Mi sento persa

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Mi sento persa

Messaggioda Helleborus » 21/01/2022, 16:05



Ciao, sono una ragazza di 26 anni e sto passando un periodo della mia vita molto difficile e strano.
Passo dalle giornate in cui sono attiva, serena e spensierata ad altre invece in cui mi sento una fallita, non ho voglia di fare nulla se non dormire o chiudermi in me stessa fantasticando ad un'ipotetica vita diversa.
Convivo da circa 6 anni con il mio compagno, siamo felici e ci amiamo molto.
Credo che mio malessere è dovuto dal fatto che non ho un lavoro, faccio le pulizie a casa delle persone in attesa di qualcosa di serio che non arriverà mai.
Mi sento come se ormai è troppo tardi per cambiare vita, come se avessi già raggiunto il picco di "vecchiaia" e che quindi per me il mondo Jones ha più nulla da offrire.
La cosa che non capisco di me stessa e questa però: voglio lavorare ma non ho voglia allo stesso tempo, voglio riordinare casa ma allo stesso tempo non ho voglia, questa cosa mi fa star male perché se non ho la casa in ordine mi sale l'ansia e mi innervosisco, ma non faccio nulla togliere il casino.
Non capisco se sto impazzendo o cosa. Non so neanche se sono riuscita a spiegare bene il concetto.
Ho un gran problema nel parlare con le persone, quando qualcuno mi fa una domanda, vado in tilt e rispondo senza pensare.
Però le persone dicono invece che sono una persona molto sveglia e che non sembra che io vada in tilt.
Come nei colloqui di lavoro, un sacco di complimenti per poi non essere mai richiamata.
Mi sento uno schifo e voglio fare qualcosa per cambiare ma non so da dove iniziare perché allo stesso tempo non ho voglia di fare niente.
Sono nuova, spero di non aver sbagliato nulla.

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Helleborus
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Mi sento persa

Messaggioda Malky » 21/01/2022, 18:37



Benvenuta nel forum. Sono più o meno nella tua situazione e devo dire che essere inattivi peggiora anche la sensazione del peso percepito nelle faccende di casa. Non so se lo stai già facendo, ma tieni il corpo attivo (anche una semplice passeggiata), altrimenti poi potrebbe sopraggiungere l'insonia.
Cerca di mantenere una visione positiva. So che è il consiglione del giorno, ma in questi momenti anche se ti lasci abbattere devi reagire. Prima di iniziare un percorso apatico in cui nulla ha più valore, cerca di cambiare visione ed andare avanti. La tua occasione verrà perché te la stai costruendo =)
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Malky
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Re: Mi sento persa

Messaggioda Helleborus » 21/01/2022, 19:57



Malky ha scritto:Benvenuta nel forum. Sono più o meno nella tua situazione e devo dire che essere inattivi peggiora anche la sensazione del peso percepito nelle faccende di casa. Non so se lo stai già facendo, ma tieni il corpo attivo (anche una semplice passeggiata), altrimenti poi potrebbe sopraggiungere l'insonia.
Cerca di mantenere una visione positiva. So che è il consiglione del giorno, ma in questi momenti anche se ti lasci abbattere devi reagire. Prima di iniziare un percorso apatico in cui nulla ha più valore, cerca di cambiare visione ed andare avanti. La tua occasione verrà perché te la stai costruendo =)
Ti ringrazio per la risposta!
Pratico sport, uno sport anche abbastanza aggressivo quindi mi sfoga molto, il fatto è che nonostante ciò, mi sento comunque in trappola.
Io sono sempre sorridente, la classica persona che porta allegria ovunque vada (a detta degli altri ovviamente) e cerco di essere sempre positiva.
So che da quanto ho scritto prima sembra strano. Questo succede esattamente dal momento in cui mi fermo ed inizio a pensare.
La sera devo per forza guardare la TV perché se no non mi addormento perché la mente viaggia troppo.
Credo che il mio malessere sia dato dal fatto che non ho una stabilità economica e quindi non ho una visione di futuro.
Infatti ho iniziato a sentirmi così da quando ho perso il lavoro ad inizio pandemia.
Purtroppo non sono riuscita ancora a trovare niente e la cosa mi distrugge nonostante comunque mi dia da fare ugualmente.
Mi dispiace che anche tu stai passando tutto ciò.


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Mi sento persa

Messaggioda Navigator63 » 21/01/2022, 22:02



Helleborus ha scritto:Passo dalle giornate in cui sono attiva, serena e spensierata ad altre invece in cui mi sento una fallita, non ho voglia di fare nulla se non dormire o chiudermi in me stessa fantasticando ad un'ipotetica vita diversa.

Inzio col dire qualcosa che per molti suonerà strano: gli esseri umani non sono fatti per la felicità, sono fatti per fare qualcosa di significativo.

Paradossalmente, quando abbiamo una vita "facile" e nessuna difficoltà particolare, invece di sentirci felici capita di scivolare nell'inquietudine e nella depressione.
Viceversa, se tu fossi in una situazione difficile col rischio di morire (p.es. in una foresta, senza cibo né riparo), ti sentiresti stimolata a darti da fare per migliorare la tua situazione; non avresti quel senso di inerzia o passività... o sbaglio? ;)

Quando abbiamo uno scopo o una missione, quando c'è un obiettivo da perseguire, un sogno che ci dedichiamo a realizzare... in altre parole, quando abbiamo qualcosa che dà significato ai nostri giorni... allora ci sentiamo vitali, entusiasti, coraggiosi e determinati.
In assenza di quanto sopra, siamo come barchette sperse in mezzo al mare, senza rotta né direzione.

"The purpose of life is not to be happy.
It is to be useful, to be honorable, to be compassionate, to have it make some difference that you have lived and lived well."
(Ralph Waldo Emerson)

Credo che mio malessere è dovuto dal fatto che non ho un lavoro, faccio le pulizie a casa delle persone in attesa di qualcosa di serio che non arriverà mai.

Se anche tu avessi un lavoro "normale" (es. operaia o impiegata), ma senza uno scopo più grande, credo ti sentiresti nello stesso modo.
Forse attendi "qualcosa di serio" che dia un senso e uno scopo alla tua vita. Ma non ti arriverà dal cielo.

Mi sento come se ormai è troppo tardi per cambiare vita

A 26 anni (ma anche a 36 o 46), è senza senso; hai tutta la vita davanti.
E' solo un alibi per non cambiare.

La cosa che non capisco di me stessa e questa però: voglio lavorare ma non ho voglia allo stesso tempo

Lo traduco come "Vorrei fare qualcosa di significativo (che mi accenderebbe la voglia di vivere), ma non ho nulla di significativo da fare". Per cui la voglia non arriva.

Non capisco se sto impazzendo o cosa.

No, credo che quel che vivi sia abbastanza comune.
IMHO stavi vivendo una "crisi esistenziale": la tua esistenza pare non avere senso (significato, scopo, missione), e quindi ti appare insipida e senza valore.
Un po' come un aereo che sta sulla pista fermo, senza un piano di volo. A che serve un aereo fermo? Magari è anche un bell'aereo, ma se non vola è inutile, privo di senso.

Però le persone dicono invece che sono una persona molto sveglia e che non sembra che io vada in tilt.

Posso dire che non sei stupida... perché le persone stupide non si fanno nemmeno di questi problemi.
Però forse non hai ancora sviluppato una "personalità adulta", nel senso di qualcuno che ha chiaro chi è, cosa vale, e cosa vuole fare della sua vita.

Mi sento uno schifo e voglio fare qualcosa per cambiare ma non so da dove iniziare perché allo stesso tempo non ho voglia di fare niente.

Sospetto che tu abbia anche una paura del cambiamento: cambiare è rischioso, fatico e pericoloso... per cui le persone cambiano solo quando vi sono costrette.
Epperò intanto rimangono scontente! :D

Ti suggerisco alcuni spunti da cui partire:
- Credo che avresti bisogno di confrontarti con la tua bassa autostima (che intuisco). La "voglia di non fare niente" spesso è una scusa per non affrontare la propria paura di non essere all'altezza, di non farcela.
- Per ovviare a quell'alibi, usa l'immaginazione. Chiediti "Se non avessi nessun limite (economico, sociale, fisico), cosa vorrei fare?", e scrivi una lista di almeno 10 obiettivi interessanti.
- Potresti scegliere qualche campo su cui vuoi migliorare te stessa, ed applicarti.
- Puoi leggere "Alla ricerca di un significato della vita" di Viktor Frankl. E' uno psichiatra sopravvisuto ai lager, che considera la necessità di dare un senso alla propria esistenza, e conclude che non può arrivare da fuori, ma ciascuno deve trovarlo in sé.
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Messaggioda mayday » 21/01/2022, 23:06



Benvenuta!
Non avendo attualmente un' occupazione fissa e delle cose che devi fare "per forza" subentra la noia, la routine in cui ti adagi beatamente per poi "lamentarti" che non accade nulla di entusiasmante nella tua vita. Se aspetti che il cambiamento arrivi da solo probabilmente continuerai a sentirti insoddisfatta, impotente, incapace, vecchia.
Prova a iniziare la giornata con un po' di attività fisica e poi fissati un paio di cose da fare per la giornata.
Nel momento in cui ti attiverai il cambiamento sarà già iniziato e puoi quindi iniziare a immaginare, creare e mettere in atto quello a cui aspiri.
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Re: Mi sento persa

Messaggioda Helleborus » 21/01/2022, 23:17



Navigator63 ha scritto:
Helleborus ha scritto:Passo dalle giornate in cui sono attiva, serena e spensierata ad altre invece in cui mi sento una fallita, non ho voglia di fare nulla se non dormire o chiudermi in me stessa fantasticando ad un'ipotetica vita diversa.

Inzio col dire qualcosa che per molti suonerà strano: gli esseri umani non sono fatti per la felicità, sono fatti per fare qualcosa di significativo.

Paradossalmente, quando abbiamo una vita "facile" e nessuna difficoltà particolare, invece di sentirci felici capita di scivolare nell'inquietudine e nella depressione.
Viceversa, se tu fossi in una situazione difficile col rischio di morire (p.es. in una foresta, senza cibo né riparo), ti sentiresti stimolata a darti da fare per migliorare la tua situazione; non avresti quel senso di inerzia o passività... o sbaglio? ;)

Quando abbiamo uno scopo o una missione, quando c'è un obiettivo da perseguire, un sogno che ci dedichiamo a realizzare... in altre parole, quando abbiamo qualcosa che dà significato ai nostri giorni... allora ci sentiamo vitali, entusiasti, coraggiosi e determinati.
In assenza di quanto sopra, siamo come barchette sperse in mezzo al mare, senza rotta né direzione.

"The purpose of life is not to be happy.
It is to be useful, to be honorable, to be compassionate, to have it make some difference that you have lived and lived well."
(Ralph Waldo Emerson)

Credo che mio malessere è dovuto dal fatto che non ho un lavoro, faccio le pulizie a casa delle persone in attesa di qualcosa di serio che non arriverà mai.

Se anche tu avessi un lavoro "normale" (es. operaia o impiegata), ma senza uno scopo più grande, credo ti sentiresti nello stesso modo.
Forse attendi "qualcosa di serio" che dia un senso e uno scopo alla tua vita. Ma non ti arriverà dal cielo.

Mi sento come se ormai è troppo tardi per cambiare vita

A 26 anni (ma anche a 36 o 46), è senza senso; hai tutta la vita davanti.
E' solo un alibi per non cambiare.

La cosa che non capisco di me stessa e questa però: voglio lavorare ma non ho voglia allo stesso tempo

Lo traduco come "Vorrei fare qualcosa di significativo (che mi accenderebbe la voglia di vivere), ma non ho nulla di significativo da fare". Per cui la voglia non arriva.

Non capisco se sto impazzendo o cosa.

No, credo che quel che vivi sia abbastanza comune.
IMHO stavi vivendo una "crisi esistenziale": la tua esistenza pare non avere senso (significato, scopo, missione), e quindi ti appare insipida e senza valore.
Un po' come un aereo che sta sulla pista fermo, senza un piano di volo. A che serve un aereo fermo? Magari è anche un bell'aereo, ma se non vola è inutile, privo di senso.

Però le persone dicono invece che sono una persona molto sveglia e che non sembra che io vada in tilt.

Posso dire che non sei stupida... perché le persone stupide non si fanno nemmeno di questi problemi.
Però forse non hai ancora sviluppato una "personalità adulta", nel senso di qualcuno che ha chiaro chi è, cosa vale, e cosa vuole fare della sua vita.

Mi sento uno schifo e voglio fare qualcosa per cambiare ma non so da dove iniziare perché allo stesso tempo non ho voglia di fare niente.

Sospetto che tu abbia anche una paura del cambiamento: cambiare è rischioso, fatico e pericoloso... per cui le persone cambiano solo quando vi sono costrette.
Epperò intanto rimangono scontente! :D

Ti suggerisco alcuni spunti da cui partire:
- Credo che avresti bisogno di confrontarti con la tua bassa autostima (che intuisco). La "voglia di non fare niente" spesso è una scusa per non affrontare la propria paura di non essere all'altezza, di non farcela.
- Per ovviare a quell'alibi, usa l'immaginazione. Chiediti "Se non avessi nessun limite (economico, sociale, fisico), cosa vorrei fare?", e scrivi una lista di almeno 10 obiettivi interessanti.
- Potresti scegliere qualche campo su cui vuoi migliorare te stessa, ed applicarti.
- Puoi leggere "Alla ricerca di un significato della vita" di Viktor Frankl. E' uno psichiatra sopravvisuto ai lager, che considera la necessità di dare un senso alla propria esistenza, e conclude che non può arrivare da fuori, ma ciascuno deve trovarlo in sé.
La ringrazio, farò tesoro delle sue parole, molto vere.
Sono d'accordo con tutto ed anzi le dirò: da quando sono riuscita a lasciarmi il passato alle spalle e a staccarmi dalle situazioni e persone tossiche che hanno reso la mia infanzia ed adolescenza un inferno, mi sento "inutile", perché prima avevo qualcosa di cui occuparmi seppur nociva.
Infatti in passato feci un osservazione, e cioè che dal momento che mi fossi liberata da tutti i problemi che avevo al tempo, avrei avuto poi difficoltà ad essere felice.
Perché abituata ad una vita turbolenta, la calma e la tranquilla mi sarebbero venute a noia.
Lo so è una cosa davvero stupida da pensare, ma effettivamente, da quando ho una vita "normale" o "facile" come ha detto lei, mi succedono quegli episodi.
Comunque, grazie ancora e proverò a seguire gli spunti che mi ha dato.

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Re: Mi sento persa

Messaggioda Navigator63 » 22/01/2022, 2:32



Helleborus ha scritto:Infatti in passato feci un osservazione, e cioè che dal momento che mi fossi liberata da tutti i problemi che avevo al tempo, avrei avuto poi difficoltà ad essere felice.
Perché abituata ad una vita turbolenta, la calma e la tranquilla mi sarebbero venute a noia.

Potremmo vederla così: sei passata dal "negativo" al "neutro"; dall'inferno alla quiete.

Che è sicuramente un progresso, però la quiete viene a noia, non è stimolante, sembra piatta - specialmente se il tuo sistema nervoso era abituato alla tensione dell'inferno (che è una forma di eccitazione, e spesso confondiamo l'eccitazione con la felicità).

Il passo successivo è passare dal neutro al positivo; dalla quiete alla tensione creativa verso obiettivi che ti stimolano e ti motivano. :)
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