Mio padre, il principale motivo del mio sfogo oltre a molti altri motivi.
Diciamo che non mi lascia respirare, mi sento "pressata" costantemente dalla sua presenza, a disagio e "la pecora nera" della famiglia.
Non ho molti amici, con i pochi che ho ci esco raramente, anche se ultimamente quasi ogni giorno, lui non li conosce, molte volte ho dovuto anche mentire su di loro, conoscendo mio padre con il suo carattere iperprotettivo.
Visto che abbiamo appena creato una band proviamo spesso, ma ho sempre l'ansia di essere scoperta, lui odia il genere di musica che ascolto e inizio a suonare.
Mi giudica costantemente per il mio abbigliamento sempre tendente al nero, odia il mio modo di vestire e...tutto, ecco.
Non posso neanche disegnare o scrivere in sua presenza, uso frequentemente colori scuri e molto rosso, colori che secondo lui usano i "malati mentali con problemi", non apprezza ciò che scrivo (storie riguardanti ragazzi ispirati da me stessa, con problemi e vari disturbi di personalità), mentre altri mi ripetono spesso che affronto le tematiche con delicatezza ed eleganza.
Non credo in Dio, lui invece troppo, ovviamente non conosce neanche questo dettaglio, parla continuamente di Dio che ogni volta rischio sempre di piangere, perché mento, perché mi sento sporca e bugiarda in quel momento.
A scuola combatto continuamente con quell'istinto di alzarmi e lanciare tutti dalla finestra, sono quella che non parla mai con nessuno, la "schizzata", la "malata".
Non è colpa mia.
Sono molto timida, quindi ho la tendenza di isolarmi e starmene zitta, per questo hanno iniziato a "bullizzarmi" dalla prima elementare, ora sono al primo anno del liceo artistico.
Mi sento vuota.
Vivo nel mio metro quadrato di non-esistenza che allevia i dolori e guarisce le ferite che la vita mi infligge.
Molte persone penseranno che sia la solita ragazzina che frequenta Tumblr e cose del genere, no.
Odio quelle ragazze, perché fingono, non sono consapevoli di quel che scrivono, per loro la popolarità è tutto.
Magari capirete ben poco di tutto questo, anche per me non è facile, scusate.
Vorrei ribellarmi, chiedere aiuto.
Ci provo, ma non ci riesco, ormai tutto si è trasformato in un continuo girare intorno ai miei problemi.