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Sto entrando nuovamente in quella stessa fase nella quale entrai due anni fa, appena prima di partire. Inizio a riprovare le stesse sensazioni, a pianificare le stesse cose, a meditare nuovamente sulle scelte da fare e sulle strade da percorrere.
Ritengo che abbia avuto un successo tremendamente grande nel portare a termine i miei piani iniziali. Ahimè, non sono riuscito ad averne altrettanto durante il percorso, che, sorprendentemente, si è rivelato essere molto più ricco, pieno e complicato di quanto avevo immaginato all'inizio.

Ed ora ho bisogno di nuove cose. Nuovi stimoli, nuovi obiettivi da seguire. Obiettivi che, gira e rigira, sono sempre gli stessi, cambiati nella forma ma non nell'essenza. Devo tornare sui miei passi, ricominciare dal punto in cui tutto è iniziato ad andare storto, correggendo quegli errori che mi hanno portato a fallire.

Uhm, no, non a fallire. Non è un fallimento. Nonostante tutto, ho guadagnato tante cose da questi due anni, alcune anche estremamanete preziose, che avevo incosciamente gettato nel dimenticatoio da tanto tempo. Sono più che sicuro che questi due anni si riveleranno essere una parte fondamentale del viaggio.

Ancora una volta mi ritrovo ad analizzare cosa è andato storto, cos'è che non funziona, cos'è che cerco. Ancora una volto mi ritrovo a fare ipotesi su ipotesi, per cercare la soluzione. Ancora una volta mi ritrovo ad esaminare me stesso, cercando di penetrare quelle barriere tanto invisibili quanto possenti, nel tentativo di capire, una volta per tutte, cosa c'è scritto nelle pagine della vita che voglio costruire.