Quanto è giusta la dinamica di questa società?

"Chi trova un amico trova un tesoro". Parliamo del nostro modo di metterci in relazione con i nostri amici e, in generale dei problemi tipici delle relazioni sociali.

Quanto è giusta la dinamica di questa società?

Messaggioda Stevie » 08/12/2018, 10:45



Spesso mi si dice che sono io ad avere una percezione sbagliata delle cose, che pretendo troppo e che fraintendo spesso. In parte vero, ma è solo la mia percezione che è sbagliata o le dinamiche di questa società non sono proprio giuste? Partendo da un esempio. Fin da piccoli ci è stato insegnato ad aiutare l'altro ad essere altruisti ecc... Ma nella realtà le cose funzionano veramente così? Lo schema assolutamente frequente è:
Tiziano aiuta Sempronio---> Sempronio vede l'aiuto di Tizio come un intromissione nella sua vita privata.
Altro es X offende Y ---> Y replica anche in modo duro e aggressivo---> X se la prende sostenendo che la percezione di Y è sbagliata e che ha frainteso tutto---->> X ha il diritto di sentirsi offeso---> Che cosa vedono tutti?----> Il tono aggressivo e duro di Y e tutti contro di lui perchè Y è stato offeso = Se X offende Y ----> la percezione di Y è sbagliata----> Se Y rimprovera o risponde a tono anche aggressivamente----> La percezione di X è assolutamente ed inequivocabilmente giusta ed infallibile----> per tanto se Y rispondesse a tono anche aggressivamente ad Y vale sempre e in ogni caso come offesa. Vi sembra una dinamica giusta? Non sarebbe più maturo e responsabile che ne so che entrambi si scusassero reciprocamente e decentemente in quanto si sono offesi a vicenda anche se forse non intenzionalmente e non giustificandosi con la scusa assolutamente puerile no, sei tu che l'hai percepita come un offesa, anche perchè a rigor di logica, anche l'altro potrebbe rispondere per il suo rimporvero anche se con tono duro no, sei tu che hai recipito il mio rimprovero come aggressivo? ( Questi sono solo i due esempi più freschi che mi vengono in mente. Ma sono infiniti.) Quanto è giusta questa dinamica? Sono io che ho una percezione sbagliata delle cose o questa dinamica non è proprio giusta? Ps: Se a qualche amministratore dovrebbe risultare simile ad una discussione precedente da me già pubblicata, preciso a me mi sembrano differenti in quanto l'altra non contiene alcune di questi elementi e i succo della questione è completamente diverso, in quanto questa si incentra se la dinamiche della società attuale siano giuste o sbagliate mentre l'altra si incentra su...., quindi gradirei che non fosse cancellata. O se proprio crea problemi fosse quanto meno spostata nell'altra. Anche se preferirei che fosse lasciate separatamente in quanto benchè contengono elementi simili il punto della questione sono differenti. Poi fate come volete. Ps2: Non so se la sezione nella quale ho postato sia giusta o meno ma ho postato qui in quanto si tratta di dinamiche di relazione sociale.
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Messaggioda Tannhauser » 08/12/2018, 11:07



In generale le dinamiche di questa società sono profondamente sbagliate,questo non significa che è tutto sbagliato tutto uguale. Non tutti sono sbagliati, non tutti sono uguali. È così vario questo mondo e l'umanità.
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Messaggioda Chop » 08/12/2018, 11:46



le dinamiche le costruisce l'individuo non la società. la società non esiste sono gli individui a formarla. ogni individuo ha un suo pensiero carattere e modo di interagire e comprendere. sarebbe utopico un mondo "perfetto"
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Messaggioda Stevie » 08/12/2018, 12:02



Chop ha scritto:le dinamiche le costruisce l'individuo non la società. la società non esiste sono gli individui a formarla. ogni individuo ha un suo pensiero carattere e modo di interagire e comprendere. sarebbe utopico un mondo "perfetto"

Ok però non mi sembra giusto che deve averla sempre vinta una categorie di persone e l'altro deve sempre subire e soffrire ingiustamente, se solo imparassimo a rispettarci e comprenderci tutti quanti, perchè, giustamente, come diceva l'altro utente dell'altra discussione, ognuno ha il suo grado di sensibilità, magari si potrebbe convivere meglio e più pacificamente. E non mi sembra giusto che un tipo di sensibilità prevalga sull'altro tipo. Tutto qui.
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Messaggioda crisbil » 08/12/2018, 15:20



Stevie ha scritto: Fin da piccoli ci è stato insegnato ad aiutare l'altro ad essere altruisti ecc... Ma nella realtà le cose funzionano veramente così?


No, nella realtà le cose funzionano esattamente al contrario.
Ormai da un lato è stato sdoganato tutto quanto, nel senso che per quanto male ti comporti o fai ci sarà sempre qualcuno che troverà una giustificazione e spiegazione (tipo tradimenti, violenze, cose così... ) .. l'unica cosa che non è accettata da questa società è la debolezza, l'aver bisogno di aiuto (a meno che non diventi redditizio economicamente: vedi psicologi vari e tutte le onlus varie - e so di cosa parlo, non è per essere polemici, visto che mi ci son pure rivolto - ) se hai bisogno d'aiuto sul serio e non hai una contropartita o merce di scambio troverai solo porte chiuse e muri ovunque ti rivolgi.

E non solo non troverai nessuno che ti aiuterà.. ma troverai pure diverse persone che ti faranno sentire in colpa per aver bisogno d'aiuto ed averlo chiesto.

Stevie ha scritto:Vi sembra una dinamica giusta? Non sarebbe più maturo e responsabile che ne so che entrambi si scusassero reciprocamente


Sì, sarebbe la cosa non solo più giusta ma anche più sensata e utile per tutti. Solo che raramente accade. Anzi, a me non è mai successo che qualcuno si scusasse con me per qualcosa (mentre io mi son scusato diverse volte - e non per finta - ).

C'è anche da dire che tanta gente fa solo scuse "di convenienza" .. nel senso che scusarsi rappresenta solo un modo per liquidare il proprio senso di colpa e archiviare una questione senza portarselo dietro, non che si è dispiaciuti per l'altra persona e le conseguenze di quello che si è detto o fatto.
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Ultima modifica di crisbil il 08/12/2018, 15:45, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda crisbil » 08/12/2018, 15:21



Chop ha scritto:le dinamiche le costruisce l'individuo non la società.


Il punto (e problema) è quanto la società ha influenza sull'individuo.

Perché ce l'ha.
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Messaggioda crisbil » 08/12/2018, 15:41



Stevie ha scritto:Ok però non mi sembra giusto che deve averla sempre vinta una categorie di persone e l'altro deve sempre subire e soffrire ingiustamente, se solo imparassimo a rispettarci e comprenderci tutti quanti, perchè, giustamente, come diceva l'altro utente dell'altra discussione, ognuno ha il suo grado di sensibilità, magari si potrebbe convivere meglio e più pacificamente. E non mi sembra giusto che un tipo di sensibilità prevalga sull'altro tipo. Tutto qui.


Secondo me.. oltre al fatto che comunque c'è una insensibilità dilagante nei confronti di chiunque, tranne che di sé stessi, da rasentare l'intolleranza.. il problema è che siamo tutti troppo diversi a livello di sensibilità,

Ognuno ha i suoi punti deboli e vulnerabili.. che son diversi da quelli degli altri.. e già questo basta a creare difficoltà nel riuscire a comprendersi e capirsi.

Ti faccio degli esempi concreti e personali.

C'è gente, ormai, ovunque, che usa con molta leggerezza (fuoriluogo a parer mio) la parola "cancro".. cioè.. per dire cose tipo "La musica di tizio o caio è un cancro da estirpare" (quante volte si leggono ovunque queste dichiarazioni ?) .. e a me che ho perso per quella terribile malattia un familiare.. è una cosa che mi urta e che trovo irrispettosa e di estrema insensibilità.

Altro esempio personalissimo (e pure sofisticato, visto che può funzionare bi-direzionalmente).

Diverse volte di fronte alla mia solitudine (reale, non metaforica od esistenziale) e sofferenza atroce in relazione ad essa mi è stato detto (scritto, più che altro): "ma non è vero che non c'è nessuno che tiene a te. Anche se del tutto solo c'è comunque Gesù/Dio (o Allah/Odino/La Corte degli Elfi/Gli Spiriti dei Defunti/il Grande Puffo) che ti ama e tiene a te."

Ecco. A me questa cosa urta infinitamente nella sensibilità.. mi pare una delle risposte più feroci e atroci che si possano dare ad una persona che si lamenta e soffre profondamente di isolamento, emarginazione e solitudine materiale e concreta (e a prescindere dal fatto che creda o meno).

Ora queste cose che ho affermato (l'affiancare "entità" come gesù e dio a robe fantasy ) di sicuro urteranno, a loro volta, la sensibilità di qualcun altro che crede.. anche se io non ho fatto niente di specifico per urtarla e il provocare chi crede non era minimamente nelle mie intenzioni ; semplicemente ed in tutta onestà.. PER ME non c'è differenza tra tutte queste cose (che ritengo fantastiche ed inesistenti nella stessa misura) ..
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Messaggioda Stevie » 08/12/2018, 17:20



crisbil ha scritto:
Stevie ha scritto:Ok però non mi sembra giusto che deve averla sempre vinta una categorie di persone e l'altro deve sempre subire e soffrire ingiustamente, se solo imparassimo a rispettarci e comprenderci tutti quanti, perchè, giustamente, come diceva l'altro utente dell'altra discussione, ognuno ha il suo grado di sensibilità, magari si potrebbe convivere meglio e più pacificamente. E non mi sembra giusto che un tipo di sensibilità prevalga sull'altro tipo. Tutto qui.


Secondo me.. oltre al fatto che comunque c'è una insensibilità dilagante nei confronti di chiunque, tranne che di sé stessi, da rasentare l'intolleranza.. il problema è che siamo tutti troppo diversi a livello di sensibilità,

Ognuno ha i suoi punti deboli e vulnerabili.. che son diversi da quelli degli altri.. e già questo basta a creare difficoltà nel riuscire a comprendersi e capirsi.

Ti faccio degli esempi concreti e personali.

C'è gente, ormai, ovunque, che usa con molta leggerezza (fuoriluogo a parer mio) la parola "cancro".. cioè.. per dire cose tipo "La musica di tizio o caio è un cancro da estirpare" (quante volte si leggono ovunque queste dichiarazioni ?) .. e a me che ho perso per quella terribile malattia un familiare.. è una cosa che mi urta e che trovo irrispettosa e di estrema insensibilità.

Altro esempio personalissimo (e pure sofisticato, visto che può funzionare bi-direzionalmente).

Diverse volte di fronte alla mia solitudine (reale, non metaforica od esistenziale) e sofferenza atroce in relazione ad essa mi è stato detto (scritto, più che altro): "ma non è vero che non c'è nessuno che tiene a te. Anche se del tutto solo c'è comunque Gesù/Dio (o Allah/Odino/La Corte degli Elfi/Gli Spiriti dei Defunti/il Grande Puffo) che ti ama e tiene a te."

Ecco. A me questa cosa urta infinitamente nella sensibilità.. mi pare una delle risposte più feroci e atroci che si possano dare ad una persona che si lamenta e soffre profondamente di isolamento, emarginazione e solitudine materiale e concreta (e a prescindere dal fatto che creda o meno).

Ora queste cose che ho affermato (l'affiancare "entità" come gesù e dio a robe fantasy ) di sicuro urteranno, a loro volta, la sensibilità di qualcun altro che crede.. anche se io non ho fatto niente di specifico per urtarla e il provocare chi crede non era minimamente nelle mie intenzioni ; semplicemente ed in tutta onestà.. PER ME non c'è differenza tra tutte queste cose (che ritengo fantastiche ed inesistenti nella stessa misura) ..
Si capisco quello che vuoi dire. Ma la questione rimane sempre la stessa, che anche se non si urta intenzionalmente la sensibilità di qualcuno, uno dei due ci rimette sempre e ne paga sempre INGIUSTAMENTE le conseguenze, è sempre quello che ha torto, è sempre quello a cui sono tutti INGIUSTAMENTE contro, ed è quello i cui sentimenti non contano mai e finisce per soffrirne e non si sente mai compreso.
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Messaggioda crisbil » 08/12/2018, 18:32



Stevie ha scritto:Si capisco quello che vuoi dire. Ma la questione rimane sempre la stessa, che anche se non si urta intenzionalmente la sensibilità di qualcuno, uno dei due ci rimette sempre e ne paga sempre INGIUSTAMENTE le conseguenze, è sempre quello che ha torto, è sempre quello a cui sono tutti INGIUSTAMENTE contro, ed è quello i cui sentimenti non contano mai e finisce per soffrirne e non si sente mai compreso.


E' esattamente così che va nella maggior parte dei casi ( scriverei pure "sempre" ma eccezioni ce ne saranno, anche se io non le ho trovate).

Purtroppo.

A chi importa e interessa .. ci rimane male, soffre.. gli (o le) restano il rammarico e il dispiacere (oltre che un eventuale senso di colpa per il dubbio d'aver sbagliato qualcosa).. all'altro ... nulla, non gliene frega niente dei sentimenti altrui e, anzi, ne esce rafforzato nelle sue convinzioni (soprattutto se è sostenuto pure da un gruppo "di riferimento".)
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Messaggioda Stevie » 11/12/2018, 11:55



crisbil ha scritto:
Stevie ha scritto:Si capisco quello che vuoi dire. Ma la questione rimane sempre la stessa, che anche se non si urta intenzionalmente la sensibilità di qualcuno, uno dei due ci rimette sempre e ne paga sempre INGIUSTAMENTE le conseguenze, è sempre quello che ha torto, è sempre quello a cui sono tutti INGIUSTAMENTE contro, ed è quello i cui sentimenti non contano mai e finisce per soffrirne e non si sente mai compreso.


E' esattamente così che va nella maggior parte dei casi ( scriverei pure "sempre" ma eccezioni ce ne saranno, anche se io non le ho trovate).

Purtroppo.

A chi importa e interessa .. ci rimane male, soffre.. gli (o le) restano il rammarico e il dispiacere (oltre che un eventuale senso di colpa per il dubbio d'aver sbagliato qualcosa).. all'altro ... nulla, non gliene frega niente dei sentimenti altrui e, anzi, ne esce rafforzato nelle sue convinzioni (soprattutto se è sostenuto pure da un gruppo "di riferimento".)
Esattamente. Sensi di colpa in questo caso ne ho zero. Anche se ho tutti contro so di essere nel giusto. Quindi io proseguo per la mia strada, tanto prima o poi riuscirò a calmarmi un po'. Spero solo che avvenga il prima possibile.
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