Massimiliano89 ha scritto:È da tempo che ci penso. Vorrei prendere un aereo e andare dall'altra parte del mondo anche a costo che mi diano per disperso. Vorrei farlo per due ragioni: la prima è la libertà e l'inizio di una vita in un posto dove nessuno mi conosce. La seconda è un po' un gioco psicologico che consiste nel vedere quante persone si preoccupino della mia scomparsa... un po' per vedere chi mi voglia bene e chi no.
Questa iniziativa però comporta degli ostacoli: come farò a sopravvivere senza lavorare e non essendo in grado di farlo? Ho parecchi limiti imposti dalla mia patologia.
Resta il fatto che l'idea che nessuno sappia che fine abbia fatto mi eccita da morire.
Sai che ci penso spesso anche io, soprattutto ultimamente? le stesse cose che hai scritto, ricominciare da zero dove nessuno mi conosce e far sentire la mia mancanza, quasi a dispetto per le persone che mi hanno conosciuta.
Mi vengono in mente i giapponesi che fanno "johatsu", cioè spariscono nel nulla a causa di fallimenti della loro vita, aiutati dal fatto che c'è molta più privacy e possono ricostruirsi un'altra vita altrove..sarebbe un sollievo fare una cosa del genere. E ti dico: lo avrei già fatto, me ne sarei già andata dalla città di merda in cui vivo, avrei già tagliato i rapporti con tutti..se non fosse per il fatto che mi dispiacerebbe far soffrire i miei genitori, perchè ho un bel rapporto con loro, gli voglio bene e si affidano a me.
Penso ogni parola che hai scritto, non so che patologia hai, ma cosa ti frena? Se ci pensi un po', non c'è nessun modo per sostenerti economicamente? ricordo che quando leggevo più spesso il forum hai scritto varie volte di volertene andare, se non sbaglio..
la mia non è una spinta a farlo, ma si può ricominciare in un altro posto pur mantenendo un piccolo contatto con poche care, facendogli semplicemente sapere che stai bene, se allontanarti può essere una scelta per vivere meglio