Accettare di essere stupidi

Forse uno sfogo o forse una condivisione

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Accettare di essere stupidi

Messaggioda lacoonte » 20/12/2018, 12:36



Scrivo su questo forum per la prima volta. Non cerco risposte sagge o illuminazioni, ci ho rinunciato.
Scrivo solo perché sono solo e mi va di condividere con qualcuno, che - chissà - magari si ritrova in quello che dico.

Ho vent'anni, fatti principalmente di studio e fantasie: non riesco a passare una giornata senza fermarmi a pensare a cose inutili o anche solo ad immaginare situazioni irreali che potrebbero portarmi una soddisfazione in più, un sognatore ad occhi aperti insomma... a voi non capita mai?
Vengo da un diploma da classicista, scelsi io il classico perché amavo le lingue antiche e non ero tanto bravo in matematica, quindi vi aspetterete che ora abbia continuato quel percorso che mi ha portato anche la soddisfazione di un buon 100 e lode? Beh ovviamente no, ora sono iscritto a Fisica, logico no?
Il motivo scatenante che mi ha portato a scrivere questo post è che ultimamente ho sostenuto un mezzo esame di Analisi 1 (sì... 1), alla correzione il prof ci ha chiamati ad uno ad uno e mi ha scaricato il mano il compito riconoscendomi (ero infatti quello che gli propose una soluzione un po' bizzarra ad un problema che diede in classe, che stranamente apprezzò) e chiosando: "Ti ho scritto quello che penso... Mi dispiace tanto..." sul foglio stava scritto "che delusione...", difatti ho preso 12/30. E non è nemmeno il mio primo fallimento.
"Che delusione" è lo stesso sentimento che provo io nei confronti di me stesso: sono lento a fare i calcoli e mi distraggo facilmente, non riesco a condurre un esercizio senza che ci sia almeno un errore di segno, o senza sbagliarlo del tutto. E ho vent'anni. Eh sì perché provengo da un grande periodo di indecisione in cui non sapevo se iscrivermi a fisica o piuttosto seguire il consiglio dei miei genitori per iscrivermi alla LUISS a Roma in qualche settore economico che comunque non mi avrebbe dispiaciuto più di tanto.
Ed il bello è che loro difatti mi iscrissero alla LUISS... ma preso da un raptus decisi che dovevo seguire la mia passione: capire come era fatto il mondo, perciò mi iscrissi a fisica.... ma contemporaneamente.
Sì lo so... non si può fare... infatti sono in fermo da una parte. Però capite quanto trovo frustrante la mia condizione?
A Roma mi sembra tutto facile, i professori ti seguono e ti lodano, ti imboccano con il cucchiaino.
Da me invece se non ti prendono a calci nel c*lo e non ti fanno sentire stupido ed ignorante al punto che preferisci non porre domande a lezione per paura che qualche collega inizi a deriderti per l'ovvietà della risposta, non sono contenti.

Fatto sta che provo un enorme senso di insoddisfazione e di fastidio quando ancora di fronte alle mie difficoltà inizio a pentirmi, a pentirmi di essere un sognatore ad occhi aperti.
Chissà, magari gli adulti non ci pensano più ai sogni, magari avrei dovuto anche io lasciarmi disilludere e proseguire verso una strada più comoda e di gran lunga più redditizia... staccare finalmente il cordone ombelicale del desiderio infantile "di fare lo scienziato" per cimentarmi in cose pratiche ed utili.

E intanto... tempus fugit... e mi ritrovo solo, sempre più solo, senza punti di riferimento.
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lacoonte
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Re: Accettare di essere stupidi

Messaggioda Selene998 » 17/01/2019, 0:45



Io volevo fare chimica dopo il linguistico.
Non ci sono riuscita perché ho fatto poca matematica e nel test d'ingresso c'erano più domande di mate che altro in cui ero preparata.
È stata dura accettare che quella non era la mia via, anche se mi piaceva davvero tanto...
Ora sto a lingue e sai che ti dico?
Sto meglio. Faccio ciò che amavo in ogni caso ed ho scoperto che è la mia vera via...
Dovresti capire che forse non fa per te...ed accettarlo. Anche se dura.

PS: NON sei stupido!
Chiunque te lo faccia credere è il primo ad esserlo. Stupido e pure frustrato.


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Re: Accettare di essere stupidi

Messaggioda luigi LG » 18/01/2019, 1:56



Parto con il dire che solo perché sogni ad occhi aperti e ti distrai non vuol certo dire che sei stupido, già il fatto che hai trovato una soluzione diversa a quel problema vuol dire che ragioni bene. Io faccio ingegneria e c'è questo mio compagno di corso che come te ha fatto il liceo classico, risultato: ha iniziato a dare esami abbastanza dopo il resto della classe, ma non è stato il solo, fatto sta che si è fatto il mazzo è ha continuato a fare quello che sa di piacergli. Quello che voglio dire insomma è che magari ti ci vorrà tempo per capire cosa realmente vuoi fare, idem io, che appunto faccio ingegneria e solo ora mi sta piacendo ma ho avuto fortuna, perché l'anno scorso avevo voglia di mollare.

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Accettare di essere stupidi

Messaggioda Ginepro » 18/01/2019, 11:27



In fondo Fisica è una branca della Filosofia, anche se oggigiorno viene dato molto più spazio al lato tecnico, numerico, della meteria. Non vedo il problema di frequentare un corso scientifico provenendo dal Liceo Classico. Nel mio campo, sempre tecnico-scientifico, generalmente ho visto sempre i liceali trovarsi a proprio agio nei corsi universitari, più degli studenti provenienti da istituti tecnici.
Questo perché il Liceo - classico o scientifico - fornisce un buon metodo di studio.

Non aver paura di seguire i tuoi sogni. Impegnati nell'affrontare gli ostacoli. Ostacoli che già hai trovato sul tuo percorso e che troverai in futuro.
Capisco la tua delusione per l'esame andato male ma è qualcosa che capita.
Ora, anzichè disperarti, metti la testa sui libri e studia.
Se hai difficoltà in qualche cosa, non aver né paura né vergogna di chiedere al prof. In fondo sta lì per quello e - tranquillo - non sarai l'unico studente ad aver avuto problemi. Vedrai che ti aiuterà ;)

Non ritenerti stupido perché bocciato ad Analisi I (ti assicuro che è uno degli esami più tosti). Hai magari qualche carenza in matematica, ma gli esami iniziali servono proprio a questo: a portare tutti gli studenti, provenienti da scuole diverse, sullo stesso livello di base. Dopo aver superato Analisi I, avrai le stesse conoscenze matematiche chi arriva dal liceo scientifico (ad esempio).
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