Capitolo I - storia della mia inadeguatezza

[ostinatasognatrice]

Lo so, il titolo induce a pensare ad un'esistenza tormentata e piena di insidie. Nella mia vita ho avuto (e mi sono posta) tanti ostacoli: dai DCA alla totale mancanza di autostima, dalla pelle piena di imperfezioni alla costante paura di sbagliare. Eppure sono sempre andata avanti.
Sono uscita dai miei disturbi, per poi ricaderci. Ho cercato il cambiamento drastico per piacermi a tutti i costi, ma i risultati non erano sostenibili a lungo (oltre a non essere salutari). Ho pensato di aver curato del tutto la mia pelle, ma a 20 anni continuo ad avere quell'acne disgustosa che manco stessi sviluppando.
Pensavo di aver fatto mille passi avanti in questi ultimi anni, eppure...
E' quel maledettissimo "eppure" che mi fotte. Quella voglia di vedere il cambiamento a tutti i costi, anche sacrificando la mia salute mentale... e quando il cambiamento non c'è, l'insoddisfazione verso me stessa mi prende per i capelli e mi trascina in un vortice oscuro, vanificando tutti gli sforzi fatti fino a quel momento.
La mia vita fino ad oggi è stato un continuo (ed estenuante) ricominciare da zero, voler sfidare la sorte, diventare la versione migliore di me stessa a tutti i costi, senza se e senza ma. Non ci sarebbe nulla di sbagliato, se non fosse per il metodo applicato: da 0 a 100 in un batter d'occhio non ha funzionato e non potrà mai funzionare su di me, l'ho sperimentato sulla mia pelle.
Sono la tipica persona che apprezza se stessa "in differita". Ti capita mai di rivedere foto del tuo passato, magari di un periodo in cui ti prendevi molta cura di te stesso/a eppure non ti piacevi, e dire: "ammazza - perdona le mie espressioni gergali -quanto ero bello/a".
A me è successo.
Ti dirò di più su di me. Sono stata per 5 anni buoni la tipica ragazza "sempre a dieta", o comunque super fissata. Quella super fastidiosa e che non è mai in pace con me stessa. Assurdo come questa cosa io l'abbia realizzata solo oggi, mentre ero a fare una passeggiata con le mie amiche. Loro si stavano gustando allegramente un gelato (io no, ma il motivo non è quello che pensi tu... oggi ho avuto una discreta abbuffata, dunque il mio stomaco era provato - ma di questo parlerò più avanti).
E' un dato di fatto che oggi sia stata una giornata di "illuminazioni". Ci ho messo una vita e mi sono giocata un bel po' di sanità mentale, ma potrei aver individuato la chiave di quella che, sebbene vorrei, ancora non mi sbilancio nel chiamare rinascita. Si perchè, sempre io, ho promesso a me stessa "da domani cambio", "oggi è stata la mia ultima abbuffata", "finalmente una seconda opportunità" ecc... non so neanche quante volte.
Sono stanca di promesse non rispettate.
Quindi vada come vada, cambiamento lento o rapido che sia, risultati che si vedano o meno, oggi sono qui per imporre a me stessa di iniziare ad amarsi senza secondi fini. Non per diventare più bella, più magra, più sexy. Non per sentirsi più a suo agio con il ragazzo.
Lo faccio perchè sono stata una vita a preoccuparmi della me che vedevano gli altri, senza rendermi conto di quanto stessi affaticando e compromettendo me stessa.
Oggi è stato un duro colpo guardarmi allo specchio e, per la prima volta in vita mia, provare vergogna di ciò che vedevo. E' stata un po' la goccia che ha fatto traboccare il vaso, si. Ma era esattamente la spinta di cui avevo bisogno. Sono pronta a mettermi in gioco al 100%