L'anno scorso, il 30 maggio, mio cugino di 22 anni si è suicidato, impiccandosi a un albero in giardino.
Questo evento mi si è scolpito dentro e non credo di essere mai riuscita a superarlo in tutto questo tempo. Non so come, non mi ricordo molto, sono riuscita a laurearmi a dicembre. Ma sentivo questa sensazione indescrivibile dentro, un bisogno di fuggire da tutto... allora l'ho fatto. Me ne sono andata. Mi sono trasferita in Egitto. Così, senza pensarci due volte. Avevo bisogno di cambiare. Avevo bisogno di qualcosa... qualsiasi cosa. È stato orribile. Otto mesi di sofferenza, non riesco nemmeno a parlarne. Non adesso, almeno.
La mia vita laggiù mi ha cambiata completamente. Si è spezzato qualcosa dentro di me, come se non fossero sufficienti le crepe che già c'erano prima.
Sono tornata, e pensavo finalmente che avrei trovato il modo di stare bene. Invece sono stata travolta i primi mesi da una malinconia opprimente, pensavo ogni giorno a mio cugino, alla morte, alla mia esistenza disastrata. Poi un giorno é successo un altro fatto grave, evidentemente non sono molto fortunata. Stavo tagliando un albero con mio padre in giardino, e mia nonna materna che vive accanto a noi é come impazzita, ci ha definiti assassini e ha detto delle cose orribili.. orribili. Mi ha augurato di morire..
Tutto per una stupida pianta, rendetevi conto.. Ora, io non ho un grande rapporto con nessuno dei miei familiari.. ma lei essendo anche la mia vicina di casa, mi era stata abbastanza vicina quando ero piccola e tutto sommato le volevo bene.
Quando ci ha urlato quelle cose é successo un po' di casino, ed è saltato fuori che è bipolare. Io non lo sapevo. Da quel giorno non ci siamo più parlate. Mi è nata dentro una rabbia assurda, ogni volta che la vedo divento molto irritata, nervosa, e provo quasi odio nei suoi confronti.
Al momento sono in una fase strana. È come se non provassi più niente. Come se qualcuno avesse premuto un pulsante.. Guardo le foto di mio cugino ed è come se nemmeno lo riconoscessi.
Ho un gran bisogno di piangere ma non ci riesco. Non provo niente.
Non so che senso ha scrivere tutto questo, mi sembra che la mia vita sia un completo disastro.
Quando esco con il mio nuovo ragazzo lui spesso mi chiede perché non gli racconto mai niente di me.. e io mi sento così sporca, così sbagliata. Non gli racconto niente perché qualsiasi cosa della mia vita è pesante , qualcosa di triste, di opprimente.
Non riesco a pensare a un solo unico fatto bello della mia vita. Forse il mare.. la mia grande passione per il mare.. ma quei mesi in Egitto mi hanno privato anche di quell'unica gioia.
Io non so come dirlo. Credo di non essere capace di vivere.. Non come fanno tutti. Con leggerezza.
Spensierati. Ogni ricordo che ho è molto triste.
Vorrei poter cambiare, essere più allegra... ma io non sono così. Mi porto dietro questi macigni e affrontare ogni giorno è sempre più difficile.. mi dispiace deprimervi con le mie parole.