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Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 03/10/2016, 16:18
da Ortwald
Ciao.

Non so bene cosa scrivere e nemmeno perche' ho aperto questo topic, ma stavo pensando. Mi e' sembrato di capire che le persone che hanno fatto qualcosa (in senso generico) e/o sono migliorate, lo devono ad altre persone come psicologi/psichiatri/amici/familiari che le hanno aiutate.
Anche io quello che ho fatto (sempre in senso generico) e' grazie ad altre persone.
Allora mi chiedo se da soli e' possibile concludere qualcosa (e magari risolvere i propri problemi, migliorarsi), ma ho come la sensazione che non si puo' (o e' estremamente difficile).

:hi:

Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 03/10/2016, 16:22
da kathellyna
sinceramente penso che più uno si affida agli altri, meno risolve.
pensavo che almeno questa volta non fosse una domanda, e invece...

Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 03/10/2016, 17:15
da Mikasa
Ma boh, io sinceramente non ho mai ricevuto l'illuminazione da nessuno. Certo, la personalità e la mentalità di una persona vengono scolpite dalle interazioni con l'ambiente esterno (e quindi con la gente), ed avere almeno una persona vicina con cui potersi confidare è quasi provvidenziale, però poi le scelte sono dettate dalla propria volontà.
Nel senso, se io ho un problema e ne parlo con qualcuno solitamente questa persona non può fare nulla per aiutarmi a risolverlo, quello che mi offre è l'empatia che mi dà un sollievo momentaneo, però poi al problema ci devo pensare da sola.
Insomma, direi che dipende

Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 03/10/2016, 22:59
da elle8n
Ciao, questo argomento è particolarmente complesso: io credo (parlando delle mie esperienze personali) che il sostegno di chi hai accanto è utile e spesso è un appoggio quando, nel camminare, inciampi ma alla fine dei conti il tuo futuro è nelle tue mani: sei tu che devi decidere di prendere in mano la tua vita per cambiarla e farne qualcosa di nuovo, di positivo. Io sono riuscita ad uscire e a sorpassare i miei momenti peggiori perchè ho deciso che volevo continuare a vivere, non nego che il sostegno di chi avevo vicino mi abbia dato una grande mano ma senza volontà non si fa nulla. Se una persona non vuole guarire non guarirà, se non vuole andare avanti smetterà di camminare.

Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 04/10/2016, 9:10
da Ensō
Sostanzialmente tutti riceviamo aiuti sotto forma di incitazioni, consigli e suggerimenti. Direttamente da chi ci circonda e rientra nella sfera degli affetti e delle nostre conoscenze, indirettamente dalla lettura di libri, a volte riviste, quotidiani, ecc. Quante volte ci siamo soffermati su una frase che ci ha particolarmente colpito, soprattutto quando vediamo attraverso gli scritti concretizzarsi quello da noi supposto o immaginato. In ultimo ma non meno importante l'apporto che ci viene fornito dai mezzi di comunicazione: internet, televisione, radio, ecc.

Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 04/10/2016, 12:21
da samhaim
immagino dipenda dai problemi, da quanto è forte la persona, quanto esperienza ha di vita, dipende da vari fattori, chiaramente avere qualcuno vicino che ti aiuta a superare certi ostacoli che ti da buoni consigli, che ti offre un punto di vista esterno che tu non sei in grado di cogliere essendo dentro al problema, e quindi si ritrova troppo coinvolto, io in passato avrei avuto bisogno di aiuto non lo trovato e ho fatto una brutta fine, diciamo che se non trovi l'aiuto di nessuno devi per forza di cose farcela da solo invece di supplicarlo in giro

Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 04/10/2016, 14:04
da La Musica del Vento
Un altro topic molto interessante del nostro Ort. :D
Concordo con tutti voi: dipende da molti fattori, perciò le risposte a questa domanda possono essere molteplici. :mmm2:

Ci sono cose che possiamo (e riusciamo) a fare da soli, e altre che invece richiedono l'aiuto di qualcuno (trattasi ad es. di problemi della sfera psicologica). Ma pensateci, chi è alla fine a dover superare l'ostacolo? Noi.
Gli altri possono averci dato dei consigli, averci offerto sostegno, ma saremo sempre noi a dover affrontare i nostri problemi, nessuno potrà mai mettersi al nostro posto.
Per questo motivo non esistono terapie inefficaci, ma soltanto inadatte per una categoria di persone. Lo dimostra il fatto che c'è chi vede un'utilità nella psicoterapia individuale, chi in quella di gruppo, chi nella psicanalisi. Una delle parti più complicate della cura è proprio il trovare quella più adatta alla nostra individualità. E importantissimo, nel caso di supporto psicologico, trovare un bravo psicologo con cui stabilire un legame.

La parola "migliorarsi" non mi piace sinceramente... Migliorarsi per chi? Per gli altri?
Se stiamo male è soltanto perché cerchiamo continuamente di migliorarci o di correggerci, e quindi di seguire un modello di perfezione, uno che magari "sia appropriato" e accettato da tutti.
Ma non si può e non si deve!
Ci innamoriamo di quella persona perché lui/lei è così, ed è per la sua spontaneità che proviamo attrazione. Ditemi cosa ci trovate di tanto bello nell'essere tutti uguali? Non è noioso osservare un gruppo di ragazze vestite in modo uguale, che dicono le stesse cose e si comportano nello stesso modo?
E un uomo dovrebbe piacere di più perché fa "il figo"? Personalmente a me danno fastidio i tipi così.

Ognuno di noi ha qualcosa in cui è bravo, che trova estremamente semplice eppure gli riesce benissimo... Questa cosa si chiama talento, ed è innato, non si eredita né si perde. Al limite si può smarrire.
E se dovesse capitare di sentirlo perdere d'importanza, significa che è il momento in cui l'anima ne sta cercando uno nuovo...

Chiusa questa piccola parentesi, dico che non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto quando non ce la facciamo da soli ma che anzi, ci vuole una bella dose di coraggio nel farlo, più che nel chiudersi in se stessi e gettare via la chiave.

Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 04/10/2016, 14:27
da Ensō
La Musica del Vento ha scritto:
Chiusa questa piccola parentesi, dico che non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto quando non ce la facciamo da soli ma che anzi, ci vuole una bella dose di coraggio nel farlo, più che nel chiudersi in se stessi e gettare via la chiave.


Ciao Musica.

La chiave l'ho smarrita tanto tempo fa e non ho più né la forza e né la pazienza di cercarla.

Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 04/10/2016, 17:47
da Ortwald
Vi ringrazio per avermi risposto.

Nel post iniziale non ho spiegato in cosa consiste l'aiuto, dal mio punto di vista. Come avete scritto voi l'aiuto e' l'aver qualcuno che ci sostiene, da consigli e ci ascolta. Non ho mai pensato che l'aiuto fosse qualcuno che risolva i nostri problemi al posto nostro. Questo non e' un aiuto, perche' renderebbe incapace il soggetto (esclusione fatta per chi non e' possibilitato di risolvere un problema).
Anche se i vostri problemi li avete risolti da soli, l'aver avuto qualcuno che avesse ascoltato/sostenuto non vi e' stato utile? E se lo fosse stato, questo vi sembra poco?
Fate caso che un utente ha risposto: 'io in passato avrei avuto bisogno di aiuto non lo trovato e ho fatto una brutta fine', quindi presumo che l'aiuto di un esterno sia molto piu' indispensabile di quanto si pensi.
Il pensare 'Quel problema lo dovro' risolvere io' non da una eccessiva importanza a noi e svaluta il sostegno ricevuto (ammesso che ci sia stato)?

Per La Musica del Vento:
'Se stiamo male è soltanto perché cerchiamo continuamente di migliorarci o di correggerci'.
Se stiamo male e' perche' nella condizione in cui ci troviamo non siamo soddisfatti. Il migliorare ci porta a tentare di cambiare verso una condizione che ci portera' maggior soddisfazione.

:hi:

Da soli non si fa niente

MessaggioInviato: 04/10/2016, 18:06
da elle8n
Allora, io posso dire di essermi trovata in entrambe le situazioni ma ovviamente ciò che scrivo è unicamente il mio punto di vista.
Nel primo caso se non avessi avuto il sostegno che ho avuto, i consigli, anche solo gli abbracci ed i sorrisi che i miei genitori mi hanno elargito e l'amore che mi hanno fatto sentire, ci avrei messo molto più tempo ad uscire da quel tunnel. Non posso neanche sapere se in effetti ci sarei riuscita senza l'aiuto di nessuno.
Nel secondo caso invece ho dovuto affrontare tutto da sola, non ho ricevuto il sostegno di nessuno e sono riuscita a farcela perchè sapevo di doverlo ad una persona, una persona della quale spesso dimentico l'importanza: me stessa. Ho trovato in me le risorse per andare avanti senza nessuno. E' stata un'esperienza che mi ha cambiata: mi ha reso contemporaneamente più fragile e più forte ma la fragilità è a causa della natura del problema.

Ortwald ha scritto:Il pensare 'Quel problema lo dovro' risolvere io' non da una eccessiva importanza a noi e svaluta il sostegno ricevuto (ammesso che ci sia stato)?


A volte non è una questione di pensare, talvolta i problemi siamo costretti a risolverli da soli e questo non ci da un eccessiva importanza anzi, spesso le difficoltà ridimensionano le idee sbagliate che possiamo esserci fatti su noi stessi.
Ovvio che se uno riceve aiuto e non ne riconosce il valore allora si sopravvaluta e svaluta l'altro, dipende dalla visione della persona.