RestaAlSicuro ha scritto:Mi hanno detto che sono malata
Temo di essere d'accordo, ma non nel senso brutto che sei sbagliata. Ma nel senso psicologico che hai dei problemi psico-emotivi per cui crei relazioni poco equilibrate, non realmente "sane".
Non è colpa tua, e peraltro al momento non credo tu possa fare di meglio.
E' probabile che tu abbia subito un "danno" o qualche trauma emotivo, e questo ti ha segnata. Di solito questo genere di problemi sono superabilli con una valida terapia; ma prima è necessario che tu riconosca di avere un problema (altrimenti darai sempre la colpa agli altri).
perché non é normale provare affetto e dire agli altri che gli vuoi bene senza conoscersi bene.
In realtà questa è una cosa molto bella
Anch'io mi affeziono facilmente, e provo facilmente affetto per le persone (incluso qualcuno qui dentro... ).
Però è importante distinguere tra affetto, attaccamento e bisogno. Cosa che tu, credo, al momento non sei in grado di fare.
A me sembra che tu ti attacchi facilmente a chi ti mostra anche solo un briciolo di affetto e disponibilità, il che ti accende il bisogno di loro, e lo chiami "voler bene". Ma sono tre cose diverse.
Volendo semplificare:
- L'affetto dà all'altro (altruismo)
- L'attaccamento si lega all'altro (legame - che all'estremo può diventare dipendenza)
- Il bisogno prende dall'altro (egoismo)
In una relazione reciproca è normale che ci siano tutti e tre, ma è comunque importante distinguerli e bilanciarli: se io sono tutto dare o tutto prendere, è chiaro che la relazione è sbilanciata e non funziona.
Ho scritto una spiegazione sulla differenza tra amore, passione e dipendenza.
C'è anche un articolo dove spiego perché diventiamo dipendenti dagli altri (e la spiegazione NON è l'amore, sorry ).
Se leggi questi testi probabilmente avrai le idee più chiare.
Ma non è colpa mia se mi affeziono troppo velocemente e voglio bene alle persone che si prendono cura di me.
Certo non è colpa tua, perché tu hai delle intenzioni positive.
Però è comunque una tua responsabillità il come ti poni nei confronti degli altri. Se ti poni in un modo che per loro non funziona, è normale che si allontanino; non sono mica al mondo per fare contenta te.
Oppure rischi di venire usata.
In altre parole, non sei sbagliata... ma puoi fare errori che poi hanno delle conseguenze.
Ho tanto bisogno di chi si prende davvero cura di me
Questo è evidente - ed è anche normale.
Però la mia sensazione è che tu viva queste cose come una "bambina", non un'adulta. Come qualcuno che non è stato amato abbastanza o nel modo giusto dai genitori, e quindi ricerca quell'amore (amore assoluto, incondizionato, totale - che è quello tipico di un genitore amorevole, non di una coppia di adulti) in altre persone.
Ma, come diceva anche Cordis, quelle persone NON sono i tuoi genitori, quindi quel tipo di amore non te lo possono dare; e possono anche sentirsi a disagio di fronte al tuo bisogno spasmodico.
Poi so dentro di me che finirò per odiare quelle persone perché è chiaro che vogliano farmi del male.
Questo è un altro rischio di chi ha un problema come il tuo: passano facilmente dall'amore sviscerato all'odio, quando vengono deluse, perché in realtà non c'era amore ma bisogno compulsivo.
Queste sono problematiche note a qualsiasi psicologo.
Odio anche me stessa. Odio sentirmi così sola e in constante bisogno di affetto e di attenzioni.
Certo.
Non essendo stata amata in modo adeguato (almeno così pare dal tuo racconto), non hai nemmeno imparato ad amare te stessa. Così dentro di te c'è solo un gran vuoto, disperazione e rabbia. Che riversi su di te o su chi delude le tue aspettative o sulla vita intera (che detesti perché è piena di sofferenza e ti sembra senza senso).
Non ci posso fare nulla.
No, da sola no. Non sono cose che si riescono a risolvere da soli.
Hai bisogno di farti aiutare da un esperto (psicoterapeuta, counselor).
Se voi lo sapete, qual è il mio problema? Perché mi basta un sorriso, una carezza e mi affeziono?
Io ho cercato di darti una mia lettura (poi potrei anche sbagliarmi).
Secondo me hai dentro un enorme vuoto d'amore, una voragine, per cui appena ti sembra che qualcuno ti offra un minimo segno d'affetto riversi su quella persona il tuo enorme bisogno (cioè attaccamento, che tu percepisci come amore).
In pratica sei come una "mendicante d'amore" che cerca ovunque possibile di elemosinare affetto.
In un modo inconsapevole e compulsivo, per cui difficilmente va a buon fine.
Spero che quanto scritto possa aiutarti a vedere più chiaramente la tua situazione. E ricorda che cambiare (in meglio) è sempre possibile.