Disturbo Dissociativo?

Pareri e consigli sono graditi?

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Disturbo Dissociativo?

Messaggioda Anuar » 26/12/2017, 1:01



Si, brancolo ancora nel buio per quanrto riguarda il mio problema nel perdere contatto con la realtà, ancora non ho raccimolato i soldi per permettermi di pagare le ultime visite al CSM, e quindi mi ossessiono pensando a quale possa essere il problema, perché lo sta diventando un problema.

Spesso è una lotta anche solo per concentrarmi e restare "me stesso".
Un'amica mi ha detto che è un disturbo di tipo dissociativo, a parer suo ovviamente, così sono andato a guardare su internet, ed in effetti mi rispecchia, ma si sa, se apri un libro di medicina e leggi le varie malattie, è probabile autodiagnosticarsi metà libro :lol: .

http://www.itcc.it/dissociazione/

Prima o poi avrò i soldi per andarci, ora ho un lavoro, devo solo aspettare lo stipendio di dicembre (quello di novembre lo userò per cambiare gli occhiali e farmi la patente).

Dato che non sono uno che ama ripetersi, i dettagli li metterò nello spoiler.
Qual'è il problema nel dettaglio?
Beh, a tratti percepisco la realtà ovattata, come fossi dentro una bolla e il mondo ne fosse escluso, in questi momenti il tempo smette di esistere e diventa caotico, la mia sfera emotiva si attenua, divento più apatico, non smetto di fare ciò che faccio, semplicemente è come se io venissi messo da parte da una versione di me stesso un po diversa.
La mia memoria va e viene, quando sono emotivo ricordo solo le cose che mi hanno toccato nel profondo, quando sono "fuori dalla realtà" ricordo tutto, addirittura cose successe quando avevo 4 anni (lo so perché tengo un diario).
In casi estremi, scambio suoni ambientali per voci o passi, e vedo cose che non esistono con la coda dell'occhio.
Ah dimenticavo, passo gran parte della giornata a parlare con personaggi che invento per i miei racconti, sono d'aiuto talvolta se ho bisogno di un parere esterno chiedo a loro :rotelle: .
Uno di loro ad esempio mi ha detto: - Preferisci farlo e pentirtene o non farlo e piangerti addosso?- qualcosa del genere comunque, quella frase mi tormenta ancora oggi, e mi ha cambiato molto la vita devo esser sincero.


Al momento riesco a mantenere il controllo, saranno quasi 6 mesi che ci riesco, tramite meditazione, un diario alimentare che rompe le balle, e degli orari ferrei che mi danno "regolarità", tuttavia ancora mi sento trascinare talvolta, spesso quando sono mentalmente molto stanco o stressato mantenere il "controllo" è una faticaccia.
Finito il lavoro di solito vado ad un bar dove c'è un bell'ambiente e il personale è davvero gentile, se parlassi probabilmente mi risponderebbero e potrei fare nuove amicizie, ma finito il lavoro arrivo li fisso il tavolo aspettando che mi vengano a prendere (non ho la patente), e il tempo svanisce, divento quasi catatonico, di solito mi metto davanti al telefono per nascondere la cosa a chi mi dovesse "beccare" a fissare il vuoto.

Vorrei avere i soldi per andare in psicoterapia o anche solo in analisi e sapere una volta per tutte cosa c'è di rotto, ma è una cosa davvero costosa per me, certo non mi arrenderò, troverò una strada in qualche modo, però gradirei qualche consiglio da parte vostra.
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Messaggioda Gius193 » 26/12/2017, 9:57



Potrebbe essere un Disturbo Dissociativo dato che i meccanismi sono quelli ma ci vuole comunque la certezza di uno specialista nel settore.
Comunque non sei il primo ad avermi parlato di questi stati di "bolla" in cui si in un certo senso distacca dalla concretezza per cadere quasi in una dimensione parallela. Anche questa ragazza che conoscevo sentiva voci che si sostituivano al suono ambientale ergo non credo che sia uan vera e propria malattia o problema tuo. Forse, ma qualcuno nel settore mi puo smentire, è un meccanismo di difesa della psiche. Questa amica mi diceva che gli capitava durante anche feste o serate con amici ergo situazioni di confusione che anche se gli piacevano forse nel subconscio non si voleva davvero essere li.
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Messaggioda Anuar » 26/12/2017, 12:27



Gius193 ha scritto:Potrebbe essere un Disturbo Dissociativo dato che i meccanismi sono quelli ma ci vuole comunque la certezza di uno specialista nel settore.
Comunque non sei il primo ad avermi parlato di questi stati di "bolla" in cui si in un certo senso distacca dalla concretezza per cadere quasi in una dimensione parallela. Anche questa ragazza che conoscevo sentiva voci che si sostituivano al suono ambientale ergo non credo che sia uan vera e propria malattia o problema tuo. Forse, ma qualcuno nel settore mi puo smentire, è un meccanismo di difesa della psiche. Questa amica mi diceva che gli capitava durante anche feste o serate con amici ergo situazioni di confusione che anche se gli piacevano forse nel subconscio non si voleva davvero essere li.


Vorrei poter dire di esserne quasi certo, il problema è che i disturbi e le sindromi sono così tante, son sicuro che se cercassi bene ne troverei almeno altri 20 di disturbi che calzano a pennello con il mio problema.

Io è quasi tutta la vita che mi domando quale sia il problema, adesso che ho un lavoro posso finalmente finire le sedute al CSM, ma dopo?
Quattro sedute di terapia al mese costano 280 euro, la prima 140 euro, è vero la salute non ha prezzo, ma per un mezzo orfanello povero e senza niente, 280 euro sono tanti.
Ho un sacco di cose da rimettere apposto nella mia vita, patente, macchina e altre cose ancora, e devo riuscirci da solo, perché non ho parenti ai quale appoggiarmi, salvo mio padre, che a fatica arriva a fine mese.
Al CSM hanno le mie analisi, mi restano due sedute, per ora spero che queste bastino a dare un nome al problema.

Appena avrò lo stipendio di dicembre chiamerò e vediamo, non ci sono molti psicologi/psichiatri nella mia zona, son circa una ventina, ho fatto una ricerca online, purtroppo non ci sono i prezzi (i prezzi che so io li ho chiesti al CMR), bisogna contattarli per saperli, e mi serve una macchina per andarci, mio padre già borbotta perché deve saltare due pomeriggi per accompagnarmi al CSM.

Hhhaaa, scusate per questo garbuglio di pensieri che ho vomitato :lol: .
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Messaggioda Gius193 » 26/12/2017, 13:06



Ma figurati sto qui per ascoltare e dare un consiglio se posso ergo non ti far problemi. :)

Comunque si comprendo che sia una spesa non da poco un analista ma almeno così potrai cercare di dare un nome a questo stato e nel caso cercare una soluzione anche se comunque come ho detto non penso sia una vera e propria patologia. Non sei il primo a cui capita e di sicuro non è qualcosa di irrisolvibile. :)
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Messaggioda Mustafà » 26/12/2017, 14:07



Sono anch'io così più meno, ho passato anche una depersonalizzazione, dai un'occhiata anche a quella.
Troppa sofferenza,troppi conflitti, ad un certo punto la mente si stanca e si difende così.
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Messaggioda Anuar » 26/12/2017, 17:40



Gius193 ha scritto:Ma figurati sto qui per ascoltare e dare un consiglio se posso ergo non ti far problemi. :)

Comunque si comprendo che sia una spesa non da poco un analista ma almeno così potrai cercare di dare un nome a questo stato e nel caso cercare una soluzione anche se comunque come ho detto non penso sia una vera e propria patologia. Non sei il primo a cui capita e di sicuro non è qualcosa di irrisolvibile. :)


Già, per me è importante dare un nome a questa cosa, anche solo per non sentirmi l'unico, o "quello strano".
Spero di riuscire a trovare un esperto che si aggiri attorno ai 30 euro sinceramente, altrimenti dovrò organizzarmi diversamente, in qualche modo farò.
Non so se sia una vera e propria patologia, però ultimamente a lavoro mantenere la concentrazione è diventato difficile, e la cosa non mi piace, spesso come ho detto mi sento trascinare via e non va bene, vorrei mantenere sempre il controllo.
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Messaggioda Anuar » 26/12/2017, 17:44



Disperso ha scritto:Sono anch'io così più meno, ho passato anche una depersonalizzazione, dai un'occhiata anche a quella.
Troppa sofferenza,troppi conflitti, ad un certo punto la mente si stanca e si difende così.


Non so se posso identificarmi nella depersonalizzazione, nella derealizzazione si, mi ci identifico, comunque eh io di cose brutte ne ho passate molte, ma c'è una "cura"?
C'è un modo per sistemare il tutto?
Forse tu ne sai più di me.
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Messaggioda Mustafà » 27/12/2017, 13:18



Anuar ha scritto:
Disperso ha scritto:Sono anch'io così più meno, ho passato anche una depersonalizzazione, dai un'occhiata anche a quella.
Troppa sofferenza,troppi conflitti, ad un certo punto la mente si stanca e si difende così.


Non so se posso identificarmi nella depersonalizzazione, nella derealizzazione si, mi ci identifico, comunque eh io di cose brutte ne ho passate molte, ma c'è una "cura"?
C'è un modo per sistemare il tutto?
Forse tu ne sai più di me.


Mah, ne ho passate anch'io, vediti anche disturbo da stress post traumatico. Anche in questo caso c'è una certa dissociazione.
E' dura, bisogna riconnettersi al corpo, l'anestesia emozionale deriva da un distacco dal corpo,dalla percezione del corpo, che a livelli più forti porta alla depersonalizzazione. Quindi tornare nel corpo,che equivale a far tornare fuori i disagi di una vita. Non voglio spaventarti, ma è possibile che tu ora riesca per esempio a lavorare, ma in uno stato di sonnolenza emotiva. E' come rinunciare ad una parte di se per riuscire a stare al mondo, con le nostre emozioni non riusciamo a starci e dopo un lungo calvario le anestetizziamo, allora ci sembra di aver pure ottenuto qualcosa,ma in realtà abbiamo rinunciato a qualcosa. Per questo dicevi che hai trovato lavoro, ma non sei soddisfatto del risultato,non sei felice. Hai messo nel cassetto una parte di te per riuscire a stare al mondo. Io ho fatto lo stesso,sebbene ora non lavori.

Secondo me le ferite infantili sono fondamentali, vediti il libro che ho postato nel thread sul "non sentirsi amati". Per il resto io ho combinato quasi solo disastri. Non posso consigliare cose direttamente.
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Messaggioda Anuar » 01/01/2018, 18:13



Disperso ha scritto:
Anuar ha scritto:
Disperso ha scritto:Sono anch'io così più meno, ho passato anche una depersonalizzazione, dai un'occhiata anche a quella.
Troppa sofferenza,troppi conflitti, ad un certo punto la mente si stanca e si difende così.


Non so se posso identificarmi nella depersonalizzazione, nella derealizzazione si, mi ci identifico, comunque eh io di cose brutte ne ho passate molte, ma c'è una "cura"?
C'è un modo per sistemare il tutto?
Forse tu ne sai più di me.


Mah, ne ho passate anch'io, vediti anche disturbo da stress post traumatico. Anche in questo caso c'è una certa dissociazione.
E' dura, bisogna riconnettersi al corpo, l'anestesia emozionale deriva da un distacco dal corpo,dalla percezione del corpo, che a livelli più forti porta alla depersonalizzazione. Quindi tornare nel corpo,che equivale a far tornare fuori i disagi di una vita. Non voglio spaventarti, ma è possibile che tu ora riesca per esempio a lavorare, ma in uno stato di sonnolenza emotiva. E' come rinunciare ad una parte di se per riuscire a stare al mondo, con le nostre emozioni non riusciamo a starci e dopo un lungo calvario le anestetizziamo, allora ci sembra di aver pure ottenuto qualcosa,ma in realtà abbiamo rinunciato a qualcosa. Per questo dicevi che hai trovato lavoro, ma non sei soddisfatto del risultato,non sei felice. Hai messo nel cassetto una parte di te per riuscire a stare al mondo. Io ho fatto lo stesso,sebbene ora non lavori.

Secondo me le ferite infantili sono fondamentali, vediti il libro che ho postato nel thread sul "non sentirsi amati". Per il resto io ho combinato quasi solo disastri. Non posso consigliare cose direttamente.


Come ho già detto depersonalizzazione l'avrò provata 1-2 volte in 27 anni di vita, provo spesso la derealizzazione, ma non solo in contesti spiacevoli, può capitare anche quando sono particolarmente stanco o pensieroso, o ho un problema da risolvere, o quando mi annoio troppo.
Forse hai ragione per quanto riguarda il lavoro, ma devo sottolineare che riesco a lavorare li solo con tanta pazienza e pensando solo "mi pagano e ho bisogno di soldi", però odio quel lavoro, odio i miei colleghi e ogni volta andare li è un calvario, lo faccio davvero contro voglia.

Adesso finiscono anche le ferie e dovrò fare un viaggio per lavoro ma essendo apprendista lo farò non pagato, e sono 7 ore di viaggio a fianco di uno str***o antipatico e infantile che sì, ha 50 anni, ma ne dimostra veramente 14, parla solo di sesso come fosse in pubertà è davvero infantile ed in sopportabile, senza contare che mi "bullizza" perché non so far nulla e perché sono del sud italia, mah.
Come vedi l'emozione la provo purtroppo.

Spero davvero che al CSM sappiano dirmi cosa ho, la psicologa mi ha rassicurato dicendomi che lo sapranno, ma ho sentito tanti commenti negativi riguardo la sanità pubblica.
E se metti che io non abito in una grande città ma in campagna e quindi è un ospedale di periferia.
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Messaggioda Ari. » 09/01/2018, 20:58



Ho letto molte cose qui...
Io ho provato la depersonalizzazione/derealizzazione, ma è uno stato davvero terribile. Ti senti impazzire e pensi di avere un attacco di panico. Gli stati di cui parli tu sono più dissociativi.
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