Diritto di scelta libera

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Diritto di scelta libera

Messaggioda faab » 01/08/2018, 20:42



Ciao a tutti.
sono nuovo del forum, mi sono iscritto perchè sento l'esigenza di dover condividere il mio pensiero con qualcuno, e magari riuscire a crearne un dibattito costruttivo, anche se l'argomento ha ben poco di costruttivo.
la domanda è questa:
pensate sia possibile, nel prossimo futuro, infrangere il tabù del suicidio ed iniziare un dibattimento per poter emanare leggi che consentano a chi non ha voglia di vivere la propria vita di potersene andare da questo mondo senza soffrire?
personalmente non sento alcuno stimolo a continuare a vivere su questo pianeta, in questa società. Ho tentato diverse volte di togliermi la vita fallendo miseramente. dopo ogni tentativo fallito, desistevo per mancanza di coraggio o per paura di sentire troppo dolore. Il mio desiderio sarebbe poter decidere di poter porre fine alla propria vita e di poter accedere a strumenti che ti possano facilitare il trapasso senza dover provare alcun tipo di dolore. Non trovo produttivo nè giusto che individui come me continuino a sprecare la propria esistenza giorno dopo giorno, quando ci sono un sacco di persone che vorrebbero vivere la propria vita ma che per colpa di patologie fisiche non possano farlo. Un suicidio assistito potrebbe, a parer mio, rivelarsi un'ottima soluzione per poter liberarsi di persone che non hanno alcun interesse nella vita, regalando i proprio organi, magari, a persone che ne hanno bisogno per vivere. inoltre questa soluzione potrebbe far risparmiare alla società un sacco di risorse economiche che vengo spese per tentare di recuperare persone catalogate come "depresse" e persone che hanno riportato gravi danni da tentativi di suicidio non andati a buon fine.
cosa ne pensate voi? Vi chiedo solo di risparmiare risposte con riferimento a presunti dei o volontà superiori, vita come dono inalienabile, ecc ecc.
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faab
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Messaggioda Camel » 03/08/2018, 11:24



mah.
non accettano nemmeno l'aborto.
non capisco perché gli altri debbano mettere becco sulle scelte altrui... per me ci vorrà un saaaacco di tempo
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Messaggioda Net » 03/08/2018, 11:41



Mmmh, per quanto riguarda alcuni punti sarei anche d’accordo , ma solo in determinate circostanze. Personalmente credo che se uno volesse realmente morire ci riuscirebbe al primo colpo, così come trovare metodi “poco dolorosi” per farlo.
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Messaggioda CapitanFindus » 03/08/2018, 11:49



In alcuni paesi come svizzera e paesi bassi in Europa e varie nazioni in Asia è già così. Se intendi in Italia dubito, siamo troppo legati all'identità cattolica ( basti pensare che abbiamo il numero di medici obiettori più alto d'Europa ). Comunque non credo sia una situazione desiderabile, in passato ho desiderato molte volte di morire, e oggi la mia situazione è cambiata e sono contento di non averlo fatto. Magari succederà lo stesso anche a te?
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Have you ever heard the story of the one-legged man in an ass-kicking contest?
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Messaggioda TheDarkKnight » 03/08/2018, 13:09



Pur condividendo realizzare una cosa simile equivarrebbe a dichiarare il totale fallimento della società. Non so se i numeri dei suicidi sono in aumento ma è evidente la presenza di un chiaro difetto alla base del sistema. E come se ci avessero in qualche modo privati del più grande degli istinti ovvero quello di sopravvivenza. Sono qui al fresco seduto davanti ad un computer con in mano tutto il tempo del mondo, dovrei sentirmi un privilegiato, eppure non esiterei un solo istante se avessi la possibilità di scomparire come se non fossi mai esistito.
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“Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell’uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere”.

"...tu per loro sei solo un mostro come me..."

"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

"Combattere per sopravvivere, come se foste già morti; lottare per la vittoria, come se foste già sconfitti"

Se la vita è un dono perché ne pago io il prezzo?

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Messaggioda NaturalKiller » 03/08/2018, 14:06



Sono favorevole al suicidio assistito solo per persone affette da malattie incurabili altamente invalidanti che decidono liberamente di interrompere la propria esistenza perché costrette a vivere in condizioni che loro non ritengono dignitose. Chi soffre di depressione invece andrebbe sempre aiutato ad uscirne con tutto il supporto necessario, non assecondato nei suoi intenti suicidiari che sono il sintomo di una malattia che può essere curata.
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Messaggioda LostInThisTown » 03/08/2018, 14:15



Vi chiedo scusa se in questa mia risposta apparirò un po' cinico; invero non si tratta altro che di immedesimazione, siccome anche io ho innumerevoli volte preso in considerazione l'ipotesi di farla finita, così come varie volte sono arrivato a "pochi millimetri" dal metterla in pratica. Anche io ho desistito per quello che dici tu, per la mancanza di coraggio di andare fino in fondo o per la paura del dolore, ma soprattutto per il timore di non riuscirci e/o di subire menomazioni fisiche con una conseguenza che mi è già capitata: essere trattato da reietto. Non vi dirò il metodo che ho considerato il migliore (è un metodo comune, facilissimo da mettere in pratica, facile almeno dal punto di vista pratico), dopo aver constatato che coi farmaci (almeno quelli che di norma vengono prescritti per chi soffre di ansia e depressione) è pressoché impossibile morire.

Fatto sta che alcune volte, dopo aver tentato, e dopo l'arrivo dell'ambulanza, sono stato costretto a stare nel reparto di psichiatria dell'ospedale, trattato come un reietto, come un pazzo. E questo, considerato il fatto che avevo tentato di togliermi la vita e che mi trovavo in uno stato di sconforto insopportabile, mi faceva sentire ancor più peggio.

Dicevo "apparirò un po' cinico", perché per portare a compimento questo gesto, più che coraggio, penso richieda determinazione, indipendentemente dal dolore o dai rischi che si potrebbero avere.
Anni fa lessi la notizia di una persona che si suicidò lanciandosi dal balcone, e no: non stava ad un piano alto, pare fosse il terzo piano, e difatti rimase agonizzante per un po'; non morì subito, ma dopo una ventina di minuti circa, mentre l'ambulanza lo stava trasportando in ospedale. Non posso sapere cosa quella persona vivesse qualche attimo prima di lanciarsi dal balcone, così come non posso sapere se fu un'azione impulsiva e ponderata (ma posso ipotizzare di no: c'è chi lanciandosi dal balcone, cascando "male" ha sì avuto terribili conseguenze fisiche rimanendo in vita), ma di certo è stato determinato. Un mio amico che si intende di psicologia afferma che chi compie e porta a termine il suicidio, si trova in uno stato semi-dissociativo, quasi come se fosse mentalmente incosciente in quei momenti, non prendendo così in considerazione i possibili rischi: anche questo può diventare determinazione.

Per il resto io anni fa mi informai per il suicidio assistito in Svizzera ed a quanto pare (forse la legislatura è nel frattempo cambiata, non so) non offrono questa opportunità a chi soffre solamente di depressione; la prendevano in considerazione per chi ha malattie incurabili come ad esempio quelle neurodegenerative, e comunque, nel caso, il suicidio assistito è costosissimo.

Per il resto, io sto provando a mettere in pratica un'alternativa: provare a fare quel che non ho mai fatto. Siccome sto cercando di allontanare l'idea del suicidio, quindi, voglio provare a dare una svolta nella vita. Intanto per uccidersi c'è sempre tempo, ma avrò almeno tentato qualcos'altro.
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Messaggioda Ensō » 03/08/2018, 14:19



Ciao faab,

credo che se si avesse la possibilità di accedere con facilità a un metodo di suicidio legale, si correrebbe il rischio di ricorrervi per un nonnulla. Basterebbe un brutto voto a scuola, un diverbio con un genitore, una delusione d'amore, un alterco con il nostro migliore amico per porre fine a una vita che potrebbe prendere un'altra direzione superato un lieve ostacolo del nostro quotidiano.
In alcuni paesi, come già citato, esistono dei kit per darsi la morte consapevolmente, si possono ottenere previo consenso medico e in particolari casi, non tutti ne possono fruire liberamente. Per quanto riguarda la donazione di organi non è possibile in quanto, la morte sopraggiunge grazie all'azione di potenti barbiturici che compromettono irrimediabilmente gli organi idonei per l'espianto.
L'unica carta possibile da giocare sul piano legislativo è quella di paragonare il suicidio volontario all'aborto. L'aborto è la soppressione di una vita pre parto, il suicidio è la soppressione di una vita post parto, con la sola differenza che nel secondo caso nessuno può decidere preventivamente per noi. Si cammina sul filo del rasoio ma credo sia una strada percorribile.
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Messaggioda Net » 03/08/2018, 14:26



Infatti chi tenta il suicidio, in un modo o nell’altro, non è mai pienamente cosciente, subentra la sopravvivenza. Di molte persone ,che come dici tu, han tentato con insuccesso, sopratutto quelle che lo fanno lanciandosi da piani sopraelevati, molte raccontano di aver avuto un momento di lucidità nel momento in cui si son lanciate, pentendosi del gesto. Molte, ho detto un parolone, quelle poche. È vero che in ospedale si viene messi in TSO, è paragonabile ad un tentato omicidio, ed in effetti lo è. Io quoto Natural, preferisco pensare ci siano alternative è l’amore possibilità di cura per chi soffre di depressione, mentre, casistica differente, per chi contro la propria volontà, con questo non dico che la depressione sia una scelta ma comunque qualcosa di reversibile, differente è per chi viene privato della propria dignità di essere umano.
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Messaggioda Camel » 03/08/2018, 14:31



Sono favorevole al suicidio assistito solo per persone affette da malattie incurabili altamente invalidanti che decidono liberamente di interrompere la propria esistenza perché costrette a vivere in condizioni che loro non ritengono dignitose. Chi soffre di depressione invece andrebbe sempre aiutato ad uscirne con tutto il supporto necessario, non assecondato nei suoi intenti suicidiari che sono il sintomo di una malattia che può essere curata.


sembra lo stesso ragionamento di merda che fanno le persone quando "si ma l'aborto lo accetto solo se la persona è stata violentata'' e gne gne gne gne
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