Ingiustizia

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

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Messaggioda RyanTheNorthman » 03/03/2025, 14:17



Ciao a tutti. Questo post non sarà molto lungo come quelli che ho pubblicato in precedenza; so che ciò che dirò potrà sembrare confuso, strano o magari farneticazioni di un pazzo, ma non importa, anche perché è questo l'unico luogo che ho per sfogarmi. Come si può evincere dal titolo, l'argomento di cui voglio parlare è l'ingiustizia, il fatto che trovo praticamente quasi tutto ingiusto: il destino, la gente, le regole del vivere civile, il mondo stesso e così via. E ciò avviene anche al contrario, cioè che per gli altri sono io quello che non va, quello sbagliato, dato che ogni volta che esprimo la mia opinione su un qualsiasi argomento o ho una reazione in risposta a un avvenimento, il più delle volte tutti mi fanno capire che è sbagliato; poi ovviamente di riflesso mi sento io stesso sbagliato e che non so stare al mondo: quando esprimo questo pensiero appena citato, qualcuno (in famiglia) ha anche la faccia tosta di venirmi a dire che ho bisogno di un percorso psicologico se non addirittura di psicofarmaci. NO! Dovrei proprio fare un cambio di cervello, dato che sono tutto sbagliato!
Ora, ripeto, magari qualcuno mi darà del pazzo, ma non mi importa, quello che dovevo dire l'ho detto. Spero con tutto il cuore che nessun'altro qui dentro si trovi nella mia stessa situazione, perché non è facile, per nulla.
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RyanTheNorthman
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Messaggioda VeraVita » 03/03/2025, 17:23



Ciao Ryan ^^ ma quale pazzo! Hai la mia più completa comprensione al riguardo. Non sai quanto mi senta schiava del sistema, ad esempio! Per non parlare poi di quanto mi sia sentita di non valere nulla dentro casa mia. Esatto, quando uno è bambino pensa di vivere un bellissimo mondo ma poi si accorge che tutto quello in cui ha creduto era una menzogna :O quindi, ti capisco bene eccome! Però, ecco. Penso che quando uno si sfoga debba pure pensare a qualcosa da fare. Ora mi sembra di capire che tu dipenda da qualcuno (forse dalla famiglia). Secondo me, se ne hai la possibilità allontanati da questa gente che ti fa soffrire! Se invece non ne hai la possibilità cerca di pensare che non sarà per sempre la tua situazione! Però ecco cerca di circondarti di persone positive, che valorizzano la tua situazione e che non ti fanno sentire uno schifo! Coraggio ce la puoi fare ^^
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VeraVita
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Messaggioda RyanTheNorthman » 03/03/2025, 20:28



VeraVita ha scritto:Ciao Ryan ^^ ma quale pazzo! Hai la mia più completa comprensione al riguardo. Non sai quanto mi senta schiava del sistema, ad esempio! Per non parlare poi di quanto mi sia sentita di non valere nulla dentro casa mia. Esatto, quando uno è bambino pensa di vivere un bellissimo mondo ma poi si accorge che tutto quello in cui ha creduto era una menzogna :O quindi, ti capisco bene eccome! Però, ecco. Penso che quando uno si sfoga debba pure pensare a qualcosa da fare. Ora mi sembra di capire che tu dipenda da qualcuno (forse dalla famiglia). Secondo me, se ne hai la possibilità allontanati da questa gente che ti fa soffrire! Se invece non ne hai la possibilità cerca di pensare che non sarà per sempre la tua situazione! Però ecco cerca di circondarti di persone positive, che valorizzano la tua situazione e che non ti fanno sentire uno schifo! Coraggio ce la puoi fare ^^


Grazie per i consigli. Però devo dire che non volterò mai le spalle alla mia famiglia: mia madre, anche se abbiamo un rapporto un po' complicato e facciamo fatica a comunicare, ha cresciuto me e mia sorella quasi completamente per conto suo mentre mio padre non c'era, ha sempre cercato di non farci mancare niente e di fatto ha anche dimostrato di volerci bene; i miei nonni, che sono sempre stati molto duri e critici, e qualche volta ammetto che hanno detto cose che mi hanno fatto molto male, hanno anche loro fatto tanto per noi, sempre per colmare l'assenza paterna. Comunque ho fatto la scelta di andare a vivere insieme a mia sorella quando sarò in una situazione più stabile e mi sentirò pronto, dato che lei ha una disabilità di tipo cognitivo e non sarebbe in grado di vivere sola, perciò sarò io a prendermi cura di lei.
Il punto è che se non avessi la mia famiglia sarei completamente solo, dato che, come ho già raccontato in altri post, non sono mai riuscito a creare legami duraturi di alcun tipo al di fuori della sfera familiare. Ti ringrazio di non avermi considerato un pazzo. ^_^
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RyanTheNorthman
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Messaggioda Royalsapphire » 06/03/2025, 21:35



Ciao!
Come mai, secondo te, non sei riuscito a creare dei legami duraturi?
Che tipo di persona ti reputi?
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Messaggioda RyanTheNorthman » 07/03/2025, 13:24



Royalsapphire ha scritto:Ciao!
Come mai, secondo te, non sei riuscito a creare dei legami duraturi?
Che tipo di persona ti reputi?


Ciao Royalsapphire. È una cosa che mi chiedo anch'io e purtroppo non ho ancora trovato una risposta. Io, in base a come mi vedo e anche a come mi reputano quelli intorno a me, direi che sono una persona generosa, educata, rispettosa, molto fisica e affettuosa, aperta di mente, curiosa, empatica; ma allo stesso tempo sono anche una persona timida, riservata, testarda, un po' impulsiva, tendente alla discussione, ansiosa, molto sensibile, che prova le emozioni in modo amplificato. Alla fine ho dei pregi e dei difetti, come chiunque, ed è per questo che ovviamente non posso piacere a tutti; ma il fatto è che non ho mai incontrato qualcuno che fosse interessato a creare una relazione che andasse oltre la semplice conoscenza: a scuola ero sempre io a fare dei passi verso gli altri, nonostante la timidezza, (iniziare un discorso, andargli vicino durante l'intervallo, compiere piccoli gesti di gentilezza), ma poi loro non ricambiavano, facendomi capire implicitamente che in fondo non erano interessati, e quindi lasciavo perdere, dato che in un rapporto equilibrato con un'altra persona si dovrebbe dare ma anche ricevere.
Però ci sono state delle volte in cui ho potuto instaurare un qualcosa che si potesse definire amicizia, ma che poi in un modo o nell'altro è sempre finito dopo un po'; provo a elencarle brevemente:
1) La ragazza che avevo avvicinato alle superiori e che avevo aiutato a inserirsi nel nuovo gruppo (della quale ho parlato nel forum di presentazione dove c'è tutta la storia), che a un certo punto ha iniziato a parlarmi con freddezza, fastidio e irritazione, e con la quale alla fine inevitabilmente ho interrotto.
2) Due ragazze che ho conosciuto all'università, che quando ci vedevamo lì si mostravano socievoli e volenterose a parlare con me, ma che poi quando si trattava di sentirci al di fuori dell'ambito universitario, ero sempre io a prendere l'iniziativa di scrivergli anche solo per parlare un po', mentre loro non lo facevano mai di loro spontanea volontà e rispondevano in modo breve e sbrigativo ai miei messaggi. Un giorno inoltre, una delle due aveva il mio stesso esame, e quindi siamo andati a darlo insieme, solo che, dato che lei aveva finito prima di me, se n'era andata, e quello ci stava, ma il fatto è che non mi aveva neanche mandato un messaggio dopo allora, neanche un in bocca a lupo o che dovesse andare perché era di fretta. Inutile dire che nel tempo, data la situazione, ho scritto loro sempre meno, fino a smettere completamente.
3) Una ragazza che avevo conosciuto per caso, tramite la mia famiglia, la quale faceva attivismo, si occupava di tematiche LGBT+, e la quale è stata la prima e l'unica con cui ho condiviso la mia disforia di genere al di fuori dell'ambito familiare; posso dire che il rapporto che avevo creato con lei fosse stato quello più significativo e profondo per me. Poi, un giorno, mentre stavamo chiacchierando del più e del meno, siamo capitati a parlare dei cibi che più ci piacevano e che mangiavamo abitualmente, e io avevo detto che adoravo fare degli abbinamenti con la carne; a quel punto lei (era vegana) aveva iniziato darmi contro con tono infastidito e a esprimere giudizi in modo irrispettoso, sul fatto che non avesse alcun senso che mi piacessero gli animali ma che me li mangiassi, sul fatto che l'equitazione (sport che pratico) fosse sfruttamento ecc.; io le avevo chiesto subito scusa, poiché sapevo che fosse vegana, solo che quel commento mi era scappato accidentalmente, senza pensarci, ma lei continuò imperterrita, fino a quando non finì la conversazione da sola. Da quel momento in poi io ero come bloccato, non riuscivo più a parlare, a iniziare un discorso, a seguire i suoi di discorsi, a ridere; dopo quella volta avevo deciso di non sentirla più, di non chiederle più di uscire, perché sapevo che non sarei più riuscito a comportarmi con lei come facevo prima, e poi sinceramente con le persone che hanno questi atteggiamenti caratteriali non riesco ad andare d'accordo.
Queste complessivamente sono le esperienze che ho avuto. Sono consapevole che qui dentro mi confido molto condivido cose anche intime, ma lo faccio perché è l'unico luogo sicuro che ho per farlo, aldilà di quello familiare, e perché comunque nemmeno la famiglia è mai riuscita a darmi delle risposte, nonostante siano le persone che mi conoscono meglio in assoluto.
Comunque ti ringrazio per avermi chiesto.
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RyanTheNorthman
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Messaggioda SpringToCome » 07/03/2025, 16:31



Metto le mani avanti in anticipo qualora vi fossero "vegani" che leggono.... le seguenti sono solo mie opinioni sull' argomento, quindi hanno un valore del tutto personale.

L' episodio dell' amica vegana rispecchia molto il tuo carattere un po' dimesso (come lo era il mio fino a qualche anno fa). Da come lo hai raccontato sembra quasi che tu ti preoccupi molto delle posizioni degli altri, ma dai poca attenzione alla tua posizione.

Nella conversazione che hai raccontato, beh ma perchè farsi aggredire in quel modo? I vegani sono tutti un po' estremisti e violenti nell' esprimere le loro idee e considerazioni (almeno secondo l' esperienza e l'opinione che me ne son fatto). Quando si parla di animali diventano intransigenti, sgarbati e anche un po' arroganti sulle proprie posizioni.... a volte sembra che diano piu' interesse alla vita animale che alla vita umana. Se gli chiedi di esprimersi su i vari conflitti nel mondo o sulle condizioni di vita precarie di alcune persone, tipo come in Africa, magari loro si preoccupano di piu' per il mulo emaciato e rinsecchito del villaggio che per le persone che lo popolano. Sono così purtroppo.

Tornando a te, se tu non condividevi la sua visione sul mangiare carne, o se ti piace fare equitazione, avresti dovuto essere meno cedevole ed educatamente sostenere la tua posizione.
Ad esempio avresti potuto dirle "guarda che stai estremizzando l' equitazione, non si sfrutta il cavallo come credi, anzi si conosce l' animale ed è una buona occasione per prendersene cura, vivi un rapporto con l'animale simile a quello fra uomini, ed impari a rispettarlo..." etc etc etc.....
Questo probabilmente le avrebbe creato qualche dubbio sul suo modo di porsi, e che forse partire sempre all' attacco non è la migliore delle cose in un dialogo. D' altra parte se una persona animalista fa discorsi così estremisti nei confronti di chi fa equitazione, se ne è davvero convinta ha evidentemente un problema, se invece sta solo recitando una parte per moda e darsi un ruolo sociale (come molti animalisti e vegani) allora diventa un po' comica.

Secondo me devi imparare ad ascoltarti un po' di piu' nelle tue esigenze, e a colpevolizzarti meno. Non hai sbagliato tu a dire quello che pensavi, ma l' altra persona a saltare subito a conclusioni. Il tuo errore se così si puo' chiamare è esserti dimostrato fin da subito dimesso e cedevole sulle tue posizioni, forse per compiacere e continuare a piacere all' interlocutore.

Devi destrutturarti meno nel tuo carattere e cominciare a pensare con un po' più di personalit,à perchè tu avrai sicuramente dei difetti come tutti, ma devi cominciare a vederla così se tu accetti quelli altrui anche gli altri dovranno essere coincilianti con i tuoi.
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