Vivere 100 anni

[Premio Nobel]

Secondo voi è giusto qualche volta non farsi i fatti propri ma mettere il becco negli affari degli altri?

Qualche volta, infatti, mi è capitato di farmi gli affari altrui ( in realtà aiutare qualcuno che aveva dei problemi) ma con risultati altalenanti... in realtà mosso anche da buone intenzioni ( aiutare degli amici in difficoltà), tuttavia riscontro che se 1) non è direttamente chiesto da quest'ultimo 2) se è più grande di te colui che vorresti aiutare, di solito è meglio se uno si fa i fatti propri, perchè risulterebbe impiccione è fastidioso...

Se io mi facessi poi a me stesso la domanda risponderei: dipende.... Magari mi darebbe fastidio perchè significa che non saprei risolvere bene un problema, ma allo stesso tempo, potrei prendere consapevolezza maggiore dei miei limiti, e quindi di peccare di eccessiva presunzione

[Riccardina]

In taluni casi conviene non farsi i fatti propri, ma solo se questo non comporta rivelare ad altri delle cose che sai che non devono essere dette a nessuno.

[Rekeh]

Beh, secondo me chiedere a un amico "Hey, va tutto bene? C'è qualcosa che non va? Posso aiutarti?" è una cosa apprezzabile. Almeno, se lo dicessero a me, non mi darebbe fastidio... se così non fosse, come hai detto tu, peccherei di presunzione.

[Mikasa]

Secondo me bisogna farsi i fatti propri ogni volta che il nostro aiuto non viene richiesto dal diretto interessato, massimo mostrarsi interessati e disponibili come dice Rekeh

[Premio Nobel]

Ad esempio:
Io sono abbastanza bravo ad insegnare o comunque ad aiutare a fare compiti o a studiare, è da 10 anni che mi è capitato di farlo in varie occasioni, con risultati effettivamente buoni.
L'anno scorso, ad esempio, avevo provato ad aiutare un mio amico a passare un esame, proponendomi io di aiutarlo.
Ora, io sono più piccolo di lui di un po' di anni, ma a differenza sua sono laureato, sono più bravo e sono in grado, volendo, di poterlo aiutare.

L'appello successivo infatti lui passò quell'esame in cui lo aiutai, tuttavia, credo di essere passato per il tipo che se la tira.
Per quanto un po' io mi vanti di ciò (non sono un santo, ma comunque credo che vantarsi un po' dei propri pregi e valori sia buono) mi ero proposto a lui di aiutarlo, senza che lui mi chiedesse alcun aiuto ( anche perchè, tra le altre cose che mi dissi ci furono: comunque io ho la possibilità di aiutare un amico che è in difficoltà, posso proporgli se vuole il mio intervento) e lui accettò.

A posteriori, venni a sapere che sia da lui, sia in parte dai suoi, venni visto un po' male perchè apparivo come il tipo che se la tira.
In teoria, un caso abbastanza simile starebbe per riproporsi a me, e per questo:
E' giusto questo tipo di ingerenze ?