Riflessioni

Ho solo bisogno di urlare, di far sapere agli altri che esisto ed a me stesso che sto vivendo. Ho solo bisogno di voltare pagina, dimenticare cosa sono stato e cosa sono, diventare diverso, un altro. Eppure testardamente ho deciso di metterci un macigno su quella pagina e fare forza sarebbe inutile, finirei soltanto per strapparla. Se ciò accadesse sarei per sempre incompleto.
Purtroppo quel macigno l’ho messo io stesso ma adesso, anche volendo, non riesco più a toglierlo, tuttavia non so se abbia desiderato maggiormente metterlo o toglierlo. Inconsciamente sono desideroso di restare in questa situazione per stare sempre peggio, per toccare il fondo. Non so cosa spero di trovare una volta giunto lì, forse credo che se toccassi terra qualcuno si accorgerebbe di me e sarebbe lui a tirarmi fuori da quella fossa. Invece adesso sto ancora precipitando e questa caduta è lenta e silenziosa, per questo dovrei urlare, perché in questa situazione ci si abitua al silenzio, fin troppo. Ci si abitua al punto che se qualcuno ti si avvicina per dirti come uscirne tu gli chiedi di starsene zitto. Se non tacesse disturberebbe il tuo silenzio, quello stesso che odi al punto da farlo diventare parte di te e se diventa parte di te finisci per odiare chiunque cerchi di romperlo.
Purtroppo quel macigno l’ho messo io stesso ma adesso, anche volendo, non riesco più a toglierlo, tuttavia non so se abbia desiderato maggiormente metterlo o toglierlo. Inconsciamente sono desideroso di restare in questa situazione per stare sempre peggio, per toccare il fondo. Non so cosa spero di trovare una volta giunto lì, forse credo che se toccassi terra qualcuno si accorgerebbe di me e sarebbe lui a tirarmi fuori da quella fossa. Invece adesso sto ancora precipitando e questa caduta è lenta e silenziosa, per questo dovrei urlare, perché in questa situazione ci si abitua al silenzio, fin troppo. Ci si abitua al punto che se qualcuno ti si avvicina per dirti come uscirne tu gli chiedi di starsene zitto. Se non tacesse disturberebbe il tuo silenzio, quello stesso che odi al punto da farlo diventare parte di te e se diventa parte di te finisci per odiare chiunque cerchi di romperlo.