Tra realtà e Realtà

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Tra realtà e Realtà

Messaggioda Rermc47 » 29/05/2017, 18:17



Come state, ragazzi? Tutto bene? Io sì, tutto sommato. Da un po' di tempo penso a una cosa di cui vorrei condividere il pensiero: io m'ero domandato se nella maggior parte dei casi cio che pensiamo della realtà e affermiamo per vero sia falso. Io mi rispondo di sì. Noi tutti siamo un esempio calzante: siamo devastati da un male che non esiste, non è che sia senza una gamba o un braccio, oppure peggio stiamo andando lentamente con grandi sofferenze verso la morte. No, ma noi soffriamo comunque di quel male inesistente. Solo nella nostra testa esiste. Cosa importa veramente al mondo reale se stiamo soffrendo di un male per lui inesistente. A meno che non glielo diciamo! però non può capire i nostri mali, perchè nel mondo reale non esiste la malattia timidezza o la malattia depressione. Esiste l'atteggiamento da timido, da depresso. Uno non muore di timidezza, o depressione, ma di fame, di sete, per ferite mortali, o per qualche malattia causata da batteri e virus. I mali che ci affliggono, sono mali della nostra mente, mali mentali. Allora quando mischiamo la Realtà, con la R maiuscolo, con la nostra realtà, ed è ciò che fanno tutti gli esseri umani, ci confondiamo spesso su cosa esiste davvero nelle Realtà e cosa nella nostra realtà. Per quanto può sembrare strano, anche falso, la fame non è un male della nostra mente, che ha sicuramente ripercussioni sulla nostra mente, mentre il desiderio di mangiare è della nostra mente e ha ripercussioni sul nostro corpo. Così vale per sete, timidezza, malattia, depressione. Quindi quando sono timido nella Realtà mi comporterò come un timido, ma non sarò malato di timidezza. Quando ho fame, possono crede di essere affamato, ma non è che la mente idealmente parlando a fame. C'è differenza tra la nostra realtà e quella con la R maiuscola, secondo voi? Non pensate che se davvero fosse così, allora gran parte dei nostri problemi si risolverebbe cercando di distinguere tra Realtà e nostra realtà.
  • 0

Avatar utente
Rermc47
Amico level two
 
Stato:
Messaggi: 56
Iscritto il: 22/05/2017, 20:53
Località: Milano
Citazione: "Homo sum: humani nihil a me alienum puto" (Terenzio)
Genere: Maschile

Tra realtà e Realtà

Messaggioda Riccardina » 29/05/2017, 18:29



Mi sarebbe interessato l'argomento perché ho percepito che è un'ottima discussione, purtroppo non sono abbastanza sveglio per capire cos'hai scritto, non riesco a comprenderlo. Non perché è scritto male, sono io a non arrivarci, ho solo intuito qualcosa.
  • 0

Trump blasts moralisti's ass, Prime Severgnini escapes.

Mister Trump
Immagine
*Fai copia e incolla del codice e vota il glande sondaggio!
http://www.myhelpforum.net/viewtopic.php?f=57&t=16732

E già che ci sei, fai lo stesso con quello del Bunifas!
http://www.myhelpforum.net/viewtopic.php?f=57&t=17308
Avatar utente
Riccardina
Amico Top Level
 
Stato:
Messaggi: 5899
Iscritto il: 16/07/2014, 12:09
Località: Como
Citazione: Avete votato al glande sondaggio?
viewtopic.php?f=57&t=16732

Anche a quello del Bunifas:
viewtopic.php?f=57&t=17308
Genere: Maschile

Tra realtà e Realtà

Messaggioda Ātman » 29/05/2017, 20:58



E chi ti dice che anche quella che tu definisci Realtà non sia che realtà se rapportata a un'altra Realtà? :shifty:
  • 0

Avatar utente
Ātman
Amico Top Level
 
Stato:
Messaggi: 2077
Iscritto il: 10/09/2016, 9:06
Genere: Maschile

Tra realtà e Realtà

Messaggioda Premio Nobel » 29/05/2017, 23:54



Rermc47 ha scritto:io m'ero domandato se nella maggior parte dei casi cio che pensiamo della realtà e affermiamo per vero sia falso. Io mi rispondo di sì.


Mi permetto di rispondere di no.
Da quanto ho capito, la "realtà" è quello che tu vivi, le tue sensazioni (ad esempio la vista di una mela), la "Realtà" è quello che esiste nella realtà (la mela di per sé).
Se è così, è un dilemma filosofico. Ci sono alcuni pensatori "idealisti" (che ritengono più importante per la conoscenza le sensazioni individuali) ed altri più "realisti" (che ritengono più importante le cose esterne dalla nostra sensazione).

In assoluto, a me è risultato essere formalmente corretto quanto diceva Cartesio con "cogito ergo sum": ovvero sia, possiamo essere certi soltanto della "realtà" e mai della "Realtà" (io posso essere certo di vedere in questo momento una mela perché sto vivendo questa sensazione, ma non posso sapere con certezza assoluta se quella mela che sto vedendo esista veramente, sia un'altra cosa che io identifico come mela o non sia proprio presente).
Credo però sia limitativo, in quanto spesso e volentieri sembra che "realtà" e "Realtà" coincidano (ovvero sia, la mela che sto vedendo esista veramente, se la mangio o la lascio sul tavolo generalmente rispetta delle regole e non ci sono comportamenti "eterodossi" - tipo che la mela stessa possa volare nella stanza quando non c'è nessuno e quindi quando questo comportamento non possa essere percepito da nessuno) visto in un'ottica differente si potrebbe dire "quale sarebbe la natura di ciò che percepiamo?".

Secondo alcuni, e anche secondo il mio modesto punto di vista, questa domanda corrisponde a questo quesito "qual è la natura della scienza?": ovvero sia, tutta la descrizione del mondo che facciamo (come ad esempio la forza di gravità che attira la mela a terra) è soltanto una descrizione molto raffinata (una sorta di super-libretto delle istruzioni) oppure è proprio la descrizione reale di quanto accade (cioè la forza di gravità non è soltanto un modello molto buono che permette di spiegare bene questo fenomeno, ma veramente esiste? ps. per inciso, i gravitoni ad oggi non sono stati del tutto pienamente dimostrati).
A mio modo di vedere, la risposta formalmente corretta risulterebbe essere la prima (il super-libretto delle istruzioni).
  • 1

Avatar utente
Premio Nobel
Amico level nineteen
 
Stato:
Messaggi: 916
Iscritto il: 12/07/2015, 17:37
Citazione: La filosofia è come la Russia, piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi. (Roger Nimier).
Genere: Maschile

Tra realtà e Realtà

Messaggioda Anuar » 05/06/2017, 20:54



Secondo gli aborigeni, l'intero mondo è stato creato sognando, lo sai? E se fosse vero e fossimo solo il sogno di un sognatore? Io lo trovo così affascinante come visione, non che ci creda davvero, ma adoro filosofeggiare su questo genere di cose.
A me piace molto una citazione di Einstein che dice:
"Siamo nella posizione di un bimbetto che entra in un'immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Ma non sa come. Non capisce le lingue in cui sono scritti. Intuisce indistintamente un ordine misterioso nella disposizione dei libri, ma non sa quale sia."

Alla fine, scientifica o esoterica, quale che sia la risposta, credo che se lo senti reale, se ti ferisce se ti fa male, o se ti fa gioire, nel bene o nel male allora è reale.
Se questa condizione si protrae al resto del mondo allora diventa anche normale oltre che reale, se invece questa realtà ti contraddistingue, diventa un anomalia, in quel caso o vieni elevato a simbolo ed in questo caso gli altri sognano di somigliarti e quindi ti idolatrano, oppure vieni delegato come "quello strano" e allo stesso modo come ogni opposto che si rispetti, sarai comunque un simbolo, eretto a dimostrazione di tutto ciò che non deve essere fatto.

Personalmente, ritengo importante capire cosa si è, nel piccolo sapere se si è scrittori, filosofi, pittori, sognatori o pensatori, saperlo secondo me aiuta a trovare un'identità.
Ma nell'estremo, ritengo profondamente sbagliato definire cosa è realtà, una volta che hai etichettato e rinchiuso in un barattolo ogni concetto ogni idea, ogni sogno anche il più folle, dopo aver dato una spiegazione a ogni cosa, ed averla resa pubblica e disponibile, dopo aver vinto il mistero e sconfitto il sognatore; la magia, che posto avrà nel mondo?
Dove metteremo, gli Einstein, o i Picasso, i Fermi, o peggio i Da Vinci, o i Tesla?
Dove finiranno tutti quelli che la realtà la inventano, perché trovano soffocante la realtà delle masse?
  • 1

Avatar utente
Anuar
Amico level twelve
 
Stato:
Messaggi: 571
Iscritto il: 10/10/2014, 14:05
Località: Veneto
Citazione: Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.
William Shakespear, da “Amleto”
Genere: Maschile

Tra realtà e Realtà

Messaggioda kiono » 06/06/2017, 9:21



C'è differenza tra "o cavolo, oggi mi sento depresso/a" ed essere affetti da sindrome depressiva, che è reale.
E poi, contrariamente a quanto affermi, di depressione si può morire.
  • 1

Avatar utente
kiono
Amico Top Level
 
Stato:
Messaggi: 1648
Iscritto il: 29/12/2012, 14:03
Genere: Maschile


Torna a Bisogno di sfogarsi su Problemi in genere

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

Reputation System ©'