Una piccola e al solito forse triste, storiella di QM

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

Una piccola e al solito forse triste, storiella di QM

Messaggioda Cupio Dissolvi » 28/01/2014, 12:12



Una piccola e al solito forse triste, storiella di QM nella vita vissuta.

Circa dieci anni fa (più o meno) stavo già come ora, soltanto che avevo appunto dieci anni meno, e una situazione logistica generale incommensurabilmente migliore. Oltre che, un padre ancora vivo.
Comunque, mi sentivo già molto solo e triste, e lo ero. Frequentavo una ragazza con cui mi vedevo per degli incontri praticamente di esclusivo e preponderante sesso anche se il rapporto era fondato sull'affetto, ma per vari motivi era già tanto se ci vedevamo una volta alla settimana, e alle volte le settimane passavano senza potersi vedere anche per un mese. Quindi certo non una situazione ottimale ma anzi molto frustrante e deprimente, seppur tra picchi di passione molto alti e invidiabili, da vivere però senza altre alternative, e a soli 26-29 anni (sì perchè l'andazzo fra alti e bassi -i più- durò comunque ben quattro anni). Vedendoci in altre città, andavamo sempre in albergo, solitamente belli e romanticamente "stimolanti", quindi fu pure una relazione abbastanza costosa. Certo però non mi pesava, poichè lei era tanto bella, forse la più bella ragazza che abbia mai avuto, difatti la guardavano sempre tutti e se la mangiavano con gli occhi.
Insomma, per farla breve io facevo una specializzazione e durante un inverno di quelli conobbi in una aula studio una ragazza che mi piaceva molto, almeno fisicamente e nel viso. Incominciammo a stare allo stesso tavolo, a studiare. Lei più giovane di me di un quattro-cinque anni.
Ogni giorno che potevo mi sedevo con lei, poichè da lei mi facevo tenere il posto.
Incominciai a dirgli delle stronzate, del tipo che "l'unico bel momento della giornata che avevo era quello del tempo che trascorrevo vicino a lei guardandola mentre si studiava, o parlando nella pause" ecc., che era "bellissima", queste stronzate ovvie e banali qui insomma, ma se non altro spontanee e sincere. Poichè per me era proprio così, ed era infatti una bella ragazza. Però forse un pò convinta e stupidina, essendo la figlia degli armieri di più lunga attività e famosi in città, con un grande e molto bello, negozio.
Si scherzava, e un giorno, a mia battuta sul fatto che mi sedevo e così volevo, soltanto vicino a lei, ella sorridendo mi disse che però "volendo di posti liberi in cui sedersi altrove, ce ne erano, tanti". Non me lo feci ripetere due volte, e presi la mia roba i miei libri, sedendomi altrove, lontano, dopo settimane e settimane che sedevamo sempre vicini. Lei mi seguì dicendomi che scherzava e che non pensava la prendessi così, ma io ci rimasi male, capendo, credetti tutto, e cominciando a sedermi in altre aule, facendomi tenere il posto da altri, in tavoli tutti occupati. Ancora un'altra volta in seguito, mi prese da parte e si scusò, ma io ero molto deluso di tanta superficialità, insensibilità, anche in luce delle evidentemente per lei cazzate, che avevo comunque detto, manifestato.
Pochi mesi fa l'ho rivista, dopo almeno sei - sette anni che non l'avevo mai rivista, in una biblioteca. Ho notato che mi guardava e avrebbe voluto parlarmi, quando non ero io a osservarla, mi aveva riconosciuto anche lei, dopo così tanto tempo.
Uscendo fuori per andare ai distributori automatici, è venuta a parlarmi lei, dicendomi che le era dispiaciuto molto quel fatto avvenuto tanti anni prima, che le era capitato di ripensarci spesso, a quell'"equivoco", se mi aveva così "ferito" ecc., io ho tagliato corto e le ho detto che: "Se è accaduto così voleva dire che doveva accadere così, e che ormai era passato tanto tempo, se non andavo bene per te allora vuol dire che non sarei andato bene per sempre. E comunque è passato tanto tempo. Che nessuno comunque restituisce. Volendo o nolendo, consapevolmente o meno, hai contribuito con un importante tassello, a costruire pure tu tutta la solitudine e lo schifo dei miei ultimi anni, e a far sì che prendessero una certa direzione, quindi ormai è inutile anzi futile, parlarsi o scusarsi. Adesso scusami, che non mi sento neppure tanto bene e rientro, ciao."
Avendo sempre preparato nella mia mente a me stesso prima di tutto un discorso del genere, non potevo -finalmente- avere da cogliere un'occasione migliore, e così come una pagina scritta e stampata, mi è uscito naturale quale ho riportato. L'ho lasciata lì, ho sentito che mi ha guardato mentre me ne andavo, senza sapere profferirmi più parola.
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Messaggioda Julia » 28/01/2014, 12:58



Ciao! :)
Non ho capito una cosa, l'equivoco è stato il fatto che lei ti dicesse "volendo di posti liberi in cui sedersi altrove, ce ne erano, tanti" e tu la prendessi seriamente?
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Messaggioda Irishmusic » 28/01/2014, 14:08



Mi sembra di capire che sei molto amareggiato dalla vita e anch'io a volte me la prendo troppo per quello che mi viene detto e ci soffro. Però se una persona si scusa e pensi che sia sincera, perchè non darle un'altra possibilità? In fondo di sbagli se ne fanno tutti e poi si cresce e ci rendiamo conto che in certe occasioni avremmo potuto stare zitti. Mi scuso in anticipo se il mio commento ti può sembrare un rimprovero, ma vorrei solo dirti di non chiuderti in te stesso e lasciare sempre un'altra possibilità. Ovviamente se la persona ha dei valori, altrimenti è meglio lasciare perdere, ma se questa persona dopo tanti anni si è sentita in dovere di scusarsi ancora, allora forse si è pentita veramente che le cose siano andate così.
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Messaggioda Rothko » 28/01/2014, 14:35



Cupio Dissolvi ha scritto:Volendo o nolendo, consapevolmente o meno, hai contribuito con un importante tassello, a costruire pure tu tutta la solitudine e lo schifo dei miei ultimi anni, e a far sì che prendessero una certa direzione, quindi ormai è inutile anzi futile, parlarsi o scusarsi. Adesso scusami, che non mi sento neppure tanto bene e rientro, ciao."


Innanzitutto ti faccio i complimenti per la foto del profilo, sperando però che tu non lo prenda ad esempio! Dato che hai reso pubblica questa vicenda che ti affligge, mi permetto di dirti quello che penso. Secondo me hai sbagliato tre volte. Hai sbagliato a chiuderti completamene nei suoi confronti, dopo che lei ti ha chiesto scusa, in quanto ti sei mostrato ai suoi occhi abbastanza debole e permaloso. Certo, sei stato coerente con i tuoi principi; ma cosa hai ottenuto? Un disagio che ti porti ancora dietro. Hai sbagliato quando gliel'hai detto alcuni mesi fa, dopo anni: attribuire ad una persona il potere di (fra molte virgolette) distruggere o comunque compromettere la tua serenità è un grande regalo che le fai e il suo ego crescerà a dismisura, ricoperto dal paravento del formale senso di colpa. ("ho il potere di aver rovinato la vita di un uomo!!!"). La vita di una persona non può essere in balia dei capricci o dei gesti stizziti da primadonna di una bella ragazza. La responsabilità della solitudine e dello schifo è personale, causata dalla debolezza e dalla nociva introiezione "romantica" dei rapporti con l'altro sesso. Hai sbagliato la terza volta a non dimenticare subito l'accaduto, anche ammettendo la tua comprensibile (per me non condivisibile, ma sicuramente comprensibile) propensione a voler troncare quel rapporto.
Questa è solo un'opinione, mi sono permesso di dirtela in quanto si presuppone che se si scrive qualcosa in pubblico si sia interessati anche alle critiche. Comunque ti auguro di portarti alle spalle al più presto questa vicenda negativa insieme a tutte le sue ripercussioni.
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Messaggioda Davy Jones » 28/01/2014, 14:38



Si scherzava, e un giorno, a mia battuta sul fatto che mi sedevo e così volevo, soltanto vicino a lei, ella sorridendo mi disse che però "volendo di posti liberi in cui sedersi altrove, ce ne erano, tanti". Non me lo feci ripetere due volte, e presi la mia roba i miei libri, sedendomi altrove, lontano, dopo settimane e settimane che sedevamo sempre vicini. Lei mi seguì dicendomi che scherzava e che non pensava la prendessi così, ma io ci rimasi male, capendo, credetti tutto, e cominciando a sedermi in altre aule, facendomi tenere il posto da altri, in tavoli tutti occupati. Ancora un'altra volta in seguito, mi prese da parte e si scusò, ma io ero molto deluso di tanta superficialità, insensibilità, anche in luce delle evidentemente per lei cazzate, che avevo comunque detto, manifestato.

L'impressione è che tu te la sia presa e abbia rovinato tutto con una reazione eccessiva però. Tu stesso hai premesso che "si scherzava". Insomma ti ha inseguito, ti ha detto che scherzava. Eri sensibile e sei rimasto shockato dalla sua battuta, dal suo giocare insieme a te, però alla fin fine non ha colpe della tua solitudine lei. Secondo me sei tu che facendo eccessivamente il difficile hai contribuito e contribuisci tutt'ora alla tua solitudine, visto che lei ti ha avvicinato quel giorno e tu l'hai liquidata... hai preferito fare l'uscita di scena da personaggio maledetto piuttosto che magari riallacciare eventualmente un rapporto. E ti comprendo in parte, però a mio parere è stato un errore.
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Messaggioda Sole » 28/01/2014, 14:41



Sono d'accordo con Irishmusic e penso anch'io che se questa ragazza, dopo tanto tempo, si è ricordata di te e ha voluto venirti vicino per scusarsi di nuovo, allora si dev'essere davvero pentita di aver agito in quel modo...
molte persone non si rendono conto del male che fanno, lei invece ha cercato da subito una riconciliazione, e dopo anni ha mostrato ancora la volontà di rimediare...secondo me questo conta molto...
è vero che a volte certi comportamenti possono ferirci e indurci a un atteggiamento di totale chiusura...però spesso c'è il rischio di chiudersi più per orgoglio che per altro...
non dico che sia per forza il tuo caso...ma quante persone al posto di questa ragazza avrebbero agito così? sembra che ci tenesse veramente... insomma, perché non darle un'altra possibilità?
pensa se l'avessi fatto!! avreste cominciato a parlare, magari vi sareste raccontati come sono proseguite le vostre vite, magari andavate a bervi un caffè assieme e vi sareste fatti anche qualche risata...
hai detto che ti eri preparato questo discorso, e che ti sei tolto la soddisfazione di sbatterglielo in faccia...stai meglio?
perché se stai meglio e ti senti tolto un peso, allora uau, buon per te...
ma sembra che ti sia rimasto un po' d'amaro in bocca dal tono in cui parli...
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Messaggioda Cupio Dissolvi » 28/01/2014, 22:56



Infatti. Anch'io non mi reputo un "qualcuno che ha più voglia di vivere" o almeno, come il sommoYukio, non più. E se comunque lo fossi mai stato, come avrei fatto ad arrivare a sopravvivere fino qui, dopo tanti anni? Sono in contatto ormai da un pò di settimane con una scema virago di 21 anni, (di un caratteraccio assurdo che non vi dico e che assecondo ben poco), ma che mi aveva dato un appuntamento ieri sera, a cui non sono andato con una valida scusa. Perchè secondo voi? Dato che è oggettivamente molto bella se fossi anch'io "un qualcuno che ripone speranze e ancora si amareggia" sarei dovuto correre come uno stupido...E come dice giustamente qualcuno di voi, anch'io il vuoto che avverto è enorme, sia fisico che sentimentale, e morale. Sono ancora "vivo" per questo? Perchè non riesco a sopprimere del tutto o tanto bene come fanno alcuni, i sentimenti e le necessità fisiologiche naturali, dell'uomo, visto che siamo -purtroppo- fatti di questa natura?
Ed è un bene finire per essere come me, talmente sfiduciati e spaventati da ogni anche ipotizzabile opportunità di incontro con l'altro sesso, da finire comunque per rinunciarvi? Non so ma credo ovviamente di sì, se qualcuno di voi si ricorda quel bellissimo video diretto da John Sayles, da "I'm on fire" di Springsteen. Ve lo ricordate, quando il meccanico Bruce rinuncia all'appuntamento a casa della bella misteriosa donna di buona società, e le lascia la chiave della riconsegnata Thunderbird nella cassetta della posta, andandosene a piedi, da solo nella notte? Ecco quello splendido video dice tutto di una situazione del genere. Ed è molto triste. Molto. Ma finalmente, dopo due salvataggi davvero per miracolo a detta di tutti, ho trovato veramente il modo di organizzarmi, e per l'estate massimo tutto sara' finito, e sarò finalmente a riposare accanto a mio padre".
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Messaggioda Rothko » 29/01/2014, 0:58



Non sono sicuro di aver capito bene tutto, ma se ho capito bene mi sa che hai bisogno di schiarirti le idee.... parliamone.
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Messaggioda Michele76 » 05/02/2014, 21:04



Cupio Dissolvi ha scritto:Una piccola e al solito forse triste, storiella di QM nella vita vissuta.
Si scherzava, e un giorno, a mia battuta sul fatto che mi sedevo e così volevo, soltanto vicino a lei, ella sorridendo mi disse che però "volendo di posti liberi in cui sedersi altrove, ce ne erano, tanti". Non me lo feci ripetere due volte, e presi la mia roba i miei libri, sedendomi altrove, lontano, dopo settimane e settimane che sedevamo sempre vicini. Lei mi seguì dicendomi che scherzava e che non pensava la prendessi così, ma io ci rimasi male, capendo, credetti tutto, e cominciando a sedermi in altre aule, facendomi tenere il posto da altri, in tavoli tutti occupati.


Condivido, hai fatto benissimo
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