La convenienza di una vita asociale

quando non devi spiegazioni a nessuno

In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

La convenienza di una vita asociale

Messaggioda Meiko » 17/03/2014, 15:50



Spesso ci troviamo a lamentarci della solitudine, del fatto che non abbiamo nessuno con cui uscire, dell'essere costretti a barcamenarci tra noi e noi soltanto. Inutile girarci intorno, stare soli senza avere qualcuno anche solo per uscire nel week end è brutto, frustrante e denigrante. Punto.
Ultimamente io sto rivalutando la cosa, invece...
Nell'ultimo periodo ho conosciuto molte nuove persone grazie a una passione che ci accomuna e per la prima volta ho avuto modo di vivere una bella esperienza non solo con mia sorella, ma con tutte queste meravigliose persone che ho incontrato. E' stato forse molto di più importante il valore della presenza di esse, che l'esperienza in sè.
Con alcune di queste persone ho legato di più, perchè siamo abbastanza vicine in zona e quindi abbiamo modo di vederci ogni tanto.
Il problema -perchè le cose non sono mai semplici- è che mentre prima mi arrangiavo e non dovevo dare spiegazioni a nessuno e dunque evitavo delle forti umiliazioni e frustrazioni (che magari sono solo paranoie mie, ma io mi sento così a terra), adesso devo necessariamente ed inevitabilmente sentirmi frustrata. Perchè se vuoi una vita sociale, ma non hai modo di fare quello che vuoi, devi spiegare agli altri a tua situazione e purtroppo, chi si trova dal lato opposto al tuo o cmq non vive le stesse tue esperienze, anche se all'inizio risponde "si, ok, va bene, non preoccuparti", poi inevitabilmente finisce col ferirti involontariamente.
Per parlare in termini spiccioli, quando non hai un cacchio di lavoro è alquanto frustrante e difficoltoso mantenere i rapporti sociali. Perchè le persone vogliono uscire, andare in giro, fare cose.. Non si accontentano soltanto di una passeggiata, ma vogliono mangiare fuori, andare lontano; ovviamente non ci si può sempre trovare sotto casa tua, troppo comodo (finora mi è andata bene...) no, bisogna andare altrove e anche pensare a dove poter spendere qualche euro. E se vuoi mantenere i contatti, se non vuoi essere emarginato, devi NECESSARIAMENTE adeguarti alla maggioranza. Perchè se fai sempre storie rischi che la gente si stufi di te e non ti chiami più. Perchè se una volta dici non posso, se un'altra dici non posso, e se continui così ogni volta, chi ti chiama più? Diciamolo, alle persone non piace avere a che fare con chi ha problemi (anche economici), men che meno sono disposti a venirti incontro. E ancora meno quando si organizzano certe iniziative si ricordano che qualcuno è più in difficoltà di altri e andrebbe aiutato. Dopo tutto se sei tu quello che frena il gruppo non è neppure giusto che tutti debbano tenersi a freno perchè tu non puoi, giusto? Anche se, se si tratta di amiche, dovrebbero cercare di venirti incontro.. dovrebbero, appunto..
Il motto "Uno per tutti, tutti per uno" valeva per i moschettieri, non è adattabile alla gente comune.
E allora adesso mi trovo quasi a rimpiangere quando mi lagnavo di non avere amiche da vedere ogni tanto, con cui uscire a prendere un caffè un pomeriggio. Almeno non dovevo fare la figura della sfigata di turno, che non ha un lavoro e che a 30 anni, se ha voglia di uscire, avendo esaurito tutti i fondi dei lavori che ha fatto durante l'università, deve per forza ricorrere ai genitori.
Non venitemi a dire che non è frustrante nè denigrante una situazione del genere!

Non va mai bene niente, eh...
e voglio un lavoro!
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Messaggioda Rothko » 17/03/2014, 16:18



Meiko, io credo che se quelle di cui parli sono persone con le quali vale la pena di passare un po' di tempo, non ci dovrebbero essere problemi a dir loro che non puoi andare al ristorante tutti i sabati sera perché non te lo puoi permettere. Magari puoi farti viva dopo cena e in un pub invece di prendere un cocktail costosissimo potresti prendere una birra o una cocacola.... Io se fossi in te parlerei chiaramente, non mi sembra che ci sia di che vergognarsi. Semmai, mi vergognerei qualora fossi un figlio di papà assunto per raccomandazione. Io frequento pochissime persone, le ho selezionate un po' alla volta perché ormai (ho qualche anno più di te) mi sono stufato di perdere tempo con persone con le quali non mi sento perfettamente a mio agio e con le quali sarei costretto a dover dare spiegazioni, inventare scuse, avere dei segreti. Voglio dire che non è che bisogna per forza frequentare solo persone che riteniamo affini, o che ci capiscono particolarmente etc., ma quanto meno persone serie con le quali si può instaurare un rapporto di rispetto reciproco. Tu hai trent'anni, sei ancora giovane, ma quando ci si avvicina ai quaranta non è che tutti hanno voglia di uscire la sera, di andare nei pub con le comitive etc etc... Ma non per questo una persona deve rimanere isolata! Credo che se tu in diverse occasioni declinassi l'invito (che poi non è un invito formale, come se si trattasse di una cerimonia o di una festa) non comprometteresti l'uscita di gruppo; inoltre, quando hai voglia di chiamare qualcuno hai tutto il diritto di farlo e qualora ti si rinfacciasse qualcosa, vuol dire che con quelle persone stai perdendo tempo.
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Re: R: La convenienza di una vita asociale

Messaggioda Freddy » 17/03/2014, 17:02



Il problema non è trovare qualcuno con cui passare il tempo (anche se non sarebbe male) ma amici veri.
Oggi all'università mentre studiavo mi si è avvicinata una ragazza bellissima, mi ha chiesto se ballavo e se volevo venire a fare la prova nella sua palestra. Io già ho fatto salsa un decennio fa quando avevo una vita sociale, ma riprenderla adesso colmerebbe davvero i miei vuoti che ho? Oppure finirebbe per diventare un teatrino fine a se stesso fatto da falsi amici pronti ad uscire insieme solo per interesse.
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Messaggioda kiono » 17/03/2014, 17:28



Queste cose le ho pensate anche io. Cioè mi domando: "Se avessi una ragazzi come farei a 'mantenerla' ?" Cioè a portarla fuori, andare a mangiare qualcosa, oppure andare al cinema e così via. La verità è che, come dicevi te, le persone che hanno problemi non sono mai ben accette. Le persone normali vogliono avere a che fare solo con persone normali, con esseri simili, senza problemi di alcun tipo perché le persone "con i problemi" sono pesanti e stufano. Alla faccia della solidarietà umana. Ognuno pensa per se e basta.
Io infatti non voglio avere gli amici, ma al massimo un paio di amici oppure una ragazza che siano ben consci della mia situazione.
Più cervelli metti insieme più stupidità raccogli.

EDIT: Sicuramente una vita asociale ti permette di fare quello che vuoi senza rendere conto a nessuno; se riesci a reggere una vita asociale ti invidio tanto.
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Re: La convenienza di una vita asociale

Messaggioda Kraftwerk » 17/03/2014, 17:44



kiono ha scritto:Queste cose le ho pensate anche io. Cioè mi domando: "Se avessi una ragazzi come farei a 'mantenerla' ?" Cioè a portarla fuori, andare a mangiare qualcosa, oppure andare al cinema e così via. La verità è che, come dicevi te, le persone che hanno problemi non sono mai ben accette. Le persone normali vogliono avere a che fare solo con persone normali, con esseri simili, senza problemi di alcun tipo perché le persone "con i problemi" sono pesanti e stufano. Alla faccia della solidarietà umana. Ognuno pensa per se e basta.
Io infatti non voglio avere gli amici, ma al massimo un paio di amici oppure una ragazza che siano ben consci della mia situazione.
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EDIT: Sicuramente una vita asociale ti permette di fare quello che vuoi senza rendere conto a nessuno; se riesci a reggere una vita asociale ti invidio tanto.


Hai ragione,anche a me se un giorno lontano dovessi avere qualche amico/a ne vorrei soltanto 2/3,non voglio essere uno di quei fighetti che hanno milioni di amici (su Facebook,perché poi nella vita reale,ne avranno si e no 10-11 neanche!)e che vanno a vantarsi di questo!,bravo kiono.
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La convenienza di una vita asociale

Messaggioda Meiko » 17/03/2014, 18:16



Rothko ha scritto:Meiko, io credo che se quelle di cui parli sono persone con le quali vale la pena di passare un po' di tempo, non ci dovrebbero essere problemi a dir loro che non puoi andare al ristorante tutti i sabati sera perché non te lo puoi permettere. Magari puoi farti viva dopo cena e in un pub invece di prendere un cocktail costosissimo potresti prendere una birra o una cocacola.... Io se fossi in te parlerei chiaramente, non mi sembra che ci sia di che vergognarsi.

Eh, caro, pensi che non l'abbia già fatto? Se tu sapessi quanto invece ho già rotto per sta cosa e quanto BEN SANNO GIA' che io non ho un lavoro e non posso fare la vita di una che lavora e sperpera i suoi averi finchè vive con mami e papi, o che ha i genitori ben piazzati con lavori molto remunerativi.
E' per quello che mi sento così frustrata e.. non so come.. "una schifezza" probabilmente rende bene.
E ho pure cercato di utilizzare la carta del "ho un impegno la mattina vi raggiungo intorno alle 13.30, mangio anche un panino al volo mentre vengo in treno, così poi non perdiamo tempo" (ho scritto proprio così!!!), sperando che per quell'ora avessero già deciso di mangiare. E invece no. La risposta è stata "Tranquilla, resistiamo e ti aspettiamo". Per carità, gentile, ma io speravo in altro..
E' già tanto che declino inviti -sempre dalle stesse persone- a pizzate varie, anche con fidanzati al seguito o, meglio, diciamo che non rispondo proprio ("Sì, adesso vedo come mi organizzo.."). Certo, so che in quel caso il mio fidanzato metterebbe per me, ma a me sta cosa non va.
Le volte in cui vado fuori a mangiare in un anno si contano letteralmente sulle dita di una mano, proprio per eventi straordinari, insomma. Non mi va che qualcun altro paghi per me, mi mette a disagio, anche se so che, ad esempio il mio fidanzato, lo fa volentieri.
Insomma, io ho già fatto capire bene che non ho mezzi miei personali. Ho cercato anche di venirne fuori con una scusa, ma non è valso a nulla... -.-
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Messaggioda BattleFranky93 » 17/03/2014, 18:37



Meiko, posso immaginare la tua frustrazione, ma non devi giudicarti una schifezza. Evidentemente queste persone, buone e care per quanto possano essere, ancora non riescono a "cogliere" le difficoltà ed il disagio che può provare una persona che ancora non ha un lavoro oppure, se tanto buone non sono, sono più superficiali di quanto sembra. Che poi è un'esagerazione andare ogni settimana in ristorantini o posti un po' lontani e costosi (e lo sai pure tu che se si vuole stare in compagnia anche una passeggiata va bene), se loro possono permetterselo ben venga, ma ciò non significa che tutti i comuni mortali (tu, io e tanti altri) debbano sentirsi delle schifezze.
Non caricarti anche di queste ulteriori ansie Meiko, sei già abbastanza stressata con lo studio dell'inglese e con tutti gli altri obiettivi che ti sei posta.....se loro poi giudicano i rapporti sociali attraverso la condizione economica, allora non hanno capito un ca**o nè di rapporti sociali nè d'economia.
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Ascoltare il metal, secondo me, significa vivere per se stessi e non per gli altri. Lottare per la propria passione. Ascoltare il metal non significa essere degli animali e non saper apprezzare la musica. Ascoltare il metal significa piangere in silenzio, lasciare che le parole di ogni canzone, che siano urla o meno, scorrano dritte verso al cuore. Ascoltare il metal significa sfogarsi, sfogarsi, sentire la carica nelle gambe, correre, fuggire, avere il fiatone ma sorridere, sempre, arrossire quando qualcuno ci parla dei gruppi che ci piacciono.
Ascoltare il metal, per me, significa sentire la musica che gli altri non sentono. Significa scorrere dietro a quelli che tutti definiscono "urli da bestie" e trovare un cuore che pulsa, qualcosa di astratto, non concreto, qualcosa che viaggia nell'aria e che nessuno ha mai voglia di cercare. Io l'ho cercato.
(parole di una ragazza su Yahoo Answers)
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Messaggioda Arno Dorian » 17/03/2014, 20:36



Uff...che invidia :dry: certo che il mondo è ingiusto eh...sono nella situazione opposta, se uscissi i miei mi darebbero tutti i soldi che mi servono senza problemi...e invece niente :dry:
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Messaggioda Meiko » 17/03/2014, 21:04



BattleFranky93 ha scritto:Meiko, posso immaginare la tua frustrazione, ma non devi giudicarti una schifezza. Evidentemente queste persone, buone e care per quanto possano essere, ancora non riescono a "cogliere" le difficoltà ed il disagio che può provare una persona che ancora non ha un lavoro oppure, se tanto buone non sono, sono più superficiali di quanto sembra. Che poi è un'esagerazione andare ogni settimana in ristorantini o posti un po' lontani e costosi (e lo sai pure tu che se si vuole stare in compagnia anche una passeggiata va bene), se loro possono permetterselo ben venga, ma ciò non significa che tutti i comuni mortali (tu, io e tanti altri) debbano sentirsi delle schifezze.
Non caricarti anche di queste ulteriori ansie Meiko, sei già abbastanza stressata con lo studio dell'inglese e con tutti gli altri obiettivi che ti sei posta.....se loro poi giudicano i rapporti sociali attraverso la condizione economica, allora non hanno capito un ca**o nè di rapporti sociali nè d'economia.

Che carino che sei, Battle, grazie :'(
Cmq no, non avviene ogni settimana, anzi. E' che purtroppo io non posso neppure se fosse una volta al mese od ogni 2, finchè la mia situazione non cambia.. :(
lorenzo_auditore ha scritto:Uff...che invidia :dry: certo che il mondo è ingiusto eh...sono nella situazione opposta, se uscissi i miei mi darebbero tutti i soldi che mi servono senza problemi...e invece niente :dry:

Facciamo cambio genitori? :D Scherzi a parte, io mi vergognerei cmq di chiedere ai miei, non sono più in età da farlo.. :thumbdown:
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Messaggioda Arno Dorian » 17/03/2014, 21:19



Meiko ha scritto:
lorenzo_auditore ha scritto:Uff...che invidia :dry: certo che il mondo è ingiusto eh...sono nella situazione opposta, se uscissi i miei mi darebbero tutti i soldi che mi servono senza problemi...e invece niente :dry:

Facciamo cambio genitori? :D Scherzi a parte, io mi vergognerei cmq di chiedere ai miei, non sono più in età da farlo.. :thumbdown:


Tanto per me il problema non si pone proprio...con la fortuna che mi ritrovo magari avrò anche un lavoro ma sarò completamente solo... :(
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