TANATOFOBIA A 20ANNI...

Salve a tutti...
inizio con il presentarmi in sintesi: mi chiamo Camilla,ho 20 anni e sono di milano.
ho iniziato con l'ansia a 15 anni causa colon irritabile , paura di andare al bagno di non trovarlo ecc. Non mi allontanavo di casa, non andavo più a ballare, pochissime amicizie, volevo non andare più a scuola e violenti attacchi di panico appena mi allontanavo di più, alle feste volevo un mio genitore fuori per paura mi succedesse qualcosa. A 18 anni mi fidanzo e per 1 anno e mezzo sono abbastanza felice, inizio ad uscire di nuovo molto piu spesso, vado a cena fuori, vado alle feste, mi allontano poco a poco ma non tanto.Il mio ragazzo mi ha capita e piao piano mi ha aiutata ad uscire dal rischio anoressia a causa della perdita di appetito e del gonfiore da colon, ( perso 8.5 kg in poco piu di un mese e sono nel mio peso forma). Ci siamo lasciati dopo un anno e mezzo ma siamo rimasti in amicizia. A 19 anni , il 14 settembre, una sera mi sento male dal nulla,forte dolore al petto, difficoltà respiratorie e apnea e vado cosi per la rpima volta in ospedale che non riesce a trovarne la causa. da quel momento divento tachicrdica extrasistolata, non riesco più a fare sport o un azione più veloce e giro tantissimi medici. Dagli esami il mio cuore sta bene, ma sono diventata un soggetto tachicardico extrasistolato sovraventricolare ( battiti a riposo 88, schizzo a 170 se sotto sforzo anche se lo reggo), ovviamente ho inziato a pensare di poter avere infarti, ictus e fibrillazioni e andavo sempre all'ospedale per qualsaisi extrasistole. Da un pò ormai ho inziato a conviverci anche se ho sempre paura.
Un mese fa però ho inziato con un nuovo male: la tanatofobia.
Ero da sola a casa, vedevo un film sul divano quando NON SO PER QUALE MOTIVO inizio a pensare alla morte, al buio, a me sottoterra, al nulla a tutto ed ho per la mia prima volta il mio primo e vero attacco di panico ( inizio a piamgere e ad urlare e inizio ad avere difficoltà respiratorie) , dopo il primo mi sento senza forze mi faccio una camomilla e mi addormento. Da quel momento è un loop, mi sento in trappola e penso solo alla morte, mi dico " prima o poi morirò" " la mi vita è destinata alla morte" " non ho vie di scampo" ed ho ogni giorno 4-5 attacchi di panico al giorno, inzio a vivere male ogni giorno e inizio a fare una mia teoria : " la vita è una condanna perchè viviamo con la constante consapevolezza e paura della morte , la nostra vita è inutile perchè tutto verra cancellato dalla morte quindi vivere non serve a niente" . Piango, urlo e non ne iresco ad uscire, non riesco a trovare conforto. Se chiudo gli occhi mi viene in mente al buio della morte, a me sotto terra. Che viviamo a fare se siamo destinati a morire?
Sono patetica.. sto male... vorrei morire, ma ne ho troppa paura...
inizio con il presentarmi in sintesi: mi chiamo Camilla,ho 20 anni e sono di milano.
ho iniziato con l'ansia a 15 anni causa colon irritabile , paura di andare al bagno di non trovarlo ecc. Non mi allontanavo di casa, non andavo più a ballare, pochissime amicizie, volevo non andare più a scuola e violenti attacchi di panico appena mi allontanavo di più, alle feste volevo un mio genitore fuori per paura mi succedesse qualcosa. A 18 anni mi fidanzo e per 1 anno e mezzo sono abbastanza felice, inizio ad uscire di nuovo molto piu spesso, vado a cena fuori, vado alle feste, mi allontano poco a poco ma non tanto.Il mio ragazzo mi ha capita e piao piano mi ha aiutata ad uscire dal rischio anoressia a causa della perdita di appetito e del gonfiore da colon, ( perso 8.5 kg in poco piu di un mese e sono nel mio peso forma). Ci siamo lasciati dopo un anno e mezzo ma siamo rimasti in amicizia. A 19 anni , il 14 settembre, una sera mi sento male dal nulla,forte dolore al petto, difficoltà respiratorie e apnea e vado cosi per la rpima volta in ospedale che non riesce a trovarne la causa. da quel momento divento tachicrdica extrasistolata, non riesco più a fare sport o un azione più veloce e giro tantissimi medici. Dagli esami il mio cuore sta bene, ma sono diventata un soggetto tachicardico extrasistolato sovraventricolare ( battiti a riposo 88, schizzo a 170 se sotto sforzo anche se lo reggo), ovviamente ho inziato a pensare di poter avere infarti, ictus e fibrillazioni e andavo sempre all'ospedale per qualsaisi extrasistole. Da un pò ormai ho inziato a conviverci anche se ho sempre paura.
Un mese fa però ho inziato con un nuovo male: la tanatofobia.
Ero da sola a casa, vedevo un film sul divano quando NON SO PER QUALE MOTIVO inizio a pensare alla morte, al buio, a me sottoterra, al nulla a tutto ed ho per la mia prima volta il mio primo e vero attacco di panico ( inizio a piamgere e ad urlare e inizio ad avere difficoltà respiratorie) , dopo il primo mi sento senza forze mi faccio una camomilla e mi addormento. Da quel momento è un loop, mi sento in trappola e penso solo alla morte, mi dico " prima o poi morirò" " la mi vita è destinata alla morte" " non ho vie di scampo" ed ho ogni giorno 4-5 attacchi di panico al giorno, inzio a vivere male ogni giorno e inizio a fare una mia teoria : " la vita è una condanna perchè viviamo con la constante consapevolezza e paura della morte , la nostra vita è inutile perchè tutto verra cancellato dalla morte quindi vivere non serve a niente" . Piango, urlo e non ne iresco ad uscire, non riesco a trovare conforto. Se chiudo gli occhi mi viene in mente al buio della morte, a me sotto terra. Che viviamo a fare se siamo destinati a morire?
Sono patetica.. sto male... vorrei morire, ma ne ho troppa paura...
