Dopo cinque anni ho bisogno di sfogarmi

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Dopo cinque anni ho bisogno di sfogarmi

Messaggioda Rekeh » 07/05/2016, 21:20



EDIT: Ho riletto il post. Sembra scritto da un bambino delle elementari, me ne vergogno abbastanza. Vi prego di scusarmi, ma quando si scrive tutto di getto senza pensare si producono obrobri simili :/

Buonasera a tutti. Mi sono registrato perchè ho il serio bisogno di sfogarmi. Non so se il regolamento prevede di aprire un topic per presentarsi, visto che in alcuni forum è obbligatorio. In tal caso, lo farò, e mi scuso in anticipo se ho ignorato qualche regola!
Vorrei fare un paio di premesse. Primo, sarà un messaggio molto lungo... sto scrivendo tutto di getto e siccome sono terribilmente pigro non avrò voglia di rileggere il tutto, quindi scusate in anticipo se sarà scritto in un italiano improponibile. Seconda cosa, ho deciso di inserire il messaggio in “Sfogo e problemi in genere” siccome non avevo idea di dove postarlo, infatti la cosa che sto per raccontare prende un bel po' di sezioni... andrebbe bene in “solitudine e abbandono”, “fobia sociale”, “timidezza e insicurezza”, “dolore e tristezza”, “bullismo, rabbia e odio”, “famiglia e rapporto tra genitori e figli”, “orientamento sessuale” e “amicizia e relazioni sociali”. Un elenco molto lungo, però posso assicurarvi che la questione è parecchio complessa.

Mi ritrovo al sabato sera a scrivere qua sopra perchè in questi ultimi anni la mia vita è peggiorata terribilmente. Nessuno sa la mia storia al completo. Qualche volta ne ho parlato con gli amici che avevo, o con i miei genitori... Ma penso che sia molto più semplice parlarne con degli sconosciuti, e soprattutto sono convinto che nessuno mi giudicherà, o mi darà del malato di mente.
Comunque, ho 19 anni, tra un mese ho la maturità. Per farvi capire bene cosa sta succedendo devo iniziare a raccontare da quando avevo 14 anni, per la precisione da quando ho iniziato ad andare al liceo.
Ah, dimenticavo. I nomi delle persone coinvolte sono inventati, per ovvie ragioni.

Quando ho finito le medie ho deciso di andare al liceo scientifico, per due motivi. Primo, sono sempre stato appassionato alle scienze in generale (In particolare, amo la fisica e la matematica, e l'anno prossimo andrò a studiare fisica all'università!). Secondo, siccome alle medie mi sono trovato malissimo (ora non entro nel dettaglio, altrimenti non finisco più), sia con i professori che con i compagni, pensavo, ingenuamente, che scegliendo uno scientifico avrei trovato compagni di classe e professori decenti. Ecco, niente di più sbagliato.
Quando ho iniziato il primo anno non c'è voluto molto per capire in che classe terribile mi fossi trovato. Purtroppo per me, oltre alla passione smisurata per la matematica e la fisica, avevo anche (e ho tutt'ora) una passione enorme per i videogiochi (che reputo forme d'arte, oltre che a mezzi di divertimento). In più, ero brutto come la fame: ero brufoloso, avevo dei capelli che sembravano un cespuglio, tra l'altro mi vestivo un po' a caso, perchè non me ne è mai importato nulla (per fortuna l'adolescenza è stata clemente con me, e ora mi reputo un ragazzo normale, molti mi dicono che sono addirittura sopra alla media).
La mia classe era composta dai soliti fighetti che se la tirano per ogni cosa. Ovviamente se la sono presa con me. Quando prendevo un voto alto mi sentivo dare botte di “secchione di merda”, per dire. Tuttavia, sono riuscito a fare amicizia con tre persone, che chiamerò Sara, Marta e Carlo (nomi inventati, ricordate). Siccome tre quarti della classe aveva minimo 4 materie insufficienti alla fine dell'anno, pensavo che ne avrebbero bocciati la maggior parte e che me li sarei levati, quindi non ho dato molto peso alle prese in giro, che erano comunque sopportabili. Alla fine, sono state rimandate 15 persone, e ci sono stati solo 3 bocciati (mi sembra, non sono sicuro). Già a quel punto ho storto il naso, perchè non mi sembrava possibile. Quelle 15 persone hanno preso voti insufficienti (3,4... per dire) agli esami di riparazione, però sono state promosse lo stesso.
Il secondo anno è stato probabilmente il peggiore di tutta la mia vita. Le prese in giro si sono intensificate moltissimo. I miei compagni di classe hanno iniziato a darmi botte di “sfigato”, “nerd senza vita sociale”, “frocio di merda”, “secchione di merda”. Tutto questo senza motivo, perchè di mia natura io non do mai fastidio a nessuno, e se lo faccio mi scuso. In tutto questo, le tre persone con cui ho fatto amicizia non hanno ma detto/fatto nulla, non hanno mai mosso un dito... Anche loro venivano presi in giro, ma in maniera decisamente lieve, non ai miei livelli. La cosa che mi ha fatto più male è che anziché difendermi, spesso ridevano e scherzavano con gli altri.
Per fortuna quell'anno avevo due amiche fuori dalla scuola, che chiameremo Simona e Ilaria. Uscivo con loro, e ci divertivamo anche. Però appena tornavo a casa alla sera sentivo un enorme vuoto, una solitudine opprimente... Non so se sia stata depressione o semplicemente tristezza. So soltanto che è una cosa bruttissima, che ti schiaccia e ti fa sentire malissimo.
Ora bisogna introdurre un altro discorso: è quell'anno che mi sono accorto di essere gay. In realtà me ne ero reso conto già dalle medie, però in un modo o nell'altro ero riuscito a reprimere la mia omosessualità. Però adesso, oltre alle prese in giro continue, anche quella iniziava a farsi sentire, e ovviamente contribuiva a farmi sentire ancora più solo.
Verso la fine dell'anno le prese in giro sono aumentate ancora di più, in particolare le persone si inventavano che “puzzavo di merda” (cosa non vera, siccome mi faccio minimo una doccia al giorno), poi mi davano del “frocio di merda” sempre di più (Voglio precisare che sono un ragazzo dall'atteggiamento e dai modi di fare maschili, nessuno ha mai notato che sono gay finchè non gliel'ho detto io). A questo punto, qualcosa nel mio carattere ha iniziato a cambiare. Ho iniziato a rispondere a tutti gli insulti, a mandare tutti a quel paese (cercherò di essere il meno volgare possibile). Sono diventato aggressivo, terribilmente aggressivo, volevo vedere il mondo sprofondare, volevo vedere tutti soffrire. Mi sono chiuso in me stesso sempre di più. Prima le persone mi descrivevano come un ragazzo sempre sorridente. In quel periodo ero visto come un sociopatico, violento e maleducato con tutti. Non ho mai parlato con nessuno delle prese in giro a scuola.
Alla fine, sono riuscito in qualche modo a finire il secondo anno. Di nuovo, nessuno è stato bocciato, anche se se lo sarebbe meritato. Ho iniziato a detestare tantissimo anche i professori. Lo ribadisco, stavo veramente malissimo.
Durante l'estate tra la seconda e la terza vedevo soltanto Simona e Ilaria, e Marco (un altro mio amico che ho riniziato a frequentare nel frattempo, con cui sono amico ancora adesso, probabilmente è l'unico che mi è rimasto, oltre a un altro di cui parlerò dopo).
A questo punto gli ormoni iniziavano a farsi sentire, e non riuscivo più a reprimere la mia omosessualità. In più, tutti i giorni stavo male, sentivo sempre quella tristezza opprimente... Una sera ricordo di essermi detto “Basta, non puoi stare così male, ammetti a te stesso di essere gay e trovati un fidanzato che possa farti stare meglio”. Così mi sono fatto coraggio e grazie a internet alla fine sono riuscito a conoscere un ragazzo, di cui penso di essermi innamorato (se si può chiamare innamoramento a 16 anni), con cui sono stato per 6 mesi. Ovviamente non era la persona giusta per me, però capite, quando uno si sente così male e trova qualcuno che gli da un po' di supporto morale, è facile cedere. Nel frattempo è iniziato il terzo anno, e con esso altri casini. Era un periodo in cui ero relativamente felice, siccome stavo con quel ragazzo, e a scuola avevano smesso di insultarmi (anche se lo facevano da dietro le spalle, e tra l'altro lo fanno ancora adesso). Ho fatto conoscere Sara, Marta e Carlo a Simona, Ilaria e Marco, e nel frattempo è arrivato un nuovo compagno, Giulio, con cui ho fatto amicizia. Alla fine uscivamo tutti assieme.
Però verso Ottobre sono iniziati altri casini. I miei genitori hanno deciso di separarsi. Non l'ho presa male, anzi, ero contento, perchè si detestavano. Tutte le sere in casa c'era un clima gelido... Mia madre stava sul divano a vedere la TV e mio padre stava in cucina con il portatile su facebook, e non si parlavano (questa situazione andava avanti da anni). Dopo un mese, mio padre si è trasferito, e sono rimasto da solo con mia madre. A questo punto, ho deciso di dirle di me (a mio padre non ho mai detto nulla perchè temo sia omofobo). Lei ha iniziato a dare di matto... forse gliel'ho detto in un momento un po' delicato, però ha iniziato a dirmi cose improponibili, del tipo “ma sei sicuro?”, “ma guarda che è solo una fase”, “La separazione ti ha dato alla testa”, fino ad arrivare a frasi del tipo “Tuo padre odia le donne, e questo odio è passato a te”. Però diciamo che dopo qualche mese se ne è fatta una ragione, e ora mi lascia anche la casa libera se devo far venire qualcuno, per dire.
Verso la fine del terzo anno mi sono lasciato con quel ragazzo. Sono tornato punto a capo... La solitudine lancinante è tornata, anche se in maniera più lieve rispetto a prima. Ho iniziato a litigare con i miei amici, per delle ragioni assurde. La prima che ho mandato a quel paese è stata Marta (In pratica un giorno ha iniziato a insultarmi perchè ho invitato tutti tranne lei a mangiare una pizza, pensando che fosse in vacanza). Siccome era un periodo delicatissimo per me, l'ho tagliata del tutto e le ho tolto il saluto. Quell'estate il gruppo di amici ha deciso di organizzare una vacanza in campeggio. Io ho preferito non andare siccome c'era anche Marta, e avremmo litigato pesantemente di nuovo. Ho passato un'altra estate praticamente in solitudine. Questa solitudine mi ha spinto a cercare di nuovo altri ragazzi... Da bravo imbecille mi sono fatto sfruttare e basta, ho incontrato della gente pessima. Persone che hanno approfittato di una persona in difficoltà per farci porcate e basta. (Mi vergogno tantissimo di questa cosa, però penso che la colpa non fosse stata nemmeno del tutto mia).
Però a Settembre finalmente ho conosciuto il mio secondo fidanzato. Sono rimasto colpito da lui perchè studiava fisica (aveva 19 anni, io 17), lui mi trovava dolce, e a detta sua voleva cercare di aiutarmi.
Bene, altri quattro mesi pessimi, con questo deficiente, di cui ero cotto perso, che mi diceva “se hai un problema parlamene”, e quando gli parlavo mi sentivo dire “eh ma hai dei problemi gravi, devi cambiare, sei sbagliato”. Tralasciando gli insulti, mi ha fatto conoscere alcuni suoi compagni di corso, di cui sono diventato amico, in particolare di Matteo e Erica.
Ovviamente la “relazione” è andata a rotoli, però mi ero fatto dei nuovi amici, quindi non ero neanche terribilmente triste. Verso gennaio (del 2015) però sono iniziati altri problemi, e questi sono stati serissimi. Marco (il mio amico di scuola) si è ammalato. Non voglio entrare nei dettagli, ma gli hanno dato una probabilità del 91% di morire entro il 2015. Essendo molto orgoglioso, non ha mai detto niente a nessuno. Veniva a scuola facendo finta di niente, anche se a volte stava a casa per settimane intere. Mi aveva chiesto di non dire nulla, quindi io mi trovavo nella situazione in cui professori e compagni mi venivano a chiedere di lui, e dovevo fare finta di non sapere nulla. Nel frattempo Simona e Giulio si erano fidanzati e chiaramente hanno iniziato a non cagarmi più. Dopo un paio di mesi, però, Carlo ha detto a Simona della malattia, e lei c'è rimasta malissimo (siccome erano molto amici), e tutti i giorni veniva a piangere da me, e io la consolavo in tutti i modi possibili. Lei mi abbracciava, mi diceva che mi voleva bene. Verso marzo le mie nonne si sono ammalate. A una hanno diagnosticato una malattia neurodegenerativa che se non trattata l'avrebbe portata a dare di matto, ed è quello che faceva, siccome inizialmente non si voleva curare. L'altra si è rotta una vertebra. A quest'ultima sono affezionatissimo, siccome mi ha praticamente cresciuto lei da bambino, siccome mia madre lavorava (e visto il clima in casa non mi dedicava troppe attenzioni). L'ho vista un giorno sul letto che soffriva e mi sono sentito male, molto male. Ho quasi pianto (cosa che in tutti questi anni non ho mai fatto, neanche quando ho saputo che il mio amico rischiava seriamente la morte).
Come se non bastasse verso Pasqua ho litigato pesantemente con mia madre, e visto che non ce la facevo più ho preso e sono andato da mio padre. Ho vissuto lì per un mese, in cui non ho nemmeno rivolto la parola a mia madre.
Dopo quel mese (siamo circa a maggio) sono tornato a casa, e ho notato che mia madre aveva dei comportamenti strani. Sclerava sempre, dava di matto, gridava, a volte si inciampava, rompeva bicchieri. Io ero seriamente convinto che fosse diventata completamente pazza, sia a causa di mia nonna, sia a causa mia. Una sera le ho consigliato di farsi vedere e mi ha urlato “Sarai tu pazzo, avrai tu bisogno di uno psicologo”. Morale della favola, per tre giorni di seguito ha fatto incidenti in macchina. Al che si è allarmata, in ospedale dove lavore le hanno consigliato di farsi un'ecografia alla testa, e le hanno trovato un tumore alla meninge. L'hanno ricoverata d'urgenza in ospedale e l'hanno operata alla testa. Quel tumore era una metastasi di un tumore al seno che ha avuto 10 anni fa, lei pensava di essere guarita, e invece no. Adesso sta bene, però non è del tutto a posto con la testa (nel senso che a volte sclera ancora), però diciamo che la situazione è migliorata.
Tornando a quell'estate, i miei amici mi avevano promesso di fare una vacanza tutti insieme, senza Marta. La promessa non è stata mantenuta, e di nuovo sono andati tutti assieme in vacanza senza di me. Mi sono sentito pugnalato alle spalle... dopo tutto quello che avevo fatto, specialmente per Carlo e Simona. Però nel frattempo Carlo ha scoperto che sarebbe guarito, e chiaramente Simona non aveva più bisogno di me per piangere, e quindi non si è più fatta sentire. Ho passato un'altra estate pessima, in solitudine, con mia madre all'ospedale con un cancro alla testa.
Alla fine ho iniziato la quinta, ossia quest'anno... e devo dire che è stato il più tranquillo di tutti. Odio sempre a morte i miei compagni di classe, per ovvi motivi, e non vedo l'ora di liberarmene. Verso Ottobre ho deciso di vedermi con un ragazzo per fare zozzerie e basta, però nel tempo siamo diventati amici, e gli voglio davvero tanto bene. Però ho deciso di non essere più amico di tutti gli altri, tranne Marco, che si è scusato per la faccenda della vacanza. Certo, gli altri ogni tanto li vedo, ma non c'è più il rapporto che c'era prima, però mi hanno fatto soffrire tantissimo, e se ci ripenso mi sento ancora malissimo. Sento soltanto tristezza e rabbia nei loro confronti. Tra l'altro ho rotto i rapporti anche con Erica, però non voglio entrare nel dettaglio sennò davvero questo post diventa una pegamena!

Tutta questa storia l'ho raccontata per spiegarvi il problema che ho adesso, ossia la solitudine. Purtroppo tutte queste esperienze terribili mi hanno rovinato il carattere... Ho tanta paura a relazionarmi con le persone perchè mi sento sempre giudicato, a causa degli insulti ricevuti a scuola. Non mi sento sempre a mio agio ad uscire da solo perchè mi sento osservato, anche se so perfettamente che non è così. Gli unici due amici che ho sono Marco e l'altro ragazzo, e mi sento davvero tanto solo... Anche perchè loro hanno altri amici e non possono sempre uscire con me, e non posso sempre lagnarmi per ogni singola cosa che mi succede con loro, perchè poi ho paura di diventare troppo pesante e di allontanarli.
Spero tanto che andando a studiare fisica il prossimo anno io possa conoscere persone decenti, che non mi giudichino per le mie passioni, e che mi rispettino. Tra l'altro, mi manca tantissimo il fatto di potermi addormentare tranquillo, magari abbracciato a qualcuno... ogni volta ce n'è sempre una, e non ce la faccio più.

Scusate il post eterno, ma avevo veramente bisogno di prendere il pc e scrivere per sfogarmi. Se avete letto fin qua, vi ringrazio tantissimo, perchè avete avuto pazienza.

Non so cosa si capisca, però se avete domande chiedetemi pure, cercherò di spiegare meglio alcuni punti! È da un'ora e mezza che scrivo, e verso la fine ho tralasciato alcune cose.

Secondo voi dovrei provare a trovare altri amici nel frattempo o aspettare l'anno prossimo sperando che la situazione cambi, sentendo però la solitudine ogni giorno? Non so davvero cosa fare...

Grazie di nuovo a chi leggerà e magari mi saprà dare un consiglio!
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Messaggioda Riccardina » 07/05/2016, 21:38



Devi provare subito a ricominciare, soprattutto ad avere relazioni con l'altro sesso, prima che sia troppo tardi. Prova e riprova. Il passato è chiuso, lascialo lì. Non aspettare un anno per niente. Agisci ora!
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Messaggioda Rekeh » 07/05/2016, 21:44



Riccardina ha scritto:Devi provare subito a ricominciare, soprattutto ad avere relazioni con l'altro sesso, prima che sia troppo tardi. Prova e riprova. Il passato è chiuso, lascialo lì. Non aspettare un anno per niente. Agisci ora!


Ti ringrazio per la risposta, però missà che hai letto solo la parte finale :imbarazzo:
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Messaggioda Riccardina » 07/05/2016, 21:49



Rekeh ha scritto:
Riccardina ha scritto:Devi provare subito a ricominciare, soprattutto ad avere relazioni con l'altro sesso, prima che sia troppo tardi. Prova e riprova. Il passato è chiuso, lascialo lì. Non aspettare un anno per niente. Agisci ora!


Ti ringrazio per la risposta, però missà che hai letto solo la parte finale :imbarazzo:

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Messaggioda Rekeh » 07/05/2016, 21:58



Riccardina ha scritto:
Rekeh ha scritto:
Riccardina ha scritto:Devi provare subito a ricominciare, soprattutto ad avere relazioni con l'altro sesso, prima che sia troppo tardi. Prova e riprova. Il passato è chiuso, lascialo lì. Non aspettare un anno per niente. Agisci ora!


Ti ringrazio per la risposta, però missà che hai letto solo la parte finale :imbarazzo:

Anche un po' di inizio :)
Sintesi, sintesi!
Comunque, il senso è quello, non devi lasciare le relazioni con le ragazze, mai.


Ho sintetizzato il più possibile, è molto lunga la faccenda, più di così è impossibile!
Comunque ti svelo un segreto, nel messaggio ho parlato anche dei miei rapporti con dei ragazzi, maschi.
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Messaggioda Riccardina » 07/05/2016, 22:07



L'amore non ha barriere, non cambia nulla. Come chiedi alla fine: aspettare o nel frattempo provare? Provare, senza aspettare niente! Non voglio vedere giovani che aspettano chissà che cosa, l'ho già fatto io quell'errore e gli altri non devono commetterlo, va bene?
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Messaggioda Rekeh » 07/05/2016, 22:23



Riccardina ha scritto:L'amore non ha barriere, non cambia nulla. Come chiedi alla fine: aspettare o nel frattempo provare? Provare, senza aspettare niente! Non voglio vedere giovani che aspettano chissà che cosa, l'ho già fatto io quell'errore e gli altri non devono commetterlo, va bene?


Non sono più vergine da tre anni, ho provato tante volte e ho una vita sessuale soddisfacente.
Capisco che stai cercando di riparare però ecco, magari dì che non hai voglia di leggere e basta, non mi offendo, capisco che è lungo :)
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Messaggioda Valhalla » 08/05/2016, 0:07



La solitudine è una brutta bestia, o la accetti o ti rovina. Non ci sono alternative, la situazione non migliorerà se non sei tu il primo a forzarti. So benissimo quanto le esperienze passate e il bullismo, soprattutto poi accompagnati a caratteri introversi, creano una sociofobia oppressiva ma se senti che il tuo problema è quello puoi iniziare già adesso a correre ai ripari. Se non riesci nel reale, cerca di farlo nel virtuale...esistono tanti modi, se ti poni questo obbiettivo non dovresti avere problemi.
Insomma dalla storia dubito che tu sia ripugnante esteticamente, hai già abbastanze avuto amicizie in passato quindi immagino tu sia decentemente spigliato, credo quindi tu debba lavorare solo sulle barriere mentali.
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Messaggioda Bonifacio » 08/05/2016, 8:43



Concordo con il Valhalla. Poi quasi tutte le amicizie ormai funzionano così, se non servi più, vieni messo giustamente da parte. Fai buon viso a cattiva sorte.
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Bonifacio
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Re: Dopo cinque anni ho bisogno di sfogarmi

Messaggioda RESCUER IN THE DARK » 08/05/2016, 8:45



Gay, nerd, nero, grasso, brutto...
Le persone discriminano di continuo.
Tu cerca di non dare troppo peso a questo. Rispondi agli insulti, se necessario, evitando scenate o scatti d'ira che potrebbero metterti nei guai, ma ancora meglio se riesci a ignorare e fregatene.
Renditi conto che se qualcuno si sente superiore a te solo perché tu non sei come lui/lei, allora è quella persona ad essere inferiore.
E, credimi, non vale la pena star male per degli idioti simili.
Purtroppo le superiori (e forse ancora di più le medie) sono spesso teatro di cose simili.
Al liceo io ero quasi sempre per conto mio, ma ci convivevo.
A loro non importava di me e a me non importava di loro.
Cerca altrove le tue amicizie e i tuoi amori. Vedrai che andrà bene.

Concordo riguardo i videogiochi.
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