Ciao a tutti voglio parlarvi di un episodio accadutomi nel 2021 che mi ha colpita. Ho frequentato un gruppo parrocchiale per giovani (Chiamasi Gi.Fra., ovvero “Gioventù Francescana”) per ben 15 anni della mia vita. Da quando avevo 5 anni fino ai miei 19, quasi 20 anni. Loro erano praticamente tra i pochissimi amici che avevo e questo mi portava a frequentarli e ad essere attiva nel gruppo durante l’adolescenza. Ho dei bei ricordi fino ai miei 14/15 anni finché hanno cambiato presidente. Ogni due anni si vota un presidente e un consiglio nuovo, ma spesso ogni presidente si fa due mandati di fila perché lo rivotano. Ecco, quando è subentrato questo ragazzo che frequentava solo da 6 mesi, lo hanno subito votato come presidente solo perché era fidanzato con una ragazza del gruppo. Questo ragazzo non faceva NIENTE, voleva che gli incontri li organizzasse il prete, voleva che le attività le organizzassimo noi, voleva dare tutti i compiti a chiunque tranne che a lui e ai suoi cugini (anch’essi parte del gruppo). Inutile dire che con il tempo, tanta gente è andata via e siamo rimasti in 4 gatti. Un giorno ho avuto la brutta idea di uscire con un ragazzo (cugino del presidente). Ci piacevamo entrambi e ci siamo sentiti alternamente per un anno. Fin quando lui ha chiuso. Da quel momento in poi TUTTI mi hanno trattata in modo diverso e distaccato. Mi sentivo in imbarazzo. Andando avanti con il tempo una sera è capitato l’impossibile. Dovevamo andare a provare dei canti con un’altra parrocchia a 30 min di macchina e ovviamente ci organizzavamo per non partire con più macchine. Loro hanno insistito che io andassi in macchina con un ragazzo un po’ strano (in Campania diciamo “abbunat” per intendere una persona un po’ scema). Eravamo solo io e lui e altre ragazze con un ragazzino in un’altra macchina, ma non era meglio mettere i maschi in una macchina e le ragazze in un’altra? Bah. Detto ciò, questo tipo in macchina con me ci ha provato tutto il tempo ma io sono stata molto fredda. Dopo le prove, avevo lasciato un mio strumento nella macchina delle ragazze, e quindi mi sono avvicinata alla loro macchina per prenderlo. La ragazza che guidava la macchina “no devi tornare nella macchina con lui perché siccome vivete abbastanza vicini fate meno strada”. Voglio sottolinearvi che quando sono stata obbligata a stare in macchina con lui, egli si era già avviato per il paesino da tempo e SI È GIRATO in strada extraurbana pur di seguire gli ordini di questa cretina, quindi ha fatto molta più strada del dovuto. Allora io le spiego che devo prendere lo strumento ma non ricordavo dove lo avessi messo, se sul sedile o nel cofano. Lei continuava a sottolineare che dovevo andare in macchina con lui e non con lei, senza senso, allora le ho detto che se anche avessi voluto andare in macchina con le ragazze, non ne vedevo il problema. Raga, il delirio. La ragazza si è fatta tutta rossa, si è abbassata la mascherina (alla faccia della sicurezza) e mi ha urlata contro davanti a tutti, esclamando che non avevo il diritto di risponderle in quella maniera (ma che ti ho detto? Scialla cretina) e che non avevo rispetto del ragazzo in macchina con me, dato che mi aveva fatto soltanto un favore (verissimo, ma io non avevo assolutamente esternato che mi dava fastidio stare in macchina con lui, sembrava proprio che lei sapesse bene cosa mi sarei dovuta aspettare stando in macchina con lui, ovvero che sarebbe stato insistente e cafone). Io rimasta veramente senza parole, chiedo dove fosse lo strumento, lo riprendo e torno in macchina con lui, arrabbiata nera. Purtroppo fino a poco tempo fa, prima di incontrare il mio attuale fidanzato, ero davvero timida e non rispondevo mai alle prevaricazioni, motivo per cui sono stata facile preda di bullismo a scuola. Nel tragitto di ritorno, lui era agitato e continuava a provarci e fare domande, io non rispondevo dalla rabbia e alla sua domanda “ma che c’è?” Io mi limitai solo a dire “ma no è che mi dispiace litigare con le ragazze del gruppo”. Voglio aggiungere che avevo accumulato rabbia e imbarazzo perché questo ragazzo era stato una zecca per tutta la serata e non potevo proprio respirare, il disagio era su di me come un lenzuolo su qualcuno che si traveste da fantasma
Lui allora risponde “non ti preoccupare si risolverà tutto” e nel frattempo decide di mettere la sua manaccia sulla mia coscia sinistra, proprio nel punto in cui avevo lo strappo del pantalone, che casualità!!! E mi accarezza per qualche secondo. Ha levato la mano solo al mio deciso “non mi toccare”. Silenzio. “Scusa ma non mi sembra proprio il caso” dico ancora. Silenzio ancora. E silenzio fino a casa mia. Lui voleva accompagnarmi sotto sotto nonostante gli avessi detto che andava bene fermarsi qualche metro prima e non mi ascolta. “Ti accompagno dove vuoi, anche in camera”, io volevo solo morire, meritava uno sputo in faccia.
Arrivata a casa, mi ritrovo un vocale di 5 min di un’altra ragazza che mi sgridava di come avevo risposto alla ragazza di prima e che “pensi soltanto ai tuoi sentimenti e mai a quelli degli altri”, alla faccia, pensa se non ci pensavo veramente ai sentimenti loro
Le settimane dopo mi presentavo agli incontri ma era come se non ci fossi e mi chiedevano sempre “ma perché sei giù, ma che hai”. Qualche mese dopo, perché erano oramai 3 mesi che non mi facevo sentire o vedere, decidono di organizzare una riunione di chiarimento con me e altre tre ragazze, tra cui quella del vocale di 5 minuti e la mezza bulla che organizzava le macchine a suo piacimento. E niente, un circo fino alla fine. Mi sono sentita dire da quella che organizzava le macchine “sei una bella ragazza, è anche normale che se ti trovi da sola in macchina con qualcuno, questo ci provi” (clown numero 1), “stai facendo accuse gravissime” “se ti senti giù vai dallo psicologo” “non lasciare il gruppo, sennò devi venire e avvisare il gruppo davanti a tutti “ (manco fosse la scuola dell’obbligo) e altre baggianate simili. Allora nel rispondere, visibilmente incazzata ho alzato la voce e mi hanno redarguita “si ma calmati, abbassa la voce”. Insomma una manipolazione, un bullismo e una presa in giro della mia intelligenza continua. Inutile dire che ho unfollowato tutti sui social e non li ho più visti. Mi hanno continuata a scrivere nel tempo ma senza successo.
Voi avete esperienze nei gruppi parrocchiali? Io più faccio amicizia con gente nuova, più vedo che questi gruppi sono evitati come la peste, pieni di estremismi, stereotipi e cattiveria. Tutto il contrario di ciò che millantano, un covo di disagiati pieni di malizia.
Vi scrivo altre chicche di questi ragazzi
1.Ho chiesto se avessero parlato con lui:i “no ma noi non ci permettiamo”, con me si però.
2. Hanno sempre preso in giro il ragazzo in questione, quando lui non c’era, appunto per il suo essere scemo.
3. Un anno prima, quando distribuivo gli inviti al mio 18esimo, la ragazza che organizzava le macchine, leggendo la trattoria nella quale ho svolto la festa,ha esclamato “aaaah vabbè allora i tacchi non li metto “ ed io “ma mettiti le scarpe che vuoi”
Poi ci sarebbero altri episodi/battutine che avrebbero dovuto svegliarmi sul tipo di gente che frequentavo, ma la mia mancanza di amicizia mi faceva mettere i prosciutti davanti gli occhi. Meglio soli che male accompagnati ragazzi, ricordate sempre