Tutto quello che ho intorno mi fa ribrezzo, e mi faccio schifo da sola per tutte le stronzate che ho fatto.
Non mi servono parole di conforto, non mi serve un c***o. Mi serve mettere un punto, una barriera, una netta divisione tra me e tutto il resto perché non ce la faccio più. Fin quando sbaglio, sono tutti pronti a infierire, accusare e starmi a guardare aspettando la fine. Nel momento in cui faccio qualcosa di buono, silenzio, o peggio, si mettono a cercare l'ago nel pagliaio per rompere.
Sono stanca di tutta sta merdda. Nessuno crede in me, devo sempre vedermela da sola, e non posso permettermi crolli. Aspettano solo il passo falso.
Nelle mie debolezze sono sola, nelle mie paure sono sola, nelle difficoltà sono sola. E oltre a questo, c'è SEMPRE il soggetto pronto ad infierire senza sapere un c***o.
Sono antipatica, scontrosa, odiosa, chi più ne ha più ne metta.
E chi può biasimarmi? Sono nata e cresciuta all'inferno, l'ho affrontato e continuo tutt'ora da sola. Se sto male sono sola, se mi capita un qualcosa di brutto non posso piangere sulla spalla di nessuno. Devo alzare il c*lo subito, vedere dove ho sbagliato e trovare una soluzione. Ormai ringhio di continuo: se prima cercavo di controllarmi, adesso non mi frega niente di quello che si possa pensare ancor più di prima. Sono giunta al limite. Mi ero promessa di non farmi condizionare da ciò che mi capitava ma è inevitabile. Fa davvero schifo pensare che a causa di tutto quello che ho passato non riesca a credere più a nulla. Non mi aspetto più un emerita minchia da nessuno. Non sopporto niente e non mi interessa niente. Non mi fido nemmeno di me stessa, figuriamoci degli altri.
Avrei solo una voglia tremenda di mollare e dire "affanculo tutto". Invece me tocca starce.
E niente, tutto molto bello.