Sì, non qualcun altro ma comunque altre realtà.
Di solito si tratta di un regime ultra liberale in cui comando io e lo preparo ad una nuova transizione verso una democrazia felice. Una polizia chiamata Guardia della Moralità vigila sul rispetto delle norme che devono essere inculcate in ogni persona per poter vivere meglio in futuro, mentre la politica estera è ancora basata su principi di democrazia e sottoposta a controllo collettivo, non sotto il mio personale potere poiché nuocerebbe alla pace globale in base al principio kantiano del commercio democratico civilizzatore.
Io controllo il fronte interno, nel mondo reale sarebbe il Ministero dell'Interno, nella realtà che esiste nella mia testa è il Ministero dell'Etica del Lavoro, della Serietà e dell'Intelligenza. I miei uomini hanno il compito di uccidere senza processo tutti i traditori dell'etica liberale del lavoro. Ieri ad esempio un dirigente del mio ufficio è uscito un'ora prima. Quando ho finito di lavorare, mezz'ora dopo la chiusura, l'ho trovato a spasso per la città con la moglie. Questo non è possibile perché se ci fossero stati i miei uomini lo avrebbero impiccato in piazza per dare il buon esempio agli altri ed estirpare la pigrizia.
Per chi pensa che la bellezza sia un fattore fondamentale, che coincida con l'intelligenza o la superi per importanza, che sia un canone essenziale da privilegiare, nonché per chi, abusando di posizioni di potere nel privato o nel pubblico, assuma o dia lavoro a qualcuno per motivi estetici non utili al progresso del liberalismo e della sua etica, è prevista la fucilazione.
E' vietato l'accumulo di fortuna e patrimonio se finalizzato alla trasmissione in via generazionale, poiché incompatibile con l'etica liberale della persona che deve affermarsi in quanto singolo, con le proprie capacità: qualora si scopra una simile trasmissione di ricchezza, è compito del Ministero dell'Economia incamerare i beni, sequestrati dopo opportuna sentenza giuridica, e l'interessato rischia, a seconda dei capi d'accusa, prigionia finalizzata alla rieducazione o fucilazione.
Direi che mi fermo qui