Masterem ha scritto:Non è possibile invece che non gli interessi veramente niente e basta?
No, non è umano.
A meno che uno abbia dei seri danni o alterazioni cerebrali (o endocrine).
Desiderare qualcosa, essere interessati a qualcosa, è una costante ancora più vera negli umani che negli animali.
Un animale può essere soddisfatto anche solo per aver appagato i bisogni fisici (fame, sesso, sicurezza).
Gli umani invece non sono mai del tutto soddisfatti (per quello siamo passati dalle caverne ai grattacieli), hanno sempre voglia di andare oltre.
Per quello, quando qualcuno non ha voglia di nulla, nel 99% dei casi è un auto-inganno, una fuga da qualcosa di troppo doloroso.
Non è detto che questa esistenza sia adatta a chiunque, ognuno deve adattarsi ad essa
Infatti
l'esistenza non è fatta a nostra misura (come invece le religioni ci dicono), per questo vivere è spesso una dura sfida, che
richiede un adattamento evolutivo - come dici anche tu.
Ma questo, in sé, non è un motivo per rinunciare alla vita: altrimenti ci saremmo estinti già nella preistoria (quando la vita era ben più dura di adesso).
Mi riferisco a chi incoraggia a pensare di non avere limiti per immaginare la vita che si vorrebbe
Mi hai frainteso: quando suggerisco l'esercizio di immaginarsi una vita senza limiti, non è per perseguire concretamente quel sogno. Ovviamente non sto incoraggiando un'illusione di onnipotenza!

(di solito vado in senso contrario, verso uno scomodo ma sano realismo)
Quell'esercizio serve a far uscire allo scoperto desideri, ambizioni e potenziali che spesso teniamo nascosti a noi stessi, perché ci fanno paura o perché ci siamo fatti condizionare dai limiti. Serve a scoprire parti latenti di noi stessi, verità più profonde del quotidiano.
Una volte scoperte quelle parti, allora si può pensare a come coltivarle in modo realistico.
Dire che si può essere tutto ciò che si vuole
Io sono fermamente contrario a quel genere di discorsi.
E' un'illusione pericolosa e narcisistica (spesso spacciata da chi vuole venderci qualcosa), che può portare seri danni sia a livello personale che sociale.
Questo però non preclude
sognare come ci piacerebbe essere o vivere (tenendo presente la differenza tra sogno e realtà). Coltivare il sogno ci può aiutare ad affrontare meglio la vita.
Per esempio, chi si immedesima in un super-eroe sa che non sarà mai veramente tale, ma può usare quel personaggio come modello a cui ispirarsi, per emularne le qualità morali e psicologiche (questo è specialmente utile a chi non ha avuto modelli genitoriali costruttivi da imitare).