Siccome non parlo mai di me qui dentro e certi pure pensano che io sia la persona più felice del globo, vorrei raccontarvi un piccolo (ma per me logorante) episodio degli ultimi mesi.
Cercherò di stringere il più possibile perchè questa storia parte da ottobre per arrivare fino ad oggi, ma ha anche del precedente estivo.
Allora, a settembre mi trasferisco a Genova. Conosco tante persone nuove e a ottobre, ad un aperitivo, conosco lei, l'Ape Regina (la chiamerò così e poi capirete come mai). Mi sembrava una persona molto sincera, simpatica, di buona compagnia. 35 anni, ma mi ci trovavo come con una qualsiasi altra persona mia coetanea se non meglio.
Iniziamo a stringere amicizia, io ascolto le sue paturnie, la consolo per i suoi problemi familiari, di casa, di studio, di coinquiline pazze che scappano senza pagare offrendo la mia spalla, il mio tempo (stavo studiando per finire l'università) e portandole a volte dei dolcetti per consolarla nelle situazioni peggiori.
Lei mi parla di un ragazzo che la fece molto soffrire in passato e io le rivelai che gli avevo scritto nell'estate per complimentarmi con lui per come aveva suonato col suo gruppo ad una serata alla quale ero stata e che forse ci avevo fatto qualche altro discorso, ma che avevo rimosso.
Poi siccome lei ancora stava male per lui e non lo aveva più tra gli amici chiede a me di "stalkerarlo", ma mi accorgo che anche io, per qualche caso strano non sono più tra le sue amicizie anche se la cosa non mi tangeva particolarmente non interessandomi.
Ora facciamo un lungo salto temporale.
l'11 marzo mi laureo. La invito alla laurea, al rinfresco ma lei dice di avere un contrattempo e di non poter venire. Nota che lei ed altri li cito nei ringraziamenti della mia tesi, e non citerei persone a caso solo per...
Insomma poi torno a casa qualche giorno per rilassarmi e il venerdì sera che sono a cena con due amici mi chiama chiedendomi se può parlarmi ma io stavo mangiando e sinceramente non avevo voglia.
Allora una volta finito di mangiare e di bere, alticcia e per la strada di ritorno di casa la chiamo.
Lei inizia a dirmi "ma è vero che ti dovevi vedere con tizio e gli hai dato buca?". Io rimango un attimo basita, scavo nei cassettini della memoria e mi viene in mente che ad agosto questo tizio sarebbe dovuto venire ad un matrimonio nel mio paese e mi voleva passare a salutare nel negozio dove lavoravo anche per comprare del riso.
Lei non sembra molto convinta e dopo qualche altro discorso che non ricordo per via dell'alcool la conversazione termina.
Il giorno dopo mi scrive su fb, whats app, ovunque, ora non ricordo. Sempre rivangando questa storia perchè ripensandoci dice, non reputava bello il fatto che io le avessi nascosto queste cose.
Io non capisco che accuse mi stia facendo, le ho cercato di far capire che
A) a me questo tizio non interessava
B) proprio per questo motivo manco ricordavo di averci detto più di qualche parola, tra l'altro con tutto il tempo che era passato da quando avevamo parlato l'avevo proprio rimosso dai miei ricordi
C) che io sarei stata pronta a farle leggere tutto se lei me l'avesse chiesto anche in passato perchè non avevo nulla da nascondere, solo una memoria corta per i fatti che non mi interessano
Sembra andarle bene che le invio la conversazione avuta con lui e io stessa, rileggendola dopo mesi mi accorgo che invece di 2 volte ne avevamo parlato toh...6 o 7? Sempre lui a cercarmi e io cortesemente a rispondere.
Lei non solo mi accusa di aver tagliato dei pezzi di conversazione, ma addirittura di flirtare con lui.
In più mi intima di non dire niente ad un amico in comune che conosce me, lei, lui.
Ma io di fronte a tutte queste accuse infondate voglio un parere di una persona che appunto conosce tutti, gli mando la conversazione e gli spiego la situazione e lui dice che è chiaramente impazzita.
Lei viene a sapere che io e lui abbiamo parlato e scatena un putiferio, dicendo che non ho rispettato le sue volontà, che le vere amiche non si comportano così e lei non vuole persone doppiogiochiste nelle sue cerchie ristrette e quindi mi elimina dagli amici di fb (a 35 anni, ripeto...) e non mi risponde più a sms nè rivolge la parola.
Inutile dire come i giorni a seguire siano stati carichi di tensione perchè usciamo con le stesse persone, frequentiamo gli stessi locali indi per cui s'è creato un clima di tensione molto forte perchè ovviamente gli altri in questa situazione provano disagio dal momento che lei se qualcuno non la degna della dovuta attenzione ma parla troppo con me, si innervosisce e diventa insofferente anche rovinando le serate altrui con degli shampoo pazzeschi ai malcapitati.
Ieri però finalmente, dopo serate torbide, nelle quali c'erano delle sette ben definite e che di rado si mescolavano (perchè si, lei non si sa come riesce a portarli dalla sua parte) in molti hanno visto che la situazione stava andando troppo oltre.
Mi son sentita per una volta compresa, perchè io sono prontissima a ricominciare non dico come prima perchè non credo sia possibile, ma almeno ad avere un atteggiamento meno astioso, salutarci, scambiare due chiacchiere e poter stare vicine quando sentiamo suonare o beviamo qualcosa.
Ieri quando un nostro amico, quando sono arrivata, ha detto se volevo aggiungere un tavolo lei ha lanciato uno sguardo fulminante alchè un altro amico che era arrivato con me ha detto "nono tranquillo ci sediamo di là"....
Poi è riuscita pure ad arrabbiarsi con uno perchè si è sentita ignorata e l'ha accusato di aver passato più tempo con me. Nota che lei sembrava si auto isolasse visto che comunque io stavo con un'altra ragazza a ballare se non a girovagare per i tavoli..
Ma la gente a 35 anni ha ancora voglia di tirar su queste sceneggiate? E la gente che le sta dietro? Mbah.
So di aver fatto un discorso senza capo nè coda, ma se avete domande per giungere ad un senso compiuto della storia sono pronta ad accoglierle.