Diritto di scelta libera

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

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Messaggioda Net » 03/08/2018, 15:04



Camel ha scritto:
Sono favorevole al suicidio assistito solo per persone affette da malattie incurabili altamente invalidanti che decidono liberamente di interrompere la propria esistenza perché costrette a vivere in condizioni che loro non ritengono dignitose. Chi soffre di depressione invece andrebbe sempre aiutato ad uscirne con tutto il supporto necessario, non assecondato nei suoi intenti suicidiari che sono il sintomo di una malattia che può essere curata.


sembra lo stesso ragionamento di merda che fanno le persone quando "si ma l'aborto lo accetto solo se la persona è stata violentata'' e gne gne gne gne


Non credo sia proprio la stessa cosa.
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Messaggioda Camel » 03/08/2018, 15:06



zitta.





mh, in ogni caso i pensieri tornano sempre, non se ne vanno mai via veramente

x.x
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Messaggioda fuliggine » 03/08/2018, 15:25



faab ha scritto:Ciao a tutti.
sono nuovo del forum, mi sono iscritto perchè sento l'esigenza di dover condividere il mio pensiero con qualcuno, e magari riuscire a crearne un dibattito costruttivo, anche se l'argomento ha ben poco di costruttivo.
la domanda è questa:
pensate sia possibile, nel prossimo futuro, infrangere il tabù del suicidio ed iniziare un dibattimento per poter emanare leggi che consentano a chi non ha voglia di vivere la propria vita di potersene andare da questo mondo senza soffrire?
personalmente non sento alcuno stimolo a continuare a vivere su questo pianeta, in questa società. Ho tentato diverse volte di togliermi la vita fallendo miseramente. dopo ogni tentativo fallito, desistevo per mancanza di coraggio o per paura di sentire troppo dolore. Il mio desiderio sarebbe poter decidere di poter porre fine alla propria vita e di poter accedere a strumenti che ti possano facilitare il trapasso senza dover provare alcun tipo di dolore. Non trovo produttivo nè giusto che individui come me continuino a sprecare la propria esistenza giorno dopo giorno, quando ci sono un sacco di persone che vorrebbero vivere la propria vita ma che per colpa di patologie fisiche non possano farlo. Un suicidio assistito potrebbe, a parer mio, rivelarsi un'ottima soluzione per poter liberarsi di persone che non hanno alcun interesse nella vita, regalando i proprio organi, magari, a persone che ne hanno bisogno per vivere. inoltre questa soluzione potrebbe far risparmiare alla società un sacco di risorse economiche che vengo spese per tentare di recuperare persone catalogate come "depresse" e persone che hanno riportato gravi danni da tentativi di suicidio non andati a buon fine.
cosa ne pensate voi? Vi chiedo solo di risparmiare risposte con riferimento a presunti dei o volontà superiori, vita come dono inalienabile, ecc ecc.



Non credo si possa arrivare ad un "suicidio assistito" ne oggi nè mai...o almeno lo spero! C'è una bella differenza nel dire aiuto una persona in agonia a morire dolcemente, risparmiandole ulteriori sofferenze inutili con aiuto qualcuno a morire.
Io personalmente non lo farei mai: non vedo perchè debba prendermi io la responsabilità di porre fine alla tua vita. Per quale motivo scusa? Per quello che ne posso sapere potresti solo essere un uomo/un ragazzo viziato che non ha voglia di prendere in mano il proprio futuro o di affrontare i propri problemi per la paura di soffrire ( è ovviamente una provocatoria supposizione, non mi permetterei mai di pensarlo di te non conoscendoti nemmeno, o pensarlo di altri, sia ben chiaro)
Se ti vuoi suicidare sei liberissimo di farlo, nessuno te lo vieta e di modi infallibili ce ne sono eccome ma pensare di delegare questa cosa ad altri scusa ma è un pensiero veramente vigliacco.

Mi permetto di essere un pò dura per esperienze che mi hanno toccato da vicino.
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Messaggioda NaturalKiller » 03/08/2018, 15:39



Camel ha scritto:
Sono favorevole al suicidio assistito solo per persone affette da malattie incurabili altamente invalidanti che decidono liberamente di interrompere la propria esistenza perché costrette a vivere in condizioni che loro non ritengono dignitose. Chi soffre di depressione invece andrebbe sempre aiutato ad uscirne con tutto il supporto necessario, non assecondato nei suoi intenti suicidiari che sono il sintomo di una malattia che può essere curata.


sembra lo stesso ragionamento di merda che fanno le persone quando "si ma l'aborto lo accetto solo se la persona è stata violentata'' e gne gne gne gne


No, non c'è alcun nesso logico tra le due cose
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Messaggioda NaturalKiller » 03/08/2018, 17:10



Camel ha scritto:zitta.





mh, in ogni caso i pensieri tornano sempre, non se ne vanno mai via veramente

x.x


Allora, faccio chiarezza sul mio punto di vista. Riguardo all'aborto, che tu citi, penso che la scelta appartenga sempre alla madre dal momento che è su di lei che ricade tutto l'onere e la responsabilità di portare avanti una gravidanza e non si può obbligarla a farlo contro la sua volontà.
Tornando al suicidio assistito, come dicevo lo trovo legittimo nel caso di persone gravemente invalidate da patologie incurabili, dal momento che sarebbero costrette da forze maggiori e purtroppo incontrovertibili a vivere in condizioni di grande disagio, condizioni che hanno il diritto di ritenere troppo deleterie per la propria vita e dignità e di conseguenza prendere la difficile decisione di porre fine alla propria esistenza. Dal mio punto di vista accettare tale decisione rappresenta un segno di rispetto verla persona e la sua vita.
Nel caso di una persona in condizioni di grave depressione secondo me non si possono ignorare le possibilità di recupero, e differentemente dal caso precedente assecondare il suicidio non sarebbe un segno di rispetto ma di resa. La depressione va combattuta con tutte le armi che abbiamo a disposizione. Sia in questo caso che nel precedente dal mio punto di vista si tratta di preservare il diritto alla vita e alla felicità, anche se in due modi molto diversi.
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Messaggioda faab » 03/08/2018, 17:28



Net ha scritto:Mmmh, per quanto riguarda alcuni punti sarei anche d’accordo , ma solo in determinate circostanze. Personalmente credo che se uno volesse realmente morire ci riuscirebbe al primo colpo, così come trovare metodi “poco dolorosi” per farlo.


sono anni che convivo con questo "male di vivere" che è la depressione. vivo tra alti e bassi ma sinceramente, anche nei periodi più felici, se potessi scegliere di andarmene lo farei. Non sono d'accordo con il tuo pensiero, ho provato vari modi "poco dolorosi" per farla finita e ti assicuro che non sono efficaci. Il suicidio richiede una forte dose di coraggio o di disperazione e un'altrettanto grande dose di dolore.
sarebbe bello poter iniziare a parlare dell'argomento in pubblico senza venire preso per folle. Dopotutto per un non credente la vita ha ben poco di sacro, a mio avviso si tratta di una pura coincidenza di situazioni, e credo sia legittimo poter essere liberi di scegliere se e quando mettervi fine.
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Messaggioda Net » 03/08/2018, 21:08



faab ha scritto:
Net ha scritto:Mmmh, per quanto riguarda alcuni punti sarei anche d’accordo , ma solo in determinate circostanze. Personalmente credo che se uno volesse realmente morire ci riuscirebbe al primo colpo, così come trovare metodi “poco dolorosi” per farlo.


sono anni che convivo con questo "male di vivere" che è la depressione. vivo tra alti e bassi ma sinceramente, anche nei periodi più felici, se potessi scegliere di andarmene lo farei. Non sono d'accordo con il tuo pensiero, ho provato vari modi "poco dolorosi" per farla finita e ti assicuro che non sono efficaci. Il suicidio richiede una forte dose di coraggio o di disperazione e un'altrettanto grande dose di dolore.
sarebbe bello poter iniziare a parlare dell'argomento in pubblico senza venire preso per folle. Dopotutto per un non credente la vita ha ben poco di sacro, a mio avviso si tratta di una pura coincidenza di situazioni, e credo sia legittimo poter essere liberi di scegliere se e quando mettervi fine.


Io propenderei per resa e disperazione. Quando si è disperati si ragiona poco sul “poco doloroso”, poi fidati tu di me che ne sarebbero, ma non mi permetterò mai di dirli, perché la ritengo una cosa molto delicata ed “intima”, oltre che poco edificante. Capisco cosa intendi per libertà di scelta senza passare per folle, credimi che lo capisco davvero. E ribadisco che, siamo incredibilmente liberi di fare più cose di quante ne riusciamo ad immaginare, forse troppo. Io spero che penderai per la soluzione a cui hai pensato nel tuo scritto precedente.
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Messaggioda faab » 04/08/2018, 12:07



Non credo si possa arrivare ad un "suicidio assistito" ne oggi nè mai...o almeno lo spero! C'è una bella differenza nel dire aiuto una persona in agonia a morire dolcemente, risparmiandole ulteriori sofferenze inutili con aiuto qualcuno a morire.
Io personalmente non lo farei mai: non vedo perchè debba prendermi io la responsabilità di porre fine alla tua vita. Per quale motivo scusa? Per quello che ne posso sapere potresti solo essere un uomo/un ragazzo viziato che non ha voglia di prendere in mano il proprio futuro o di affrontare i propri problemi per la paura di soffrire ( è ovviamente una provocatoria supposizione, non mi permetterei mai di pensarlo di te non conoscendoti nemmeno, o pensarlo di altri, sia ben chiaro)
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Mi permetto di essere un pò dura per esperienze che mi hanno toccato da vicino.[/quote]

indubbiamente nel mio pensiero c'è molto di vigliacco. ma proviamo a vederla in questo modo:
siamo tanti, troppi sul pianeta. di persone inutili al progresso della società ce ne sono in ogni angolo del globo. se alcune di loro potessero decidere ed essere aiutate a "levare il disturbo" sarebbe solo di beneficio per tutti. tutti i tentativi di suicidio non andati a buon fine pesano irrimediabilmente sulla società. lo scampato suicidio in molti casi si traduce in inutili e permanenti agonie per la "vittima", sofferenza per i parenti e ingenti costi sul sistema sanitario.
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Messaggioda fuliggine » 17/08/2018, 0:40



Ma "essere inutile" è la visione negativa e distorta di qualcuno che non sta bene.
Il mio amico che si è suicidato si vedeva così ma per sua madre era un figlio, per noi un amico, per la mia amica è stato il primo fidanzato e il primo ragazzo a cui ha dato un bacio :), per un altro mio amico era il migliore compagno di avventure...
Per cui se uno non sta bene lo aiuto a star meglio semmai, ma di certo non a uccidersi.
Lui questo tipo di aiuto non l'ha voluto e ci ha allontanati tutti per poi fare quel che ha fatto (chiedendoci scusa)
Per noi non è stato un beneficio e da come la vedo io anche per lui è stata una sconfitta.
Sono d'accordo con Net sul fatto che per suicidarsi bisogna probabilmente essere davvero disperati per cui il quanto si soffre diventa relativo: io non so se lui ha sofferto, di certo si può dire che è stata una cosa talmente violenta che se ha sentito qualcosa è stato per una frazione di secondo.
E comunque per lui era diventata una sofferenza la vita, probabilmente di soffrire anche solo altri 5 minuti prima di morire non avrebbe fatto differenza.

Mi dispiace faab ma non credo molto hai tentati suicidi...forse sono diventata troppo cinica, forse avendo lavorato in un pronto soccorso e in una rianimazione ne ho visti troppi, non lo so, ma a me sembrano davvero soltanto dei sintomi di un forte disagio che però non ha niente a che vedere con la voglia di morire (già il fatto che uno ha paura è un segnale, è volontà di sopravvivere no?)
E del resto se te li raccontassi anche tu vedresti che non avrebbero potuto mai andare a buon fine...

Per cui per me il tuo ragionamento non ha niente di logico: se siamo troppi sul pianeta blocco le nascite, non mi metto a eliminare persone che sono già vive sulla base di un criterio puramente soggettivo
Dici che la tua vita va avanti tra alti e bassi: intanto degli alti ci sono...se non ti soddisfano abbastanza pensa a come dovrebbero essere per appagarti di più, prova a pensare a cosa ti piacerebbe fare davvero e prova a farlo :)

(ho visto che sei di bologna anche tu!!)
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