Non so.
Il problema è fortemente espresso in queste due semplici parole, anche "Io non So", esprimerebbe correttamente il concetto...
Lo psicologo mi ha consigliato di scrivere, ogni qual volta ne sentissi il bisogno, e oggi lo sento decisamente troppo, anche se ho paura.
Vorrei provare a fare le cose con ordine, quindi inizierei parlando un po' del perché scrivo, in un forum espressamente nato per "Sfogarsi", "Confrontarsi", "Chiedere aiuto".
Ho 18 anni, eviterò di scrivere il mio nome, potete riferirvi a me come "Axel", come ormai praticamente tutti eccetto la mia famiglia mi conosce.
Al momento vivo da solo nel Lazio, a Viterbo, e questa solitudine inizia a straziarmi fortemente, pare non riesco a farmi amici, o non sono mai abbastanza io ( o loro), ma in ogni caso, anche ora sono solo. Il periodo estivo lo odio, nessuno è forzato per motivi di studio e frequentarmi, quei pochi che conosco mi evitano palesemente con varie scuse, ma questo ormai non è più un problema, l'ho affrontato dai miei 11 anni, e penso che questo non sia troppo incisivo, non completamente, sul mio carattere. Per quei pochi che lo conosco, sono un giocatore di League of Legends, un gioco online basato sul gioco di squadra 5 contro 5, e ormai è finito per essere praticamente l'unica cosa interessante, che sento di fare. Dire che sono da oltre 20 ore online, con la chat piena di finti amici mai visti, continuando a giocare, tra insulti e complimenti perenni, mi pare il minimo.
Perché una premessa tanto confusa, inutile, e piena di ininfluenti informazioni? Principalmente, non so bene cosa dovrei dire per introdurmi, se dovrei parlare del mio Presente, come ho tentato di fare, o partire dalle influenze più passate e infantili, come traumi et simili, resta il fatto che vorrei riuscirci, almeno QUI, dove spero di non trovarmi solo uno schermo bianco privo di emozioni, come pare diventare chiunque appena provo a chiedere una mano.
Secondo il mio psicologo, sono fortemente segnato dai traumi posti dai miei genitori, e la solitudine mi ha portato a delle "crisi" di cui preferirei non discutere sul controllo della mia psiche, ma dopo una breve terapia, sentivo di stare OK. Il passato, nella scorsa frase, non è per nulla casuale, se si è colto il riferimento. Non posso cercare lo Psicologo, purtroppo, credo sia in ferie, ma so che Scrivere e Comunicare è la prassi per evitare ricadute di ogni genere, quindi è quello che farò.
Ora, per introdurre una conclusione, o dei fatti, in queste righe che più le rileggo più vorrei cancellarle, mi sento solo. Non solo come quanto, nessuno ti capisce, solo come quando anche il sospiro del vento, potrebbe essere di conforto... Non ho la più pallida idea di come funzioni questo forum, ma è l'unica idea che ho avuto, nello spammare su google parole a caso, tristi e vittimiste a più non posso, se qualcuno ha voglia di parlare un po', avrei tantissimo da dire, talmente tanto che potrei non riuscire mai a finire, ma vorrei che qualcuno mi permettesse di iniziare almeno...
Cerco solo la mia occasione per avere 5 minuti di discussione, dove non ci siano vinti o vincitori, dove non ci siano Gerarchie, dove poter sputare via l'acido che sento nelle vene, liberarmi da un peso che nessun inchiostro può scostare... Nemmeno il più finto fatto di pixel.