita, il tuo obiettivo e la tua salvezza. Lui può solo condividere o meno questo percorso per un periodo più o meno lungo.
E' un po' il cane che si morde la coda. Te idealizzi lui e l'amore che può darti, e la libertà, per scappare dai tuoi, ed i tuoi cercano con mezzi sbagliati di proteggerti da questo sbaglio.
In somma rischi di rimanere prigioniera, o peggio stritolata, da questo meccanismo.
Detto tutto ciò solo tu puoi decidere come vivere e chi amare, però oltre al cuore occorre dar retta anche alla razionalità.

Allora. Potrò anche sbagliare, ma sto ricostruendo tutto pian piano. Quando dico che sto vivendo per lui ed è lui il mio obiettivo, lo è appunto perché prima di lui non ne ho avuti e quindi ero ancora più apatica di ora. Grazie a quest'obiettivo che mi ero messa, riuscivo a fare le cose. Può anche essere "sbagliato" ma come dire, per ora era la mia unica ancora di salvezza, il pensare all'estate. Non so se mi sono spiegata, non riesco a dirlo in altri termini, mi dispiace...
Vediamola così: se davvero dovessi mettere me stessa in primo piano, allora comprende anche questo: ciò che volevo fare. E se mi vedo le porte sbattute in faccia anche dopo che prendo coraggio e cerco di fare qualcosa, allora non va bene. Il viaggio comprendeva anche me stessa in primo piano. Mi avrebbe fatto crescere come esperienza. Mi sarei sentita realizzata.
Che sia razionale o no la mia decisione, non lo è di certo ostacolare sempre la propria figlia e negarle aiuto. In fondo, io se sbaglio almeno sono un'adolescente che sta sperimentando la vita, esattamente come hanno fatto loro. Mentre loro, loro non si rendono conto che stanno sbagliando e danno per scontato la correttezza del loro comportamento.
E come ho detto, non c'era solo lui, c'era anche il fatto della lingua e di visitare il posto, insomma, è un c##zo di viaggio, una cosa che tutti fanno, una cosa bella. Ho sempre desiderato viaggiare da sola. Se il mio ragazzo non ci fosse stato, me l'avrebbero negato lo stesso. È sempre successo così.Avrebbero tolto qualsiasi scusa. Ora, lui è divenuto il capro espiatorio in questa situazione assurda.

-Ecate- ha scritto:I tuoi genitori hanno acconsentito all’idea che tu andassi in Spagna,ma soltanto ad essa;quando si sono resi conto che si stava per realizzare hanno avuto paura e si sono rimangiati ciò che avevano detto. E’ lecito che abbiano dei dubbi, soprattutto perché stai andando in un altro Paese da una persona conosciuta in chat.. ma hanno sbagliato e stanno sbagliando tuttora nel loro modo di intervenire.
Comprendo il tuo sconforto,ma a questo punto devi decidere tu se rimanere nella gabbia oppure uscirne…se senti che l’incontro con questa persona ti faccia solo del bene,perché ti freni? Hai solo paura di andare contro ai tuoi genitori o c’è dell’altro? I soldi sono i tuoi e se li vuoi investire in questo viaggio fallo..

A.M. ha scritto:In fondo con questa persona non hai mai avuto contatti fisici approfonditi, condiviso esperienze di vita.
Dalla distanza tutto e tutti sembrano perfetti. La convivenza è un'altra cosa.


Sì,ma se due persone non si incontrano come potranno mai avere un contatto fisico o condividere delle esperienze?


All'inizio solo mia madre ne era a conoscenza, ed era titubante perché voleva addirittura che cambiassi destinazione. Poi città. E poi ero riuscita a convincerla. Poi l'ha detto a mio padre, ha detto proprio "quest'estate deve andare in Spagna", tutta felice
E da lì mi son detta "Bene, ci sono riuscita"
E anche se mio padre inizialmente era titubante alla fine non si è mostrato contrario.
Quando lei ha tirato fuori il problema dell'alloggio, ho detto che avrei potuto dormire da lui perché mi aveva offerto questa possibilità. Questo il primo giorno. Lei ha detto inizialmente che non voleva disturbare nessuno, poi si è convinta e ha detto che avremmo dovuto ricambiare il favore, se nel caso fosse venuto qua l'avremmo ospitato in qualche modo.
Quando ieri le ho ricordato del biglietto (che tanto fa sempre finta di niente e non mi ascolta) ha iniziato ad impazzire e togliere la scusa del mio ragazzo... ( amico per lei)
Io insomma fatico a capire
Perché se me l'avesse detto dall'inizio, in un modo normale, non mi sarei nemmeno organizzata, manco l'avrei detto al mio ragazzo haha invece mancava solo il biglietto da prenotare.
Purtroppo dato che alcuni soldi mi son stati rubati e altri mia madre deve ancora restituirmeli da chissà quanto ( :violin: ) volevo appunto che il biglietto lo pagasse mio padre(visto che vuole farmi viaggiare da come dice lui, sìsì certo) e quando avrei riavuto i soldi glieli avrei restituiti. Quindi anche se ora volessi andare non è che possa, il prezzo sale sempre più e ormai non posso permettermelo se non con un miracolo. Ed era da tempo che glielo dicevo, a mia madre. È stata lei a dirmi di andare in agenzia, più volte.
Ha detto alla fine che dovevo andare con una mia compagna (che sa benissimo che tanto non ci viene nessuno) e massimo tre giorni. Il che è una fregatura perché devo per forza fare scalo che dura un giorno, sto lì un giorno e poi devo ripartire. E io "tre"(uno) giorni ad un prezzo così alto solo per un loro capriccio quando potrei starci di più, sinceramente non mi va... Quindi praticamente era un "no" implicito.
L'ha ripetuto prima a mio fratello al telefono. Perché sì, ha raccontato il fatto a mio fratello, per vendetta. Pensava che non avessi combinato nulla per tutta la giornata e ha iniziato ad insultarmi, ma la chiamata era in vivavoce e ho sentito tutto. Ha ribadito proprio che non andrò da nessuna parte più i vari insulti.
A questo punto preferisco commettere un reato e vivere in prigione :pazzo:
PS. Ecate, io lo farei, ma i miei non mi farebbero più rientrare a casa. O non mi permetterebbero di uscire di casa al momento della partenza. Tutto. Li conosco.

crociato ha scritto:
-Ecate- ha scritto:]Sì,ma se due persone non si incontrano come potranno mai avere un contatto fisico o condividere delle esperienze?

La madre sembrava disposta ad accettare il loro rapporto se prima fosse stato il ragazzo a raggiungere lei. Ora, capisco possa risultare complicato, ma dal complicato all'impossibile.. mi puzza.

Sai, è solo una scusa. L'ha tolto alla fine, questo discorso. Avrebbe potuto dirlo dall'inizio, dire tipo "E perché non viene lui qui? Perché non vi incontrate in un'altra città?" Anche se fosse venuto lui, magari mi avrebbe impedito di incontrarlo(nel caso gliel'avessi detto) perché "è un fantasma di internet" un terrorista un cosa ne so. Ma devo incontrarlo io, mica lei. E' la mia vita, mica la sua. Sai, in fondo ho "vent'anni", e posso decidere se incontrare una persona o meno. È solo una scusa. Se dovesse venire qua a Natale toglierebbe sicuramente altre scuse che di certo non mi impedirebbero di vederlo perché lo farei lo stesso. Spero anzi che riesca a venire, così magari glielo presento.

bi__effe ha scritto:Ciao,
ho letto tutto il tuo post e qualche risposta.
Se posso dire la mia, il suicidio, sicuramente, NON è la soluzione e dal mio punto di vista il viaggio in Spagna non risolverebbe tutti i problemi.
Questa però è solamente l'opinione di chi ha sentito solo una delle due campane e che non ti conosce, se non per queste righe che hai scritto qui.
Il consiglio sicuramente è di rivolgerti ad un professionista.

Quanti anni ha il tuo ragazzo? Come mai non può raggiungerti? Lui sa di questi tuoi istinti suicidi? Vi siete mai visti?

Qualora tu avessi bisogno di parlare scrivimi pure in chat.

Nel frattempo, fatti forza!
Un abbraccio


Ciao, grazie per aver letto e risposto.
Se continuo così lo vedrò sempre come una risposta.
Non mi risolve di certo tutti i problemi ma dal momento che era il mio obiettivo e che vedere il mio ragazzo e stare con lui DOVREBBE rendermi più tranquilla e felice, una piccola parte li risolve. Non tutti, ne sono consapevole, di certo non mi fa diventare ricca né mi fa trasferire in una villa lussuosa, ma di stare tranquilla con me stessa e di sentirmi realizzata perché dopo anni finalmente ho avuto qualcosa che volevo e ho lottato.
Ho il diritto di stare con chi voglio. E ho il diritto di viaggiare. E di vivere senza tutte queste pressioni.
Eh, magari potessi rivolgermi a un professionista... :violin: L'avrei fatto sicuramente

Diciotto. Adesso c'è la scuola, io giugno e luglio li ho impegnati per la maturità, lui lavorerà. Agosto era il mese perfetto. Lui starà lì tre mesi, ma ad agosto non lavorerà. Quindi sì, perfetto. Per quello non può. Hanno già i biglietti e la casa, già da un po'. Almeno sua madre fa queste cose...
Sì, lo sa.
No, sarebbe appunto stata la prima volta visto che agosto è l'unico mese libero nonché il mese del mio compleanno, ed essendo la prima volta e lo sto dicendo da un anno ormai che avrei dovuto fare il viaggio, come ho scritto non so quante volte haha, mi ha infastidito tantissimo questa cosa e non riesco nemmeno ad accettarlo, perché ora chissà quando (e se) ci vedremo.
Grazie ancora, un abbraccio a te
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Messaggioda Hiraeth » 30/04/2017, 20:38



Anuar ha scritto:Non credo che tu voglia morire, sinceramente sono convinto tu voglia solo smettere di soffrire, ma non sai come farlo.
Ho letto tutto il papiro, quello che ho notato è un altalenarsi di "ormai sono maggiorenne ed indipendente" e "quando ho bisogno del loro aiuto non ci sono mai".
Dici che con i tuoi non puoi dialogarci, hai provato a scrivere loro una lettera, fargli capire come ti senti tramite essa?

So che può essere dura e difficile la vita, so anche come ci si sente quando si è schiacciati da regole che non sono le tue. L'utente qui sopra ha ragione nel dire, "Tu devi essere la tua ragione di vita", la manna non arriverà dal cielo, ne da nessun ragazzo.
Io ho aspettato 20 anni che la manna arrivasse dal cielo, e guarda un po, sono ancora qui. Con più domande che risposte.
Hai 20 anni, trova la tua strada, il tuo lavoro la tua vita e seguila, non hai bisogno del permesso.
Se ti dovesse venire il dubbio "e se fosse pericoloso?" sappi che niente in questo piccolo e insignificante puntino blu nella vastità dell'infinito è senza pericoli, è pericoloso anche stare chiusi in casa a doppia mandata con tanto di guardie alle porte, non sai mai quando la canna del gas usurata dal tempo possa esplodere.
Non so se mai vedrai quel ragazzo, ma ti serve il consultorio, ti serve qualcuno che sappia come aiutarti, quindi, firmati da sola un permesso "per motivi personali" (hai vent'anni puoi farlo) e vacci, se ci fossero problemi vai dal preside e spiega tutto a lui e potrai uscire le tue quattro mattine al mese, un ora a settimana vedrai che basterà, prendila così, cosa hai da perdere?

Io ci ho messo quasi 20 anni a capire di avere un problema, e 10 anni a capire che mi servisse aiuto, tu già sai entrambe le cose e le hai capite da sola, vorrei aver avuto io la tua "fortuna", ora vai al consultorio e vedi se riescono ad aiutarti.


No va be' non voglio morire per il fatto del viaggio, tranquillo. Aumenta solo la voglia di sparire. E quando accade, vedo la morte è come la fine delle sofferenze. Sarà anche una visione da codardi, ma molti dei pensieri che mi vengono nei brutti momenti è come se venissero da soli e non li comandassi io, anzi. A volte piango e impazzisco appunto perché non vanno via. Io mica li voglio
lol secondo te davvero funzionerebbe la lettera? glielo dissi a voce, mi misi a piangere e si son messi a ridere, letteralmente.
ho ribadito il fatto dell'essere maggiorenne perché appunto non è che devono vietarmi tutto, e perché loro fanno lo stesso, dicono sempre che sono grande eccetera. Molte delle volte erano loro citazioni. (?)

Ecco appunto, io ho speso tutta l'adolescenza ad aspettare la manna dal cielo e ora che voglio agire sulla mia vita e fare qualcosa, non posso sempre per lo stesso motivo. Ecco, ho già risposto per quella cosa, ma lo riscrivo. Ci sono anch'io in quel viaggio. Non è solo "per vedere quel ragazzo", ma per imparare a prendere l'aereo, per imparare a viaggiare, per parlare spagnolo, per fare un'esperienza, per farmi un regalo e rilassarmi con lui. E' questo.
Non so come si citano le frasi singole, vabbe.
"Se ti dovesse venire il dubbio "e se fosse pericoloso?" sappi che niente in questo piccolo e insignificante puntino blu nella vastità dell'infinito è senza pericoli, è pericoloso anche stare chiusi in casa a doppia mandata con tanto di guardie alle porte, non sai mai quando la canna del gas usurata dal tempo possa esplodere."
Questo vale anche per loro.
Io sono disposta a trovarmi un lavoro e a guadagnare i miei soldi, a viaggiarci con quei soldi, a fare ciò che voglio, ma mi hanno rovinato l'ennesima estate, mi hanno fatto del male, e non glielo voglio perdonare.
Avrei potuto lavorare se non avessi avuto l'esame, e invece dovrò aspettare. Aspettare ancora. Solo quello.
Sarà probabilmente l'estate più brutta che ho avuto fin'ora.
E non la voglio affrontare.

"Non so se mai vedrai quel ragazzo, ma ti serve il consultorio, ti serve qualcuno che sappia come aiutarti, quindi, firmati da sola un permesso "per motivi personali" (hai vent'anni puoi farlo) e vacci, se ci fossero problemi vai dal preside e spiega tutto a lui e potrai uscire le tue quattro mattine al mese, un ora a settimana vedrai che basterà, prendila così, cosa hai da perdere? "
E come se non bastasse, non posso fare manco questo. La mia scuola fa davvero schifo e non permette queste cose. Dovrei fare tutta una serie di azioni giorni prima, andare da preside portare registro avanti e indietro, perdermi la lezione e tutto, per un'uscita prima. Non si può fare niente, in quella scuola. Non puoi nemmeno andartene se stai male e sei maggiorenne, in pratica. In più la preside non c'è mai, rimandano sempre gli alunni in classe e non si combina mai nulla.
Quindi, come sempre, devo aspettare.
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Messaggioda crociato » 01/05/2017, 9:18



Se cerchi la mia storia, nel thread delle presentazioni, troverai qualcosa di simile.
I genitori di lei mi odiano e non le hanno permesso di frequentarmi. Lei sta a poco più di un km da me eppure è stata sempre una storia a distanza, lontana dalla luce del giorno, fatta di incontri nascosti. Mi hanno diffamato perchè lei era appena maggiorenne ed io ho dodici anni in più, non sapendo che non c'era stato nemmeno un bacio tra noi, non ancora. Le ho voluto bene, l'ho supportata e tutto: loro hanno continuato ad odiarmi ed a non volermi, a segregarla in casa ed a soffocarla. Hanno sbagliato, è chiaro, eppure stanno "solo" facendo i genitori.
Poi la sua storia è diversa dalla sua (che oltretutto è o è diventata borderline, presumibilmente a causa di questi avvenimenti): ha avuto fin troppa libertà e poca attenzione, da parte dei genitori. E' finita in brutti giri, ha trovato persone tossiche ed è finita in un guaio enorme, cosa che forse i tuoi vorrebbero evitarti fin dal principio. Quello che è successo poi, anche nei miei riguardi, è il loro tentativo di rimediare.
Cerca tu di mediare: mettiti d'accordo con i tuoi e con questo ragazzo, parla con lui, trovatevi a casa tua. Forse e dico forse, i tuoi apprezzeranno il gesto. Se questo ragazzo accampa tante scuse, significherà qualcosa.
Riguardo al viaggio, anche ti pagassero l'hotel, come potrebbero proteggerti? Sei maggiorenne, non è necessario, non ne hai bisogno, gli sbagli vanno fatti e siamo d'accordo, ma le situazioni possono rivelarsi più terrificanti di quanto puoi immaginare, in men che non si dica. Una volta fatto il passo falso, fidati, non si torna più indietro.
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Messaggioda Hiraeth » 01/05/2017, 13:27



crociato ha scritto:Se cerchi la mia storia, nel thread delle presentazioni, troverai qualcosa di simile.
I genitori di lei mi odiano e non le hanno permesso di frequentarmi. Lei sta a poco più di un km da me eppure è stata sempre una storia a distanza, lontana dalla luce del giorno, fatta di incontri nascosti. Mi hanno diffamato perchè lei era appena maggiorenne ed io ho dodici anni in più, non sapendo che non c'era stato nemmeno un bacio tra noi, non ancora. Le ho voluto bene, l'ho supportata e tutto: loro hanno continuato ad odiarmi ed a non volermi, a segregarla in casa ed a soffocarla. Hanno sbagliato, è chiaro, eppure stanno "solo" facendo i genitori.
Poi la sua storia è diversa dalla sua (che oltretutto è o è diventata borderline, presumibilmente a causa di questi avvenimenti): ha avuto fin troppa libertà e poca attenzione, da parte dei genitori. E' finita in brutti giri, ha trovato persone tossiche ed è finita in un guaio enorme, cosa che forse i tuoi vorrebbero evitarti fin dal principio. Quello che è successo poi, anche nei miei riguardi, è il loro tentativo di rimediare.
Cerca tu di mediare: mettiti d'accordo con i tuoi e con questo ragazzo, parla con lui, trovatevi a casa tua. Forse e dico forse, i tuoi apprezzeranno il gesto. Se questo ragazzo accampa tante scuse, significherà qualcosa.
Riguardo al viaggio, anche ti pagassero l'hotel, come potrebbero proteggerti? Sei maggiorenne, non è necessario, non ne hai bisogno, gli sbagli vanno fatti e siamo d'accordo, ma le situazioni possono rivelarsi più terrificanti di quanto puoi immaginare, in men che non si dica. Una volta fatto il passo falso, fidati, non si torna più indietro.

Tra poco andrò a leggere la tua storia.
E io sto "solo" facendo l'adolescente che finalmente si stava degnando di voler vivere la vita e aveva deciso qualcosa. Insomma, almeno quest'anno, non potevano lasciarmi fare una cosa che desideravo? Mia madre avrebbe proposto una soluzione, avrebbe potuto chiedere di parlare con la madre. Mi avrebbe fatto altre domande. E invece no, si è soffermata sull'età e sui possibili pericoli, nonostante inizialmente si fosse dimostrata disponibile, e tutto questo lo ha fatto solo all'ultimo. Sono pregiudizi stupidi, e nemmeno il suo comportamento è corretto, perché ora quando non c'è in casa chiama mio fratello e parla male di me, e quando c'è, tipo ora, non mi parla, non mi guarda e non mi prepara da mangiare, tanto mi odia. E per cosa? Perché LEI mi ha ancora una volta rovinato i piani, e in un modo orrendo. Io dovrei essere arrabbiata. Non le ho vietato niente di certo. Il suo comportamento non è quello di una madre ma di una bimbetta di 10 anni. E deve capire che ha sbagliato. Perché non mi ha parlato normalmente e da prima? Perché urlare e continuare a non parlarmi? Fomenta l'odio verso di lei. È già tanto che devo rinunciare a vederlo anche sta volta, devo rinunciare a tutta l'estate, al mio compleanno e chissà, forse anche a lui per sempre. E perché? Perché le si son girati i c#gli#ni e ha deciso che non parto proprio. Avrei capito dirmi solo che sarebbe stato meglio rimanere in un hotel, ma dirmi che non parto dopo che mi aveva promesso del viaggio, sia per me, sia per la maturità e il compleanno, è completamente errato. In particolare se il soggetto è debole, come me. Io non so come andrà a finire questa storia, so solo che mi ha buttata giù tantissimo. Perché un conto è prendere un treno o un pullman, quello l'avrei fatto lo stesso, sarebbe stato molto più semplice. Ma purtroppo ci vuole più di questo.
So che il mio comportamento potrà sembrare quello del classico adolescente ribelle che odia la famiglia, ma c'è un motivo in tutto ciò. Se proprio volevano fare qualcosa di buono, perché non mi hanno evitato tutta la tristezza e la disperazione di questi anni? Perché alla fine anche la dottoressa di famiglia gli aveva riferito che mi vedeva triste e che sapeva che avevo la depressione, e lei cosa fa? Ha ignorato il tutto, ovviamente. Mi ha mentito su tutto. Ha continuato a fare ciò che voleva lei. E poi, facendo così. non fa altro che peggiorare la situazione visto che ci tenevo molto al viaggio. Lo sapeva haha. Ma sembra che non gliene freghi niente.

Per la parte dell'hotel: me l'aveva proposto mia madre di stare in hotel, anche perché pensava che stessi lì, ovviamente. Mi aveva anche chiesto il prezzo. Poi, l'altro giorno appunto quando le ho parlato della casa disponibile visto che mi ha chiesto lei come avrei fatto per l'alloggio, ha cambiato idea e ha detto che non mi muovo da qua. E sapeva che dovevo incontrare qualcuno, anche all'inizio.


Non ha ancora capito che vietandomi e negandomi di vivere e fare ciò che voglio, peggiorano tutto

Cioé a questo punto mi conveniva più mentire spudoratamente, dire che sarei andata con una mia compagna fidata con la sua famiglia e basta.
Magari sarebbe andata meglio. ^_^
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Re: Rottura

Messaggioda crociato » 01/05/2017, 14:11



Forse, sempre che non succeda qualcosa una volta li.. comunque siamo d'accordo che non è corretto averti illusa. Come ho detto secondo me ti conviene trovare il modo di farti raggiungere dal tuo ragazzo, così che anche i tuoi possano conoscerlo, nella speranza che le cose vadano bene. Se questo funziona dimezza i rischi e potrebbe mettere d'accordo tutti. Se lui non accetta c'è da farsi due domande ;)
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Messaggioda crociato » 01/05/2017, 16:36



Mi sono reso conto di non averla raccontata tutta la storia, la puoi capire però facendo una somma delle cose che ho detto: per fare un sunto, lei era in questa situazione pessima e nessuno sapeva. Si è aperta con me ed io per mesi ho fatto l'impossibile per tirarla fuori: colloqui con i genitori, questura.. mi ci sono affezionato e l'ho capito quando lei dopo diverso tempo mi si è dichiarata. Siccome sono una persona profondamente sincera, le ho detto che la ricambiavo ma che la mia presenza avrebbe interferito con il percorso di guarigione che aveva intrapreso, assieme ad un professionista. Non c'è stato assolutamente nulla di nulla.
I genitori sono entrati nei suoi account, hanno un po' frainteso ed un po' alterato i miei messaggi, i quali non sono mai stati equivoci o compromettenti, e sono andati a diffamarmi alla mia società sportiva, dicendo che adescavo ragazzine (mi sono sempre fatto i cavoli miei e pure con lei, quando ho cominciato ad aiutarla, non la calcolavo se non come "amica", poi poco prima dei suoi 18 ci siamo messi assieme e tra noi c'è stata fisicità solo dopo i 18, risulta da tutti i messaggi, loro però non vogliono ammetterlo) e che ero indagato dalla polizia. Hanno incrinato diversi rapporti, essendo però i suoi genitori, ho deciso di non esporre denuncia.
Ti faccio un esempio: quello che le ho detto riguardo noi ed il suo percorso di guarigione, lo hanno trasformato in qualcosa del tipo "mi metto con te se vai dallo psichiatra", cosa che non ho mai detto e che mi mostrava come qualcuno che faceva ricatti psicologici.
Quindi fidati, mi rendo conto che la situazione sia molto difficile, però io stesso capisco in parte anche i genitori che per quanto sbaglino sono convinti di fare il bene del proprio figlio.
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Messaggioda Anuar » 01/05/2017, 18:29



Hiraeth ha scritto:Perché alla fine anche la dottoressa di famiglia gli aveva riferito che mi vedeva triste e che sapeva che avevo la depressione, e lei cosa fa? Ha ignorato il tutto, ovviamente. Mi ha mentito su tutto. Ha continuato a fare ciò che voleva lei. E poi, facendo così.


Io sono stato depresso per quasi 6 anni, sono diventato asociale, ho tentato il suicidio più volte una anche davanti a mio padre, alla fine ho scoperto che ho talmente tanti problemi da rientrare in TUTTI gli aspetti della sindrome di asperger il che significa che se non è asperger allora ho almeno 15 problemi psicologici da risolvere.
Sai qual'è la reazione di mio padre? "Mah sei giovane che vuoi che sia"

Tutto questo te lo dico per farti capire che agli occhi di alcuni genitori, come il mio (unico rimasto) o i tuoi nel tuo caso, non sarai mai abbastanza grande per soffrire, per amare, o per avere problemi di vita, per deprimerti. Nel tuo caso hai solo 20 anni, io ne ho 27, credimi, non cambiano idea col tempo, sono tutte stronzate.
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Rottura

Messaggioda Hiraeth » 01/05/2017, 19:08



crociato ha scritto:Mi sono reso conto di non averla raccontata tutta la storia, la puoi capire però facendo una somma delle cose che ho detto: per fare un sunto, lei era in questa situazione pessima e nessuno sapeva. Si è aperta con me ed io per mesi ho fatto l'impossibile per tirarla fuori: colloqui con i genitori, questura.. mi ci sono affezionato e l'ho capito quando lei dopo diverso tempo mi si è dichiarata. Siccome sono una persona profondamente sincera, le ho detto che la ricambiavo ma che la mia presenza avrebbe interferito con il percorso di guarigione che aveva intrapreso, assieme ad un professionista. Non c'è stato assolutamente nulla di nulla.
I genitori sono entrati nei suoi account, hanno un po' frainteso ed un po' alterato i miei messaggi, i quali non sono mai stati equivoci o compromettenti, e sono andati a diffamarmi alla mia società sportiva, dicendo che adescavo ragazzine (mi sono sempre fatto i cavoli miei e pure con lei, quando ho cominciato ad aiutarla, non la calcolavo se non come "amica", poi poco prima dei suoi 18 ci siamo messi assieme e tra noi c'è stata fisicità solo dopo i 18, risulta da tutti i messaggi, loro però non vogliono ammetterlo) e che ero indagato dalla polizia. Hanno incrinato diversi rapporti, essendo però i suoi genitori, ho deciso di non esporre denuncia.
Ti faccio un esempio: quello che le ho detto riguardo noi ed il suo percorso di guarigione, lo hanno trasformato in qualcosa del tipo "mi metto con te se vai dallo psichiatra", cosa che non ho mai detto e che mi mostrava come qualcuno che faceva ricatti psicologici.
Quindi fidati, mi rendo conto che la situazione sia molto difficile, però io stesso capisco in parte anche i genitori che per quanto sbaglino sono convinti di fare il bene del proprio figlio.

Non mi parla ancora... :giveup:
Cavolo. Mi dispiace per quanto successo, che situazione... Ma lei come ha reagito a tutto ciò? Se me ne vuoi parlare in MP, mi piacerebbe leggere.
Mh in parte lo capisco anch'io, ma i mezzi violenti non li capisco, il loro modo di porsi, tutta questa mancanza di fiducia... Boh. Spero solo di non diventare così.
Una delle cose che più mi distrugge è stare ad osservare gli altri che si fanno la loro bella vita, coi genitori che gli permettono tutto, coi soldi, col partner che per poco non vive in casa loro. Uff.


Anuar ha scritto:
Hiraeth ha scritto:Perché alla fine anche la dottoressa di famiglia gli aveva riferito che mi vedeva triste e che sapeva che avevo la depressione, e lei cosa fa? Ha ignorato il tutto, ovviamente. Mi ha mentito su tutto. Ha continuato a fare ciò che voleva lei. E poi, facendo così.


Io sono stato depresso per quasi 6 anni, sono diventato asociale, ho tentato il suicidio più volte una anche davanti a mio padre, alla fine ho scoperto che ho talmente tanti problemi da rientrare in TUTTI gli aspetti della sindrome di asperger il che significa che se non è asperger allora ho almeno 15 problemi psicologici da risolvere.
Sai qual'è la reazione di mio padre? "Mah sei giovane che vuoi che sia"

Tutto questo te lo dico per farti capire che agli occhi di alcuni genitori, come il mio (unico rimasto) o i tuoi nel tuo caso, non sarai mai abbastanza grande per soffrire, per amare, o per avere problemi di vita, per deprimerti. Nel tuo caso hai solo 20 anni, io ne ho 27, credimi, non cambiano idea col tempo, sono tutte stronzate.


Ecco. L'unica soluzione praticamente sarebbe aspettare, trovare un lavoro, guadagnare soldi e andarsene per la propria strada senza guardare indietro, ricostruendosi la propria vita che seppur con problemi, è la tua, e non di nessun altro. Te la gestisci tu, non loro.
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