LuceBuio ha scritto:Intelligenza: Dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre - comprendere
Creatività: viene dal verbo creare che significa produrre dal nulla
Sono chiaramente due cose ben distinte.
L'intelligente comprende, il creativo inventa. Inventare e capire sono due cose diverse.
Persone che tu definisci "stupide" (per me gli stupidi non esistono, anche per questo dovrei dilungarmi ed ora non mi va di farlo) possono essere creative.
Persone che non capiscono determinate cose eppure riescono a creare qualcosa, quelli sono i creativi. Con le pochissime informazioni che hanno comunque sia ci ricavano qualcosa.[/color][/font]
Da questa risposta si evince quello che ho precedentemente affermato nel post, ossia che ognuno tende a dare un'interpretazione personale al concetto di intelligenza.
Io considero l'intelligenza come tutto ciò che è correlabile all'attività cerebrale volontaria, ossia al pensiero cosciente, quindi le caratteristiche incluse in essa risultano essere moltissime. Diciamo che la mia visione non si limita sollo alla comprensione degli stimoli esterni (ossia al significato puramente etimologico del termine), ma tende a ricoprire un numero estremamente elevato di ambiti.
Ho scritto questa premessa per far sì che tu possa capire appieno il motivo per il quale io considero la creatività una possibile componente dell'intelligenza.
E' sicuramente vero quello che affermi tu per quanto concerne il significato di creatività, ossia la capacità di creare qualcosa di nuovo anche con poche informazioni di partenza.
Alla tua definizione aggiungo che, alla base dell'idea che ha permesso al creativo di concepire qualcosa di innovativo, esiste sicuramente un ragionamento dietro il tutto. Prima di tutto, egli ha ragionato sui singoli costituenti elementari che gli hanno permesso di creare quella determinata entità, ha intuito che dalla loro combinazione sarebbe nato qualcosa di nuovo; successivamente, ha ragionato sull'eventualità che la sua idea potesse non funzionare, ed infine ha concretizzato.
E' proprio per questo motivo che io considero la creatività un possibile (perché può essere presente o meno in un individuo) componente dell'intelletto umano. Alla basa di essa esiste un pensiero cosciente.
Ovviamente si tratta di un'opinione personale, non pretendo affatto di imporre il mio punto di vista agli altri.
Per quanto concerne il discorso riguardante la stupidità, il mio era un esempio atto a descrivere il mio punto di vista. Non sono un sostenitore dell'esistenza della stupidità assoluta. Siamo tutti capaci ed incapaci in determinati ambiti. Il tutto semplicemente varia da individuo ad individuo.
Per come la vedo io, non ha senso accusare qualcuno di stupidità poiché incapace di comprendere qualcosa che io ritengo banale, visto che la stessa cosa potrebbe esattamente accadere a me se si affrontasse un ambito in cui lui sarebbe più portato di me.
LuceBuio ha scritto:Tutti sono intelligenti, ci sono molti creativi, ma in pochi casi la creatività e l'intelligenza di una persona sono talmente elevate ed al di sopra degli altri che ci si ritrova davanti un genio.[/color][/font]
Indubbiamente i geni sono dotati di un'intelligenza fuori dal comune, ma a mio avviso si tratta di capacità sviluppatissime in specifici ambiti, non di intelligenza assoluta.
Fatta questa premessa, purtroppo devo dissentire dal tuo punto di vista.
Adesso farò un ragionamento basandomi sul concetto espresso da me prima, ossia che l'intelligenza sarebbe qualcosa di troppo vasto e complicato, e che quindi si tratterebbe di definire qualsiasi individuo intelligente in un determinato specifico ambito (vedi la frase di prima sulle singole capacità da me espresso prima nel concetto del genio; essa afferma implicitamente l'esistenza di intelligenze multiple). Non vorrei essere frainteso, visto che sono in aperto contrasto con la teoria che afferma l'esistenza di "un'intelligenza assoluta".
Bene, torno al punto.
Se è vero che di base siamo tutti intelligenti, allora perché si fa distinzione tra l'intelligenza di "tutti" e l'intelligenza di un genio?
Perché l'intelligenza dei geni risulta essere indubbiamente superiore rispetto a quella degli altri. A questo punto, è facilmente intuibile che esistano differenze sul livello di intelligenza all'interno del campione della popolazione in esame. Di conseguenza, esistono persone con livelli bassi, medi ed alti.
Ripeto nuovamente, io sto prendendo come riferimento un'intelligenza specifica (potrebbe essere logico/matematica, musicale, relazionale, motoria, etc. Non ha importanza quale sia per il nostro discorso), quindi si tratterebbe di suddividere le persone su vari livelli in un ambito SPECIFICO.
In altri termini, si potrebbe spiegare che, come esistono persone molto intelligenti, ne esistono anche di "stupide" in quella determinata sfera di competenza. Lo so, può risultare offensivo come termine. Sarebbe molto più corretto definirle come poco dotate.
Secondo questo mio ragionamento, TUTTI siamo stupidi ed intelligenti in diversi ambiti.
Non pretendo che il mio punto di vista venga condiviso, ci mancherebbe. La libertà di opinione è sacrosanta.