Hai mai sentito quel senso di pace?

[Unborn]

E t'ha lasciato detto qualcosa su di me? No? Oh, sicuro? Ti vedo perplesso. Ok ok, scusa. Stavi assorto nei tuoi cazzi. E quindi niente. Che amarezza.

[Unborn]

Ehi, aspetta. Dico a te. Non andare. Non tirare dritto. Aaaaaah! c***o, fermati! Un attimo, ascoltami un attimo! Ti prego! toh, s'è fermato, sia ringraziato il cielo. Aspetta lì, che ti raggiungo. Eccomi. Ascolta. Ho bisogno di un favore grosso come il mondo. Ti scongiuro. Non voltare la testa dall'altra parte. Non ignorarmi. Ti sto parlando con lo stomaco in mano. Abbi pietà di uno che ti parla così, con lo stomaco in mano. Lo vedi come sto? Non sono messo bene. E guardami in faccia. Guardami in faccia quando ti parlo. Anzi, no, aspetta. Non guardarmi in faccia. Guardami negli occhi. c***o, leggimeli 'sti occhi. Ti sembro una persona che stia bene? Ecco, no, appunto. Ti dicevo. Ho bisogno di un grosso favore. Non è che hai modo di risentirlo quel senso di pace? Di parlarci e ,che so, mettere una buona parola per me? Altrimenti, se proprio ti scoccia, mi passi il suo numero e provvedo io a mettermi in contatto. Ci parlo io. Lo rendo edotto della mia esistenza, innanzitutto. Visto mai che, ai tempi, nessuno si sia preso la briga. Uh-oh! eeccolo che riparte! deciso cambio di passo e via di gran carriera! Io però non capisco. Ma indò c***o andate tutti, che non potete darmi retta cinque minuti? Indò dovete andare così in fretta? Secondo me dovreste essere un po' più gentili con i vostri passi. Tanto non c'è modo di allontanarsi da se stessi. Oppure boh, forse c'è. E forse è arrivato il momento di crederci. Prenderne coscienza e decidermi sul da farsi. Più semplicemente decidermi a muovere il c*lo. Schiodare da questa fottutissima sedia, che non la posso più vedere, da questo merdossisimo pc, alla cui sola vista mi si fa il sangue nero ormai, infilare l'uscita e precipitarmi in strada dove prendere a marciare a passo spedito per poi allungare la falcata e iniziare a correre a tutta lena sfidando me stesso (quello che non mi dà requie) a fare altrettanto, se ne è capace.

[Julia]

dice che non ti trova ma appena riesce a beccarti recupera tutto

[Royalsapphire]

È vero, non c'è modo di allontanarsi da se stessi. Ma c'è modo di avvicinarsi e conquistare il senso di pace.
Cos'è che tormenta Unborn? Il suo passato o il suo presente?

[Aldebaran]

gli effetti delle droghe pesanti

[kathellyna]

gli effetti delle droghe pesanti

ahahah! xD.

[Richetto]

gli effetti delle droghe pesanti

strepitoso

[kiono]

L'unica volta in tutta la mia esistenza ad aver sentito un bellissimo senso di pace è stato quando mi hanno messo l'anestesia. Che bella sensazione di pace.

[Meiko]

Mi piace il modo che hai di scrivere.
Io mi chiedo: esiste davvero, da vivi, un perfetto senso di pace? E' davvero possibile provarlo completamente e in modo puro?

L'unica volta in tutta la mia esistenza ad aver sentito un bellissimo senso di pace è stato quando mi hanno messo l'anestesia. Che bella sensazione di pace.

Io invece ho provato ansia quando me l'hanno fatta.

[Unborn]

È vero, non c'è modo di allontanarsi da se stessi. Ma c'è modo di avvicinarsi e conquistare il senso di pace.
Cos'è che tormenta Unborn? Il suo passato o il suo presente?

Be, il passato, inutile dire che il passato è una parte importante della nostra vita: è nutrimento e sostegno. Però va bene anche il ragù se il passato è finito, fa niente. No, eh? ok, scusa. E' che vorrei fare il simpatico, ma non ci riesco. Non ci riesco perché non ci credo innanzitutto io. Scusa ancora.
Comunque, parlando seriamente, trovo inutile rivolgersi con la mente al passato, perché il passato è passato. E se lo riportiamo nel presente, diventa presente, non è più passato. Per cui la questione va centrata sul presente. E' il presente il problema. E' il presente che mi tormenta. Mi tormenta in quanto non riesco a costruirlo, a modellarlo secondo le mie volontà, intrappolato come sono nel passato. Perché sì, il problema, in verità, è il passato. Ok, è vero, avevo detto che il passato diventa presente se trascinato nel presente, che è quello che di fatto sto facendo in questo momento ripensando e passando in rassegna gli ultimi tre anni della mia vita, però...però niente. A quanto pare i pensieri disfunzionali (di tipo ansioso/depressivo) che affollano la mia mente sono consequenziali alle esperienze vissute, anzi alle non esperienze vissute...alle tante robe lasciate in sospeso...