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Quando ci si stanca di tutto

MessaggioInviato: 01/10/2018, 19:30
da eris_00
Ciao a tutti.
Conosco il forum da un po' ma fino ad oggi sono stata solo un'osservatrice. Oggi ho deciso di scrivere questo post e sfogarmi perché credo di averne bisogno.

Il fatto è che sono stanca. Stanca di dover combattere ogni giorno per fare anche le cose più semplici. Di dover convivere con ansia, paranoia, ipocondria e spesso apatia. So che non ci sono alternative, perché io questo carattere e queste problematiche ce le ho da sempre, anche se si sono accentuate a causa di eventi parecchio negativi. Infatti faccio finta di nulla e vivo la mia vita in maniera abbastanza normale, cercando di non far pesare questo a nessuno e andando avanti contando solo sulle mie forze. Ma è così impegnativo e faticoso, anche perché tendo a somatizzare. Oltre tutto mi sento anche in colpa a lamentarmi perché so che c'è gente che vive situazioni disastrose e mi dispiace non essere riconoscente di ciò che ho.
Ogni giorno devo trovarmi una motivazione. Ed è dura. Dura cercare anche di non lasciarmi prendere dall'ira e dalla frustrazione che mi portano a volte ad essere invidiosa e suscettibile.
Mi sono stancata di vivere? Credo di no. Mi sono stancata di vivere in questo modo forse. Perché anche se cerco di convincermi che non è tempo buttato, io vedo i giorni che passano come granelli di sabbia tra le dita e la vita scorrere via. Non capisco quale sia il senso di tutto questo. Perché impegnarmi se poi finirà tutto? Mi sembra tutto vano, tutto inutile. Non ho quel fuoco, quell'ardore che ti fa prendere a morsi la vita. Sarà che non trovo niente e nessuno che riesca a mantenere vivo e interessante quell'attimo,quella cosa che sto facendo. Infatti potrei dire che mi piace tutto e niente.
Sento che non riuscirò mai ad essere soddisfatta di me stessa. Vedo gente fare grandi cose e io invece mi sento una nullità, impotente, limitata. Anzi, credo che forse proprio l'uomo lo sia per natura ma si sopravvaluti. Più giro e più vedo che il mondo è marcio, che la gente è egoista, arrogante, strafottente, quasi mai riconoscente. Più sei sensibile e fai del bene e più ti buttano m**** addosso cercando di affossarti e di farti sentire sbagliato.
Scusate per i voli pindarici ma ho una confusione in testa assurda.

Quando ci si stanca di tutto

MessaggioInviato: 01/10/2018, 22:27
da Rusted_Blue
Ciao Eris, benvenuta,
anch'io - pur senza avere la presunzione di sapere come tu ti senta - credo di vivere una situazione non dissimile alla tua.
Eppure penso che le cose del mondo abbiano un senso (ma senza riferirmi a un "ordine cosmico" di certe religioni); soltanto mi sento come tagliato fuori da una realtà che mi appare come aliena, ostile e vuota. C'è una contraddizione in tutto questo? Penso di no, perché credo che la realtà sia complessa e penso che trovare la propria dimensione sociale e affettiva, così come la cossiddetta <<passione per la vita>>, sia un compito arduo, specialmente per chi ha coltivato una particolare sensibilità e un desiderio di andare oltre le apparenze, all'essenza delle cose. Desiderio che molte volte viene spezzato dal cinismo imperante.
Il fatto che ci siamo iscritti a questo forum, giusto per fare un esempio, credo sia già un segnale del desiderio di voler vivere in maniera qualitativamente diversa, di voler cercare conforto e confronto con chi vive le nostre stesse sofferenze, grandi o piccole che siano o - cosa altrettanto importante - della voglia di scoprire tantissimi altri modi di stare al mondo, oltre al nostro. Spero a riguardo che la tua permanenza qui possa esserti di aiuto!
Se in futuro vorrai confrontarti con me, mi farà senz'altro piacere.
Per ora,
un abbraccio grande

Quando ci si stanca di tutto

MessaggioInviato: 02/10/2018, 13:59
da eris_00
Rusted_Blue ha scritto:Ciao Eris, benvenuta,
anch'io - pur senza avere la presunzione di sapere come tu ti senta - credo di vivere una situazione non dissimile alla tua.
Eppure penso che le cose del mondo abbiano un senso (ma senza riferirmi a un "ordine cosmico" di certe religioni); soltanto mi sento come tagliato fuori da una realtà che mi appare come aliena, ostile e vuota. C'è una contraddizione in tutto questo? Penso di no, perché credo che la realtà sia complessa e penso che trovare la propria dimensione sociale e affettiva, così come la cossiddetta <<passione per la vita>>, sia un compito arduo, specialmente per chi ha coltivato una particolare sensibilità e un desiderio di andare oltre le apparenze, all'essenza delle cose. Desiderio che molte volte viene spezzato dal cinismo imperante.
Il fatto che ci siamo iscritti a questo forum, giusto per fare un esempio, credo sia già un segnale del desiderio di voler vivere in maniera qualitativamente diversa, di voler cercare conforto e confronto con chi vive le nostre stesse sofferenze, grandi o piccole che siano o - cosa altrettanto importante - della voglia di scoprire tantissimi altri modi di stare al mondo, oltre al nostro. Spero a riguardo che la tua permanenza qui possa esserti di aiuto!
Se in futuro vorrai confrontarti con me, mi farà senz'altro piacere.
Per ora,
un abbraccio grande


Allora, innanzitutto ti ringrazio per avermi risposto!
E mi trovi d'accordo su tutto ciò che hai detto, hai centrato la questione. E' come se spesso e volentieri vivessi una sorta di estraniazione passeggera oppure è come se non fossi ''impostata'' per vivere in questo modo standard. Inoltre noto molta impassibilità, leggerezza e superficialità negli altri (fatte le opportune eccezioni), come se non si rendessero conto di certe cose, come se non cogliessero i segnali che la vita ci dà o come se non scavassero in profondità e quindi rimanessero sempre con i paraocchi per così dire. Ovviamente non mi sento superiore a nessuno, sia ben chiaro, anzi, preferirei essere diversa e non aver già raggiunto certe consapevolezze a 20 anni.
Detto ciò, concordo anche quando dici che ciò che ci spinge è proprio la curiosità.
Un abbraccio anche a te.

Quando ci si stanca di tutto

MessaggioInviato: 03/10/2018, 13:12
da El Barto
Ciao Eris,
situazione più comune e diffusa di quanto pensassi la tua(nostra?), magari con cause diverse ma con gli stessi risultati.

Quello che si nota degli altri è solo la superficie, quello che loro vogliono far apparire o sembrare. A meno di non conoscere profondamente una persona è difficile capire quanto un qualsiasi evento o segnale influisca realmente sulla vita degli altri.
Forse quelli che vedi non sono paraocchi ma vere e proprie bende. La superficialità, mostrata o reale che sia, potrebbe anche essere un meccanismo di difesa visto che più una cosa ti tocca nel profondo più può ferirti.

...ma forse ho frainteso il senso del tuo messaggio... :mmm2: