Da dove potrei partire... Allora. Riassumendo tutto ciò che dovrei dire, il problema in realtà è più di uno, ma voglio parlare in particolare di ciò che è successo ieri, che ha peggiorato tutto. Io spero vivamente di trovare qualcuno di gentile disposto a consigliarmi.
[Premessa pt 2: sto con un ragazzo, una relazione a distanza, soffro di depressione, ansia e panico, e bene, perfetto. I miei non mi hanno mai sostenuta né aiutata in particolare per queste cose. Mai andata da psicologo, da nessuno. Un giorno ero riuscita a rimediare delle gocce per l'ansia e per l'insonnia, dopo un paio di giorni mia madre le trova e me le nasconde manco fossero droga. Tanto, di certo non c'è in gioco una vita. No, ma figuratevi, va tutto bene. Hanno sempre negato tutto, anche quando ho chiesto aiuto. Per loro o mentivo o non ne avevo bisogno. Li ho sempre sopportati, ho cercato di andare avanti, ma ora non ce la faccio.]
Ho diciannove anni, tra poco venti.
Io sarei dovuta andare dal mio ragazzo quest'estate per un mese, dopo il diploma. E mia madre inizialmente non era in disaccordo. E' da quasi un anno che le parlo del viaggio, e quando è arrivato il periodo di prenotare i biglietti, non ho trovato nessun tipo di sostegno da parte sua, nel senso che mi ignorava sempre quando le parlavo. Lei non sapeva che stessi con qualcuno perché sarebbe anche inutile dirglielo, è contro tutto ciò che faccio, contro le relazioni, contro le persone di internet, contro me e la mia vita. E non sto esagerando, è davvero così. Gli abusi psicologici, la maggior parte, provengono da loro. Mi hanno messo le mani addosso più volte in precedenza, soprattutto da piccola, e ieri stava per riaccadere.
Il fatto è che io della vita non me ne faccio niente. Io vivo per lui, col pensiero che un giorno tutto questo finirà, che potrò essere libera e potrò stare con lui quando voglio. Per questo ero riuscita a rimettermi in sesto a scuola: perché pensavo al viaggio e al fatto che finalmente sarei stata con lui, avrei passato il mio compleanno lontano dalla mia famiglia e dalla tristezza, lontana dai brutti pensieri.
E invece no, mi sbagliavo.
Ieri ho iniziato a parlare del biglietto perché ovviamente i prezzi aumentano più il tempo passa, e mi stavo letteralmente disperando. Bene, lei inizia a dirmi che sono pazza, che non posso stare da lui e che non sarei andata proprio da nessuna parte.
Ho iniziato a panicare, e mi è crollato il mondo addosso. Mi sono illusa per niente, mi ha illusa di una cosa che non accadrà mai. Dopodichè ho iniziato a replicare e chiederle perché avesse cambiato idea e perché urlasse, ho iniziato ad arrabbiarmi perchè il suo comportamento era simile a quello di una pazza isterica che urla per strada e mi dava fastidio. Ha iniziato a urlarmi in faccia e quasi mettermi le mani addosso, a dirmi che è un bambino e che deve venire lui(che tra l'altro ha già prenotato la sua vacanza per stare lì, vabb), a dirmi che non devo sentire persone sulla chat, che potrebbe picchiarmi. Ha iniziato a dirmi che una sua amica è andata a trovare un uomo e questo l'ha picchiata. A dirmi di cambiare destinazione, che non avrei più dovuto sentire nessuno, e altre cose brutte sulla mia persona. Che "ho vent'anni e devo svegliarmi". E nel mentre stavo piangendo perché mi faceva male tutto ciò che stava accadendo, e perché avrei voluto solamente stare col mio ragazzo.
Non ci vedevo più dalla rabbia. Si è anche messa davanti alla porta per non farmi uscire, proprio davanti. E la pazza sarei io?
Non so come abbia fatto a non ficcarmi il coltello in gola. Il fatto è che io appunto puntavo la mia felicità(intesa come tranquillità) su quel viaggio, che lei aveva detto sarebbe stato il regalo. Io, che di regali non ne ho mai, che ho sempre cercato di sopportare tutte le situazioni di m#rda in cui mi fanno vivere, perché sì, ce ne sono altre. So bene che sembra una piccolezza e che ci sono famiglie molto peggio ok
Ebbene, già dalla sera prima avevo iniziato di nuovo ad essere completamente stanca, triste, vuota, e suicida. Ieri era come se il mio sangue stesse fuoriuscendo dalle vene e dalle arterie, lo sentivo ribollire. Ha insultato me, il mio ragazzo, tutto. Ci voleva giusto questo per risvegliare la mia cara e amata voglia di morire perenne. Non ho cenato, ho pianto tutta la sera, tutta la notte, e continuava a prendermi in giro solo perché scrivevo alla mia unica amica, lontana anche lei, nel tentativo di non prendere la rincorsa e buttarmi dal balcone. Era lei che mi stava calmando, non mia madre.
Ora, me l'avevano promesso. E anche se non fosse, che diritto hanno loro di decidere chi amare e chi no? Che diritto hanno di farmi del male?
Mi piace qualcuno più piccolo? No per loro dev'essere più grande. Voglio fare qualcosa in futuro? Non fa niente, decidono loro della mia vita, per sempre.I soldi sono i miei, la maggior parte. Ho quasi vent'anni, eh sì, già venti come dicono loro. Per una volta che nella mia vita ho deciso di intraprendere qualcosa, ho cercato di organizzare un viaggio come tutte le persone normali, e mi sono illusa che nella vita esista qualcosa di buono, mi impediscono anchw questo. Insomma, se non avessi dovuto prendere per forza l'aereo per tutt, ovviamente avrei trovato un altro modo. Invidio tutti coloro che non abitano in una stupida isola e che possono permettersi di prendere più mezzi di trasporto, perché a questo punto avrei preso un treno e ciao. Ma no, sono costretta a prendere l'aereo qualunque sia la destinazione.
Mi sono rotta...Mi sono rotta di tutto. Io sono sempre stata gentile con loro, ho sempre cercato di non dar peso a ciò che mi dicevano, a ciò che mi facevano, pur sapendo che alla fine la vita me l'hanno rovinata e che alcuni problemi, anzi molti, li ho a causa del loro comportamento violento con me. Ora, rispetto a ieri, mi sono calmata.
Ma non basta. Perché dal "trauma" isterico di ieri, non ne uscirò facilmente. Chissà per quanto ancora rimarrò così. E' già successo.
Voi direte, "ah che cosa stupida voler morire perchè la mamma non vuole farla andare dal fidanzatino xDxD trankuilla ke kresci e la vita è bella ci sono tante persone xdd!1!!! " o "non può venire lui????" (No, non può venire altrimenti l'avremmo già fatto. Avevamo deciso che questa volta sarei partita io e che finalmente ci saremmo visti, dato che lui tutta l'estate la passerà in Spagna a lavorare e la madre gli ha già fatto biglietti e tutto già da un pezzo, per questo sarei andata anch'io in Spagna. Non può spostarsi, e mi avrebbe ospitata dato che l'alloggio sarebbe costato tanto.) Direte che posso benissimo aspettare (come se non avessi aspettato abbastanza, poi)
E non è quello il punto
il punto è che la somma di un sacco di cose mi fanno venir voglia di non esistere, e soprattutto sono in gabbia. Davvero, io non posso fare niente. Se ignorassi loro, non potrei nemmeno andarci da sola a trovarlo, non potrei scappare, non potrei fare nulla perché sono in gabbia. Perché ok alla fine potrei aspettare dopo l'estate e farlo venire o andare io a Napoli, ma non voglio passare l'estate da sola con loro e ormai avevo deciso così tante cose, c'eravamo organizzati sul da farsi, e iniziavo a credere nella felicità.
Continuano a pressarmi affinché faccia ciò che vogliono loro, dicendomi poi di non farmi comandare dalla gente. Quando loro decidono anche quante volte al giorno devo respirare.
E poi, primo me l'avevano promesso il viaggio, secondo se io volessi viaggiare, come tutti, non potrebbero/dovrebbero impedirmelo perché non c'è niente di male, questo viaggio non era solo per lui ma anche per lo spagnolo che mi serve, sarebbe stato il viaggio perfetto. Mi hanno illusa e hanno cambiato idea a caso. Poi, mi stanno facendo malissimo in senso psicologico, mi proibiscono tutto anche quando ho vent'anni,io ho vent'anni solo quando gli fa comodo, però. Riuscivo a prendere voti decenti pensando appunto che finalmente avrei visto colui che mi ha salvata, avrei studiato per il diploma pensando che dopo ci sarebbe stato un premio e mi sarei rilassata. A causa della depressione, dell'apatia, non riesco a studiare per me stessa. Anche perché ciò che si fa a scuola, a me non interessa granché, tutti gli argomenti che faccio non mi attraggono. Quindi sì, non studiavo per me ma per la """felicità""" del futuro. Ora non ci riuscirò, sarà tutto come prima, non dormirò, ancora peggio se lui la prende così male che mi lascia. MI hanno negato la cosa più importante per me. Ho bisogno di lui, e di stare lontana da loro. Non trascorrerò un'altra estate nel panico, nei brividi e nel pianto, pensando che sarei potuta essere con lui,e a sopportare le urla e le figure che mi fanno fare in giro. No, io mi rifiuto. Mi metterebbero ancora le mani addosso, mi stavano ritirando il telefono con la forza convinti che fosse quello il problema per il quale sono arrabbiata, continuano ad infierire sulla mia psiche debole, sono cattivi. Cattivi. Cattivi. Mi proibiscono di amare per la prima volta. Quando loro hanno potuto amare chi volevano, sono andati sempre dove volevano perché me lo raccontavano. Okay, sono genitori e vogliono """proteggermi""". O almeno questo è ciò che sembra a loro. Dal mio punto di vista, mi stanno portando sulla retta via della bara, per come son fatta. Negare un aiuto psicologico a qualcuno che ne ha bisogno, non si fa. Trattarmi male quando sono già debole, non si fa. Prendermi in giro perché non ho amici e non esco, NON SI FA. Non è un comportamento corretto. In realtà devo proteggermi da loro. Sono loro che mi perforano il cervello e che continueranno a controllarmi per sempre. Non voglio.
E okay dire che non si fidano di questo ragazzo, ma arrivare a dire che mi picchia, che sono triste per lui e che fa schifo, e che non farò proprio nessun viaggio, e soprattutto continuare ad insultarmi, io non lo digerisco. E parlare con loro è impossibile. Non voglio stare ancora con loro. Voglio sparire, sparire, sparire.
"La vita è bella, sei ancora giovane" sono frasi che vorrei non leggere. Frasi inutili.
Consigli?
