Masquerade ha scritto:Aiutami a capire una cosa.
Dici di odiare tuo padre però replichi il suo modo di vivere: pochi rapporti sociali, se non inesistenti, niente dialogo? Non sarebbe il caso di rivedere questo tuo atteggiamento così simile a lui?
È un bene che ti accetti per quel che sei. Ma riconoscere ed accettare i propri limiti non significa solo crogiolarvisi. Significa anche essere pronti a superarli. Sei sicuro di aver accettato tutto di te? Anche la parte che ti rende simile a tuo padre?
Forse è questo il problema.
Io non ho il controllo della mia vita, tutto dipende da mio padre e io non ho libertà di fare scelte, è lui che tiene il comando.
Io vengo sempre dopo di tutto. Sono come lui, perchè è questo che vuole, fare qualcosa diversamente equivale a litigio.
Devo andare via, sotto questo tetto funziona così. Andare via, serve una certa possibilità economica che non ho.
Ho visto il mondo sempre dall'interno della campana di vetro, all'esterno non so come funziona e non ne ho la più pallida idea se può piacermi o no.