Salve a tutti, non sono nuovo del forum, ma non accedo da un bel pò.
Rispetto a quando passavo le giornate intere su questo forum, molte cose riguardo alla mia vita sono cambiate non poco. L'ultima volta che loggai era un ragazzo di 17 anni che si era completamente rotto della propria esistenza, ho sempre avuto tutto: amici (anche se non molti), ricchezza, bellezza (a detta degli altri) ed una personalità che si fa notare. Non sono perfetto e questo è ovvio. Eppure nonostante queste cose sono sempre stato un tipo solitario, di quelli apatici che non sono mai felici e non provano un emozione nemmeno se gli muore qualcuno davanti. Avevo un vuoto dentro che pian piano mi stava consumando fino a rendermi un suo schiavo, ma non riuscivo ad evadere da quella prigione vuota. Non potevo e basta. Mai avuta una ragazza e nemmeno un ragazzo a causa della mia confusione sessuale. Mai avuto un rapporto sessuale tantomeno un bacio. La gente mi vede come uno che non ha di questi problemi... la gente molte volte si sbaglia. La mia vita era questa sostanzialmente, fino ad arrivare ad un episodio accaduto a luglio di quest'estate.
Tutto è cominciato con l'iscrizione ad una di quelle chat d'incontri per soli uomini. Mi iscrissi tanto per perder tempo, ma subito notai che venivo molto apprezzato dai ragazzi che il più delle volte volevano conoscermi per del semplice sesso. Ovviamente rifiutai ogni singola proposta, finché un uomo di 36 anni, che abita a pochi passi da casa mia, mi convinse ad andare da lui per "provare". All'inizio ne ero terrorizzato, ma una domanda nella mia testa si fece largo: fino a quando vuoi restare vergine? Non è mai stato un problema per me, non sono di quelli che fanno a gara con quante ragazze si portano a letto o con quanti ragazzi sono stati, ma mi decisi di dover andare da lui semplicemente perché era attraente e un'occasione del genere non mi sarebbe mai più capitata. Quella sera fu per me la sera in cui persi la verginità. Voi direte "non ti vergogni ad averla persa con uno sconosciuto?", la risposta è no. Da quella notte tornai a casa di quel ragazzo molte altre volte (in tutto lo abbiamo fatto 8 volte circa in 4 settimane), alternando a serate in cui uscivamo col cane. Mi ero convinto di piacergli davvero, ma mi sbagliavo di grosso. Mi disse che non era pronto per una relazione seria, soprattuto con uno di 19 anni. Da quel momento le emozione, che erano sempre stata estranee a me, mi si sono piombate tutte addosso. Piansi per tutto ciò che avevo fatto per lui, risi per la mia ingenuità, gridai per l'odio che mi aveva procurato nei suoi confronti, ma cosa più importante: mi fortificai pur di non far accadere lo stesso errore. Mi aveva usato, cosi decisi di usare a mia volta qualcuno per dimenticarlo. Col tempo conobbi altri ragazzi su quella stessa chat, con alcuni ci uscii, con altri scambiai foto di nudo, con altri un semplice ciao. Il mio obiettivo era quello di avere un rapporto con un ragazzo più attraente del precedente, per dimostrare a me stesso di sapermela cavare in un mondo tanto crudele. A fine agosto raggiunsi il mio obbiettivo: andai a casa di un ragazzo di 30 anni per fare sesso. Fu bellissimo, ma le emozione che ormai avevo recluso, stavano tornando a rendermi meno robotico. Ebbene si, mi innamorai di quel ragazzo che dimostrava un grande affetto nei miei interessi. Tutt'oggi continuo a vedermi con questo ragazzo: messaggiamo molto, andiamo a cena fuori, facciamo sesso, parliamo del più e del meno e ci scambiamo parole dolci, non quelle stupide frasi che l'uomo di 36 mi diceva per portarmi a letto. Sembrerà una storia a lieto fine, ma non lo è. Ho la paura costante di rivivere la sofferenza che provai con quello di 36. So bene che non è detto che vivrò per sempre accanto a questo ragazzo, ma ho paura di perderlo prima ancora di averlo accanto. Ho paura di non trovare più il suo messaggio che mi augura il buongiorno (come faceva l'altro), di non poterlo più rivedere se non perché ha voglia di toccarmi ed ho paura di ritrovarmi solo. Diciamoci la verità, sono soltanto la preda ambita da molti cacciatori, una volta che mi catturano mi sfruttano e poi mi lasciano andare con il doppio delle ferite che avevo. So badare a me stesso, ma sono pericoloso. Non per loro, ma per me stesso.
Scusate lo sfogo, ma ne avevo bisogno.