Broken Mirror ha scritto:
Se hai l'autostima bilanciata (nota bene: non elevata, ma in equilibrio) certe cagate ti scivolano proprio, è questo il punto.
Autostima bassa (eclatante ad es. nel disturbo evitante, dipendente, paranoide etc): "Oddio, quei tizi che non vedrò mai più nella mia vita hanno detto che sono un cesso, allora non valgo niente, domani mi uccido, hanno ragione loro ed è inutile lottare, hanno perfettamente ragione loro e un parere simile dev'essere per forza verità assoluta";
Autostima elevata (alias farlocca, tipica dei disturbi di personalità del cluster B - li adoro perché si sente il loro dolore straziante): "Ridono di me perché rosicano dentro, sono invidiosi e sotto sotto vorrebbero essere come me, quindi tentano di sminuirmi solo perché non possono raggiungermi. Alla fine tutto il mondo sa che sono la/il migliore, è solo questione di tempo prima che mi scritturino per un film come protagonista o l'ONU chieda in ginocchio di diventare Imperatore del Mondo";
Autostima bilanciata: "Non posso piacere a tutti e ci sarà sempre qualcuno che ci trova spiacevoli (caratterialmente come fisicamente) ma, ehi, sto facendo queste cose molto belle per me stesso (e gli altri perché no) e il parere di persone che neanche conosco non dovrebbe rovinare quello che mando avanti nella mia vita. Non posso modificare alcune cose, ma posso cambiare la mia reazione di fronte a certe situazioni."
Ecco, spero di aver reso la differenza
l'ultima cosa puoi farla forse se la situazione ti capita per caso una volta o due, se è da tutta la vita che la gente ti evita, ti prende in giro, ti insulta perché sei brutto probabilmente penserai che abbiano ragione loro, sarebbe strano il contrario. cioè, addirittua due o più persone che si stavano facendo gli affari loro dall'altra parte della strada si sono interrotte perché la tua bruttezza è tale che hanno sentito il bisogno di fare un commento.
invece se hai chiaramente un aspetto da gigachad e qualcuno dice che sei un cesso, magari penserai che lo abbia fatto per invidia.
la bellezza fisica poi ha questo problema di essere oggettiva, su questo si potrebbe discutere all'infinito, ma diciamo che se hai un aspetto tale da farti notare in senso negativo dagli sconosciuti per strada è molto difficile che il resto del mondo [compreso te stesso] ti trovi bello. quindi il "non posso piacere a tutti" è più un "non posso piacere" e basta. ci rimani male perché lo sconosciuto ti ha ricordato qualcosa che già sapevi benissimo in un momento in cui cercavi di non preoccupartene. poi da qui ognuno arriva alle sue conclusioni, ma non credo che serva a molto.
puoi pensare che la natura sia stata strоnza con te, che non te lo meriti e che in un mondo giusto saresti talmente bello che la gente per strada ti potrebbe insultare, ma solo nella speranza di farsi sputare addosso da un essere tanto perfetto [io quando sto "bene"]. oppure che il destino ha voluto farti brutto perché ti odia personalmente, non c'è niente che si possa fare per migliorare la situazione e il fatto che gli altri ti offendano per l'aspetto è solo un promemoria del suddetto destino che non può permettere che tu ti dimentichi di ciò, quindi è inutile tentare di migliorarsi, come pure smettere di uscire di casa perché in qualche modo la sfortuna ti raggiungerebbe anche lì [io quando sto male]. oppure che si, è vero che non sei esteticamente attraente, ma hai tante altre qualità e magari quelle persone che ti insultano potrebbero apprezzarti se ti conoscessero al di là dell'aspetto [io quando... no, questo non credo di averlo mai pensato]. ma resta il fatto che se qualcuno per strada ti dice che sei brutto, solitamente è perché lo sei davvero, il problema non è l'autostima ma la faccia.