Sfogo mensile?

[Soleil]

Ogni tanto ci penso..
Noi umani vogliamo sempre quello che non abbiamo e quando l'abbiamo ottenuto, non è più importante come quando lo desideravamo.
Io da piccola non vedevo l'ora di essere un adolescente perché pensavo che sarebbero stati gli anni più belli della mia vita, dove avrei avuto molti amici e sarei sempre stata felice con le persone che volevo io.
Ora ho 18 anni. Sono triste senza nessun apparente motivo e sto affrontando me stessa giorno dopo giorno.
Non vado più a scuola dalla fine di settembre e mi sono presa un anno ''sabbatico'' diciamo perché ho paura dell'approccio con le persone.
Sto affrontando una brusca rottura/delusione da parte di una persona di cui mi fidavo e che amavo e amo tutt'ora.
Sto cercando di capire chi sono e sto cercando di migliorare me stessa.
Da piccola non avrei mai pensato che sarei stata così triste, confusa, insicura, delusa e sola.
Ora ho diciotto anni, e vorrei tornare indietro nel tempo per riparare le cose e cambiare qualcosa per far diventare diversa la situazione in cui sto ora.
Vorrei essere più socievole con le persone, non essere sempre scontrosa e timida e obbedire ai miei genitori.
Vorrei godermi gli anni spensierati, pensando che una semplice cotta verso un ragazzo che non ti vuole conoscere non sia la fine del mondo.
Vorrei giocare di più con gli altri bambini e non pensare a ''quando sarò più grande...''.
In questo momento, non mi vedo nel futuro e questa è la cosa più triste che esista.
Non so che cosa sto facendo e non so che cosa fare.
Ora ho Diciotto anni e sono triste, confusa, insicura e mi sento sola.
Vorrei confrontarmi con voi per essere certa di non essere l'unica al mondo e provare a sentirmi parte di qualcosa... Per non sentirmi sempre e costantemente sola.

[Juliet]

Soleil, io di anni ne ho 21 e sono così, sono sempre stata così, soprattutto con le mie crisi verso i 18 anni.
Le cose possono migliorare, con tanto impegno, tanta pazienza, tanta voglia di non abbattersi e di non pensare al passato ma al presente ed a un futuro molto prossimo.

Se vuoi confrontarti ancora, ci sono.

[BlackCat XIII]

A parte l'amore romantico, siamo in un situazione simile. Anch'io ho 18 anni e al momento sto frequentando l'ultimo anno di liceo scientifico. Spesso penso di mollare anche se sono all'ultimo anno... causa il mio vivere con sfiducia. Vorrei prendermi anch'io un anno sabbatico per cercare di riordinare le mie idee, ma sto all'ultimo anno e poi ci sono i miei genitori di cui ragionevolezza ne hanno poca. Quindi devo proseguire a forza, anche se sputo sangue.
Ormai dell'attore ne ho fatto la mia professione.

[-Ecate-]

Le tue parole mi fanno pensare al componimento di G. Leopardi “Il sabato del villaggio”;dove le persone sono felici e nutrono gioia per il giorno seguente. Ma la domenica,invece, sarà piena di tristezza e noia.
La giovinezza è un po’ come quel sabato pomeriggio,perché si attende con felicità, e a volte con ansia,l’entrata nell’età adulta,ma questa non porta con sé solo gioia e aspettative ma anche dolore e realtà. Perché se quando siamo piccoli non conosciamo tante cose,siamo ignari,spensierati e sognatori..quando siamo “grandi” non è più così.
Tornare indietro nel tempo non si può,perciò ci si deve impegnare a migliorare (come si può) la situazione presente. Ti consiglio,quando sarà il momento di riprendere gli studi,anche se hai paura degli altri e se è faticoso. Rispondere alla tua paura scappando,non fa altro che alimentarla e credimi è peggio.

[crisbil]

Secondo me è proprio l'attesa il problema. Aspettare qualcosa, in eterno, senza vivere niente (che poi è quello fatto io, non è una critica.. mi ci riconosco nella sensazione e condizione, purtroppo).

Nel senso che bisognerebbe (e non è facile da capire quando ne avresti magari modo) solo vivere il presente. E basta. Viversi il "sabato", senza pensare alla "domenica".. (la gente che riesce a vivere di solito fa proprio così).

Tu sei giovane, sei ancora al "venerdì", non al "sabato".. dovresti pensare (forse, a riuscirci) solo a questo.

(Io sono oltre la domenica.. nei giorni che nemmeno esistono sul calendario)

[Soleil]

Soleil, io di anni ne ho 21 e sono così, sono sempre stata così, soprattutto con le mie crisi verso i 18 anni.
Le cose possono migliorare, con tanto impegno, tanta pazienza, tanta voglia di non abbattersi e di non pensare al passato ma al presente ed a un futuro molto prossimo.

Se vuoi confrontarti ancora, ci sono.

Ciao Juliet
La cosa che odio di più del mio carattere è che rimpiango il passato e non vedo l'ora che arrivi il futuro lasciando per strada il presente.
Così facendo mi brucio tutto ed è sempre un loop di brutti rimpianti perché ''non ho fatto questo quando ne avevo la possibilità''. Però anche se ci provo non riesco proprio a farne altrimenti.. sono quasi masochista

[Soleil]

A parte l'amore romantico, siamo in un situazione simile. Anch'io ho 18 anni e al momento sto frequentando l'ultimo anno di liceo scientifico. Spesso penso di mollare anche se sono all'ultimo anno... causa il mio vivere con sfiducia. Vorrei prendermi anch'io un anno sabbatico per cercare di riordinare le mie idee, ma sto all'ultimo anno e poi ci sono i miei genitori di cui ragionevolezza ne hanno poca. Quindi devo proseguire a forza, anche se sputo sangue.
Ormai dell'attore ne ho fatto la mia professione.

Consiglio da 18enne a 18enne... Io ho avuto molti problemi riguardo la società perché sono mulatta e da piccola ho avuto giudizi razzisti che ancora oggi, a quanto pare, mi segnano l'esistenza anche se a nessuno importa più del colore della mia pelle. Ho perso molti anni scolastici.. Quest'anno starei facendo solo seconda superiore, che non è tutta sta bellezza per una diciottenne
Anche se stai sputando sangue ora, secondo me ne varrà la pena fra qualche anno. Soprattutto in questi periodi.
Anche se è durissima, io ti rispetto perché anche se non hai fiducia in te stessa, ce la stai facendo. Piano piano, ma ce la stai facendo!
Io sono ancora una bambina e già rimpiango tutti gli anni persi nella mia vita

[Soleil]

Le tue parole mi fanno pensare al componimento di G. Leopardi “Il sabato del villaggio”;dove le persone sono felici e nutrono gioia per il giorno seguente. Ma la domenica,invece, sarà piena di tristezza e noia.
La giovinezza è un po’ come quel sabato pomeriggio,perché si attende con felicità, e a volte con ansia,l’entrata nell’età adulta,ma questa non porta con sé solo gioia e aspettative ma anche dolore e realtà. Perché se quando siamo piccoli non conosciamo tante cose,siamo ignari,spensierati e sognatori..quando siamo “grandi” non è più così.
Tornare indietro nel tempo non si può,perciò ci si deve impegnare a migliorare (come si può) la situazione presente. Ti consiglio,quando sarà il momento di riprendere gli studi,anche se hai paura degli altri e se è faticoso. Rispondere alla tua paura scappando,non fa altro che alimentarla e credimi è peggio.

La penso anche io così, ma purtroppo il mio carattere rimpiange il passato e desidera il futuro tralasciando il presente continuando a stare male... semplicemente perché non ho vissuto il presente.
Per il discorso della scuola ci sto già lavorando su. Purtroppo mi sono ''svegliata'' troppo tardi per iniziare un nuovo anno scolastico.
Sto anche cercando di affrontare la mia sociofobia anche se è davvero dura...

[Soleil]

Secondo me è proprio l'attesa il problema. Aspettare qualcosa, in eterno, senza vivere niente (che poi è quello fatto io, non è una critica.. mi ci riconosco nella sensazione e condizione, purtroppo).

Nel senso che bisognerebbe (e non è facile da capire quando ne avresti magari modo) solo vivere il presente. E basta. Viversi il "sabato", senza pensare alla "domenica".. (la gente che riesce a vivere di solito fa proprio così).

Tu sei giovane, sei ancora al "venerdì", non al "sabato".. dovresti pensare (forse, a riuscirci) solo a questo.

(Io sono oltre la domenica.. nei giorni che nemmeno esistono sul calendario)

Lo so è proprio questo il mio problema! Non riesco a farlo.
E' come quando vuoi da morire qualcosa, ma poi quando l'hai ottenuta non ti rimane niente e pensi alla prossimo oggetto che vuoi...
Quando lo desideri hai un grossissimo sentimento di volere quella cosa in particolare, ma quando ce l'hai... ce l'hai e basta ed è noioso perché forse non è neanche come te lo aspettavi

[crisbil]

E' come quando vuoi da morire qualcosa, ma poi quando l'hai ottenuta non ti rimane niente e pensi alla prossimo oggetto che vuoi...
Quando lo desideri hai un grossissimo sentimento di volere quella cosa in particolare, ma quando ce l'hai... ce l'hai e basta ed è noioso perché forse non è neanche come te lo aspettavi

Ma perché gli oggetti non soddisfano nessuno dei bisogni (reali e profondi) che abbiamo, tutte le cose "materiali" suppliscono solo a bisogni fittizi, superficiali.

E la vita non dovrebbe essere fatta solo di "oggetti".. collezionare cose a vuoto .. anche se per tanti è così.

Cioè, desiderare alcune cose, umane, non è che abbia un termine, una fine.. e si continua (o si dovrebbe continuare) a farlo anche avendole, perché non sono "oggetti" .. non le possiedi... bisognerebbe solo goderne finché ci sono.