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Ho sempre giudicato ridicole le persone che soffrivano per un problema banale come l'amore.
Oggi sono anche io ridicola. 5 anni nel cestino. Amore, odio, dolore, litigi, sesso... non hanno alcun valore.
Dopo che per 20 anni ti abitui alla solitudine considerandola una compagna preziosa, arriva qualcuno che ti promette di esserci. Diffidente di natura ho aperto prima dallo spioncino e solo piano piano la porta e ho mandato via la cara solitudine. Ed ecco quando sei indifeso, spunta la verità: abbandono.
Lo so, no si può costringere qualcuno a starti accanto. Ma come si fa a parlare di amore della vita, bambini, matrimonio e poi fare questo?
Come si fa a dimenticare l'odore, il sapore, gli occhi, il sorriso? Come si fa a guardare un altro essere umano senza pensare a chi era prima nel cuore?
Come si fa a chiedere un cuore e poi a lasciarci senza difese?
Dicono amplifichi tutto perché sono depressa, e che in realtà tutto passa serve solo l'accettazione e del tempo. Ma il tempo passa e io non capisco come tutti lo ritengano così normale...

giuggi91 ha scritto:Ho sempre giudicato ridicole le persone che soffrivano per un problema banale come l'amore.
Oggi sono anche io ridicola. 5 anni nel cestino. Amore, odio, dolore, litigi, sesso... non hanno alcun valore.
Dopo che per 20 anni ti abitui alla solitudine considerandola una compagna preziosa, arriva qualcuno che ti promette di esserci. Diffidente di natura ho aperto prima dallo spioncino e solo piano piano la porta e ho mandato via la cara solitudine. Ed ecco quando sei indifeso, spunta la verità: abbandono.
Lo so, no si può costringere qualcuno a starti accanto. Ma come si fa a parlare di amore della vita, bambini, matrimonio e poi fare questo?
Come si fa a dimenticare l'odore, il sapore, gli occhi, il sorriso? Come si fa a guardare un altro essere umano senza pensare a chi era prima nel cuore?
Come si fa a chiedere un cuore e poi a lasciarci senza difese?
Dicono amplifichi tutto perché sono depressa, e che in realtà tutto passa serve solo l'accettazione e del tempo. Ma il tempo passa e io non capisco come tutti lo ritengano così normale...

putroppo oggi è così...
è colpa anche dei tempi attuali, del poco lavoro, e dei troppi problemi che non ti fanno maturare e prenderti le responsabilità...

"Ho sempre giudicato ridicole le persone che soffrivano per un problema banale come l'amore."

Le persone che possono provare "amore" non sono ridicole, anzi, io le considero rare. Purtroppo chi riesce a provare amore, tende inevitabilmente a soffrire nel caso venga ferita da partner, mentre persone "materiali" hanno una maggiore sopportazione del dolore (ma questo è un altro discorso).
Non credo affatto che tu abbia buttato 5 anni nel cestino, anzi, se in quei 5 anni hai creduto nell'amore che vi legava hai fatto bene, almeno a parer mio... perché l'amore è la cosa più bella che c'é, non puoi negarlo, perchè sicuramente amandolo sei stata benissimo no? Però adesso odi il fatto di aver amato perché stai soffrendo e non sai come fare, io ti capisco.

"Ma come si fa a parlare di amore della vita, bambini, matrimonio e poi fare questo?"

A me è successo così tante volte che ho perso il conto ^^: "ti amo, non lasciarmi mai, sei solo mio" quante volte ho sentito queste frasi, dimostrazioni d'affetto impossibili e poi "abandon" così, come se nulla fosse. Magari passi giornate nel letto senza mangiare pensando "ma cosa ho sbagliato? E perché non vuole risolvere?".
Non sono ancora pronti ecco cos'é, vedono "la storia seria" come un qualcosa troppo grande per loro e preferiscono rinunciare e vivere la vita in modo più "semplice".

Posso solo dirti che non sei sola, e che moltissime persone sono dispratamente alla ricerca di una persona seria da amare e coccolare, credimi, sei molto più importante di quello che pensi, e se lui se ne renderà conto tornerà subito da te, se non lo fa, vuol dire che la vita ha in serbo per te qualcosa di molto più grande e prezioso.

Vash87 ha scritto:"Ho sempre giudicato ridicole le persone che soffrivano per un problema banale come l'amore."

Le persone che possono provare "amore" non sono ridicole, anzi, io le considero rare. Purtroppo chi riesce a provare amore, tende inevitabilmente a soffrire nel caso venga ferita da partner, mentre persone "materiali" hanno una maggiore sopportazione del dolore (ma questo è un altro discorso).

L'amore: parola sconosciuta a moti uomini, Me compreso.
Ogni volta leggo delle frasi inappropriate a questa parola.
Non si rendono nemmeno conto di che valore abbia, che va ad oltre ogni immaginazione.
Il dono più bello è saper amare.

Giuggi, l'unica cosa che posso dirti è non smettere di amare, adesso verrà il "dolore" e come in gran parte delle persone ti calerà il gelo dentro.
Non trasformarti anche tu così, non è tutto perduto.

Queste persone non sono "superficiali" la gran parte di esse, hanno sofferto tanto per diventare così.

Io ancora ne sofro, vorrei solo stare bene come prima di conoscerla, che fare?

il tempo o forse un nuovo amore, storia, infatuazione, ti cancellerà il passato e il dolore di oggi?

l'amore è un sentimento che in troppi lo abusano, lo storpiano, incapaci d'amare perché egoisti, inpauriti o scottati da troppe storie.

Mi hanno detto che soffrire è sempre sciocco, non serve a nulla. Invece serve. Con la sofferenza comprendiamo, miglioriamo, ma questo se sapremo come usarla.
Il tempo passa come è sempre passato, non sarà lui a curarti. Se viaggiassi nel tempo non ti sentiresti meglio. Saranno gli eventi a curarti: altri individui, e tu fra tutti, se lo vorrai. La sfiducia esisterà, ma forse vorrai trovarti in quel momento con il dubbio di non aver vissuto o aver avuto un rimpianto?

La sensibilità di ognuno richiede una medicina singola all`animo dell`individuo. Vita, che parola sopravvalutata... in fondo è anche questo. Da queste cose può nascere il disumano mostro dell`indifferenza o l`arcano mistero della pietà. Ma tu cosa sceglierai?

Avarice ha scritto:Mi hanno detto che soffrire è sempre sciocco, non serve a nulla. Invece serve. Con la sofferenza comprendiamo, miglioriamo, ma questo se sapremo come usarla.
Il tempo passa come è sempre passato, non sarà lui a curarti. Se viaggiassi nel tempo non ti sentiresti meglio. Saranno gli eventi a curarti: altri individui, e tu fra tutti, se lo vorrai. La sfiducia esisterà, ma forse vorrai trovarti in quel momento con il dubbio di non aver vissuto o aver avuto un rimpianto?

La sensibilità di ognuno richiede una medicina singola all`animo dell`individuo. Vita, che parola sopravvalutata... in fondo è anche questo. Da queste cose può nascere il disumano mostro dell`indifferenza o l`arcano mistero della pietà. Ma tu cosa sceglierai?

Avarice le tue parole sono bellissime, sembrano essere prese da un libro!

Giuggi ... fammi capire ... cos'è successo?
Perchè ti ha lasciata dopo 5 anni?
Non ti amava più ... ha incontrato un'altra ... o cos'altro?
Se non vuoi rispondere ignora pure la mia domanda. Capirò. Ciao

Non ha incontrato un'altra e mi ama ancora (sono sicura che sia vero perché ci vediamo praticamente ogni giorno, non avrebbe tempo neanche per conoscere un'altra).
A quanto pare sono io il problema. Dopo cinque anni si è accorta che sono ascociale, apatica, depressa, chiusa, problematica. Tutte cose vere, intendiamoci. Allontano l'altro come se portasse la peste e sono molto restia a parlare di me. Ma dopo che ti mostri così nuda a un'altra persona e ammetti tutte le difficoltà e i limiti che hai e ti dice che li accetta e li ama... ci rimango di stucco quando mi dice che è questa la causa: la stanchezza.
In apparenza sono dolce, carina, simpatica, sorridente.... Ma dentro ho il vuoto. E chi ti vive per cinque anni dovrebbe capirlo accettarlo e amarlo.
Mi sento presa in giro e abbandonata.

L'amore con il tempo può scemare ...non te ne far un dramma ....5 anni sono tanti anni ...ti conosce e sa come sei fatta ....non ti incolpare ...non sei tu il problema ma ciò che lui prova per te ...ergo lui ....non puoi farci niente ...non puoi costringere una persona a fare cose che nn vuole più fare ......se é destino ritornerà ...non ti crucciare e vai avanti ...ti sono vicino