Secondo voi esistono i rimedi per non sentirsi giudicati?

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Secondo voi esistono i rimedi per non sentirsi giudicati?

Messaggioda VeraVita » 11/01/2022, 10:36



Essendo una persona adulta, posso dire di aver trovato in cuor mio la maggioranza delle risposte. E, anche se la mia risposta deluderà, perché ci aspettiamo sempre che siano gli altri o un gran miracolo dall'esterno a cambiarci la vita in meglio, mi sento di dire che siamo noi che decidiamo se essere felici o meno delle cose.
Il problema è quando gli altri fanno i fatti.
Nel senso: quando gli altri magari ci fanno fare cose che non vogliamo fare, quando facciamo un errore troppo grande, quando ridono alle nostre spalle, ci umiliano e tradiscono. Quando, usano le mani o parole pesanti.
In altre parole: quando si rimane completamente soli.
Ognuno può solamente rispondere da solo a queste domande.
Quindi, la mia domanda è: qual è la vostra speranza che vi fa andare avanti? Anche se magari non si realizzerà?

Scusate se alla fine ho lasciato la domanda così, forse, avrei dovuto cambiarla ma ho deciso di lasciarla così perché mi piacerebbe anche sapere se magari da un brutto episodio avrete tratto qualcosa di bello che vi ha cambiati.
Però, io sono curiosa, quindi, capisco se sono domande personali.

Grazie a chi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere ;-)
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VeraVita
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Messaggioda Malky » 11/01/2022, 15:11



A volte gli altri riescono a farci fare cose perché lo concediamo noi, ma mi limito alla domanda.

Quindi, la mia domanda è: qual è la vostra speranza che vi fa andare avanti? Anche se magari non si realizzerà?

Riuscire a sconfiggere la mia dipendenza e ritrovare due persone che mi sono care, insieme alla mia famiglia.

Sarei curioso anche di sapere la tua risposta, in modo che non possa fraintendere che forse era nascosta sopra.
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Malky
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Messaggioda TheDarkKnight » 11/01/2022, 20:27



Potrei restare solo in speranza di qualche invenzione futura che al momento è solo fantascienza, dall'impianto di falsi ricordi esempio 50anni di vita felice sparati direttamente in memoria in soli 50 minuti, passando per un bel sonno criogenico di 100 anni in modo da risvegliarmi in un'altra società possibilmente più evoluta o più adatta a me. Oppure la realizzazione di un qualche mondo virtuale dove poter rinascere ed essere chi voglio interagendo magari per tutta la vita solo con dei semplici bot cosa che per altro sembra spesso già questa..

Per il resto non ho speranze, le vite altrui sono ordinarie, banali e ripetitive, mi sto accorgendo solo ora che ho iniziato ad imitare ciò che fanno altri, desideri che ci vengono continuamente sbattuti in faccia fin dalla nascita diventano alla lunga i nostri stessi desideri. Il problema è quando c'è di mezzo un bel bug come è successo a me, è il momento in cui tutto crolla e niente sembra avere senso. Ti ritrovi come in quel livello di supermario quando prendi la rincorsa ed esci dallo schema proseguendo dall'esterno.
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"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

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Se la vita è un dono perché ne pago io il prezzo?

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Messaggioda Lory White » 11/01/2022, 21:49



Personalmente non coltivo nè lo sperare nè il disperare, anche se mi possono cogliere impreparato in momenti di stress intenso.
Preferisco invece aprire il mio cuore alla semplice realtà e questo per me è pregare, questo mi fa andare avanti.

Se uso la fantasia la posso impiegare per creare o progettare, ma con coscienza di quello che faccio, senza dipendere da una speranza che poi se non si realizza porta alla disperazione.

Se mi trovo in una situazione ostile posso prendere atto di alcuni aspetti della realtà che solitamente si ignorano. Ad esempio il fatto che la vita umana è relativamente breve. Questa semplice constatazione già mi fa vedere in luce diversa i drammi, perchè prima o poi ci sarà un reset, per me e per gli altri. Altro aspetto che solitamente si ignora è che tutto, ma veramente tutto, lo percepiamo attraverso noi stessi. Quindi anche se abbiamo contro 100 persone che ci rompono, in fin dei conti possiamo venire in contatto con loro solo come oggetto della nostra percezione. Invece abbiamo un contatto diretto con il nostro cuore in ogni circostanza, in ogni luogo. Il cuore è solo nostro, possiamo ascoltarlo, ed è un tipo di solitudine interiore che si può vivere con amore, senza bisogno che nessuno ci dia il suo consenso.
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Messaggioda VeraVita » 11/01/2022, 22:29



Malky ha scritto:A volte gli altri riescono a farci fare cose perché lo concediamo noi, ma mi limito alla domanda.

Quindi, la mia domanda è: qual è la vostra speranza che vi fa andare avanti? Anche se magari non si realizzerà?

Riuscire a sconfiggere la mia dipendenza e ritrovare due persone che mi sono care, insieme alla mia famiglia.

Sarei curioso anche di sapere la tua risposta, in modo che non possa fraintendere che forse era nascosta sopra.


La mia speranza che mi fa andare avanti è che ho ancora molti sogni da realizzare ;-)
Grazie per il tuo intervento e per l'interessamento
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Messaggioda germano » 12/01/2022, 9:26



Ti racconto una storia:

Lavoro in una grande azienda e c'è un collega che sta sulle balle a tutti, proprio a tutti. Anche se a qualcuno inizialmente può piacere (quando ancora non lo conosce bene), nel giro qualche mese si rovina anche quel rapporto.
Il LOGICO RISULTATO è che questo collega è l'unico che lavora sempre in silenzio, non ha nessuno con cui fare 2 chiacchiere alle macchinette del caffè, nessuno ha piacere a parlargli, quando arriva lui tutti smettono di parlare, ecc.
Diresti: se uno sta sulle balle A TUTTI significa che il problema è lui e quindi dovrebbe rivedere un po' sé stesso.
Nel suo caso (nel suo, ma è un esempio) il difetto è soprattutto il suo modo aggressivo di imporre il suo punto di vista, finendo col litigare con chiunque non la pensi come lui (anche per fesserie).

Ebbene, la frase che ha messo come suo "motto" su whatsapp è: "a prendere posizione, a volte, si perde qualcuno. A non prenderla, si perde sè stessi".
Risultato: continua ad essere solo.
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Messaggioda Massimiliano89 » 12/01/2022, 10:46



Questo per me è un argomento molto interessante.
La mia risposta è " Sì, esistono. Eccome "! La speranza che mi fa andare avanti - più che una speranza - è l'arte del menefreghismo e dell'andare avanti a modo mio. Tutti siamo unici e differenti. Ognuno è diverso dall'altro. L'opinione altrui deve essere come pioggia che cade e scivola sul nostro impermeabile.

Ti dirò di più: se usare la violenza contro chi crea dei grossi problemi fosse legale, non esiterei a volte ad adottare tale sistema.
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