
Vi scrivo dal futuro e vi chiedo già scusa per la lunghezza del post.
Mi ritrovo in un periodo con davanti alcuni "bivi"... e sono relativamente in crisi.
Uno di questi riguarda il lavoro. Sono 5 anni che faccio questo lavoro... e tutto sommato mi ci sono relativamente "adagiato". Ho trovato un po la mia dimensione, diciamo. La titolare, per quanto ogni tanto mi faccia incazzare da morire e abbia (come tutti) i suoi difetti (alcuni anche pesanti per il mio modo di vedere le cose) tutto sommato ci sta abbastanza... non sento di potermi lamentare più di tanto... ho avuto di molto peggio. Ormai io e lei ci conosciamo, posso prendermi le mie libertà lì dentro, posso autogestirmi. Il fatto è che sto lavoro non mi è mai veramente andato a genio nell'insieme. Ci sono delle mansioni che faccio molto volentieri di cui mi occupo solo io tipo tutto ciò che riguarda il "laboratorio"... sistemare sci, montare, smontare, aggiustare e varie. Ma altre che proprio non reggo... tipo tutta la parte di vendita abbigliamento (che rappresenta l'85% del mio lavoro

Sono un po un pesce che vive in un terrario... quando forse dovrebbe trovarsi un bell'acquario.
Ho da tempo l'idea sia ora di voltare pagina... però c'è un però.
Recentissimamente la mia titolare m'ha fatto una proposta di cambio di contratto. Io ho un contratto ridicolo.. sono 5 anni che lavoro a chiamata (il mio è un lavoro stagionale) dove potrebbe sembrare io possa guadagnare relativamente bene se si guarda allo stipendio mensile, il problema è che incluso in quella mensilità ci sono tredicesima, quattordicesima e TFR. Comunque, vabbè.... il punto è che vorrebbe passarmi a tempo indeterminato. Il mio guadagno netto annuo aumenterebbe di 3.000€, avrei un'assicurazione pagata per visite mediche e altro, la possibilità di farmi dei mutui, per esempio... comunque tutta una serie di vantaggi tipici del contratto indeterminato. Il mio stipendio mensile verrebbe abbassato... di parecchio, in realtà. Si parla di 300€ in meno, ma spalmati su 12 mesi (pur rimanendo a casa 2 mesi, quindi ne lavorerei 10 su 12 ma sempre pagato... mica male!) e TFR escluso che mi arriverebbe ogni fine anno (uno stipendietto in più).
Io boh... non so che fare....
Ripeto, ero certo che avrei mollato da qui a poco, ma sta novità m'ha un po destabilizzato...
Accettare questo cambio di contratto significherebbe dire "continuerò a lavorare qua per anni" (o per lo meno 1anno intero... anche perché sarebbe estremamente svantaggioso se no nel breve periodo). Volessi andarmene, le direi di rimanere col mio attuale contratto e a fine inverno le direi ciao. Il punto è che devo deciderlo in questi giorni.....
Fosse stato qualcun'altro a scrivere tutta sta pappardella chiedendo un parere, sono certo che gli avrei consigliato di mollare e di trovarsi qualcosa che potesse fare volentieri sentendosi così gratificato.. cosa che è importantissima, forse più dello stipendio in un certo senso.
Ma quando ti ci trovi dentro in prima persona, non è poi così semplice decidere

Vivo da solo... non ho nessuno su cui fare affidamento... devo pagarmi affitto, bollette, cibo... non so fino a che punto io possa permettermi di fare lo schizzinoso. Cambiare sarebbe un azzardo e non so quanto possa essere saggio azzardare... boh. Sono molto confuso

Come al solito ho scritto un papiro quando avrei potuto esprimere gli stessi identici concetti in 1/3 del testo... e vi chiedo scusa...
Mi farebbe piacere ricevere pareri esterni, quindi...
Che mi consigliate voi ragazzi?
(Se siete autolesionisti e avete letto tutto xD)