Penna ha scritto:dici che sono successe tante cose in questi anni: innanzitutto hai conseguito una laurea, e il progetto di andare in Spagna implica volontà di cambiare, di adattarsi, e forse anche che il tuo campo ti piace. Cos'altro hai conseguito sul piano personale? Perché ricordiamoci che questi aspetti sono fondamentali nella vita. C'è una realizzazione personale e una realizzazione relazionale. Sul primo aspetto forse hai conseguito degli obiettivi, sul secondo magari siamo ancora lontani dai tuoi ideali di realizzazione, ma si tratta di aspetti in cui non sempre basta l'impegno.
Buongiorno penna, innanzitutto grazie per la tua risposta!
Hai perfettamente ragione, ho raggiunto piccoli "traguardi" personali (la patente, il diploma, la laurea...), ho fatto nuove esperienze (l'università, l'erasmus, i primi due lavori...), ma dal punto di vista relazionale, non è cambiato granché.
Penna ha scritto:Io sono assunto a tempo determinato, prendo poco più di te, ma ti assicuro che ho fatto molti passi avanti professionalmente parlando: fino a un anno fa ero a Valencia, è stata una bella esperienza e ho pubblicato articoli, ma prendevo anche meno di 500 euro. Prendi tutto ciò che viene dalla "gavetta", sia perché mi pare di capire che per ora non ci siano alternative, sia perché ti servirà, decisamente. E' fondamentale per crescere e per ottenere posizioni migliori. Capisco che non sia gratificante per le condizioni, ma purtroppo da questo punto di vista siamo una generazione sfortunata, cresciuta con contratti che le generazioni di prima che pontificano su cosa abbiamo studiato, nemmeno si immaginano.
Da come ne parli, sembra che tu a Valencia abbia accettato di lavorare per poco e niente, ma che tu abbia fatto esperienza in quello che ti appassiona e per cui hai studiato. O almeno è quello che ho intuito, ma magari sbaglio.
Mi spiace che, nonostante questo, tu stia ancora facendo la "gavetta", ed hai ragione quando dici che non sono l'unica in questa situazione. Il problema è proprio questo: nonostante io abbia lavorato due anni, mi ritrovo nuovamente in tirocinio (che dovrebbe essere una tipologia di assunzione riservata a chi non ha assolutamente nessuna esperienza lavorativa).
Alla mia età comincio a sentire un certo desiderio di indipendenza e vorrei cominciare a pensare di andarmene di casa e (magari) mettere su famiglia. Ma a queste condizioni è impensabile.
Penna ha scritto:Torniamo al punto precedente: sei sola, senza amici, e single. Ok va bene, questa è la situazione attuale, cos'hai da perdere dunque? Il tirocinio potrebbe essere un'occasione, intanto, per fare qualche amicizia o anche singola conoscenza. Ti parla uno che odia Roma, il posto dove vivo, l'ho abbandonata dopo il liceo e purtroppo sono tornato qui a lavorare, mi infastidisce perfino l'accento delle persone, eppure ti assicuro che sul lavoro, qualcuno di meno odioso l'ho trovato. Non è un'amicizia ma comunque ci prendiamo qualche caffè al lavoro, e fidati che per chi non ha amici (come me, e come te) è già qualcosa di importante rispetto alle condizioni consuete di solitudini. Potrebbe capitare anche a te, potrebbe essere un passo avanti poco significativo, diciamo un mezzo passo avanti, ma è pur sempre qualcosa!
Non so per quale motivo odi Roma (tra l'altro non ci sono mai stata... lo so, è incredibile), probabilmente per i ricordi che ti suscita, o forse ci sono altri motivi... è triste però che tu debba restare in un posto che non ti va a genio. Magari, col tempo, collezionerai ricordi positivi e cambierai idea. O forse ti capiterà l'occasione di trasferirti altrove. Lo spero per te!
Scusami, ma non posso fare a meno di dirti che invece io
ADORO l'accento romano, e in generale laziale... ho proprio un debole!
Comunque sì, effettivamente nell'ultimo posto in cui ho lavorato, mi sono trovata benissimo con i colleghi e (quando si poteva) con una di loro sono anche uscita qualche volta. Purtroppo abbiamo tanti anni di differenza, lei è sposata ed ha una bambina, però almeno ho fatto un po' di vita sociale.
Quindi ti capisco benissimo quando dici che per noi significa già molto scambiare due chiacchiere al lavoro.
Penna ha scritto:Certo, capisco che ci siano persona che la cercano attivamente, ma finora ha funzionato forzare le cose? Non so se tu lo abbia già fatto o se non è nella tua indole, ma in entrambi i casi, se sei ancora single, è il caso di continuare a concentrarsi su se stessi dando comunque agli altri la possibilità di entrare, quando sarà il momento giusto.
Non ho mai cercato "attivamente", sia perchè non ho grandi possibilità di vita sociale, sia perchè sono troppo timida ed insicura per farlo... ma qualche conoscenza in questi anni mi è capitata.
Ho capito che forse i miei principali problemi sono tre:
1) la solitudine mi ha portato a chiudermi in me stessa e ad avere difficoltà nell'esprimere i miei sentimenti, risultando un po' fredda ed acida.
2) la mia insicurezza: nonostante molti mi dicano il contrario, temo sempre di non essere abbastanza: abbastanza bella, attraente, intelligente, colta
3) non ho molti interessi: prima mi piaceva molto leggere, seguivo il calcio ed ovviamente mi piaceva imparare lingue straniere.
Adesso non faccio più nulla di tutto ciò, ho perso la voglia di fare tutto. E una persona senza passioni risulta davvero poco interessante.
Penna ha scritto:e vedrai che sul percorso ci si imbatte spesso in imprevisti, a volte piacevoli a volte no.
Lo spero tantissimo, anche se mi dico così da un po' di tempo, ormai. La speranza è l'ultima a morire, però, giusto?
Penna ha scritto:Buona serata e facci ancora sapere come vanno le cose.
Ti ringrazio davvero per il tempo e le parole che mi hai dedicato... Se ti va di scambiare due chiacchiere, io ci sono