Illudersi o stare soli?

[Zangreus il bruco]

Zangreus non so quanti anni tu abbia, comunque a star solo avrai tempo , dai retta...specialmente da giovanissimi è fondamentale imparare a stare con gli altri. Certe esperienze vanno fatte ad una certa età, e se non le fai poi ti risvegli da vecchio ed è brutto, molto brutto.

Sono abbastanza giovane, ho 16 anni, ma comunque non riesco a capire il valore di queste esperienze che dici tu.

.
Accompagnarsi a qualcuno che non soddisfa almeno la parte minima delle nostre aspettative significa orientarci alla frustrazione, senza nessuna garanzia che quella persona vada bene per noi, anzi.

Teniamoci strette le piccole e le grandi persone della nostra vita, cerchiamo di comunicare chiaramente con loro a proposito delle nostre esigenze e lasciamo andare chi non è disposto a stringerci altrettanto delicatamente.

Non so se sia una coincidenza, ma purtroppo non ho mai incontrato qualcuno disposto a fare quello che tu dici e con un' apertura al cambiamento.
Per questo preferisco lasciar perdere, all'essere frustrato a causa di rapporti squilibrati (io tengo più a te di quanto tu tenga a me).

[George]

Zangreus non so quanti anni tu abbia, comunque a star solo avrai tempo , dai retta...specialmente da giovanissimi è fondamentale imparare a stare con gli altri. Certe esperienze vanno fatte ad una certa età, e se non le fai poi ti risvegli da vecchio ed è brutto, molto brutto.

Sono abbastanza giovane, ho 16 anni, ma comunque non riesco a capire il valore di queste esperienze che dici tu.

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Accompagnarsi a qualcuno che non soddisfa almeno la parte minima delle nostre aspettative significa orientarci alla frustrazione, senza nessuna garanzia che quella persona vada bene per noi, anzi.

Teniamoci strette le piccole e le grandi persone della nostra vita, cerchiamo di comunicare chiaramente con loro a proposito delle nostre esigenze e lasciamo andare chi non è disposto a stringerci altrettanto delicatamente.

Non so se sia una coincidenza, ma purtroppo non ho mai incontrato qualcuno disposto a fare quello che tu dici e con un' apertura al cambiamento.
Per questo preferisco lasciar perdere, all'essere frustrato a causa di rapporti squilibrati (io tengo più a te di quanto tu tenga a me).

caro bruco, lo sai che ti stimo moltissimo
le stesse delusioni le provo anche io che ho 20 anni di piu
però ti posso dire che dare amore o dare in generale, porta molta piu liberazione che ricevere e basta

[Luke]

Mi pare un po' una di quelle discussioni in cui chi ha già la pancia piena dice a chi non ha neanche sentito l' odore del cibo 'sai non pensarci troppo...si sta bene anche mangiando poco..non ti perdi un granchè'
Stessa cosa, stessi luoghi comuni, stesse frasi di circostanza, che personalmente alla soglia dei 40 anni non ho più voglia di sentire.
Chi dice che sta bene da solo lo fa perché la solitudine vera non la conosce.

Non credo si possa essere cosi schematici e dire che chi sta bene da solo, non conosce la solitudine.. e' riduttivo e anche poco veritiero. In realtà si sceglie di essere soli, quando si ha sofferto a causa degli altri, e si ha chiaramente capito che circondarsi del primo che capita, per un bisogno di compagnia , porta ad amare delusioni , sia in termini sentimentali che amichevoli.
Chi non sa stare solo, dovrebbe imparare a farlo, perche quando le cose vanno male, gli amici superficiali sono i primi a sparire.
Riuscire a stare abbastanza bene da soli, senza sentirsi con l'acqua alla gola, e' il primo passo per poter trovare persone piu affini a noi. L'amicizia non deve essere un bisogno ma semplice piacere di passare del tempo insieme.

[Luke]

non credo sia una scelta. Ognuno reagisce a seconda del proprio carattere.. Per me , ad esempio, la superficialità e' intollerabile, quindi all'uscire con persone di cui non ho fiducia , preferisco la solitudine, almeno quella non mi tradisce, pero' conosco anche gente che si circonda di chiunque pur di non affrontare la solitudine, accettando anche di essere usati come stracci per pavimenti.. Ognuno sceglie in base alle proprie paure , ma non e' una vera scelta.

Diventa scelta quando c'è consapevolezza e mi sembra che tu ce l'abbia, altrimenti non sceglieresti di rimanere fedele a te stesso nonostante la solitudine

si scelta consapevole lo e' senz'altro , ma non tanto per restare fedele a me stesso o a dei principi, ma proprio perche' ho constatato che uscire con persone poco affini, porta a litigi, e grandi delusioni. Gli amici veri, si devono incontrare fatalmente , un po come l'amore secondo me.
Il resto sono solo conoscenze che si reggono sulla falsità reciproca , e a questo preferisco la solitudine.

[Blue72]

Io ho imparato a non illudermi, ho eliminato gli amici superficiali, sono rimasta sola ma mi manca la presenza quotidiana di qualcuno con cui sfogarmi e che mi consoli con un abbraccio...mi fa male pensare che rimarrò così sola per sempre, non ce la faccio più.
Sono l'unica?

[Luke]

Non devi pensare che sia per sempre?! ti capiteranno nuove occasioni di incontro . Io penso che le amicizie superficiali, facciano piu male che bene, perche' quasi sempre feriscono.
Pero' se la solitudine diventa un macigno troppo pensante , puoi sempre servirti di quelle per non star sola, come loro si serviranno di te.
Se vuoi amici di cui poterti fidare, e' chiaro che la cosa richiede piu tempo.
Ma se un uscita superficiale ti fa meno soffrire della solitudine, falla ! Alla fine ognuno valuta in base alle proprie necessità.

[Alessandro2]

Luke la pensavo come te fino a qualche anno fa...poi le cose cambiano con l età. E se alla soglia dei 40 non hai mai avuto nessuno accanto, nè superficiale e nè profondo, passi in zona frustrato e sfigato. Se uno sceglie la solitudine dopo una o piú 'testate' ok ci può stare. Ma se uno si ritrova solo senza aver mai neanche avuto la possibilità di provare, che deve fare? 'Vedrai non è ancora il tuo momento ' ; 'prima o poi la troverai'; 'non pensarci troppo ' ; 'sii te stesso' ; 'ma chi sta meglio di te?' "Sei una bella persona " " credi che chi è in compagnîa sia felice? " ecc....ho 40 anni...basta con queste frasette del c***o

[emmeffe]

non credo sia una scelta. Ognuno reagisce a seconda del proprio carattere.. Per me , ad esempio, la superficialità e' intollerabile, quindi all'uscire con persone di cui non ho fiducia , preferisco la solitudine, almeno quella non mi tradisce, pero' conosco anche gente che si circonda di chiunque pur di non affrontare la solitudine, accettando anche di essere usati come stracci per pavimenti.. Ognuno sceglie in base alle proprie paure , ma non e' una vera scelta.

Diventa scelta quando c'è consapevolezza e mi sembra che tu ce l'abbia, altrimenti non sceglieresti di rimanere fedele a te stesso nonostante la solitudine

si scelta consapevole lo e' senz'altro , ma non tanto per restare fedele a me stesso o a dei principi, ma proprio perche' ho constatato che uscire con persone poco affini, porta a litigi, e grandi delusioni. Gli amici veri, si devono incontrare fatalmente , un po come l'amore secondo me.
Il resto sono solo conoscenze che si reggono sulla falsità reciproca , e a questo preferisco la solitudine.

Già....

[Rorschach]

Ho conosciuto molte persone sole e alcune anch frequentate. Il problema è che la solitudine le aveva rese delle stronze, questo è quello che bisgna evitare. Uno potraà anche vivere in solitudine ma l'importante è che sia sempre aperto ad accettare il prossimo senza sputargli addosso tutto il veleno che ha accomulato negli anni. Quindi occhio anche alla slitudine, che non sempre aiuta, così come la rassegnazione. Certo che poi ci sono dei periodi, tipo questo, in cui veramente mi verrebbe voglia di prendere la testa di alcune persone e sbatterla sul muro fino a quando non capiscono cosa vuol dire soffrire, però non lo faccio e tiro dritto, con molta molta fatica.

[Clanspeo]

Io dico...modifica il tuo carattere...ok ora puoi dirmi su di tutto
Ho provato a cercare persone con cui potessi essere me stesso, comprensivo, premuroso, ci scherzavo, ci si divertiva. Avevo le mie insicurezze e le esponevo, pensando che andasse bene far cosi. Questo mi riusciva con 2 persone in particolare. Pero' poi sai cos'e' successo? Queste due persone, che come me non erano proprio espansivi e disinvolti con la gente, per puro caso sono entrate in amicizia con delle persone coetanee piu alla moda, con piu "figa" tra le conoscenze, con piu soldi e piu possibilita', che andavano nei locali a farsi foto bere ecc.
E loro non ci han penaato due volte , mi han ladciato solo come un cane.
Allora sai che ho fatto? Non sono piu simpatico e affabile fin da subito, ho imparato da un mio compagno di classe a essere testa di c***o. Pensavo che per lui fosse facile essendo piu bello e piu sicuro di se. Pero' ho provato, quando delle ragazze o ragazzi parlavano nel gruppetto mio, e dicevano cagate o cose stupide, invece di ridacchiare o far finta di niente come tanti fanno, le rimarco con tono incalzante, da mettere quella persona in difficolta', facendola impappinare.
Esempio: una mia amica diceva "cavolo sono stressata tra scuola e pallavvolo bla bla ecc" e tutti i miei amici o chi era li, le rispondeva "ma si dai tieni duro e' solo un periodo, non e'colpa tua"..io invece? "Ma stai zitta, che c***o di discorso da viziata, c'e' chi studia lavorola e fa sport, magari anche 2 lavori per mantenersi e te ti lamenti? Vuoi fare a cambio e andare in cantiere al posto mio? Ma ti senti quando parli"
Allora a quel punto, avevo detto tutto cio che in cuor proprio la gente avrebbe voluto rispondere, anche in altri contesti cio accade. Non so come spiegarlo, pero' alla fin fine le persone ti rispettano di piu e iniziano a dipendere da te..senza insultare troppo, bisogna avere furbizia e saper come ribattere.
Se la persona poi e' timida, o gentile o amichevole, e proprio proprio non fa la sborona, mostro il lato affettuoso da subito