Sfogo personale

[Mary04]

Dall'ultima volta che ho scritto qui mi sono sforzata di fare cose per non pensare ai miei problemi e sto continuando a tenermi occupata ma non posso non pensare ai problemi che ho.
Per primo penso ai problemi familiari che ho mi dispiace se i miei cari soffrono, vorrei fare qualcosa ma non posso fare nulla per aiutarli perché anche io sono depressa ma cerco di fare tutto il possibile perché la mia sofferenza non pesi su di loro e cerco di aiutarli come posso ma mi sento una fallita.
Mi sento una fallita anche perché non sono niente, non sono realizzata e ho paure nella mia testa che allevio prendendo i farmaci.
E poi mi sento sola avrei davvero bisogno di qualcuno che mi faccia ridere e mi faccia stare bene con cui condividere i miei problemi ma non solo, vorrei qualcuno che mi ami davvero ma ho paura dell'amore perché è una cosa che non conosco e mi vergogno di dirlo perché visto che non ho più 30 anni, dovrei essere fidanzata e invece no sempre sola. Una vita senza nessuno , ma è normale? No nn sono normale , sono strana, anormale, non so neanche chi sono .......sono insignificante e senza valore, non sono nessuno. Non so cosa voglio, non so niente di me so solo che è da anni che faccio sempre le stesse cose . L'amore non risolverebbe nulla anzi sarei un peso per chi starebbe con me ma tanto ormai so che non incontrerò nessuno e neanche voglio conoscere nessuno quindi questo non dovrebbe preoccuparmi e allora perché lo penso? È meglio stare sola, ed è meglio forse fare le stesse cose di sempre perché le nuove mi spaventerebbero.

[No One]

Impossibile dire cosa sia meglio; tu almeno prendi coscienza dei tuoi "limiti" e, a volte, restare da soli per non recare danno agli altri è una scelta onorevole: quante persone per la paura di rimaner da soli si "accasano" senza intesa generando così mostri peggiori!
Sì la solitudine è una brutta bestia e la depressione pure. Un abbraccio.

[Ensō]

Gli sfoghi fanno sempre bene. Quando una persona si avvilisce e denigra se stessa, dandosi della fallita e altre cose simili, significa che non si conosce. Imparare a conoscerci e a perdonarci può portare al benessere personale e a quello degli altri. Inizia col chiederti chi sei e qual'è il tuo ruolo che ricopri nella tua vita.

[crisbil]

Una vita senza nessuno , ma è normale?

No. Non è normale. E non è nemmeno una vita. Cioè.. non avere nessuno, mai, significa non vivere.

Secondo me te ne rendi conto benissimo pure tu.. ma poi per qualche motivo scegli sempre di tenere tutti a distanza per paura, e cerchi di convincere te stessa che stare sola è meglio, ma ogni post che hai scritto su questo forum dimostra il contrario.. e che hai i bisogni umani che hanno (abbiamo) tutti, per cui soffri.

Tu, a differenza mia, se non ricordo male, riscontri positivi o persone che ti volevano conoscere, anche in questo sito, ne hai trovati.. e ne troveresti ancora (hai 35 anni o 36, se la memoria non mi inganna) .. ma più passa il tempo senza fare nulla e reagire e più diventa difficile.. anche solo trovare persone disposte a provare a relazionarti con te (io non ne trovo, infatti).

Per cui dovresti osare e rischiare, perché il percorso che stai facendo ti porterà solo a stare più male.. e ad un certo punto quelle sicurezze (tipo la famiglia) a cui ti puoi aggrappare ora .. non ci saranno più.. e tutto si farà esponenzialmente più difficile.. più complicato.. e tu ti sentirai sempre peggio (ne so qualcosa).

Lo so che non è facile, io ti capisco perfettamente, arrivare ad una certa età (io la tua l'ho superata da un bel pezzo e ancora lì sto - a non aver fatto esperienze di nessun tipo e non aver avuto un rapporto o una relazione che sia una -) senza un "vissuto", senza quell'insieme di cose ed esperienze che, a prescindere da disturbi e problemi, condividono e vivono tutti.. crea un distacco e un disagio che nessuno che non lo prova capisce.

Io ti consiglio di reagire e provarci.. perché quella sorta di "tranqullità" fittizia in cui ti nascondi e nella quale cerchi di proteggerti - la tua "rassicurante" routine.. non potrà (oggettivamente) durare per sempre.. tu, a differenza mia, di persone disposte a capirti e - soprattutto- a venirti incontro ne puoi ancora trovare (ne avevi trovate anche qui se non ricordo male).. ma non sarà così per sempre.

(PS: persone intenzionate a relazionarti con te intendo.. a farlo nella realtà, non a scriverti sul forum e basta. Il virtuale quando si è soli e non si ha poi altro nella vita è solamente dannoso, deleterio.. e dei bisogni che si hanno come esseri umani non ne soddisfa uno che sia uno.)

[crisbil]

Quando una persona si avvilisce e denigra se stessa, dandosi della fallita e altre cose simili, significa che non si conosce.

No: quando una persona si avvilisce e denigra sé stessa.. a volte significa solo e semplicemente che così è stata trattata SEMPRE dagli altri.. da TUTTI gli altri.. e alla fine il valore che pensava di avere non lo sente più.

[No One]

Il virtuale quando si è soli e non si ha poi altro nella vita è solamente dannoso, deleterio.. e dei bisogni che si hanno come esseri umani non ne soddisfa uno che sia uno.)

No.
Il virtuale non sarà il fine, ma può ben essere un primo passo. Se per te il virtuale è nulla o anzi dannoso, cosa rispetabilissima, altrettanto non deve esser per gli altri.
Non togliere opportunità a chi ancora è alla ricerca...

[crisbil]

No.
Il virtuale non sarà il fine, ma può ben essere un primo passo. Se per te il virtuale è nulla o anzi dannoso, cosa rispetabilissima, altrettanto non deve esser per gli altri.
Non togliere opportunità a chi ancora è alla ricerca...

Io non tolgo opportunità a nessuno.. le tue son solo parole vuote e basta.

Mi son permesso di scrivere quel che ho scritto perché io leggo (con estrema attenzione) MaryTriste da quando si è iscritta al forum e mi riconosco molto in lei e nelle sue difficoltà e problemi.

E' isolata, sola e piena di insicurezze e paure, legate a non aver vissuto nemmeno le esperienze più comuni, quelle che avete vissuto tutti..

E il virtuale non l'ha aiutata e non la sta aiutando affatto.. perché il virtuale non è d'aiuto a persone sole e isolate VERAMENTE e piene di difficoltà a interagire con gli altri a uscire dalla solitudine e dall'isolamento.. anzi.. spesso fa l'opposto... fa sentire ancora più esclusi e soli.

[_Sehnsucht_]

Le sue non sono parole vuote, io sono d'accordissimo con ciò che ha scritto, gli anni in cui mi ero isolata da tutti, il mio unico contatto con l'esterno era il virtuale e da lì mi sono fatta qualche amicizia che poi è diventata anche tangibile nel reale.
Nel reale come nel virtuale bisogna selezionare, mica subito appena ci si collega si trovano persone con cui si va un minimo d'accordo.

Se poi si preferisce passare la propria vita a piangersi addosso e sentirsi la persona più sfortunata del mondo senza minimamente provare a migliorare le cose, è normale che sia tutto uno schifo.
Da soli spesso non si riesce a rialzarsi, ci vuole una cura farmacologica e una terapia psicologica adeguata al proprio problema.

[crisbil]

Secondo me il vostro grosso limite è che non riuscite nemmeno a capire (manco ci provate) la natura dei problemi di chi non è che semplicemente ha vissuto o sta vivendo un periodo di isolamento e lontananza dai rapporti umani... ma quei contatti umani e rapporti non li mai avuti e vissuti, nemmeno le cose più semplici e di base che le persone vivono da adolescenti.. ed arrivano ad una certa età (ben oltre i 30 anni) senza averle vissute .

Non è così semplice come dite, uscirne. Non basta la buona volontà, non bastano gli sforzi e anche farmaci e psicoterapia, alla lunga (lo dico per esperienza), non servono a granché.

Voi usate solo le vostre esperienze senza rendervi conto che non sono universali; e le usate non solo come mezzo di interpretazione degli altri e dei loro comportamenti e problemi - ma, purtroppo, anche di giudizio.

E ciò non è di nessun aiuto, fa solo sentire inadeguati ..o peggio (ma non sembra importarvene manco molto: continuate imperterriti.. a esprimere gli stessi giudizi e valutazioni all'infinito senza nemmeno provare a capire).

[Ātman]

Visto che ciascuno parla in base alla propria esperienza ed opinione, io preferirei chiedere direttamente a Mary se secondo lei il virtuale può essere un primo passo per sviluppare un rapporto, o le riuscirebbe comunque difficile aprirsi partendo da lì.
Giusto per capire e non continuare all'infinito a ribadire le solite opinioni tra noi.