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Sono sempre stata una bambina, e poi una ragazza, una donna quasi... molto empatica, attenta ai bisogni, silenziosa, che osserva sempre bene, che non vuole commetterei errori o far del male agli altri.
Credo, però, (questo è un pensiero che non faccio spesso, forse perché assorta in una nuvola di nulla) di essere stata sempre molto diversa, diversa da ciò che millanto di essere o di fare. Diversa in tutto, perdente. Una persona di quelle che mai avrei voluto essere.
Non so come fossi in principio, se sempre sono stata quella negativa, o se il buio è uscito dopo. Un buio mascherato da un faccino talvolta candido. "Lei si è comportata così, ma è una brava persona, non la vedi? Non potrebbe non essere una bella persona!" forse, è maturato un grosso guscio che mi divide dal mondo. Un esserino fragile, se visto da fuori, negatività, se osservato da dentro. Forse il guscio sta iniziando a dissolversi ed anche gli altri potranno essere lesionati da me, provare per me quel disagio che un po' si percepisce per qualcuno o qualcosa.
Inoltre sono prepotentemente egoista, basti pensare che questa non è la sezione giusta, ma sarebbe giusto averlo spostato nella sezione "il bar degli amici del forum". Egoismo, egoismo, egoismo, prepotenza, stupidità.

Mi chiedo come questo possa essere possibile, perché sono così, se ci sono delle cause...

Vi prego di non venir qui a commentare con pietà la mia situazione, utilizzate le vostre parole più taglienti o argute.

Non ho ben capito la dinamica del tuo discorso (magari è colpa mia, avrò bevuto qualche birra di troppo)..
Quel che vuoi dire.. è che gli altri ti percepiscono meglio di come sei ? Che ti vedono buona e indifesa (solidale), invece sei crudele e pericolsa (egoista) ?

crisbil ha scritto:Non ho ben capito la dinamica del tuo discorso (magari è colpa mia, avrò bevuto qualche birra di troppo)..
Quel che vuoi dire.. è che gli altri ti percepiscono meglio di come sei ? Che ti vedono buona e indifesa (solidale), invece sei crudele e pericolsa (egoista) ?

Sì, il problema è che anche io ho sempre pensato di essere quella "buona" però credo di essermi accorta che non è così.

Jul ha scritto:Sì, il problema è che anche io ho sempre pensato di essere quella "buona" però credo di essermi accorta che non è così.

Le persone che si ritengono troppo "buone" (senza dubbi a riguardo) sono di solito le persone meno empatiche e più (se non proprio cattive) pericolose.

Spesso, comunque, la "bontà", quella esibita, è solo quello: uno strumento.. un mezzo.. una maschera.. qualcosa che si "indossa" (per convenienza).

Il problema è che vorrei capire come è davvero se da parte mia non sono stata in un certo senso un' esibizionista delle mie doti. Sono sempre state rannicchiate e tirate fuori al momento del bisogno. Devo capire.

Penso sia la norma, esibire le proprie doti (cioè, a parte gente eccessivamente complessata e timida che non sa manco più chi è, tipo me).
Non ho capito bene cosa vorresti capire tu (it's my fault, sorry).
Capire chi sei ?

Non c'è nessuna vergogna nell'essere cattivi e realizzare di esserlo.
Il problema sorge quando si finge a tutti i costi di essere buoni

Correggimi se sbaglio.

Da quanto ho capito, tu semplicemente dici: "io non sono buona perché ho pensieri e desideri cattivi ed impulsivi"?
Se è così, comunque, no, non credo tu sia una persona cattiva:
1) perché non sempre quello che dici essere cattivo lo è. Essere egoisti non sempre è immorale, ma può essere morale.
2) perché puoi comunque agire diversamente, facendoti guidare dalla tua coscienza. e quindi anche se hai queste pulsioni negative, agisci moralmente, e potresti anche essere considerata migliore di persone che invece non hanno queste pulsioni, in quanto non hanno dovuto superare un problema di coscienza.

E se la vera illusione fosse il credere nella propria dissimulazione?
Magari gli altri sanno vedere più in profondità di quanto immagini.

È raro che si riesca ad autovalutarsi perfettamente. In genere il nostro meglio e il nostro peggio non sono quelli che crediamo.

Detto questo, però, mi pare di capire che tu stia attraversando un periodo di forte insoddisfazione, e, come reazione, tendi a concentrarti su aspetti di te più "cattivi", che però ti permettono forse di uscire dal guscio di ciò che ritenevi di essere (o che altri credevano tu fossi); un sintomo, forse, che tu voglia in realtà evadere dalla tua attuale "gabbia" di vita.
O magari ti stai semplicemente permettendo di scoprire ed essere te stessa, chissà.
Al di là di tutto, ciò che conta non è capire quanto tu sia "buona" o "cattiva", ma cosa vuole comunicarti il tuo intimo, cosa ti sta chiedendo di fare e diventare.